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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Bembix oculata cattura e seppellisce Chrysops
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vespa90ss
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:21:04 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Bembix cattura e seppellisce Chrysops



Immagini freschissime del 31/08/08 raccolte intorno alle ore 10 sul litorale grossetano, fra Principina a Mare e la foce dell'Ombrone.

Stavo percorrendo il cakileto, prima delle dune embrionali, interessato ad una coppia di mutillidi, maschio e femmina che animavano una piccola superficie di sabbia frammista a detriti.
In quel punto, proprio a ridosso dell'agropireto, dove le dune cominciano a formarsi e ad essere più consolidate, noto uno stranissimo imenottero che si ferma poco più accanto mettendosi a scavare la sua buchetta nella sabbia. Riesce ad attirare la mia attenzione fra i tantissimi che volano in zona, per la particolare forma della parte posteriore del suo addome. E' come se avesse una specie di alettoni scuri a prolungarlo.
Mi avvicino lasciando perdere le mutilla ormai già fotografate e cerco di inquadrare attraverso il Sigma 105 quello strano esemplare.
Scopro con gran stupore che è una comune Bembix , forse l'oculata e che quelle ali scure non appartengono a lei ma ad un altro esemplare attaccato al suo ventre.




Bembix  oculata cattura e seppellisce Chrysops


Modificato da - elleelle in Data 17 ottobre 2012 23:19:30

vespa90ss
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:21:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Bembix  oculata cattura e seppellisce Chrysops






Bembix  oculata cattura e seppellisce Chrysops

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vespa90ss
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:22:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Forse si starà accoppiando? Ma appena mi sistemo meglio disteso al suolo mi rendo conto che ciò che è strettamente avvinghiato al suo ventre non è un esemplare dell'altro sesso nè tantomeno un imenottero. Si tratta di un dittero, un tabanide del gen. Chrysops, con tutta probabilità il relictus che frequenta quelle zone.
Ma l'idea bislacca che mi ero fatto era che il tabanide avesse attaccato l'imenottero e non lo volesse mollare, succhiandone l'emolinfa dalla parte ventrale con una tenacia inaudita. Questi tabanidi sono particolarmente aggressivi nei confronti dell'uomo e degli animali e si lasciano schiacciare con gran facilità quando hanno infilato il loro pungiglione nella carne, tanto sono coinvolti nel loro suggere impegnato. Un convincimento suffragato dal suo modo di scavare piuttosto scoordinato e poco lucido, a mio avviso, in quanto lo scavo non avveniva sempre nello stesso luogo ma spesso, indietreggiando alcuni cm, ne tentava uno nuovo. Un modo troppo frenetico e quasi isterico di procedere, avendo già osservato in altri generi di imenotteri un’operosità più calma. Avevo interpretato quel modo insensato di scavare quasi come un sistema per liberarsi della presa del tabanide, che al contrario, era già paralizzato.
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vespa90ss
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:22:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Bembix  oculata cattura e seppellisce Chrysops






Bembix  oculata cattura e seppellisce Chrysops

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vespa90ss
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:24:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia




Non sapevo che le Bembix trasportassero le loro prede in questa maniera, tenendole perfettamente combacianti con la parte ventrale e quindi ero sempre più sorpreso sul come mai non potesse liberarsi di questo impertinente parassita.
Non avrei mai immaginato la Bembix in quella postura dopo aver predato, ma con la vittima ricurva e ciondolante stretta per la collottola fra le mandibole.
Giunto a casa e consultando il web ho scoperto che quella è la loro presa tipica quando devono trasportare una preda paralizzata in volo: non solo, ma ho verificato e documentato senza esserne stato pienamente consapevole che anche tutto il procedimento di scavo avviene con la preda strettamente avvinghiata al proprio ventre senza abbandonarla nemmeno un istante. La coppia centrale di zampette della Bembix viene adibita alla funzione di sostegno della preda mentre le altre quattro servono per spostarsi al suolo e scavare la galleria.

Scusate la pessima qualità delle foto ma a termine stagione ero talmente stanco che ho lavorato in maniera scoordinata e svogliata. In primo luogo mi ero dimenticato il caricabatteria, quindi avevo disattivato la lettura degli istogrammi. Poi mi sono dimenticato di predisporre l'uso del flash lasciandolo montato, ma spento, continuando a scattare a 1/500 - f/7,1.

Beppe




La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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uloin
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 22:47:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ancora un ottimo lavoro!
Ho assistito ach'io a qualcosa di simile quest'estate, diciamo più in piccolo, il predatore era un Phylanthus venustus, la preda un piccolo Apidae Halictinae. Aggiungo alcune considerazioni comuni a molti crabronidi.
La preda non può scappare, è stata paralizzata dalla puntura del Bembix, credo la protegga col corpo per evitare gli scippi.
Il Bembix non ha scavato a caso nella sabbia ma ha recuperato l'ingresso del nido che aveva occultato precedentemente; dopo aver riposto la preda ripete l'operazione di occultamento e se tu avessi avuto la pazienza di aspettare avresti assistito al ripetersi di tutta l'operazione.

Saluti


Pietro

Modificato da - vladim in data 13 gennaio 2017 16:21:24
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vespa90ss
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Inserito il - 01 settembre 2008 : 23:08:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di uloin:

Ancora un ottimo lavoro!
Ho assistito ach'io a qualcosa di simile quest'estate, diciamo più in piccolo, il predatore era un Philanthus venustus, la preda un piccolo Apidae Halictinae. Aggiungo alcune considerazioni comuni a molti crabronidi.
La preda non può scappare, è stata paralizzata dalla puntura del Bembix, credo la protegga col corpo per evitare gli scippi.
Il Bembix non ha scavato a caso nella sabbia ma ha recuperato l'ingresso del nido che aveva occultato precedentemente; dopo aver riposto la preda ripete l'operazione di occultamento e se tu avessi avuto la pazienza di aspettare avresti assistito al ripetersi di tutta l'operazione.


Saluti


Pietro


Ti ringrazio Pietro per le tue considerazioni e per il tuo commento: purtroppo, come puoi ben notare, ho lavorato con gran disagio perchè ero molto stanco e demotivato. Trovarsi con poca batteria e non poter verificare di volta in volta il risultato in macro è deprimente. Specie se fotografi in manuale....e specie se ti dimentichi di lavorare in luce artificiale.
Ma sempre più spesso mi accade di soffrire di forti mal di testa (pressione alta?)quando mi stendo al suolo. Non vedevo l'ora di andarmene sotto quel caldo.
Comunque hai ragione: avrei potuto sostare ancora un po'.
Considera però che io ero convinto che la Bembix ( rostrata e oculata sono femminili... perchè il bembix?) stesse scavando quasi per riflesso istintivo e solo per tentare con quel movimento di liberarsi del parassita, non per procedere ad uno scavo di seppellimento della preda. Sono stato circa dieci minuti ad osservare questo balletto inutile, perchè si involava e poi tornava al suolo. La mia presenza non la rassicurava: alla fine ho pensato che fosse una partita persa potersi liberare del tabanide.
Ma ho potuto costruire una nuova esperienza interessantissima che mi servirà in futuro.
Ti ringrazio ancora per le tue spiegazioni,
Beppe



La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli

Modificato da - vladim in data 13 gennaio 2017 16:21:47
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