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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 25 settembre 2008 : 13:46:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non so se hai visto la discussione qui... tratta più o meno lo stesso discorso e potrebbe quindi interessarti .

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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Fitz
Utente Senior


Città: Carbonia
Prov.: Carbonia Iglesias

Regione: Sardegna


1489 Messaggi
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Inserito il - 25 settembre 2008 : 15:30:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non so se hai visto la discussione qui... tratta più o meno lo stesso discorso e potrebbe quindi interessarti

Scusami Sarah, ma nell'intenzione il mio post doveva trattare di un altro aspetto della presentazione delle fotografie. Altrimenti non avrei di certo iniziato una nuova discussione col rischio di creare un doppione.

A si biri da Fitz

Gli alberi sono le colonne del mondo, quando tutti gli alberi saranno tagliati il cielo cadrà sopra di noi (proverbio indio)
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 25 settembre 2008 : 15:42:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fabio, tranquillo, il tuo intento è ben evidente, ma volente o nolente, la tua discussione si è evoluta in un'altra direzione. Prima di rispondere a lungo agli ultimi interventi, vedrai che mi sono infatti scusata con te, appunto, per l'OT. Visto che di fatto è andato così, non credo che abbia molto senso duplicare tutto il percorso di nuovo qui per Alessandro (orsobblu), quindi o si va con il flusso, o bisogna chiedere ad un moderatore di dividere la discussione da qualche parte e continuarla in una delle sezioni fotografiche .

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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fabioliverani
Utente V.I.P.

Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 17 ottobre 2008 : 11:34:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
cos’è la fotografia naturalistica e… la fotografia è arte?

Con Fotografia naturalistica si intende il genere di fotografia che ritrae il paesaggio, la fauna, la flora, dettagli ed effetti grafici di scene naturali. La fotografia naturalistica si può considerare parte della fotografia di reportage o documentaristica .Il fine principale del fotografo naturalista è quello di riprendere scene in natura in modo da documentare l'evento o la situazione così come è, dando un'interpretazione fotografica personale. Oltre a buone capacità fotografiche il fotografo naturalista deve avere una conoscenza scientifica dei soggetti e delle situazioni che andrà a riprendere. (wikipedia)
Ecco il punto è “parte della fotografia di reportage o documentarista” overro l’artefatto non è ammesso, è giornalismo! Tutt’altra cosa è una fotografia che ritrae un soggetto animale, vegetale ecc. Le discussioni sullo spostare o meno pixel, clonare, ecc sono a dir poco stupidaggini, ovvio che nel giornalismo queste cose non sono ammesse. Tralasciamo la fotografia naturalistica, quella vera, e facciamo un discorso più “amatoriale” cioè immagini che ritraggono soggetti a tema naturalistico, e divertiamoci ad elaborarle, clonarle, “croppare” e via di vocaboli tecnici italianizzati dall’inglese, ma ricordiamoci un vecchia regola: il patto narrativo.
Il patto narrativo è un accordo stretto fra autore (fotografo, scrittore, regista ecc.) e lettore, il lettore al momento della visione dell’opera prende per vera una storia, un immagine, che sa benissimo non esserla purché l’opera stessa sappia coinvolgerlo emotivamente, culturalmente, purché sappia condurlo e proiettarlo in quel mondo rappresentato dall’opera, sia essa un romanzo, un film, una fotografia. Il lettore si affida all’autore per farsi trasportare nella lettura, ma l’autore ha il dovere di essere verosimile senza cadere nell’irrealtà, ovvio questo patto è al limite in una pesante elaborazione grafica, o in un romanzo o film a contenuto fantascientifico.
Sfruttiamo tutte le possibilità offerte dalla tecnologia per creare immagini di grande impatto estetico e emozionale, ma per favore non chiamiamola fotografia naturalistica.
Al cinema, durante la proiezione di Napoleone, a Waterloo abbiamo perso un po’ tutti, ci siamo emozionati, ma sapevamo che erano attori, non lo abbiamo chiamato documentario, ma cinema!
La fotografia di un airone non è detto che sia fotografia naturalistica, dipende dal come viene eseguita, e dal dove viene presentata. La definizione “fotografia naturalistica” appartiene ad un categoria specializzata del fotogiornalismo, con i suoi pregi ed i suoi difetti, con i sui vizi, le sue virtù… i suoi falsi, i suoi grandi reportages che hanno persino spostato l’opinione pubblica delle persone sui temi ambientali.
Non basta andare a spasso con il teleobiettivo o l’ottica macro a fare click per essere fotografi naturalisti, c’è una grande differenza fra un’immagine che ritrae un soggetto naturale ed una fotografia naturalistica, cosi come c’è grande differenza fra la fotografia di una manifestazione ed un reportage sociale.
Cosa fa la differenza? Innanzitutto l’approccio dell’autore, il tema e come viene svolto, il raccontare con l’immagine, come nella scrittura: ovvero se io scrivo un idiozia sulla Gazzetta di Scasazza non vuol dire che io sia un giornalista, perché ho pubblicato quattro frasi in un contenitore giornalistico… Come non sono un pittore se imbratto una tela, o uno chef se friggo un decongelato.
E’ un “fotografo naturalista” chi ha un approccio giornalistico e naturalistico ad una fotografia che ritrae soggetti naturali.

