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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:26:11
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chi lo avrebbe mai detto che una semplice alzata prima dell'alba per appostarmi lungo il passaggio dei caprioli sul picco più alto si potesse trasformare in una avventura a lieto fine. ma andiamo con ordine. mi alzo verso le 4 di un lunedì di pasquetta, con il desiderio di fotografare per la pima volta un gruppo di caprioli che tutte le mattine si attestano sul picco più alto della zona, circa 600 mt di dislivello dal punto di inizio arrampicata. mi sono stati segnalati da un gruppetto di giovani del posto, ed un primo sopralluogo di settimane fa mi ha confermato la segnalazione, grazie ad un fortuito avvistamento. i due giorni precedenti ha piovuto incessantemente, e non ci sono tracce da seguire. l'arrampicata dura circa tre ore, e attraversa boschi, altipiani, vallecole ogniuna col propio microclima. durante la salita c'è stata una prima timida nevischiata, ma senza causare troppi disagi. ma appena arrivato in cima, le nubi si sono addensate, e neanche mezz'ora dopo che mi sono appostato la neve ha cominciato a fioccare impetuosa, riducendo la visibilità a meno di 20 mt. aspetto che cessi, ma dopo un ora il manto nevoso ha ragiunto i 10 cm. mai visto nula di simile. comincio a preoccuparmi, sono a circa 15 km dalla macchina, e tra me e lei c'è solo qualche baracca ben chiusa. decido di incamminarmi. non ho punti di riferimento visivi e rischio di perdermi, ma neanche posso rimanere li. riprendo il sentiero e comincio la discesa. Immagine1: 194,6 KB
"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"
Link giuliano petreri
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:33:12
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approfittando dei brevi momenti di calma ho la possibilità di scattare acune foto che documentano l'ardua discesa, a tratti quasi incantevole, ma a tratti molto difficile e pericolosa. quando incontro le pianure non le riconosco. non so più se stò andando nella direzione giusta. so solo che stò scendendo. le vette che fanno da bussola sono scomparse, cancellate dalla coltre di neve che a poche decine di metri da me scende implacabile. Immagine: 133,46 KB
"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:36:06
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poi riconosco una piccola tagliata lambita da un sentiero appena percettibile sotto la neve. mi avevano colpito gli alberi carbonizati che gli stavano sul lato alto Immagine3: 117,6 KB
"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"
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AngelaI
Utente Super
Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:36:46
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Giuliano, non mi dire che eri solo? Non è prudente andare in montagna da solo.
Se è così per favore cerca dei compagni di viaggio, in tre è l'ideale, ma anche in due va bene. In troppi si fa confusione e non si conclude niente, ma due o tre amici affiatati è il massimo. Scusa la predica, ma siamo preoccupati per te. Ciao
Angela e Gianni |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:39:15
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eccoli quì, sulla destra. la pendenza del sentiero mi indica che non mi sbagliavo. una volta sulla sommità del colle devo abbandonare il sentiero e piegare sulla sinistra, attraversare un campo arato e "buttarmi" letteralmente di sotto, per ragiungere una ampia valle dalla quale dovrei avvistare un paese. Immagine4: 172,41 KB
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:44:54
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ma noto che vado incontro al muro di neve. d'altronde non posso fare nulla, ho avvisato che mi trovavo in quella situazione, ma la calma non mi mancava. ero ben attrezzato e fino a quel punto ero sicuro di essere sulla strada giusta. come dire, non mi sento minimamente allarmato. so che devo camminare per un certo numero di minuti in salita e appena in vetta scartare a sinistra per calarmi nella valle. e infatti, appena in vetta, eccoti li il campo arato, o meglio il prato di neve. Immagine: 58,04 KB "Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"
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Modificato da - zulo in data 25 marzo 2008 19:46:47 |
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zulo
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:52:57
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ma le prospettive falsate dalla neve che cancella lo sfondo mi traggono in inganno. comunque decido di proseguire attraverso il campo arato e cercare il punto di discesa. sulla destra c'è la prima baracca che fa da punto di riferimento. la neve scende, e i piedi cominciano a risentirne. ho un crampo al polpaccio ma non posso fermarmi, la temperatura è bassa, e fermarsi bagnato, stanco, infreddolito e senza un riparo efficace significa molto probabilmente "rischiarsela sul serio". cosi supero la baracca, chiusa con un robusto catenaccio, e vado avanti. Immagine: 93,57 KB
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Modificato da - zulo in data 25 marzo 2008 19:59:48 |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 19:57:30
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eccomi nel punto di discesa, lo stesso identico punto dal quale ero salito. devo attraversare tutto il pianoro sottostante disegnando un arco verso destra. a metà discesa c'è un boschetto semispoglio che mi creerà un po di problemi, lo vedo da quassù, ma non ho scelta, devo scendere propio da li e non modificare di mezzo passo il percorso, altrimenti rischierei di perdermi. Immagine: 87 KB
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:06:40
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una volta sceso mi guardo indietro, alla ricerca del piccolo alberello dal quale ho cominciato a scendere, per verificare se sono sceso seguendo una linea retta, ma è un po difficile rendersi conto delle cose, quando le cose sono invisibili. Immagine: 167,93 KB sembra incredibile, ma io sono sceso propio da li.
