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ang
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Inserito il - 25 giugno 2008 : 23:07:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessante, quindi anche l'altro esemplare proveniente da Capri postato subito prima da montsant, vedi qui, è attribuibile a multicostata?

ciao

ang
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Italo
Utente Senior


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Inserito il - 26 giugno 2008 : 08:45:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Domanda da un milione di dollari...

Non credo, ma se fosse, sarebbe veramente una forma estrema. Ne ho viste tante di multicostata e nessuna arriva a questo aspetto. C'è anche un carattere che vorrei verificare, quel primo mezzo giro di teleoconca liscia, non mi pare ci sia in multicostata, può sembrare un dettaglio, ma invece l'inizio della teleoconca si presenta con caratteristiche costanti.

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)
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Italo
Utente Senior


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Inserito il - 30 giugno 2008 : 18:14:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chrysallida angulosa MOnterosato, 1889

Questa è una specie molto dubbia: compare in tutte le liste come valida, ma innegabilmente può essere ricondotta ad una forma estrema di interstincta. E' in tutto simile alla "diabolica" interstincta, l'unica differenza consiste nelle coste verticali fortemente prosocline. La distinzione sulla base di questo unico carattere mi lascia molto perplesso e conoscendo l'instabilità delle coste di interstincta, credo che sia soltanto una forma della stessa. Comunque è una forma abbastanza rara e quindi di estremo interesse. So di avere in collezione un paio di esemplari, dono di Giovanni Buzzurro, ma al momento non li trovo... per non lasciarvi senza un'immagine inserisco il link di un vecchio lavoro di Angela Gaglini dove è riportata la foto di un sintipo monterosatiano.

Link

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)

Modificato da - Italo in data 30 giugno 2008 18:15:11
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ang
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Inserito il - 30 giugno 2008 : 23:31:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sarebbe interessante vedere anche i tuoi esemplari, dato che conosco questa forma solo dal lavoro della Gaglini che hai linkato
tra tutti gli esemplari che sono stati postati in questa discussione come interstincta il secondo postato da peter, questo, penso si possa identificare con angulosa
comunque dopo la descrizione di italo sono ancora più convinto che angulosa non sia altro che una forma della interstincta

ciao

ang
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Italo
Utente Senior


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Inserito il - 06 luglio 2008 : 16:53:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dopo molto silenzio (non auguro a nessuno di avere gli operai a casa) riesco oggi a postare l’ultima specie: Chrysallida monterosati Clessin, 1920.

Descrizione
Specie molto piccola, circa 2 mm, e delicata. Profilo turricolato con giri piani e sutura poco evidente. Protoconca di tipo C. La scultura è costituita da numerose, fitte e sottili costoline opistocline che si manifestano cominciando dal secondo/terzo giro di teleoconca; i primi 2 o 3 giri infatti sono completamente lisci. Sull’ultimo giro si notano 2 sottili e ravvicinati cordoncini spirali.
Sul labbro columellare è presente un dente poco marcato.

Questa specie è scarsamente conosciuta e anzi ignorata fino a pochi anni fa. E’ abbastanza frequente nel Tirreno centrale (Anzio, Fiumicino, Civitavecchia, Livorno, Viareggio) soprattutto nello stomaco di Astropecten sp., ma si rinviene, sia pure con minore frequenza, anche in Adriatico (Ancona, Pesaro) e in Spagna.

Le mie foto sono... quel che sono, per ora accontentatevi. I due esemplari illustrati provengono da Fiumicino, stomaco di Astropecten.


Immagine:
Il genere Chrysallida nel Mediterraneo
53,46 KB
Immagine:
Il genere Chrysallida nel Mediterraneo
61,66 KB

E domani, le conclusioni.


Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)
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Italo
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Inserito il - 06 luglio 2008 : 19:47:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Errata corrige: l'autore è Clessin, 1900.

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)
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montsant
Utente V.I.P.


Città: Reus


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Biologia Marina

Inserito il - 07 luglio 2008 : 10:04:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
vi posto una C monterosati che mi ha dato Italo di Fiumicino (2mm)
Immagine:
Il genere Chrysallida nel Mediterraneo
9,58 KB
Montsant
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ang
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Inserito il - 07 luglio 2008 : 17:47:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e quindi a questa specie potrebbe riferirsi l'esemplare raffigurato in fig. 44 da peñas et al 1996...?

ciao

ang
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Italo
Utente Senior


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Inserito il - 07 luglio 2008 : 19:03:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravo! Me l'aspettavo che qualcuno l'avrebbe notato... anche se il profilo mi sembra leggermente diverso, pur essendo chiaramente un esemplare giovanile.

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)

Modificato da - Italo in data 07 luglio 2008 19:04:26
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Italo
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Inserito il - 07 luglio 2008 : 19:11:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con Chrysallida monterosati è finita la presentazione delle Chrysallida mediterranee. Ma ce ne sono altre obietterà qualcuno; infatti ma sono “specie” problematiche o comunque dubbie. Vado ad elencarle.

