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hierophis
Utente V.I.P.

Città: Pavia
Prov.: Pavia

Regione: Lombardia


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Inserito il - 18 marzo 2008 : 12:07:09 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Tempo fa si discuteva (fuori argomento peraltro) di cambiamenti climatici e mi ricordo interventi in cui si sosteneva la mancanza di evidenze scientifiche a questo riguardo.

Ora sull'ultimo numero di Ecography:
Link

è presente un bell'articolo molto interessante:

Quaternary climate changes explain diversity among reptiles and amphibians
Miguel B. Araújo, David Nogués Ecography Volume 31 Issue 1 Page 8-15, February 2008

scaricabile gratuitamente per giunta! quindi buona lettura.

Per gli scettici riguardo ai cambiamenti climatici in corso consiglio la visione del film "Una scomoda Verità"
Link


H


u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 20 marzo 2008 : 15:08:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre da Wikipedia ma anche da NASA ecc.

Di recente è stato osservato che tutti i pianeti del sistema solare starebbero subendo un aumento della temperatura. I telescopi spaziali attraverso i sensori termici constatano un aumento della temperatura per il pianeta Giove di 10°C come temperatura media. Su Marte l'aumento della temperatura è indicato anche dalla forte diminuzione delle calotte polari e dalla presenza di pozze d'acqua. Anche nei pianeti più lontani come Urano, Nettuno e Plutone si constatano aumenti di temperatura. Fattori estranei alla Terra sembrerebbero quindi influenzare l'aumento della temperatura nel sistema solare, ma è ancora poco chiaro se si tratti dell'influenza del Sole (che come detto ha variato poco la sua attività -vedi grafico- ed è molto lontano dai pianeti coinvolti), delle variazioni di quantità della polvere interstellare (che filtra i raggi solari) o siano dovute ad altri fattori ancora sconosciuti. Non esistono infatti ancora prove definitive per queste teorie, anche in considerazione della relativa novità degli studi[3]. Il fattore antropico e il ruolo svolto dalla biosfera sono invece cause unicamente presenti sul nostro pianeta.







Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 20 marzo 2008 15:10:16
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Caterina
Utente V.I.P.

Città: Letojanni
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Inserito il - 21 marzo 2008 : 20:32:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cambiamento climatico o no, il nostro stile di vita non è più sostenibile dal nostro pianeta. E' facile negare un avvenimento (tra l'altro innegabile) se poi diventa una scusa per continuare a vivere come stiamo facendo adesso. Certo la NASA non andrà mai a dire in giro che c'è un cambiamento climatico con cause antropogeniche (soprattutto grazie agli USA) altrimenti chi li finanziarebbe più!

Grazie a Edoardo per il link!

Un abbraccio!

Caterina

Modificato da - Caterina in data 21 marzo 2008 20:40:54
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 23 marzo 2008 : 19:50:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' innegabile che l'impatto umano è devastante ma; dopo aver seguito negli anni 70 con preoccupazione e scoprire che l'imminente glaciazione profettizata era una bufala, ora sono molto scettico sull'imputare solo ad attività umane l'aumento di alcune frazioni di grado.

Oltretutto ci sono stati periodi storici, sia in epoca romana che medioevale, in cui la temperatura era più alta e non si produssero gli effetti devastanti profetizzati.
Anzi, nel nord Europa l'innalzamento fu benefico per l'agricoltura e le popolazioni.

Nessuno parla più di alcuni psicodrammi ambiental-giornalistici quali le piogge acide, il buco dell'ozono...
Tutte cose che in teoria dovrebbero essere ancora incisive.
Guarda caso i media hanno smesso di terrorizzarci con 'sto benedetto buco al momento della messa al bando dei clorofluorocarburi, mesa al bando che coincideva stranamente con lo scadere di alcuni brevetti sugli stessi...

Per me la storia 'Effetto serra'' è per imporci nuovamente la scelta nucleare...
Il che vuol dire con l'attuale tecnologia basso inquinamento e costo di produzione energetica iniziali, per poi avere costo infiniti di messa in sicurezza dei siti e alcune centinaia di migliaia di anni di scorie nucleari...


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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elfo
Utente V.I.P.

Città: napoli


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 marzo 2008 : 22:02:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Per me la storia 'Effetto serra'' è per imporci nuovamente la scelta nucleare...
Il che vuol dire con l'attuale tecnologia basso inquinamento e costo di produzione energetica iniziali, per poi avere costo infiniti di messa in sicurezza dei siti e alcune centinaia di migliaia di anni di scorie nucleari...


