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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2008 : 21:22:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Quarantadue gli esemplari stimati nell’area protetta e zone circostanti

Notizia del 24/07/2008

Il Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Roma "La Sapienza", titolare della ricerca scientifica in corso su "Il Lupo nel Parco", condotta da Luigi Boitani, Paolo Ciucci e Lorenza Grottoli, ha presentato il "Terzo stato di avanzamento" delle attività, con buoni risultati relativamente alla salute e alla distribuzione del predatore.
All’attività di ricerca partecipano ovviamente la direzione e i servizi scientifico e sorveglianza del Parco con il determinante apporto organizzativo.
Le attività più importanti e che correntemente vengono poi realizzate dai servizi riguardano il costante monitoraggio del lupo e delle specie preda, come ad esempio la osservazione continua e diretta delle mandrie di cervi e il conteggio dei gruppi fecali.
Seguendo e partecipando alla ricerca, molti studenti e tesisti hanno la opportunità di approfondire le loro conoscenze e sviluppare lavori utili alla divulgazione e alla tutela della specie.
La ricerca, che si colloca nel quadro del più ampio progetto "Grandi carnivori del Parco" ha l’obiettivo di consolidare le conoscenze, a medio e lungo termine, su presenza, distribuzione, dinamica, arrangiamento territoriale e consistenza numerica della popolazione di lupo nel Parco e nelle zone circostanti.
Il monitoraggio annuale prevede rilevamenti stagionali, in particolare in estate e in inverno, con modalità appropriate e adeguate alle stagioni, soprattutto mediante le tecniche dell’"ululato indotto" e della "tracciatura intensiva" su neve.
Naturalmente, precisa il Direttore del Parco Vittorio Ducoli, "le attività di ricerca riguardano anche l’approfondimento della ecologia alimentare del lupo e l’acquisizione di conoscenze sull’uso dello spazio e dell’habitat, oltre allo studio della predazione sulle specie selvatiche e l’analisi dell’impatto della predazione sul patrimonio zootecnico".
"Insomma", è il commento del Presidente del Parco Giuseppe Rossi, "si tratta di una ricerca di assoluta importanza per il Parco, i cui risultati, acquisiti anche per gradi, permettono e permetteranno di adottare le opportune misure di conservazione e gestione della specie e i provvedimenti diretti a mitigarne l’impatto sulle attività antropiche, ad esempio migliorando le modalità di accertamento e di liquidazione dei danni effettivamente causati da questo carnivoro".
"I dati che si traggono dal Rapporto sono molto soddisfacenti", aggiunge il Presidente Rossi, "confermano nel complesso lo stato di buona salute del Parco e indicano alcune misure di conservazione che occorrerà mettere in campo specialmente per quanto riguarda la gestione delle foreste e il controllo degli accessi motorizzati nelle aree strategiche e vulnerabili".
Dalla ricerca viene la conferma per il Parco di "Area sorgente" dell’Appennino centrale, per l’espansione del carnivoro.
Dalla lettura incrociata dei dati rilevati nelle diverse stagioni, si ricavano precise indicazioni sulla presenza di una nuova unità territoriale (branco) nelle zone più periferiche dell’area protetta che porta così a otto il numero complessivo di branchi, corrispondenti a una stima di 42 esemplari.
Tutto questo si traduce appunto in buone notizie in termini di conservazione e in chiaro indice di stabilità demografica e territoriale della specie, favorita dalle condizioni ecologiche del Parco particolarmente idonee.

Comunicato Stampa n. 58/2008

Marco
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2008 : 21:30:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una gran bella notizia! Speriamo che possano aumentare ancora riuscendo a vivere in tranquillità.
Grazie Marco per le tue preziose informazioni.
Ciao!

Alessandro
"ELAFO"
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nastro
Utente Senior


Città: Bardonecchia
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


761 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 luglio 2008 : 21:37:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buona notizia
grazie e complimenti per il tuo magnifico sito hai un archivio fotografico veramente stupendo
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hycanus
Utente V.I.P.


Città: Prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 luglio 2008 : 22:15:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Notizia molto confortante che da un' idea della situazione del lupo in questa zona dell' appennino centrale.
E' da apprezzare l' impegno sia economico sia in termini di risorse umane che hanno permesso l' acquisizione di questi risultati.
Purtroppo ci sono delle zone dove, per mancanza di stimoli e di sovvenzioni da parte delle autorita' competenti, la presenza del lupo viene "dimenticata".
Nella provincia in cui vivo (Prato) ad esempio non vi sono nè stime nè documentazioni relative alla presenza del lupo...eppure il lupo...c' e'!
Ho sempre trovato nelle mie frequenti escursioni tracce della sua presenza, e a breve faremo delle sessioni di wolf howling, sperando in una risposta.
Peccato che non sia mai stato intrapreso uno studio appropriato in una zona a cavallo fra due provincie (Firenze e Bologna, ma anche Arezzo) che sono state ampiamente monitorate...speriamo in tempi migliori!

Luca
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