Chrysallida brevicula Jeffreys 1889
Ho visto il tipo e non la reputo specie valida, prima o poi la tratterò in un articolo. Mai illustrata.

Chrysallida monozona BDD
Secondo me sinonimo di C. intermixta.

Chrysallida simulans Chaster
Assente nella lista del Clemam, anche come sinonimo, mai illustrata fotograficamente. Descritta, se ben ricordo, come forma di indistincta... suo probabile sinonimo o forse sinonimo di dollfusi.

Chrysallida farolita Nordsieck
Messa in sinonimia di interstincta ma, considerando i tanti problemi che questo taxon (interstincta) ci crea, il discorso andrebbe approfondito.

Chrysallida pontica Grossu, 1986
Nel Clemam non compare come specie valida. Mai illustrata fotograficamente, ma solo con un disegno alquanto ermetico, che non posso riprodurre per il rispetto dei diritti di autore. Comunque riporto qui la descrizione originale tradotta dal francese.
<< Conchiglia ovato fusiforme, molto piccola, di tre giri, senza contare la protoconca, ben curvati [convessi] e separati da una sutura relativamente profonda; la loro superficie è ornata da coste assiali strette ed acute, lamelliformi, che raggiungono il numero di 18 – 20 sull’ultimo giro di spira; alla periferia di questo, nella parte basale, ci sono due file di piccoli noduli disposti a spirale, che si inseriscono regolarmente nello spazio intercostale; in alcuni esemplari ci sono a volte delle fossette al posto dei noduli; l’apice è ottuso e l’ultimo giro è più grande della metà dell’altezza totale della conchiglia. L’apertura è ovale, ben arrotondata nella parte inferiore e più ristretta nella parte superiore; i bordi sono semplici, sottili e quello esterno è un po’ più dilatato.
Il bordo columellare è inspessito da una leggera callosità e un po’ contratto nella zona sopra ombelicale. Columella quasi vericale, con un dente o una plica evidente, al livello del quale si nota una piccola fessura ombelicale. Il colore della conchiglia è bianco giallastro, ella è trasparente, di aspetto vitreo, relativamente resistente.
Dimensioni: altezza 1.2 mm, larghezza 0.4 mm. Ci sono anche esemplari più piccoli; è una delle più piccole specie del genere Chrysallida.
Habitat: vive sui fondi sabbiosi della zona litorale.>>

Per quanto la descrizione sia ampia, è alquanto ermetica e, in alcuni punti, abbastanza fantasiosa (noduli che diventano fossette...). E’ comunque una specie del famigerato gruppo con 2 cordoni spirali che però, rispetto alle specie da noi conosciute, presenta i giri superiori SENZA CORDONCINO, mentre abitualmente se ne nota 1.
L’unica specie con cui viene confrontata è C. penchinati, ritenendo che questa sia “beaucoup plus grande” di pontica; in realtà sappiamo bene che hanno la stessa dimensione. Sappiamo anche che il Grossu aveva come riferimento per i suoi confronti il lavoro del Nordsieck, con tutte le inesattezze ed errori che questo comporta.
Il disegno riportato mostra un esemplare probabilmente giovanile di una specie particolarmente cirtoconoide, con giri molto convessi e coste ortocline molto più strette degli interspazi; non so cosa possa essere e faccio fatica ad assimilarla ad una delle specie conosciute... ma un disegno è sempre un disegno.
I tipi, olotipo e 16 paratipi, sono nella Collezione Grossu e al Museo di Bucarest.

A domani per la chiusura definitiva.



Ciao, Italo

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ang
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Inserito il - 07 luglio 2008 : 20:05:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
aspetta aspetta...
nel lavoro su argonauta della gaglini che avevi segnalato è illustrata una forma riconducibile al gruppo interstincta, C. rara, vedi qui per la descrizione e qui per l'immagine, che con tutte le cautele del caso potrebbe rappresentare tutte quelle forme strane di interstincta a coste grosse marcatamente prosocline come la prima postata da peter e che riporto qui

Immagine:
Il genere Chrysallida nel Mediterraneo


e ora le conclusioni!

ciao

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Italo
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Inserito il - 07 luglio 2008 : 20:26:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia opinione, che non pretendo spacciare per verità, è che C. rara sia una forma gerontica di intermixta, nella quale, come in quasi tutte le Chrysallida gerontiche, l'ultimo giro si modifica gonfiandosi e cambiando orientamento delle costoline verticali; non per nulla Monterosato non l'ha mai pubblicata. Notate anche che Angela Gaglini scrive nella descrizione "coste ortocline", poi nei confronti "coste prosocline", ma vedendo l'immagine l'orientamente delle coste varia giro per giro, cominciando con coste opistocline.
Poi, soprattutto trattando le Chrysallida, le nuove specie andrebbero fatte su popolazioni e non, conoscendo la variabilità di queste bestioline, su singoli esemplari a meno che non siano ABISSALMENTE DIVERSI dalle specie già note.
A suo tempo vidi il tipo e la mia sensazione fu appunto di intemixta anomala.