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:15:25
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disegno l'arco verso destra, prendendo come riferimento la distanza tra i vari boschetti, e ad un certo punto mi trovo davanti un'altra discesa, che non mi ricordo affatto, cosa che mi stupisce, anche perchè attraversa un boschetto che avrei preso come punto di riferimento. comunque decido di attraversarlo. ovviamente li sotto non ci sono riferimenti visivi, e quindi devo fidarmi del mio senso di orientamento. sbuco dall'altra parte del boschetto e mi trovo difronte una piccola radura fronteggiata da una nuova altura. Immagine: 164,69 KB
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zulo
Utente Senior
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:22:00
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lo riconosco, di quì sulla destra dovrei avvistare il pasese di cui parlavo prima. trattasi di san demetrio ne'vestina. ovviamente non si vede, coperto dalla coltre di neve che scende senza pietà. ma se non erro, propio da quì parte il sentiero principale che mi porta all'ultimo boschetto, oltre il quale c'è la strada asfaltata per il paese dal quale sono partito (Ripa di Fagnano Alto). se non sbaglio è sulla sinistra. e infatti... Immagine: 215,47 KB
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zulo
Utente Senior
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:27:28
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lo percorro per circa 3km, e mi accorgo che è di una bellezza unica. ogni traccia di nervosismo è scomparsa, non c'è più l'apprensione, siamo solo io, il nevischio che mi sferza la faccia sospinto dal vento, e il sentiero. non si odono versi di animali, non si scorgono impronte nella neve fresca. sembra che li ci sia solo io. Immagine: 246,53 KB
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:31:34
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ad un tratto riconosco un particolare, un fiore che ho preso come punto di riferimento. non ricordo più per quale motivo ho segnato mentalmente quel fiore, ma l'istinto mi dice di abandonare il sentiero. Immagine: 29,95 KB
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zulo
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Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:35:35
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attraverso il boschetto riconoscendolo per la vegetazine, e noto che in questa piccola nicchia la neve non ha dato troppa noia Immagine: 265,97 KB lo percorro per circa mezz'ora, e alla fine mi ritrovo su una strada asfaltata che procede in salita. la percorro, notando che si tratta propio di quella che ho percorso all'andata, e notando che le mie impronte erano completamente cancellate.
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
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1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:38:20
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un altra mezzora di faticoso cammino, in salita immezzo alla neve che nel frattempo ha ricominciato a cadere e...
RIPA DI FAGNANO ALTO Immagine: 154,61 KB
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2008 : 20:53:13
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ancora una volta me la sono cavata....tanto ci sono abituato. sono stato addestrato dal "soccorso alpino anti terremoto protezione civile" per fronteggiare questi piccoli inconvenienti.
NON FATELO DA CASAAA!!!
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Aphyllo
Moderatore
Città: firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
9107 Messaggi Micologia |
Inserito il - 25 marzo 2008 : 21:55:14
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| tanto ci sono abituato. sono stato addestrato dal "soccorso alpino anti terremoto protezione civile" per fronteggiare questi piccoli inconvenienti. |
si capisce dal fatto che hai continuato a fare foto!! Una bellissima avventura che è piaciuta anche a mia figlia Lara di 5 anni che adesso non vede l'ora di andare sulla neve a fare le palate!
Grazie!!
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
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8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 marzo 2008 : 00:05:10
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Ho letto con interesse la tua disavventura. E' capitato più o meno a tutti di perdersi in montagna, ma perdersi in quelle condizioni non è che sia frequentissimo. Anche io sono del parere che un pò più di prudenza sarebbe stata opportuna, ma ti capisco benissimo, quando uno ha voglia di andare....
marz |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 marzo 2008 : 06:51:26
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in realtà non è che mi sia realmente perso, ho incontrato qualche seria difficoltà che ad una persona inesperta avrebbe facilmente causato una crisi di panico, ma io avevo ben stampata in mente la mappa per il ritorno, e nonostante i punti di riferimento che avevo preso erano scomparsi dietro la coltre di neve sono comunque riuscito a ripercorrere il tracciato della salita
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 26 marzo 2008 : 09:47:29
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| Messaggio originario di Angela e Gianni:
Giuliano, non mi dire che eri solo? Non è prudente andare in montagna da solo.
Se è così per favore cerca dei compagni di viaggio, in tre è l'ideale, ma anche in due va bene. In troppi si fa confusione e non si conclude niente, ma due o tre amici affiatati è il massimo. Scusa la predica, ma siamo preoccupati per te. Ciao
Angela e Gianni
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Aggiungo anche che potresti mettere in seri problemi le unità di crisi (Soccorso alpino, Forze dell'Ordine) nel caso ti dovessero venire a cercare. Potresti ricevere una denuncia per procurato allarme.
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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AngelaI
Utente Super
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Regione: Lazio
13740 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 marzo 2008 : 09:59:48
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Anche noi una volta ci siamo persi nella nebbia (non avevamo ancora il GPS che abbiamo preso proprio dopo questa brutta esperienza). Eravamo in due a quota 2100 e all'improvviso si è alzata una nebbia fittissima. Il luogo è impervio, ricco di crepacci e dirupi a strapiombo. Appena abbiamo visto la prima nebbia abbiamo immediatamente iniziato a ridiscendere ma a quota 1900 non si vedeva più niente. Abbiamo perso il sentiero ma siamo riusciti a scendere in una zona non molto lontana ma scomoda, una discesa ripida, molto pericolosa. Avevamo una visuale di appena 5/6 metri. Abbiamo mancato addirittura l'auto scendendo molto più a valle di almeno 100 metri di dislivello. A quel punto la nebbia si è diradata e ci siamo ritrovati sopra un burrone, con tutta la vista della vallata sottostante. Una visuale magnifica in una situazione normale. Quella volta ci siamo veramente spaventati, ma l'esperienza ci è servita per temere e rispettare di più la montagna.
Lunedì ad esempio volevamo andare sul versante abruzzese del parco, ma abbiamo trovato una tempesta di neve prima del valico tra Lazio e Abruzzo, siamo tornati indietro e abbiamo trascorso una giornata, in parte sotto la pioggia, vicino ad un lago non lontano da casa.
Ciao Giuliano, maggiore prudenza la prossima volta!
Angela e Gianni |
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