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

[/quote]

guarda personalmente non mi trovo daccordo,dato che spesso quelli come me, che temono i repentini cambiamenti climatici degli ultimi anni,accusando in parte l'operato dell'uomo, spesso sono assolutamente contrari al nucleare.

Babylones nous fait oublier que nous sommes tous fils d'Africa ,que nous sommes tous frères.
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 24 marzo 2008 : 20:37:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E come sarà il clima nel 2008?!

Immagine:
Rettili e cambiamenti climatici
32,04 KB

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Canaj
Utente V.I.P.

Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 25 marzo 2008 : 00:40:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bell'argomento.

I cambiamenti climatici sono sempre avvenuti nella storia della Terra e c'è la possibilità che un nuovo si stia manifestando...
I motivi di tali cambiamenti sono stati imputati se non sbaglio a spostamenti dell'asse terrestre, inversione dei poli ecc.. tutti fattori che oggi sono misurabili. Se questi sono rimasti invariati vuol dire che la causa dev'essere un'altra e l'unica cosa che è cambiata è l'atmosfera terrestre, questo è un dato di fatto.

Sul tema "effetto serra" anche gli scienziati sono divisi in due branche: c'è chi dice che l'aumento dei gas serra se da una parte impedisce alle emissioni infrarosse terrestri di disperdersi verso lo spazio con relativo riscaldamento, dall'altra agirà aumentando l'albedo atmosferico che ostacolerà l'entrata di radiazione a onde brevi provenienti dal Sole con il risultato che non si avranno aumenti di temperatura. Prevarrà quindi un meccanismo di retroazione negativa con stabilizzazione del sistema.(feedback negativo)

L'altra teoria è quella del Feedback positivo o retroazione positiva che invece ipotizza causa effetto serra e quindi riscaldamento del pianeta, lo scioglimento dei ghiacci polari con relativa massiccia diminuzione dell'albedo terrestre e successivo esponenziale aumento della temperatura.Questa è la previsione catastrofica: il feedback positivo crea i presupposti per il mantenimento in quella direzione del meccanismo.

L'albedo è la somma di tutte quelle radiazioni che non vengono assorbite dalla atmosfera (albedo atmosferico) e dalla terra (albedo terrestre), ma che vengono riflesse verso lo spazio e escono quindi dal sistema.

Non so se sono riuscito a spiegarmi.
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 01 aprile 2008 : 08:59:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, non so chi siano questi ''scienziati'' ma qui stiamo a livello di Nostradamus o del circo Togni....

Come fanno a fare valutazioni in un così ampio spazio di tempo, tempo in cui si potrebbero avere più variazioni tra ere glaciali e torride?
Come fanno fare previsioni del genere se non abbiamo ancora capito i meccanismi del ciclo climatico attuale.
Come fanno a dire che le tartarughe giganti perderanno la corazza, visto che le tartarughe giganti già sono esistite e avevano la corazza.
E se diverrano giganti le tartarughe c'è da aspettarsi che lo diverranno anche gli altri rettili carnivori predatori, come già accadde nel Cretacico.

E che la corazza non è solo un'arma difensiva ma anche un importante strumento per il ciclo metabolico dell'emeotermia, tanto che per alcune specie a cui non serve più come difesa hanno il giuscio molle, ma lo hanno.


Immagine:
Rettili e cambiamenti climatici
52,9 KB
(un comodo cuscino)

Potrei azzardare anche io dei vaticini e dire che se una linea evolutiva dei Cheloni potrebbe perdere la corazza, non è detto che un'altra non la mantenga, visto che uno strumento valido che ha superato varie ere geologiche e estinzioni di massa.
Anzi, mi faccio più ardito e vaticino gusci a due piani con angolo cottura.

Questi scimmiottando gli avvenimenti delle passate ere geologiche fanno della dis-informazione scientifica spettacolo tanto di moda in alcune trasmissioni televisive sugli egizi e altre civiltà del passato.

L'Effetto Serra oramai è una moda pratica, buona per ogni evento e impegno mondano, come una borsetta di Fendi e si può mettere su ogni capo di abbigliamento, sia chic che casual, la mattina come la sera.

E' facile fare previsione del genere, tanto tra 5 milioni di anni nessuno di noi li potrà smentire e io in quell'epoca sarò troppo vecchio per interessarmi ancora di Cheloni.......