Una divagazione simile si può affrontare anche su un latro tema ricorrente, quello se la fotografia è arte o meno… e qui si sono spese migliaia di parole, da parte di personaggi illustri e da parte di illustri sconosciuti, probabilmente queste non erano necessarie, ma l’argomento è troppo affascinante perché non nasca spontanea la voglia di affrontarlo. Arte è uno dei vocaboli più abusati della lingua italiana, ma il vocabolo arte esprime un concetto che è epocale, e non solo, ma anche geografico e culturale. Semplificando molto, geografico: per un indio amazzonico arte può essere la pittura rupestre, una danza propiziatoria, mentre dubito che lo siano un ritratto pittorico, scultoreo o fotografico. Culturale che va a braccetto con epocale, ad esempio: per alcuni movimenti culturali e/o sociali, come l’hip-hop è arte un graffito, i murales, che per la “cultura ufficiale” non lo sono, o non lo sono per adesso, o lo sono solo in alcuni casi.. Ma torniamo indietro, il più interessante è epocale. Nel periodo ellenistico le arti venivano divise in due categorie: arti comuni e arti liberali. Le prime necessitavano di uno sforzo fisico, le seconde di uno sforzo intellettuale, questa suddivisione oggi fa decisamente sorridere. E’ solo nel Rinascimento che avviene una distinzione fra artigiani, scienziati e artisti, e il concetto di arte assume un significato nuovo e completamente diverso. Nella prima metà del ‘700 nasce il termine estetica, è Baumgarten che lo impiega per la prima volta nella sua tesi di laurea: Metafisica, scienza della qualità delle cose conoscibili senza la fede, quasi contemporaneamente Batteux definisce nel suo libro Le belle arti ridotte ad un unico principio sette branchie che sono appunto l’arte, cioè: pittura, scultura, musica, danza, poesia, l’eloquenza e l’architettura. Dalla fine del XVIII secolo comincia la “crisi” del concetto di arte, nascono la fotografia, l’architettura industriale, l’oggettistica per la casa, si comincia così ad abbandonare il concetto di arte come contenitore chiuso e ad aprirlo a tutte le forme, credo possiamo sostenere possibili ed immaginabili. Nel 1917 Douchamp propone come opera d’arte un orinatoio rovesciato e nel 1961 Manzoni vende a peso d’oro, in senso letterario, la **** d’artista, novanta scatolette numerate, contenenti, appunto, i suoi escrementi. Oggi è arte “l’aspettativa dell’arte”, ricitando l’opera di Douchamp, se un orinatoio viene posto in una toilette è un orinatoio, se viene proposto in una galleria d’arte è arte! E’ interessante sottolineare una distinzione fra artista e artiere, cioè colui che detiene la conoscenza di un “arte”, intesa come mestiere, come conoscenza artigiana: quante volte, ad esempio, sentiamo dire “quel fornaio è straordinario, un vero artista…” e altre affermazioni simili? Il vocabolo giusto è artiere, non artista, senza nulla togliere o dare al fornaio o all’artista. E al fotografo? Molti grandi fotografi hanno mal digerito il termine artista, da Ferdinando Scianna a Henri Cartier-Bresson, mentre altri si sono compiaciuti di questo appellativo.
"Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare." (Nadar).