Ciao, Italo

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ang
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Inserito il - 07 luglio 2008 : 21:03:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie italo, anche se questa forma di interstincta rimane senza nome ora la situazione è certamente più chiara
condivido poi in pieno il richiamo allo studio di numerosi esemplari

ciao

ang
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Italo
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Inserito il - 08 luglio 2008 : 18:59:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco infine la “tabella a doppia entrata” che avevo promesso.
La inserirà Istrice quanto prima.
In pratica i principali caratteri morfologici di ogni specie, vengono qui sintetizzati incrociandoli con le specie stesse.
Alcuni di questi caratteri, come già scritto nel post, sono molto specifici e selettivi; tra questi la presenza/assenza del dente columellare, il numero dei cordoncini sull’ultimo e penultimo giro, il profilo generale. Altri caratteri vanno considerati con la dovuta prudenza, in quanto affetti da una grande variabilità o comunque valutabili con difficoltà; è il caso dell’orientamento delle coste verticali e, soprattutto, il tipo di protoconca che ho riportato nella tavola, ma che consiglio di non prendere in considerazione, se non come extrema ratio, in quanto, come detto più volte, spesso intermedia fra B e C o comunque valutabile solo da chi ha esperienza di questa famiglia e dispone di adeguati mezzi ottici.
Mi raccomando inoltre di applicare questa tavola solo ad esemplari in buono stato di conservazione ed adulti, nei quali i singoli caratteri sono meglio visibili. Attenzione però agli esemplari gerontici che abitualmente presentano l’ultimo giro gonfio, pluricostato e con un ombelico che invece non dovrebbe esserci. In questi esemplari alcuni caratteri rimangono comunque attendibili (numero dei cordoncini spirali, presenza/assenza del dente) mentre quelli legati alla forma del giro, nonché al numero ed all’orientamento delle costoline, diventano del tutto aleatori; meglio considerare allora il giro precedente, tagliando idealmente la conchiglia al penultimo giro.

Come si utilizza? Disponendo di un esemplare in buone condizioni, si prende in considerazione uno dei caratteri presenti nella tavola, possibilmente quello più evidente e leggibile. Selezionando, con il comando “filtro” del menù “dati” di Excel (nel file allegato già predisposto), le specie che presentano quel carattere, si riuscirà a ridurre il numero delle specie papabili; stessa procedura per un altro carattere, anche questo se possibile chiaro ed evidente, e così via fino a circoscrivere, con un po’ di fortuna, ad un unico nome le possibili determinazioni. Se non si arriverà ad un solo nome, cosa peraltro probabile, si sarà comunque davanti una rosa molto limitata di possibilità, fra le quali scegliere sulla base delle illustrazioni, delle descrizioni di Peter e dei confronti effettuati. Anche nel caso si arrivasse immediatamente ad un unico nome, consiglio di consultare comunque, per verifica, quanto scritto sul post e poi sintetizzato dal PDF in corso di stesura da parte di Daniele.

Se qualcuno notasse delle incoerenze, o anche dei palesi errori, è pregato di comunicarli, onde correggere o migliorare lo strumento proposto, anche perché non ho avuto il tempo di verificare la sua validità con casi reali.
In bocca al lupo.


Ciao, Italo

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Istrice
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Città: Ostia
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10849 Messaggi
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Inserito il - 08 luglio 2008 : 19:39:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco il file excel da parte di Italo

Link
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ang
Moderatore


Città: roma

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Tutti i Forum

Inserito il - 08 luglio 2008 : 21:28:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
questa sì che è una sorpresa, uno strumento comodissimo, quasi troppo facile!
una funzione utile sarebbe un tasto di reset per evitare di farlo per ogni caratteristica

complimenti!

ciao

ang
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argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
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6664 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 09 luglio 2008 : 08:34:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molteplici e pressanti impegni familiari mi costringono ad assentarmi dal forum già da qualche giorno e credo di averne ancora almeno per tutta questa settimana.
Sento il dovere di ringraziare Italo, Peter per l'enorme lavoro svolto ed Ang per le sue sempre pronte ed intelligenti osservazioni. Ci avete donato uno strumento indispensabile e di facile consultazione per capire una famiglia davvero complessa. Ancora grazie.

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)
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blu
Utente Senior


Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


4818 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 09 luglio 2008 : 09:53:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie italo con uno strumento simile credo che saranno veramente poche le chrysallidae che posterò

ciao
blu



Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima.
(Albert Einstein)
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
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Inserito il - 09 luglio 2008 : 15:23:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a tutti coloro che hanno collaborato, sia la tabella finale, sia le singole schede specifiche sono strumenti eccezionali per la conoscenza di questo genere.

Ciao, Andrea
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 10 luglio 2008 : 09:56:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Italo!
Non è facile trovare qualcuno come te, disposto a mettere a disposizione di tutti la propria esperienza e conoscenza.
Il file in Excel, lo trovo particolarmente comodo.

P.S.: scusate se mi sono dileguato a discussione non ancora finita, ma sono stato in vacanza.
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