Maxi tartarughe e granchi giganti
così saranno gli animali del futuro

di CRISTINA NADOTTI
Tartarughe alte sette metri. Crostacei lunghi fino a quattro metri. Ragni grandi come palloni di calcio. Saranno così gli animali che abiteranno la Terra fra più di cento milioni di anni, sostiene un'équipe di 16 scienziati di fama internazionale. Queste strane creature possono ora essere ammirate nel "Futuroscope", una sorta di safari interattivo all'interno del parco di divertimento di Vienne, in Francia. Sarà anche l'unica occasione per l'umanità di vederle. Perché secondo le previsioni degli esperti per quella data anche l'uomo sarà completamente estinto.

Non è fantascienza, è proiettare nel futuro fatti scientifici. La differenza tra uno dei mostri che appaiono in un film come Dune e gli animali che abiteranno il futuro, così come li hanno disegnati per la serie televisiva The future is wild, sta nel modo in cui sono stati pensati. I primi sono nati dalla fantasia di uno scrittore, i secondi sono stati assemblati da 16 scienziati di fama internazionale sulla base di regole accertate della teoria dell'evoluzione. Si è prima guardato al passato e al modo in cui gli animali hanno sviluppato determinate caratteristiche per adattarsi all'ambiente. Valutando come la Terra cambierà nei prossimi 5 milioni, 100 milioni e 200 milioni di anni si sono poi fatte previsioni su quali caratteristiche permetteranno agli animali di sopravvivere e come si adatteranno a vivere in ecosistemi diversi da quello attuale.

Scienziati come lo zoologo Robert McNeill Alexander, dell'Università di Leeds, spiegano: "Ci sono molte probabilità che, date le conoscenze che possediamo adesso, gli animali si evolveranno in questo modo. Se vogliamo essere precisi, possiamo dire che gli esemplari che abbiamo immaginato potrebbero essere così". Potrebbe essere che tra 5 milioni di anni, quando la foresta tropicale sarà diventata una steppa di erba alta a causa del cambiamento climatico, la abiteranno i babookari, scimmie evolute dagli uakari delle foreste amazzoniche, primati capaci di intrecciare cestini e di comunicare con la punta della coda, che spunta nell'erba alta.

Tra 100 milioni di anni i rettili se la passeranno bene nel clima caldo e allora i discendenti delle tartarughe di terra saranno alti 7 metri e non avranno più il carapace, perché non dovranno difendersi dai predatori. Tra 200 milioni di anni, dopo l'ultima delle grandi estinzioni di massa, soltanto alcune specie saranno sopravvissute e, ipotizzano gli scienziati, si saranno evolute in forme strane e bizzarre perché libere dalle vecchie regole della competizione e della pressione climatica.

La lenta deriva dei continenti avrà creato un'unica terraferma, chiamata Pangea II, circondata dall'oceano. Tutte i pesci saranno di fatto estinti, e i "nuotatori d'argento" saranno il gruppo che ha preso il sopravvento. Evoluzione di microscopiche larve di granchi, se ne conteranno migliaia di specie, alcune lunghe fino a 4 metri, con corazze da aragosta e zampe flessibili e articolate.

Questo scenario ipotetico e i suoi abitanti sono diventati ora anche un'attrazione nel parco di divertimento di Vienne, vicino a Poitiers, in Francia. Dal 4 aprile, al Futuroscope un safari interattivo porterà i visitatori in sei minuti di viaggio nel futuro, grazie a una tecnologia avanzatissima e la consulenza, ancora una volta, di una squadra scientifica di tutto rispetto. Non ci sarà, tra le specie da incontrare, l'uomo. Ha spiegato l'ideatore di The future is wild, John Adams, che per la specie umana le variabili da tenere in considerazione per l'evoluzione sono molte di più. L'uomo è un soggetto intorno al quale ogni speculazione e previsione crea troppe divergenze.

"Abbiamo pensato che potrebbe essere andato via dal pianeta prima che il clima cambiasse tanto da rendergli la vita impossibile", spiega Adams. Se i ragni grandi come palloni da calcio che potrebbero abitare i deserti, o il polpo che si avventura sulle paludi nate dallo scioglimento dei ghiacci sono spaventosi, ma si guardano con curiosità, l'evoluzione di un uomo, capace di abitare il pianeta che ha contribuito a distruggere, fa troppa paura.