Il fatto che la fotografia sia arte o meno credo sia un fattore del tutto personale; il concetto di arte è talmente aperto, talmente vario e diverso, condizionato da critici e aspetti economici del fiorente mercato ad essa dedicato, che non sia così importante definirlo; forse, per dirla con De Andrè, alcuni fotografi sono artisti altri no, così come alcuni pittori, musicisti e via di seguito..
La fotografia è la fotografia, Ferdinando Scianna che ha firmato pagine bellissime su questo argomento la definisce molto più simile alla letteratura, la fotografia è un linguaggio, quindi più simile alla letteratura, certo è vero! Ma anche la pittura e la scultura, o altre forme espressive possono esserlo, Guernica di Picasso, alcune tele di Goya, non sono forse discorsi, linguaggi dell’arte pittorica, “grida” contro la guerra e le barbarie umane?
“E’ arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!” (Edward Weston)
Altre decine di pagine sono state sprecate sul fatto se la fotografia sia o meno la realtà, e questo a mio giudizio è delirio puro! La fotografia ha bisogno della realtà, è l’unica forma espressiva, di comunicazione, o se volete l’unica forma artistica che necessità della realtà. Nel senso pratico, tecnico, è la realtà che impressiona con la sua luce riflessa la pellicola o il sensore digitale, ma attenzione, la fotografia è un linguaggio, una forma espressiva, e come tutte le forme espressive può mentire, può mostrare un aspetto od un altro di un oggetto o di un evento, il medesimo fatto fotografato rispecchia il fatto stesso, ma anche il punto di vista del fotografo autore, l’immagine fotografica racconta non solo se stessa, ciò che ritrae, ma racconta molto anche di colui che la esegue, e può mentire. La fotografia, come tutto del resto, non è mai e né può essere la realtà, ma solo una delle tante interpretazioni possibili di quella realtà. “la realtà non esiste se non per come noi la percepiamo, intendiamo o rappresentiamo...” (Carla Cerati).
Si possono aprire mille parentesi su questo discorso, molto interessanti, cominciare ad etichettare la fotografia in infinite categorie, giornalistica, di finzione, di moda, documentaria ecc. ecc. ma tutte possono mentire, o dire la verità, la verità che comunque rimane punto di vista personale.
“Si può mentire con le fotografie. Si può persino dire la verità, per quanto ciò sia estremamente difficile. Il luogo comune vuole che la fotografia sia specchio del mondo io credo occorra rovesciarlo: il mondo è lo specchio del fotografo.” (Ferdinando Scianna).
Sono le scelte del fotografo autore, la composizione, la luce, cosa mettere e cosa omettere dall’inquadratura, la grammatica dell’immagine, l’impiego di codici culturali, che danno ad un immagine una connotazione od un'altra, se sia arte, se sia la realtà o cosa sia forse non è ancora chiaro, di sicuro questo giovane mezzo di comunicazione ha fatto passi incredibili negli ultimi anni, e forse non tutti nella direzione giusta, di sicuro è la forma di espressione più comune, usata e abusata, alla portata di tutti, basta fare click per essere artisti? Sicuramente non basta fare click per essere fotografi.
“Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.” (Henri Cartier-Bresson).
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 18 ottobre 2008 : 11:56:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarah, occorre ricominciare da capo.....!!

