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vespa90ss
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 Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:51:33
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Caterpillar plasma la sua pallina
Era trascorso quasi un mese dall'ultima escursione a Principina a Mare quando fui aggredito dalle serafiche. Una severa lezione che difficilmente potrò dimenticare: ricorderò bene che le due ultime settimane di giugno e le prime due di luglio sono a rischio. Non dovrò più inoltrarmi all'interno delle dune se non nelle primissime ore del mattino quando la temperatura dell'aria rimane contenuta entro limiti accettabili e le serafiche sono ancora semiaddormentate. Poi scappare di corsa.
Mancava però alla mia documentazione fotografica riguardante il comportamento dello Scarabaeus semipunctatus la fase più importante del suo lavoro di stercorario: quella del ritaglio del materiale escrementizio da plasmare in forma di sfera nonchè del suo trasporto nel luogo di interramento. Ma fino ad oggi non m'era mai capitata l'occasione per poter assistere a questo evento avendo al seguito una macchina fotografica.
Ero certo però che prima o poi sarebbe successo essendomi recato in questo luogo almeno una decina di volte. Il solo calcolo delle probabilità mi indicava che presto avrei raggiunto il mio scopo.
Prima di effettuare tale incontro ho trascorso almeno una quarantina di ore a percorrere quelle dune in lungo ed in largo esplorandole in ogni punto della loro estensione, esaminando il suolo per fasce vegetative e per orario di luce solare, il tutto nell'arco di circa tre mesi. Chiaramente una frequentazione così assidua, accompagnata da un 'esplorazione accurata, è inevitabile che alla fine possa offrire dei risultati interessanti.
E così è stato.
Caterpillar quella mattina forse stava aspettando proprio me e la mia Pentax in quel luogo esatto, a quell'ora precisa, per compiere il suo rituale magico che dalla notte dei tempi esegue con scrupolosa meticolosità per incuriosire e lasciar fantasticare gli uomini che lo stanno osservando.
Non dimentichiamoci che la tradizione egiziana lo ricorda da sempre come un simbolo di perpetuazione della vita.
Era anche venerato dagli antenati di quel popolo come una divinità che è impegnata a far rotolare il sole per illuminare il nostro pianeta determinando l'alternarsi del giorno e della notte. Non solo, ma racchiudeva in sé il mistero della procreazione e della riproduzione in quanto i suoi simili nascevano magicamente da una pallina di sterco.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:52:26
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Erano circa la dieci e mi trovavo già nella via del ritorno, esattamente come capitò in occasione del primo incontro: a passo veloce stavo procedendo oltre il rilievo della prima fascia dunale.
Lì, nella zona umida interdunale, anche se in piena estate tutto è abbastanza secco, si può camminare con una certa speditezza su un terreno reso compatto dalla fitta e bassa vegetazione senza il pericolo di infilarsi dentro l'ampia vela delle Argiope lobata che all'andata avevo trovato in gran numero, laddove questa seconda fascia di vegetazione erbacea costituita per la maggior parte da ammophila e giuncheto si fonde gradatamente con l’ultima, quella della macchia che si forma sulle dune consolidate costituita quasi esclusivamente da arbusti di ginepro coccolone e giovani esemplari di pino.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:53:00
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In quei tratti le Argiope lobata usano spiegare al vento le loro vaste vele quasi per imbrigliare ogni alito di vento. Delle imponenti ragnatele che ti lasciano sgomento ad osservarle con quella dimensione così fuori dall'ordinario.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:53:29
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Sfruttano il sostegno di piante alte restando sollevate dal suolo anche 150 cm: riescono quindi a costruire un'impalcatura distesa fra piante distanti fra loro persino 2,50mt al centro della quale tramano la parte viva della tela in spire concentriche, anch'essa di dimensioni notevoli, mediamente di 80 cm di diametro.
Nel primissimo mattino, quando il sole è molto basso e le ombre si allungano sulla sabbia, sono ancora ben visibili in controluce: si riescono ad individuare con grandissima facilità per via dell’umidità ancora presente mentre il padrone di casa oscilla al centro della tela lasciandosi cullare dal vento. Una visione splendida che affascina ed ipnotizza perchè evoca scenari marinari anzichè perfide trappole mortali.
Nell'arco della mattinata avevo avuto modo di scattare una fortunata sequenza di immagini che posterò nella stanza degli aracnidi per dedicare loro la giusta rilevanza che ben meritano.
