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 Forum Biologia Marina - Mare Mediterraneo
 MOLLUSCHI
 Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
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theco
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Inserito il - 13 giugno 2008 : 17:06:59 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Spostiamoci nel settore centro-orientale del Tirreno, sulle coste laziali e campane, come di consueto linea rossa per l’isobata dei 200 m e linea gialla per l’isobata dei 500 m. Questo tratto del Tirreno è costituito da una platea continentale ben delineata, con ampiezze che raggiungono i 50 Km di fronte a Civitavecchia e Anzio e si riducono, in ogni caso a non meno di 20 Km di distanza dalla costa, di fronte a Fiumicino.


Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale

Tuttavia la costa bassa non presenta elementi di particolare interesse, che in questa zona sono invece costituiti dalla presenza di tre gruppi di isole: due di questi formano le isole Pontine, il terzo forma le isole del golfo di Napoli.
Gli unici elementi che interrompono la continuità della costa bassa e sabbiosa sono il monte Circeo, un affioramento di calcari triassici e, poco più a sud, il promontorio di Gaeta. Questa è la zona di casa per tanti appassionati di mare presenti nel nostro forum, che invito quindi ad approfondire le poche sintetiche notizie che riporterò qui di seguito. Tutti i diritti sulle immagini utilizzati appartengono esclusivamente ai legittimi proprietari.

Il promontorio del Circeo
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
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Le falesie di Gaeta
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Approfondisco la morfologia delle coste e dei fondali di quest'area del Tirreno con l’aiuto di carte nautiche di maggior dettaglio:


Dall’Argentario a Civitavecchia
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Da Civitavecchia al Circeo
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Dal Circeo a Gaeta, con l’arcipelago ponziano occidentale
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Da Gaeta a Ischia, con l’arcipelago ponziano orientale
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Da Ischia a Punta Licosa, con il golfo di Napoli
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199,53 KB



L’arcipelago ponziano
Cinque isole principali, suddivise in due gruppi, non solo dalla distanza, ma da un’origine gelogica diversa. Il gruppo più occidentale è formato dalle tre isole di Ponza, Palmarola e Zannone, mentre il gruppo orientale è formato dalel due isole di Ventotene e Santo Stefano. I due gruppi sono separati da un canale di circa 40 Km di mare aperto, che raggiunge la profondità di 400 m, mentre all’interno del singolo gruppo le profondità non scendono al di sotto dei 100 m.
Il gruppo di Ventotene rappresenta la culminazione di un unico edificio vulcanico sottomarino con la base a quasi 1.000 m di profondità e un diametro di quasi 20 km.
Il gruppo di Ponza rappresenta invece una situazione geologica più complessa, dove ai tufi vulcanici si alternano dorsali domiformi e affioramenti di calcari triassici (Zannone); tutte le isole di questo gruppo formavano un’unica terra emersa durante l’ultima glaciazione wurmiana.
Solo Ponza e Ventotene sono stabilmente abitate, tutte le altre isole sono disabitate o hanno strutture turistiche attive solo in estate; curiosa l’isola di Palmarola, che è abitata in modo stabile da un unico residente che vive nell’unica casa dell’isola: il sig. Ernesto Prudente, autonominatosi sindaco di Palmarola.
Le isole di Ventotene e Santo Stefano sono organizzate in area protetta, quest’ultima è tristemente nota per il carcere di confino, chiuso negli anni ’60, che durante il fascismo ospitò i prigioneri politici del regime.
Ricordo infine che il tratto di mare delle isole Pontine è un importante linea di passaggio per le migrazioni: sia quella degli uccelli, sia quella dei pesci, è inoltre uno dei tratti di mare italiani più importanti per la presenza di cetacei: a Ventotene ha sede il principale organismo italiano di studio di questi mammiferi marini.
Procedo con una veloce occhiata a queste isole sopra e sotto il pelo dell’acqua, confido nel vostro apporto per aggiungere dati e informazioni su questo arcipelago.



Isola di Palmarola 136 ha
A 6 miglia da Ponza e 33 da Anzio è probabilmente l’isola più interessante dell’arcipelago dal punto di vista naturalistico, per via della sua geologia vulcanica tormentata, che si concretizza in coste frastagliate e fantasiose, ricche di secche e scogli.