Provaci tu che io non ce la faccio!

Francesco

Photoshop... trucchi  leali? Francesco Ciabattini

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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

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Inserito il - 18 ottobre 2008 : 13:36:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarah, occorre ricominciare da capo.....!! Provaci tu che io non ce la faccio!

Eh France', che fai, mi metti in mezzo !?
Credo che Fabio ha fatto un ottimo lavoro riassumendo i vari atteggiamenti/definizioni che orbitano intorno il mondo della fotografia. Insomma, se c'è qualcuno lì fuori che sente il bisogno di inquadrarsi e ciò che fa, tuffati dentro e pesca l'etichetta che ti attira di più. Personalmente, passo tutto il giorno immersa nelle parole e una delle cose che più mi piace della fotografia è proprio il fatto che mi permette di "spegnere" le parole e la ricerca perenne per significato e sfumatura e riallacciarmi ad un modo più diretto di comunicare tramite l'immagine.
Mi sembra (e non mi tirate addosso i pomodori marci e uova puzzolenti per piacere, ho appena fatto la doccia) che sia un vizio degli essere umani di inventarsi delle definizioni, poi di diventare pazzo cercando di starci dentro. Personalmente non ne ho mai sentito il bisogno. Sono una zingara maledetta che gira con la macchina fotografica, a volte le foto mi vengono, a volte no. Punto.
Vorrei pensare che con le mie foto potrei fare qualcosa di buono per questo pianeta, ma la maglietta di supereroe è sbiadita ormai.
Cos'è la fotografia per me? Un modo di onorare la natura che mi circonda, un sorriso, un brivido d'emozione, una lacrima, un regalo e un abbraccio d'affetto per chi vede le mie foto e riconosce il proprio sguardo.
E' una bella giornata... le batterie sono cariche... la zingara va a caccia .

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

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Macrofotografia

Inserito il - 18 ottobre 2008 : 14:12:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Cos'è la fotografia per me? Un modo di onorare la natura che mi circonda, un sorriso, un brivido d'emozione, una lacrima, un regalo e un abbraccio d'affetto per chi vede le mie foto e riconosce il proprio sguardo.

Sarah Gregg



Vorrei poter dire le stesse cose, ma, pur condividendole fino in fondo, ahimé, non ne sono capace!
Anche per me fare fotografia significa "spegnere le parole", ma il fatto è che le poche che tu sai far vivere sono pura poesia!

Francesco

Photoshop... trucchi  leali? Francesco Ciabattini

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Ric
Utente Senior


Città: Alba
Prov.: Cuneo

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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 ottobre 2008 : 14:15:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, direi che il contributo di Fabio lascia molto spazio alle diverse interpretazioni che del "fotografo" ci possono essere. Questo lunga e piacevole descrizione ci fa capire che la discussione è aperta da molto tempo e che mai si chiuderà. La fotografia è forma di espressione, è linguaggio visivo e come tale può parlare con mille accenti diversi. Su una cosa concordo totalmente... non basta fare click per parlare con un immagine.

Enrico
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fabioliverani
Utente V.I.P.

Città: cesena
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146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 12:06:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
holà...

beh, ho sottolineato che cos'è la fotografia naturalistica, ovvero una specializzazione del foto giornalismo, poi ognuno esegue fotografie secondo i propri gusti e parametri, ma la fotografia naturalistica è una cosa ben precisa, non si tratta di mettere etichette, ma di attribuire ai vocaboli i giusti significati, al contrario di come ci abitua la scatola televisione.
esenndo giornalismo non è ammessa l'elaborazione, non si intende elaborazione intervenire su livelli e curve, questa è ottimizzazione del file, necessaria in fotografia digitale, i file raw sono dei grezzi, negativi virtuali che vanno sviluppati.
tutto qua... la poesia e la filosofia che leggo sopra è molto piacevole e ammirevole, ma è fondamentale, al fine della comprensione fra esseri della stessa specie attribuire ai vocaboli i giusti significati,diversamente si generano incomprensioni.
un esempio eclatante è quel contenitore di dubbio gusto che si chiama tg 4, lo scandalo non è la disinformazione che propaganda, ognuno è libero di pensare e dire la sua opinione qualunque essa sia, lo scandalo è che l'ordine dei giornalisti non faccia nulla e che questa cosa si chiami telegiornale, che oggettivamente e senza alcun dubbio possibile non è.
di nconseguenza diretta se io presento un immagine come fotografia naturalistica deve avere certi paramentri, se non li ha non è fotografia naturalistica, ma puo comunque essere una meravigliosa immagine che ritrae un soggetto naturale.

f.
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 12:49:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fabioliverani:

beh, ho sottolineato che cos'è la fotografia naturalistica, ovvero una specializzazione del foto giornalismo,
f.