Per evitare quindi di rovinare il faticoso lavoro di tessitura di questi signori delle dune consolidate ho preferito procedere nella fascia intermedia della zona umida interdunale dove la compattezza del suolo con bassa e fitta vegetazione erbacea consente di procedere ad andatura più spedita e meno faticosa rispetto alla prima fascia antedunale immediatamente adiacente alla linea di battigia, costituita da sabbia fine dove i passi e le forze sprofondano metro dopo metro.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:54:05
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Ho anche pensato che proprio lungo questa via del ritorno avrei potuto incontrare con maggior facilità qualche Scarabaeus semipunctatus dato che la temperatura si era ormai elevata notevolmente e le condizioni erano quindi estremamente favorevoli. Anche il leggero vento di levante trascinava a distanza eventuali profumini cui sono particolarmente sensibili le cellule olfattive di questi scarabei. Inoltre stavo proprio percorrendo il luogo dove qualsiasi bagnante si sarebbe rifugiato... qualora colto da improvvisa necessità.
E nonostante procedessi ad andatura spedita, dato che ero già in notevole ritardo rispetto alla mia tabella di marcia, ho notato qualche metro davanti a me Caterpillar che si muoveva freneticamente sopra un escremento già in fase di parziale essiccamento.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:54:37
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Con la sua benna costituita dalla pala meccanica del capo dotato di un bordo anteriore seghettato e sottile, aveva inciso e creato una frattura in un angolo del corpo escrementizio, ricoperto già da una crosta disseccata. Ne aveva disegnato il perimetro valutando con calibrata misura le dimensioni e la volumetria e stava procedendo nel suo lavoro di ritaglio per ottenere un frammento da sagomare a forma di pallina. Il lavoro si è protratto per circa dieci minuti durante i quali, con una forza ed una maestria al di fuori dell'immaginazione, ha eseguito alla perfezione il suo lavoro di ritaglio.
Per raggiungere questo risultato si è servito particolarmente delle tibie delle zampette anteriori, anch'esse seghettate e fornite di denti molto pronunciati. Il lavoro di separazione avveniva infilando in profondità le tibie taglienti nel materiale escrementizio per poi divaricarle lateralmente ed infine separare ed allontanare i bordi del taglio spingendo in avanti con la potentissima forza del capo. Un movimento effettuato con gran velocità, coordinamento e chiarezza di idee.
Quella mattina ho potuto verificare per la seconda volta la quantità di spinta che può esprimere l'energia di questo coleottero: qualcosa di veramente notevole paragonabile senza ombra di dubbio alla potenza di una pala meccanica.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:55:04
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Una volta ottenuto il suo frammento di sterco, Caterpillar ha cominciato a percorrerlo lungo tutta la sua superficie pigiando il materiale con le zampette sulla propria pancia in modo da compattarlo e togliere le asperità più grossolane.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:55:39
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:56:06
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Mentre compiva il lavoro di compattamento del frammento, questo assumeva con gran rapidità la forma sferica e si ricopriva di sabbia. Caterpillar stava preparando una sfera insabbiata usando la pressione della sua pancia e la forza di sei zampette in un abbraccio avvincente, così come il palmo di una mano pigia una polpetta sulla superficie della tavola ricoperta di pan grattato per renderla della forma e consistenza voluta.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:56:40
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Questo processo è durato non più di due o tre minuti. La sua sfera da spingere era ormai pronta.
Spingere? Si signori: spingere, non trascinare. Perchè Caterpillar non si trascina appresso la pallina come può apparire osservando un disegno o l'immagine congelata di una foto. Caterpillar la spinge procedendo all'indietro come un gambero, puntellando la corona dentata del capo nella sabbia quando deve compiere una salita di forte pendenza. Spinge all'indietro con quattro zampine e con il collo che fa leva nel suolo. Una forza davvero inusuale considerando che la pallina probabilmente pesa cinque o sei volte il suo peso corporeo.
L’ultima coppia di zampette, puntate ai lati della sfera nel centro esatto come un compasso che prende le misure di un oggetto, consente con questo stratagemma di farla rotolare agilmente su sé stessa. E fa tutto questo con una disinvoltura impressionante anche su percorsi in salita.
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vespa90ss
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Inserito il - 26 agosto 2008 : 19:58:06
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Un singolare personaggio del web (di cui ammiro l’estro creativo) ha anche pensato che questo possa essere stato il sistema usato dagli schiavi egiziani per spostare i pesantissimi blocchi cubici. Rotolarli e non trascinarli. Avrebbero ottenuto ciò applicando delle calotte sferiche di legno con rinforzi in ferro sulle facce dei cubi ed inserendo una specie di cavalletto al centro esatto dei lati della sfera al posto delle ultimeduezampette-torace-testadentata usate dalle scarabeo a mò di compasso nonchè di sostegno. Un aggeggio che facesse da fermo puntellandolo di tanto in tanto al suolo, come il dente di arresto di un argano, per far riprendere fiato agli schiavi.
Lo scarabeo sacro, quindi, secondo questo geniale signore, avrebbe suggerito agli antichi egizi il sistema per spostare masse enormi e pesantissime.
