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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 dicembre 2007 : 21:31:31
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CERVI TRASFERITI DA APPENNINO A GRAN SASSO Per un programma di ripopolamento da Parco a Parco. 14 dicembre 2007 - Nove cervi sono stati catturati nei giorni scorsi nell'area del Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone e nelle zone limitrofe (una delle aree della provincia di Bologna che presenta le maggiori densita' della specie) per essere trasferiti nel Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, con l'obiettivo di ricostituire li' una popolazione locale. Si tratta di due maschi adulti di oltre 200 chili, un giovane maschio adulto, quattro femmine adulte e due piccoli. L'operazione rientra nel piano di gestione dell'Acate (Area del Cervo dell'Appennino Tosco- Emiliano), che vede la Provincia impegnata in una serie di azioni integrate per la gestione della popolazione appenninica di Cervo. Le catture sono infatti complementari agli abbattimenti selettivi e alle azioni di miglioramento ambientale, per creare migliori condizioni alimentari per gli animali nel bosco dissuadendoli dal frequentare i campi coltivati e alleviare cosi' situazioni locali di danno all'agricoltura e valorizzare una risorsa naturale. Protagonisti principali delle operazioni, sotto il coordinamento della Regione Emilia-Romagna e la regia della Provincia, sono stati gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) di Bologna e il Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone. La cattura degli esemplari di cervo e' stata realizzata dai tecnici della ditta specializzata Dre.Am. Italia, coordinati da Sandro Nicoloso, esperto in cattura di ungulati selvatici, che ha operato assieme a un gruppo di tecnici con il contributo dei cacciatori locali, conoscitori dei luoghi e delle abitudini degli animali. I cervi sono stati avvicinati nelle ore notturne con uno strumento lanciasiringhe e narcotizzati con l'assistenza e il controllo di un veterinario. La stabulazione temporanea e' avvenuta nei box realizzati dall'Atc Pistoia 16, in un locale a poca distanza dal sito dell'Acquerino, in attesa dei risultati delle analisi prescritte dalla normativa per il trasferimento degli animali. Non e' la prima volta che il Comprensorio Acate e' impegnato in operazioni di questo tipo: gia' nel 2002 e nel 2006 due nuclei di animali erano stati inviati al Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga (sei cervi) e al Parco Nazionale del Pollino. Attualmente in queste aree e' in corso la ricostituzione un discreto nucleo di animali. (ANSA)
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Modificato da - Flavior in Data 12 ottobre 2010 16:25:43
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macromicro
Utente Super
Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
7113 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 16 dicembre 2007 : 09:41:41
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se avrai notizie sul seguito di questa operazione, mettilo nel forum grazie
Gianfranco |
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giacomo73
Utente V.I.P.
Città: lanciano
Prov.: Chieti
Regione: Abruzzo
420 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 dicembre 2007 : 09:54:25
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Son più di due anni che si sta compiendo l'operazione. Mi devono, però, spiegare perché non li catturano nel pna, piuttosto che arrivare sino all'acquerino. |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 dicembre 2007 : 20:33:51
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PROSEGUE REINTRODUZIONE DI CERVI NEL PARCO DEL GRAN SASSO 21 dic 07 Nuova liberazione ieri mattina. 21 dicembre 2007 - Nove cervi dell'Appennino tosco-emiliano sono stati liberati ieri mattina in localita' Valle d'Angri di Farindola (Pescara) dal Parco nazionale Gran Sasso-Laga in collaborazione con la Provincia di Pescara. Si tratta di due maschi adulti di oltre 200 chili, un giovane maschio, quattro femmine adulte e due piccoli, che sono stati catturati la settimana scorsa nel Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone (uno dei territori che presenta le maggiori densita' di questi ungulati in Europa) e vanno ad aggiungersi all'altra decina di esemplari reintrodotti negli ultimi due anni nella stessa zona. Gli operatori della ditta specializzata Dream Italia di Arezzo, che ne ha curato la cattura e il rilascio sotto la supervisione del tecnico faunistico Sandro Nicoloso, li hanno chiamati simpaticamente Tiramolla, Svirgola, Neve, Irene, Pallino, Attila, Emma, Vento e Sforzato. Ma ad identificarli ora che sono liberi saranno in realta' degli invisibili sistemi di trasmissione satellitare applicati sugli animali stessi, che grazie alla tecnologia Gps (Global Positioning System) consentiranno di localizzarli 24 ore su 24, prevenendo anche eventuali azioni di bracconaggio. A gennaio e' prevista una nuova reintroduzione nella Valle d'Angri: l'obiettivo e' ricostituire progressivamente una popolazione locale della specie. (AGI)
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