L'equazione "fotografia naturalistica = specializzazione del foto giornalismo", rappresenta la tua opinione e probabilmente anche quella di qualcun altro, opinione senza dubbio rispettabilissima, ma non credo proprio che possa essere "brevettata" come l'unica universalmente codificata ed accettata.
Esistono altre opinioni altrettanto rispettabili, sicuramente diverse!
Francesco

Photoshop... trucchi  leali? Francesco Ciabattini

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fabioliverani
Utente V.I.P.

Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena

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146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 13:03:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
certo...

esempio: il mio amico pallino chiama la bicicletta automobile, io non capisco mai quello che mi vuole dire, ma se è sua opinione chiamare la bicicletta automobile è un suo diritto farlo, il punto è che magari gli altri non capiscono.
le terminologie, i vocaboli e quant'altro sono stati codificati e vengono codificati al fine di comprendersi. questo insieme si chiama linguaggio.
nel linguaggio italiano la fotografia naturalistica è un settore della fotografia giornalistica. nel linguaggio inglese esiste anche wildlife photographer che si discosta dal fotografo naturalista del linguaggio italiano... ed è più specifico.
no ono io che codifico i vocaboli... famoso è il dizionario di devoto
e oli, magari loro sono più afferrati di me a spiegare la il significato di un vocabolo che a quanto ricordo non è opinabile.
resta il fatto, che se uno vuol chiamare le mucche gerani, i gerani ciclamini, la terra mare, il mare terra.. libero di farlo. in televisone lo fanno sempre :-))) chiamanio gli u.s.a america, le balene pesci, usano gli con il femminile, aggiungono molto a migliore... e via di seguito.
:-)))
f


Modificato da - fabioliverani in data 20 ottobre 2008 13:05:37
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lynkos
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Inserito il - 20 ottobre 2008 : 13:15:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fabioliverani:

non si intende elaborazione intervenire su livelli e curve, questa è ottimizzazione del file, necessaria in fotografia digitale, i file raw sono dei grezzi, negativi virtuali che vanno sviluppati.

Fabio, stiamo dicendo la stessa identica cosa . Credo che la maggior parte di questa discussione (e altre affini) ruota intorno ad un malinteso sull'uso delle parole "elaborazione" e "fotoritocco". Come giustamente dici, i file raw sono dei negativi virtuali e bisogna lavorarci su per ottimizzare il risultato. Per molti però, sembra che questa procedura equivale al "fotoritocco" vero e proprio in cui il contenuto è in qualche modo alterato e ogni tanto si alza un grido allo scandalo!
al fine della comprensione fra esseri della stessa specie attribuire ai vocaboli i giusti significati, diversamente si generano incomprensioni.

Come non essere d'accordo, sono traduttrice di professione e quindi tutta la mia vita lavorativa è passata studiando sfumature e cercando i vocaboli più adatti per comunicare un significato preciso .
Confesso di una vaga sensazione del surreale ripercorrendo questi discussioni sul "fotoritocco" che saltano fuori ad intervalli regolari. Insieme al collezionismo , è uno dei pochi argomenti che riesce a riempire pagine e pagine del forum e di scaldare le anime, ma non riesco a pensare a nemmeno una volta che qualcuno ha provato a postare una foto "ritoccata" (cioè, alterata nel contenuto, invece di solo "ottimizzata" al meglio delle capacità). Né riesco a pensare a nessuno che si è presentato come "fotonaturalista" poi si è comportato in qualche maniera non-conforme alla definizione che Fabio riferisce.
Anzi, vado un passo oltre. Se fosse introdotto una regola retroattiva secondo quale bisogna togliere dal forum tutte le foto ritoccate, a parte qualche foto elaborata per gioco e dichiarata tale, non credo che ci sarebbe bisogno di eliminare proprio nulla.
Insomma, boh, mbeh... fare quattro chiacchieri è sempre un piacere e non dico mai di no, ma non capisco dove sta il problema .

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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lynkos
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Inserito il - 20 ottobre 2008 : 13:19:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fabioliverani:

nel linguaggio inglese esiste anche wildlife photographer...