Fondali di Palmarola
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L'isola di Palmarola
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Isola di Ponza 722 ha
E’ il centro civile e sociale dell’arcipelago con i suoi 3.000 abitanti residenti, sicuramente l’isola più sfruttata dal punto di vista turistico e quindi la più caotica. All’estremo settentrionale dell’isola c’è l’isolotto di Gavi, appena 14 ha, ma qualcosa in più di uno scoglio.
Lascio che siano i ponzesi stessi a dare un’immagine della loro isola, con questo trafiletto prelevato dal loro sito: “A un tavolo c'era D'Alema e a un altro sedeva Alemanno. Mancava solo Bruno Vespa e facevamo 'Porta a Porta'. E’ un’immagine usuale da vedere a Ponza. Bella, anzi bellissima, arrabbiata di scogli puntuti e impraticabili via terra che improvvisamente si quietano in cale bagnate da una tavolazza d'acqua che va dal blu all'azzurro chiarissimo. Ma soprattutto bipartisan. Se c'è un aggettivo che si conviene a quest'isola gettata tra il Tirreno laziale e quello campano, è questo. Ponza è bipartisan da tutti punti di vista. Di destra e di sinistra. Altolocata e generona. Romana e napoletana. Coronata e popolare. Pulita e zozzona. Silenziosa e fracassona”.

Fondali di Ponza
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299,11 KB

L'isola di Ponza
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187,46 KB

L'isolotto di Gavi
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Isola di Zannone 102 ha
Dista 6 miglia da Ponza, è un’isola completamente disabitata, parte del Parco Nazionale del Circeo. A differenza di tutte le altre isole è di origine calcarea e questo ha favorito lo sviluppo di una macchia mediterranea rigogliosa, a differenza di quanto invece accade sui terreni vulcanici acidi delle altre isole. E’ un importante punto di passaggio e osservazione degli uccelli migratori. Conserva i resti di un monastero benedettino e di un’antica peschiera romana

I fondali di Zannone
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33,67 KB

L'isola di Zannone
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
10,15 KB



Isole di Ventotene 125 ha e Santo Stefano 29 ha
Dista 39 km da Ponza e insieme ad essa è l’unica isola stabilmente abitata; rappresenta il culmine di un edificio vulcanico sottomarino.
La vicina isola di Santo Stefano dista appena 1.400 mt da Ventotene, rappresenta una culminazione secondaria del medesimo edificio vulcanico ed è disabitata.
Le isole di Ventotene e Santo Stefano sono organizzate in forma di area marina protetta, con zone interdette a navigazione, attracco e immersione.
Anche in questo caso lascio che siano i suoi ventotenesi a dare l’immagine della loro isola: “Poco più di uno scoglio in mezzo al Tirreno. Isole ben più grandi, in Mediterraneo contano spesso appena una manciata di abitanti: qualche pescatore di passaggio o forse uno sperduto pastore. Ventotene fa eccezione. Sarà stata la vicinanza con la potente Roma o la presenza di un sicuro porto, ricavato interamente nel tufo dagli ingegneri idraulici romani, che a cavallo dell’anno zero scavarono ben 60.000 metri cubi di tufo ricavando un bacino di 6.800 mq. O, più probabilmente, il suo isolamento che la rendeva anche un perfetto quanto triste luogo di confino. Confino imperiale in età romana, sede di confino politico fascista dal 1926 al 1943, addirittura all’avanguardia dell’integrazione europea con il celebre Manifesto di Ventotene redattovi da Altiero Spinelli e compagni. L’antica Pandateria non è mai stata ai margini della storia, è certo che a Ventotene, attualmente, sono censiti 633 abitanti, che diventano molti di più in estate, quando le belle case "di campagna" vengono riempite da schiere di autentici aficionados che per nulla al mondo rinuncerebbero al loro scoglio. Dato che la superficie dell’isola è di appena 1,3 kmq, si ha così una delle più alte densità insulari. La cosa non turba, però, l’equilibrio isolano, decisamente sospeso in un limbo di quiete degno d’altri tempi. Così vicina, ma anche così diversa dalla più caotica (in agosto) Ponza. Ventotene ha animo partenopeo ancor più della sua consorella. Spopolata per secoli a seguito delle incursioni barbaresche che la devastarono, Ventotene riprese vita solo dal Settecento, su impulso di Ferdinando I di Borbone, proprio grazie a popolazioni ischitane”.


Fondali di Ventotene e Santo Stefano
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
246,52 KB

Le isole di Ventotene e santo Stefano (sullo sfondo Ischia)
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
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L'isola di Santo Stefano
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14 KB


A seguire nei prossimi giorni le isole del golfo di Napoli…

PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 13 giugno 2008 : 18:45:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Andrea, come sempre hai fatto un lavoro eccellente.
Grazie.
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 giugno 2008 : 23:19:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per i complimenti, Peter

Purtroppo non ho più i requisiti per modificare un messaggio dopo un'ora di tempo e quindi non posso andare a modificare il messaggio precedente, ma mi sono reso conto che le carte nautiche non hanno una risoluzione sufficiente per leggerle.

Le inserisco di nuovo qui di seguito in bassa risoluzione, nella speranza che cliccandole diventino più leggibili.