(1 aprile 2008)


Link

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 01 aprile 2008 09:20:31
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Canaj
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Inserito il - 04 aprile 2008 : 16:38:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il punto è questo: Sulla faccia esterna dell'atmosfera terrestre arriva una certa quantità di radiazione solare sotto forma di onde brevi le quali possono essere assorbite, riflesse o trasmesse. Di queste una parte infatti viene riflessa dall'atmosfera uscendo dal sistema (albedo atmosferico), un'altra penetra sotto forma di luce diffusa ( per intenderci sparpagliata dalle nubi e altra materia atmosferica) e luce diretta (che non viene ostacolata ma arriva col percorso più breve). Un'altra parte ancora viene assorbita dall'atmosfera trasformandosi in calore (onde lunghe : infrarosso)

Della radiazione che è riuscita ad arrivare al suolo una parte viene riflessa dalle acque, i ghiacci, e qualsiasi altra materia che in parte o totalmente riflette luce e che costituisce l'albedo terrestre uscendo anch'essa dal sistema; un'altra viene assorbita e riemessa sotto forma di onde lunghe cioè infrarossi e che però diffondendosi verso gli strati più alti dell'atmosfera non riescono (per via del fatto che hanno una lunghezza d'onda maggiore) ad attraversare totalmente l'atmosfera per perdersi nello spazio e uscire quindi dal sistema. Cos'è che ne impedisce la dispersione? i gas serra, che sono diversi: Vapore acqueo, anidride carbonica , metano ,biossido d'azoto , ozono troposferico (lo stesso che ci salva dall'entrata delle onde brevi più energetiche come i raggi ultravioletti).
Si chiama appunto effetto serra perchè come i vetri di una serra, fanno passare la luce a onde brevi ma schermano la dispersione delle onde lunghe (calore) formate a seguito della'assorbimento. Per questo in serra fa caldo.

Per questo le gelate avvengono in presenza di cielo sereno e assenza di vento: infatti quando durante la notte avviene la riemissione di infrarossi da parte del suolo, delle acque, alberi, sassi ecc ecc.. in risposta alle onde brevi assorbite durante il giorno, l'effetto schermo delle nubi e la presenza di vento che ne ostacoli la dispersione verso gli strati alti, assicurano una certa permanenza del calore (infrarossi) nei bassi strati e la temperatura scende più difficilmente sotto gli 0° C.
Dato che con l'effetto serra il calore viene rimbalzato indietro verso il suolo nuovamente, si creano nuove ondate che vanno a sommarsi alle riemissioni in normale uscita. Quindi se al suolo riescono ad arrivare e ad essere assorbite 40 unità delle 100 che arrivano dal sole, in realtà dal suolo ne ripartono 150.

Alcuni contadini nelle notti più a rischio gelate e nei momenti di particolare vulnerabilità delle gemme (come in primavera) producono fumo ad esempio nel mezzo alla vigna.. non tanto per il fuoco, quanto appunto per i fumi che agiscono da effetto serra.

E c'è da dire che questo effetto serra è una cosa del tutto normale, c'è sempre stato da quando c'è atmosfera.. è l'aumento di tale effetto che preoccupa in quanto è dimostrato che influisce sul bilancio termico globale.

Non è vero Tartagnan che siamo ai livelli di Nostradamus perchè si tratta di leggi fisiche misurabili e indiscutibili.
Poi può essere che le cause siano anche altre, ma se pensi quanta roba ogni giorno butta nell'aria una macchina, una caldaia, una fabbrica ecc ecc ecc ecc... e sapendo che fisicamente questo ****io scherma la fuoriuscita di calore, è difficile francamente pensare che un succeda niente..

L'uomo sta spostando il carbonio stoccato in un serbatoio ( costituito dai combustibili fossili e dal legno delle foreste equatoriali che vengono incendiate per guadagnare spazi ogni giorno ecc..) in cui non interagisce perchè appunto "stoccato", verso un altro serbatoio: l'atmosfera. Mi sembra un giochino un pò pericoloso a me!


Poi è vero che la Terra ha i suoi meccanismi di "difesa" per mantenere un certo equilibrio. La domanda è: quanto questi meccanismi reggeranno? fino a che punto? Magari tutto sarà compensato, ma mi sembra lecito e giustificato il dubbio. Non credi?

Anch'io credo poco agli allarmismi televisivi e alle boiate di Nostradamus, ma qui è fisica.
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Caterina
Utente V.I.P.

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Inserito il - 04 aprile 2008 : 20:23:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una delle cose a cui non si dà molta importanza oggi è l'ossigeno. E come siamo a rischio di farlo scomparire...