...e poi nature photographer (che mi pare non è così rigida come definizione), poi bird photographer e outdoor photographer e landscape photographer... che vuoi, la lingua inglese è ricca e variegata e piena di sfumature infinite !!!
Che maledetta che sono... .
Spogliamoci delle etichette ragazzi e andiamo a fare quattro scatti che è meglio.

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano

Modificato da - lynkos in data 20 ottobre 2008 13:20:05
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fabioliverani
Utente V.I.P.

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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 13:35:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao...

non vedo problemi. ma è costume generale e diffuso, non mi riferisco al forum dove scrivo poco e da poco, ma in generale, attribuire ai vocaboli significati diversi e o usare i vocaboli in modo improprio.
per questo è importante dare ad ogni parola un significato, non serve inventare significati.
fotografia naturalistica comprende tanti generi, fotosub, macro, può comprendere anche stil life, paesaggi ecc ma è fotografia naturalistica solo nel caso in cui lo scopo o la realizzazione ha un modus operandi giornalistico, e questa cosa non è un opinione. se uno fotografa solo paesaggi non si definisce fotografo naturalista, come non si definisce tale un fotosub che ritrae paesaggi sommersi e organismi appartenenti al sesto continente.
in altri generi fotografici sono state codificate più branchie, ad esempio un persona appassionata di "fotografia di strada" street photography, non si definirebbe mai reporter sociale.
un bravo ritrattista fa splendidi ritratti animali se messo nelle condizioni di farli, ma non credo si definirebbe un fotografo naturalista.
volevo sottolineare il fatto che il termine fotografo naturalista è abusato e contemporaneamente si ignora il significato di tale appellativo.
spesso si discute se è giuto fotografare in parhi faunistici, usare esche, riprodurre habitat, e sono tutti discorsi sterili... il punto è se in un buon discorso (logos) giornalistico questo serve. esempio, a me capita od è capitato di riprodurre un habitat per fotografare ad esempio una larva di libellula che divora un girino, era l'unico modo per fare quella fotografia e raccontare la mia storia, sarebbe sbagliato non dichiarare e didascalizzare "habitat riprodotto", ma non è sbagliato farlo in senso generale. sarebbe come dire per esempio al giornalista dell'espresso che realizzato un reportage sui raccoglitori di pomodori immigrati che ha sbagliato a travestirsi da immigrato per raccogliere i suoi dati...
la fotografia naturalistica è una cosa precisa e non gli fa bene essere ne retrocessa ne avanzata ad altre cose o generi.
:-))
f


Modificato da - fabioliverani in data 20 ottobre 2008 13:37:46
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fabioliverani
Utente V.I.P.

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146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 13:41:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e poi nature photographer (che mi pare non è così rigida come definizione), poi bird photographer e outdoor photographer e landscape photographer... che vuoi, la lingua inglese è ricca e variegata e piena di sfumature infinite

??

paesaggista, fotografia ornitologica, fotografia all'aria aperta (non traducibile) che non è detto che siano fotografia naturalistica, possono esserlo, non lo sono D'ufficio!

:-)

f
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

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3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 14:01:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fabioliverani:

certo...

esempio: il mio amico pallino chiama la bicicletta automobile, io non capisco mai quello che mi vuole dire, ma se è sua opinione chiamare la bicicletta automobile è un suo diritto farlo, il punto è che magari gli altri non capiscono.
le terminologie, i vocaboli e quant'altro sono stati codificati e vengono codificati al fine di comprendersi. questo insieme si chiama linguaggio.
nel linguaggio italiano la fotografia naturalistica è un settore della fotografia giornalistica. nel linguaggio inglese esiste anche wildlife photographer che si discosta dal fotografo naturalista del linguaggio italiano... ed è più specifico.
no ono io che codifico i vocaboli... famoso è il dizionario di devoto
e oli, magari loro sono più afferrato di me a spiegare la il significato di un vocabolo che a quanto ricordo non è opinabile.
resta il fatto, che se uno vuol chiamare le mucche gerani, i gerani ciclamini, la terra mare, il mare terra.. libero di farlo. in televisone lo fanno sempre :-))) chiamanio gli u.s.a america, le balene pesci, usano gli con il femminile, aggiungono molto a migliore... e via di seguito.
:-)))
f




Ma lascia stare i vocabolari!
Il web è pieno zeppo di siti e di forum naturalistici dove nessuno definisce la fotografia naturalistica un settore della fotografia giornalistica e in tutti si descrive e si insegna la fotoelaborazione senza correre il rischio di scambiare biciclette per automobili!
E per quanto riguarda la opinabilità, figurati che non tutti sono d'accordo nemmeno sulla esistenza di dio!