Dall’Argentario a Civitavecchia
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
291,01 KB


Da Civitavecchia al Circeo
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
294,71 KB


Dal Circeo a Gaeta, con l’arcipelago ponziano occidentale
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
280,68 KB



Da Gaeta a Ischia, con l’arcipelago ponziano orientale
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
299,13 KB



Da Ischia a Punta Licosa, con il golfo di Napoli
Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
295,94 KB

Ciao, Andrea

Modificato da - theco in data 13 giugno 2008 23:21:35
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Verdemare
Utente V.I.P.


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


477 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 14 giugno 2008 : 17:54:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente molto interessante, tutto il tuo lavoro sulla batimetria ! Complimenti !
Grazie !
Valerio


Fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te e lascia il mondo, migliore di come l'hai trovato !

Modificato da - Verdemare in data 14 giugno 2008 17:55:10
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argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


6664 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 14 giugno 2008 : 18:41:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Peter:

Andrea, come sempre hai fatto un lavoro eccellente.
Grazie.


Concordo in pieno con tanti applausi.

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


1917 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 14 giugno 2008 : 22:13:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Andrea,

ottimo e veramente interessante lavoro!




Giuseppe
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Italo
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3803 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 giugno 2008 : 10:03:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi associo ai complimenti, ma ormai i meriti di Andrea li conosciamo tutti.

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 giugno 2008 : 10:24:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a tutti per i graditi complimenti

Ciao, Andrea
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squalo
Utente Senior

Città: roma


1201 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 giugno 2008 : 14:12:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo alcune notizie.
Palmarola, senza dubbio la più bella delle Pontine, ha una modesta cava di ossidiana(altrove in Italia esiste solo a Lipari e Pantelleria).
Conosco Ernesto Prudente , il suo "sindaco" , la conosce palmo a palmo.
3-4 anni fa trovai a Palmarola un nicchio morto di Patella ferruginea, sicuramente non fossile ed una popolazione di coni giganti(che postai sul forum).

L'isola di S. Stefano, oltre al carcere borbonico per cui è tristemente famosa, nasconde una vera chicca: la vasca di Giulia.Si tratta di una vera e propria vasca ad idromassaggio costruita dai Romani scavando la roccia in modo che l'onda in arrivo faccia penetrare l'acqua attraverso dei fori ,scavati appunto dai romani. Poi defluisce e ritorna di nuovo,facendo un vero e proprio idromassaggio a chi c'è dentro. Giulia era la sorella "viziosa" di Augusto, confinata a Ventotene perchè i suoi costumi troppo libertini erano disdicevoli per una sorella d'Imperatore
La fu costruita una villa , di cui sono visibili i resti, a Ventotene (Punta Eolo)e tanto di vasca a S. Stefano.

Ventotene, essendo parco marino, è l'unica delle Pontine ad avere pesce. Purtroppo nelle altre isole hanno pescato tutto il possibile.

Malacologicamente so che hanno degli endemismi(A. claudioi ad es.) e comunque hanno dei fondali che cominciano a presentare le caratteristiche tipiche del Mediterraneo del sud(Astroides calycularis, molta Erosaria spurca, coni di grandi dimensioni, Bursa scrobilator).La temperatura dell'acqua è decisamente più calda delle Toscane.

Squalo

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squalo
Utente Senior

Città: roma


1201 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 giugno 2008 : 14:20:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo 2 foto di Ponza.
La prima è l'arco naturale, famosissimo e molto affascinante.
l'altra invece è un vero documento storico: il porto di Ponza a fine anni 50.
La scattò mio padre credo nel 57 e non c'era niente! Immagino cosa doveva esserci sott'acqua

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squalo
Utente Senior

Città: roma


1201 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 23 giugno 2008 : 14:19:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo 2 foto di Palmarola per dimostrarne la bellezza, anche se dal vero è molto meglio.Foto scattate ieri.
Sono le due punte estreme dell'isola:
la prima foto è a punta tramontana dove ci sono grotte che ricordano , per la forma a guglia, una cattedrale gotica(infatti la chiamano tutti"la cattedrale").
Le seconda foto invece è del grosso faraglione di mezzogiorno . attraversato da un enorme tunnel passante.
Il nome Palmarola deriva dalle palme nane che crescono sull'isola per merito degli uccelli migratori provenienti dal Nord Africa che portano i semi fin lì. Infatti sono quasi tutte concentrate sul lato dell'isola che guarda l'Africa, primo approdo dopo il lungo volo.
Squalo

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Mathilda
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3970 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 23 giugno 2008 : 14:52:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
aggiungo anch'io, un paio di foto di questa bellissima isola ...

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Batimetria mediterranea: 8. Tirreno centro-orientale
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A.

"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io)
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