Link

Spero lo troviate interessante quanto l'ho trovato interesting io!

Ciao!
caterina


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u / c
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Inserito il - 04 aprile 2008 : 20:34:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Canaj ti ringrazio; ma i meccanismi dell'effetto serra, albedo, ghiacci, assorbimento del CO2 dagli oceani ecc li conosco bene e comunque sono convinto che l'allarme lanciato da alcuni studiosi e dalla stampa, ma soprattutto gli effetti disastrosi siano pompati.
Ripeto, stiamo passando una fase calda iniziata con ampie documentazioni dal 1850, e non siamo giunti ai livelli termici che si avavano durante il periodo dell'Impero romano e verso il IX secolo.
In molti continuano ad ignorare i cicli solari, vedi l'aumento delle temperature medie sugli altri pianeti del sistema solare.
Il CO2 è una concausa, non la causa...Naturalmente non nego che il consumo delle risorse fossili sia un grande spreco e dannoso per l'ecosistema.

Il mio post sui ''vaticini'' evoluzionistici vuole mettere in luce le innumerevoli pagliacciate che ci stanno edificando sopra....



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Modificato da - u / c in data 04 aprile 2008 20:45:38
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Canaj
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Inserito il - 04 aprile 2008 : 22:18:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho cercato di spiegare il fenomeno solo per giustificare la mia risposta che altrimenti non avrebbe avuto senso... preciso che non ho l'ambizione nè l'interesse nè la preparazione per poter dare lezioni, specialmente in certi campi così complicati..

Quello che ho scritto l'ho semplicemente studiato un anno fa per ecologia forestale,pensa un pò, quindi mi sono fatto un'idea e come ho detto credo che questo effetto serra abbia le sue ripercussioni.

Anche te Tartagnan ti sei fatto la tua idea, e devo dire che non la disapprovo; penso infatti che la possibilità che sia in atto una nuova fase calda imputabile a fattori indipendenti dall'effetto serra sia probabile. C'è però da dire che l'emissione di gas serra nell'atmosfera è iniziata proprio nell'800 e poi dato che siamo di fronte a un fenomeno nuovo non possiamo prevederne le conseguenze tracurandone o pompandone le potenzialità. Quel che è certo è che influisce con il bilancio termico.

Il clima poi è fatto di tante cose e se il cambiamento di temperatura è imputabile ai cicli solari magari l'effetto serra influisce sui bilanci termici locali modificando le correnti atmosferiche... vai a sapere! Le possibilità sono tante e le nostre conoscenze poche.
Non è mica scontato che quando uno si mette a parlare di effetto serra ipotizzi conseguenze catastrofiche
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u / c
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Inserito il - 05 aprile 2008 : 13:44:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusami...no volevo essere polemico, il mio era un preambolo retorico.

Aggiungo altri aspetti di un lento e millenario surriscaldamento o comunque variazione climatica.
L'avanzare della desertificazione... già in tempi storici, in epoca Romana il il deserto del Sahara era meno esteso e i mari intorno all'Islanda erano ghiacciati.

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Modificato da - u / c in data 05 aprile 2008 13:45:53
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Inserito il - 05 aprile 2008 : 23:07:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Letto oggi su Repubblica
Link


Le previsioni dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm)
Il fenomeno è causato dal raffreddamento della acque equatoriali del Pacifico
Primavera fredda, estate tiepida
la colpa è tutta di "La Nina"
Negli ultimi mesi piogge intensein Indonesia, Malesia, Australia
e Africa, gelo nel nord America e tempeste sull'Atlantico

di ANAIS GINORI


Inondazione in Tanzania
PARIGI - Ci aspetta una primavera più fredda del solito e un'estate tiepida. I teorici del riscaldamento climatico sono rimasti spiazzati dalle ultime previsioni dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) che ha annunciato un 2008 con temperature sotto alle medie stagioniali. Colpa di "La Nina", spiega il presidente francese Michel Jarraud, così come viene chiamato il raffreddamento - che avviene periodicamente - delle acque equatoriali nell'Oceano Pacifico. Causato dal cambio degli alisei che spostano le acque calde in superficie del mare, "La Nina" è in qualche modo la conseguenza e il contrario "El Nino", che invece riscalda i mari e l'atmosfera.