Francesco

Photoshop... trucchi  leali? Francesco Ciabattini

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Modificato da - Francesco Ciabattini in data 20 ottobre 2008 14:12:20
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fabioliverani
Utente V.I.P.

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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 14:06:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
beh.. io non nutro nessun dubbio, dio è la più azzardata invenzione della letteratura fantascientifica!
poi se uno è superstizioso rispetto la sua opinione, o meglio rispetto la sua superstizione cosi come rispetto la sua idea che sua moglie è bella e i suoi figli intelligenti.
:-))
f
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


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3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 14:25:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fabioliverani:

beh.. io non nutro nessun dubbio, dio è la più azzardata invenzione della letteratura fantascientifica!
f


Se desideri acculturarti al riguardo, visita questo topic su questo stesso forum!

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Francesco

Photoshop... trucchi  leali? Francesco Ciabattini

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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 20 ottobre 2008 : 14:45:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fabioliverani:

paesaggista, fotografia ornitologica, fotografia all'aria aperta (non traducibile) che non è detto che siano fotografia naturalistica, possono esserlo, non lo sono D'ufficio!

Fabio, mica l'hai preso per un commento serio spero! Mannaggia, dimentico che è da poco che segui il forum quindi non ci conosciamo. Il mio era una battuta puramente auto-ironica, in quanto sono inglese madrelingua e traduttrice di professione (come ho spiegato sopra) e quindi passo la vita davanti lo schermo diventando matta cercando di trovare termini equivalenti nelle due lingue che spesso sono appena sovraimponibili.
E' un fatto interessante (ma non proprio una scoperta mia ) che cambiando semplicemente lingua, si riesce a vedere e a sviluppare un detto argomento da un'angolatura completamente diversa, che fa capire che sì, il linguaggio accordato fra chi parla e chi ascolta è importante, ma è del tutto relativo .




Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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fabioliverani
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146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 ottobre 2008 : 14:50:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ti ringrazio, ma non riesco a mescolare scienza e superstizione, mi fa sorridere.
mi sembrano discorsi da matti.. creazionismo, dei... leggende, superstizioni da medio evo. figurati che per essere pulito, e non aver nulla a spartire con simili figuri divulgatori di superstizione ho tramite l'associazione u.a.a.r
fatto applicare la legge sulla privacy per farmi cancellare dai registri parrocchiali (siccome mi hanno battezzato contro la mia volontà) e sono di conseguenza sbatezzato.
:-)))
sono un fun di margherita hack: scienza e superstizione non possono convivere.

è anche uscito da poco un "libro" (obbligatorie le virgolette) la barba di Darwin e il dio di michelangelo, ne ho ricavato un breve articolo su xxxxxx
(non cito altrimenti dicono che pubblicizzo)

comunque nei forum possono scrivere quel che vogliono a proposito di fotografia naturalistica, bisogna vedere con quale autorità.. . io ho tentato invano di spiegarti a che cosa ci si riferisce con tale termine, poi per te puo anche essere il te con i biscotti che per me è uguale, alla peggio vuol dire che me ne occupo da vent'anni, ne scrivo da 10, ne ho pubblicato in italia, germania, corea, u.s.a, canada ecc ecc senza saperne nemmeno il significato, insegno anche in una scuola specifica tenendo workshop in diverse località non solo italiane.. impronterò la prossima lezione sul "che cos'è per voi la fotografia naturalistica?" e ovviamente tutte le opinioni saranno buone!
pensa che bello se linneo avesse fatto cosi " che cos'è per voi un felino?

:-)))
f.
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