Purtroppo il nostro amico perde talvolta il coordinamento dei movimenti a causa della forte pendenza e la pallina lo travolge riportandolo a valle al punto di partenza.
Non credo che Caterpillar abbia già un luogo prescelto da raggiungere per scavare la cavità dove seppellire il suo prezioso bottino: credo piuttosto che si affidi un po' al caso per incontrare un punto adatto, avendo però già un'idea ben precisa delle sue caratteristiche. Un luogo che disponga di certe specifiche di base tassative che gli suggeriscono l'istinto, maturato, affinato e memorizzato dopo innumerevoli fallimenti derivanti da scelte non idonee che ovviamente, essendo abortite, non hanno potuto lasciare traccia di sè.
Servendosi forse di alcune indicazioni fornitegli dalla posizione del sole, rotolerà la pallina spingendola fino a che non incontrerà un punto riscaldato adeguatamente da una giusta inclinazione del suolo rispetto ad esso. Il luogo che sceglierà sarà lontano dall'escremento molti metri: il più lontano possibile. Una scelta che non riesco a capire. Forse ha paura di essere depredato del bottino da altri stercorari suoi simili.
Non capiterà mai che Caterpillar scaverà una buchetta proprio nel luogo dell'escremento o addirittura immediatamente sotto ad esso come fanno tantissimi altri stercorari. La natura lo ha programmato per rotolare il suo sole a lungo, centinaia e centinaia di volte, facendo alternare il giorno e la notte per la gioia dell'uomo.
Si allontanerà diversi metri dal punto di partenza. Talvolta si ritroverà ad indietreggiare per degli ostacoli ed irregolarità del percorso. Supererà dei pendii ripidissimi per poi rotolare in un avvallamento dove perderà per qualche secondo l'orientamento. Invertirà il suo itinerario molte volte esplorando con gran casualità un' ampia zona del territorio circostante ricalcando tratti già percorsi e incrociandone di nuovi, compiendo una gimkana fra gli sterpi e le asperità del suolo finchè non riterrà di aver raggiunto un luogo adeguato al compito che dovrà svolgere. Scavare la celletta dove nasconderà la pallina di sterco ed in cui la femmina deporrà le uova.
Un' avventura straordinaria questa di Caterpillar che da sempre ha fatto sbalordire chiunque avesse avuto la fortuna di incontrarlo lungo il proprio cammino. Perchè fra le altre cose era considerato evento in grado di portare buona fortuna osservarne il lavoro di fatica durante il suo tragitto. Così come al giorno d'oggi è considerata circostanza fortunata calpestare un escremento lordandosi la suola delle scarpe.
Non schifatevi quindi la volta che dovesse capitarvi un incontro con Caterpillar: forse qualcuno vi ha individuato come prescelti per seguire questo rituale magico. Meritevoli di un dono. E non dovete storcere il naso ed allontanarvi nauseati anche se il primo istinto sarà quello. Perchè tutta questa regia è stata prevista e creata anche per il vostro stupore. Perchè facente parte di uno splendido disegno dove scienza, religione, magia e tradizione si intrecciano indissolubilmente in un filo di rara consistenza. Un filo in grado di sopravvivere al tarlo dei secoli che purtroppo corrodono una memoria non più trasferita e che si va ossidando di generazione in generazione.
Fermatevi ad osservare affinchè questo sforzo di Caterpillar sia raccontato e riferito ai figli: e poi ai figli dei vostri figli. E per mantenere vivo il cerchio di un miracolo: la magia del giorno che insegue la notte mentre lei stava ancora inseguendo il giorno.
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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andreah
Utente V.I.P.
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222 Messaggi
Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 00:19:13
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 le belle macro si fanno all'alba e dopo il tramonto .... ma se si vuole fotografarli quando sono attivi quasi sempre c'è da soffrire
complimentoni per il lavoro .... molto interessante
un saluto ... andrea |
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vespa90ss
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Regione: Toscana
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Tutti i Forum |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 13:28:16
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| Messaggio originario di andreah:
le belle macro si fanno all'alba e dopo il tramonto .... ma se si vuole fotografarli quando sono attivi quasi sempre c'è da soffrire
complimentoni per il lavoro .... molto interessante
un saluto ... andrea
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Grazie Andrea.
Non è stato un compito facile decidere se pubblicare o meno l'articolo. L'argomento è sicuramente interessante ma le foto dettagliate possono infastidire le persone più delicate. Ma dopo averci riflettuto a lungo ho pensato che non potevo privare il forum di una sequenza fotografica importante: quindi perdonatemi se ho approfittato del vostro limite di sopportazione.
Chi non è entomologo difficilmente può comprendere questa capacità di adattamento al disgusto: ma i coleotteri stercorari rappresentano una degli obiettivi primari del coleotterologo.