In questi ultimi mesi, il fenomeno ha già scatenato piogge intense e inondazioni in Indonesia, Malesia, Australia e Africa, ondate di gelo nel nord America e tempeste sull'Atlantico. Ora punta sull'Europa. Gli esperti dell'organizzazione sotto l'egida delle Nazioni Unite temono infatti che "La Nina", di cui si sono avute le prime avvisaglie nel giugno 2007, durerà fino all'estate, concludendo un ciclo di circa 12 mesi. Gli ultimi indicatori dei satelliti mostrano che il raffreddamento sta mantenendo tutta la sua potenza e le temperature sulla superficie del Pacifico rimangono al di sotto della norma. Il "grande gelo" provocato tra il 1988 e il 1989, sempre da "La Nina", dovrebbe però essere scongiurato.

Questa settimana, 164 paesi firmatari del trattato di Kyoto si sono riuniti a Bangkok per trovare un accordo sulla riduzione delle emissioni dei gas serra. "Il raffreddamento del 2008 non deve ingannarci" assicura Jarraud. "Quando si parla di cambiamento climatico - aggiunge - non bisogna guardare le temperature di anno in anno ma osservare il lungo periodo". "La Nina" insomma passerà mentre la terra continuerà a scaldarsi sempre di più. E gli scienziati dell'Omm sono pronti a scommettere che, entro i prossimi cinque anni, in Europa dovremmo aspettarci nuovi picchi di caldo e siccità.


Beh ragazzi, teniamocelo a mente e vediamo cosa accadrà nei prossimi 5 anni, se sarà così o stanno giocando a dadi, hops volevo scrivere dati...



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Inserito il - 05 aprile 2008 : 23:23:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei spiegarvi il perché del mio scetticismo sui vaticini termoambientali...

Gli anni tra il 1977 e il 1982, se ben ricordo, furono eccezionalmente sotto la media, tanto sotto la media che in tanti si misero a profetizzare l'avvento di una nuova era glaciale...
Per alcuni anni la questione ebbe la stessa valenza mediatica che ha ora l'Effetto Serra...
Poi il clima rientrò in parametri medi e la cosa finì lì, come sono finita altre paure.
Sempre in quegli anni le piogge acide pare dovessero distruggere tutte le foreste mondiali...nessuno ne parla più..
Eppure le emissioni sono aumentate...
Il buco dell'ozono, come già scritto 'sto buco c'è perché è stato scoperto da poco, prima del 1985 circa non se ne conosceva l'esistenza e non si hanno scientifici sui cicli precedenti.
Dovevamo morire tutti di melanoma per esposizione agli UVA...nessuno ne parla più, il pericolo è cessato da quando hanno cambiato gas nei frigo, condizionatori ecc, ovvero nel momento stesso che scadevano alcuni brevetti sui fluorocarburi...
Se è vero che l'azione distruttrice dell'ozono di questi gas è persistente per anni, perché non si parla più del pericolo UVA?

la storia della glaciazione prossima ventura mi coinvolse molto per scoprire che era una bufala...bene, sono stato scottato una volta e ora sono diventato molto diffidente...
Soprattutto perché si ignorato alcune variabili dei cicli solari e orbitali terrestri estremamente importanti....


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Inserito il - 05 aprile 2008 : 23:30:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Canaj C'è però da dire che l'emissione di gas serra nell'atmosfera è iniziata proprio nell'800 e poi dato che siamo di fronte a un fenomeno nuovo non possiamo


Non so quantificarti l'emissioni di CO2 nell'800 ma di certo esponenzialmente inferiori a quelle degli ultimi 40 anni e sicuramente meno influenti sul clima di una 'semplice' eruzione vulcanica.

eco alcuni dati per l'ultimo cinquantennio
da Link

Marco Rossi: 12-03-2008 ore 17:55

I dati elaborati dalla NASA evidenziano una stagione invernale appena più calda della media. Rispetto alle rilevazioni satellitari cambiano le due medie di riferimento, in quanto esse considerano il trentennio 1979-2008, mentre i dati NASA prendono a riferimento il trentennio 1951-80, donde la differenza di circa 3 decimi di grado presente tra le due serie dati.

Ma è evidente una tendenza ad un raffreddamento di questa stagione invernale globale, che è tornata addirittura ai livelli di 14 anni fa.

Un inverno globale con uno scarto termico di +0,26°C non trova infatti precedenti se non nella stagione invernale 1993-94, quando si risentiva degli effetti delle ceneri eruttate dal Monte Pinatubo, e l'inverno terminò con uno scarto di +0,08°C rispetto alla norma 1951-80.

Da allora in poi, ogni inverno è stato inesorabilmente caldo, secondo un trend ascendente che ha trovato il suo culmine nella stagione 2007-2008, dove lo scarto dalla norma è stato di ben +0,72°C.

Nel giro di un anno, dunque, la temperatura è tornata indietro di mezzo grado, un quantitativo enorme, considerando che i valori termici globali presentano sempre variazioni piuttosto limitate da un anno all'altro.

Se il mese di Dicembre 2007 è risultato il più freddo dal 2002, quello di Gennaio ha trovato un precedente solo nel 1989, e Febbraio è risultato il più freddo dal 1994.

Proprio il Febbraio 1994, con uno scarto dalla norma di -0,05°C, è stato l'ultimo mese a livello mondiale a registrare una temperatura al di sotto della media 1951-80.

Gennaio 2007 è risultato il mese più caldo mai verificatosi sulla Terra nel periodo 1880-2008, con uno scarto di ben +0,83°C.

Successivamente, la temperatura terrestre è andata gradualmente calando, tanto che il 2007 , con uno scarto di +0,57°C, ha uguagliato il 1998, piazzandosi al secondo posto dopo l'anno 2005, che ha presentato uno scarto di +0,62°C.

Esaminando i dati dell'ultimo inverno, notiamo forti anomalie positive sull'Europa Settentrionale (Scandinavia e Russia europea), e sulla Siberia settentrionale, mentre l'Asia centro meridionale è stata al freddo, così come la Groenlandia occidentale.

Piuttosto freddi anche l'Antartide e l'Africa settentrionale, mentre gli Stati Uniti Orientali hanno avuto un inverno piuttosto mite, in particolare le zone costiere, al contrario della fascia Occidentale piuttosto fredda


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.

Modificato da - u / c in data 05 aprile 2008 23:42:53
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Canaj
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Inserito il - 06 aprile 2008 : 17:04:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ti preoccupare, in realtà sono contento di parlare di cose del genere perchè le ritengo molto interessanti, per cui grazie per questo felice scambio di idee.

Sai dirmi qualcosa su cicli solari e orbitali terrestri in relazione agli ultimi dati climatici? come sono interpretabili questi dati in funzione di tali variazioni? non so se mi sono spiegato o sono sono stato un pò vago...
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u / c
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Inserito il - 06 aprile 2008 : 22:36:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci sono alcuni studi, per esempio quelli di Fabrizio Marra, Fabio Florindo e Enzo Boschi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che pongono l'attenzione sui cicli di Milankovitch, il matematico serbo che scoprì che le glaciazioni e la loro scomparsa si verificano in seguito al fatto che l'orbita della Terra non è sempre identica a se stessa e ciò determina nel corso del tempo delle piccole variazioni dell'energia che arriva dal Sole.

Marra: "Il nostro studio sottolinea ancora una volta che quanto scoprì Milankovitch era corretto e cioè che la quantità di insolazione che colpisce l'emisfero nord nei mesi estivi regola il meccanismo delle glaciazioni, ma in più abbiamo scoperto l'esistenza di una 'soglia' di insolazione estremamente piccola che discrimina tra il permanere della glaciazione e uno scioglimento drammatico delle calotte polari, che regrediscono rapidamente fino allo stabilirsi di condizioni simili a quelle dell'attuale periodo temperato". In altre parole, la scoperta mette in luce il fatto che esisterebbe un limite della temperatura che una volta superato rende drammatico lo scioglimento dei ghiacci polari.



Il modello messo a punto dai ricercatori evidenzia che non è tanto il verificarsi di particolari massimi di insolazione, cioè periodi molto caldi dell'anno, bensì il verificarsi di minimi 'moderati', cioè inverni meno freddi della media, a innescare il veloce scioglimento delle calotte polari. In altre parole agisce di più sullo scioglimento dei ghiacci un inverno mite che un'estate molto calda. La ricerca d'Ingv ha elaborato un modello che ha permesso di ricostruire con estrema precisione la fine delle glaciazioni avvenute tra 800.000 e 350.000 anni fa.

La studio mette in luce quanto il sistema atmosfera-oceani sia sensibile anche alle più piccole variazioni di temperatura per cause naturali. E a tal proposito Boschi, presidente dell'INGV e coautore della ricerca sottolinea: "Questa scoperta evidenzia il ruolo determinante dell'insolazione sulla regolazione dei cambiamenti climatici a scala globale e questo fa riflettere sull'effettivo ruolo dell'anidride carbonica come fattore predominante sull'andamento della temperatura.''.