Ho scattato quella sequenza dopo le dieci del mattino nei primissimi giorni di agosto (ora non dispongo dei dati exif). Il caldo era davvero insopportabile sulla riva del mare specie se non ti trovi esattamente in costume da bagno ma con zainetto ed attrezzature al seguito. Caterpillar poi era poi pervaso da una mobilità febbrile e non riuscivo a stargli dietro nella messa a fuoco (l'unico caso in cui ho sentito la mancanza in macro di un autofocus rapidissimo ad ultrasuoni - credo di aver continuato a focheggiare in manuale mentre lui correva). Quindi perdonate qualche "improprietà" tecnica.
A presto, 
Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
Modificato da - vespa90ss in data 27 agosto 2008 13:30:11 |
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Velvet ant
Moderatore
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Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 14:47:47
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| Messaggio originario di vespa90ss:
Caterpillar poi era poi pervaso da una mobilità febbrile e non riuscivo a stargli dietro nella messa a fuoco...
Beppe
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Ciao Beppe
A proposito della "mobilità febbrile" dello S. semipunctatus, alcune testimonianze "filmate" sono presenti in questa discussione dedicata alla stessa specie e da me inserita qualche tempo fa.
Marcello
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 15:51:43
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| Messaggio originario di Velvet ant:
Ciao Beppe
A proposito della "mobilità febbrile" ...... |
Scusa Marcello ma volevo scrivere motilità febbrile ed invece ho scritto mobilità, termine che mi sta ossessionando da quando abbiamo attuato la fusione che ha creato la più grande banca italiana.
Grazie per il tuo contributo che non conoscevo. Mi sembra di vedere che nel quarto filmato il tuo Caterpillar sia privo dell'ultima zampetta posteriore destra o sbaglio?
Complimenti per il tuo pregevole contributo. Grazie anche per averlo voluto abbinare al mio.
Un caro saluto,
Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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Ric
Utente Senior
Città: Alba
Prov.: Cuneo
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1360 Messaggi
Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 15:59:47
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 Bellissimo reportage come sei solito fare. Complimenti Beppe, per le immagini, per le descrizioni e per aver sopportato per noi.
Sono animali straordinari che meritano senza dubbio tutta l'attenzione che gli hai dato. Interessanti anche le molte nozioni storico-mitologiche che hai allegato.
P.S.: Fortuna che il profumino attraverso il monitor non lo si trasmette ancora...
Enrico
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vespa90ss
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Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 19:47:39
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| Messaggio originario di Ric:
Bellissimo reportage come sei solito fare. Complimenti Beppe, per le immagini, per le descrizioni e per aver sopportato per noi.
Sono animali straordinari che meritano senza dubbio tutta l'attenzione che gli hai dato. Interessanti anche le molte nozioni storico-mitologiche che hai allegato.
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P.S.: Fortuna che il profumino attraverso il monitor non lo si trasmette ancora...
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Grazie Enrico,
Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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danpic
Utente Senior
Città: Vigevano
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2206 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 22:48:56
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 grazie Beppe....per aver chiuso il cerchio sul bulldozer vivente, è solo con la passione e l'impegno vostro ( vespa90ss e velvet ant ) che anche altri possono godere delle immagini che si fanno sempre più rare.
e se c'è da annusare....bè! si annusa.
Un caro saluto 
Danilo |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi
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Inserito il - 28 agosto 2008 : 10:39:51
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| Messaggio originario di danpic:
grazie Beppe....per aver chiuso il cerchio sul bulldozer vivente, è solo con la passione e l'impegno vostro ( vespa90ss e velvet ant ) che anche altri possono godere delle immagini che si fanno sempre più rare.
e se c'è da annusare....bè! si annusa.
Un caro saluto
Danilo
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Danilo sei troppo buono. In effetti queste scene che fino a non molti anni fa erano piuttosto comuni ed affollate da un maggior numero di esemplari oggi sono diventate desuete. Anche la "fuga" con la pallina da nascondere il più lontano possibile sta diventando un'azione non sense in quanto è venuta a mancare la folla dei ladri contendenti.
Probabilmente sono scene che andranno a scomparire nel giro di pochi anni. Ecco perchè considero privilegiato colui che riuscisse ad imbattersi in questo accadimento.
Per il resto non devi ringraziare me ma la curiosità e la capacità d'osservare che mi è stata infusa dal mio maestro di prima elementare, il quale di tanto in tanto, pur essendo molto vecchio si portava appresso trenta bimbetti lungo le rive del fiume Topino, a Foligno, a scoprire i segreti del mondo della natura.
Doni arricchiti negli anni successivi dal contributo di mio padre, uomo di grande sensibilità.
Sono due figure basilari nella mia formazione. Penso che il merito sia solo il loro.
E se c'è da annusare non mi creo problemi
Grazie ancora, Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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Scarabaeus semipunctatus : un bulldozer Caterpillar