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xavier08
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Inserito il - 24 aprile 2008 : 15:30:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti, sono nuovo del forum.
Ho letto poche discussioni e questa è molto interessante.

Però personalmente credo ci sia qualcosa di sbagliato, secondo me bisognerebbe evitare di mischiare commenti sensati ad altri campati per aria.

Questa frase ad esempio non è affatto sensata:
"L'Effetto Serra oramai è una moda pratica, buona per ogni evento e impegno mondano, come una borsetta di Fendi e si può mettere su ogni capo di abbigliamento, sia chic che casual, la mattina come la sera"

ben vengano i confronti e le opinioni contrastanti, ma purchè siano costruttive. e invece no, spesso anche i giornali fanno così, creando un falso allarmismo che rientra subito,e quindi viene percepito dalla gente come infondato.

La stragrande maggioranza del mondo scientifico è concorde nel riconoscere le emissioni di gas ad effetto serra come le cause dell'indiscutibile aumento di temperatura globale degli ultimi 50 anni.
L'ultimo rapporto dell'IPCC ha dimostrato e rinforzato le idee arrivando a dire che è estremamente improbabile che il cambiamento climatico possa essere spiegato senza forzanti esterne.

Le ragioni dei negazionisti sono cambiate (in modo anche piuttosto comico) nel corso degli anni, e sono state via via smentite.

Consiglio vivamente un libro uscito da poco: "A qualcuno piace caldo" di Stefano Caserini, Edizioni Ambiente.
Passa in rassegna tutte le scuse inventate e fa capire perchè non sono realistiche.

è assurdo che ancora oggi ci sia qualcuno che metta in dubbio certe evidenze, quel che sta alla base è il fatto che per avere la coscienza apposto dovremmo essere "sostenibili", ma per esserlo dovremmo cambiare radicalmente il sistema... ma dato che stiamo troppo bene, facciamo finta che i problemi non ci siano.

Del buco nell'ozono se ne parla meno perchè il problema sta lentamente rientrando, hanno capito le cause, preso provvedimenti, e i primi risultati cominciano a vedersi.

Le pioggie acide sono causate prencipalmente dall'anidride solforosa, hanno capito la causa, preso provvedimenti (col passaggio da olio combustibile a gas), e i risultati sono evidentissimi!

Invece per i gas ad effetto serra sono stati firmati gli accordi, ma non sono ancora iniziate le misure per rispettarli, anzi le emissioni sono in aumento!

La temperatura intorno agli anni 80 è stata inferiore rispetto a qualche anno prima, ma un grafico su 200 anni mostra chiaramente che la temperatura è in salita!

è possibilissimo che nel passato ci siano stati degli errori, ma questo non è un buon motivo per chiudere gli occhi davanti a cose che non hanno una certezza del 100%... la scienza è relativa per nascita!

Ciao
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u / c
Utente Cancellato

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Inserito il - 24 aprile 2008 : 22:48:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di xavier08:
[La temperatura intorno agli anni 80 è stata inferiore rispetto a qualche anno prima, ma un grafico su 200 anni mostra chiaramente che la temperatura è in salita!




200 anni fa le emissioni per cause antropogeniche di CO2 erano irrisorie...

Non credi che si in contraddizione con quanto si afferma?

Le temperature sono in aumento dall'estate del 1850.

Come lo spieghi che nessuno vuole prendere in considerazione i cicli solari e le variazioni di orbita terrestre?!
E le temperature in aumento sui pianeti del sistema solare?
La fine delle Glaciazione di Würm da cosa fu causata? CO2 dei focolari dell'uomo di Neandertal?! O variazione dell'attività solare e/o variazione dell'orbita o inclinazione terrestre?!

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Caterina
Utente V.I.P.

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Inserito il - 24 aprile 2008 : 23:06:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Xavier e benvenuto,
prima domanda...
come fai a dire che si vedono risultati per quanto riguarda il buco dell'ozono? intendi dire che è stato tanto pubblicizzato che adesso si immettono meno gas pericolosi per il buco?

i cambiamenti globali climatici si notano solo su grandi periodi, venti anni non contano nulla... c'è infatti differenza tra "clima" e "tempo" (in senso di meteo...), differenza meglio resa dai termini inglesi "climate" e "weather".

un abbraccio,
Caterina
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