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 Heleobia stagnorum (Gmelin, 1791)
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Subpoto
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Inserito il - 03 dicembre 2007 : 13:13:05 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Cochliopidae Genere: Heleobia Specie:Heleobia stagnorum
Il problema di classificazione delle Hydrobiidae salmastre italiane è sempre stato evitato.
Con questo post cercherò di aprire un confronto per riuscire a migliorare le nostre conoscenze su queste specie.
La forma molto variabile della conchiglia e la completa mancanza di scultura ha reso sempre ardua una sicura determinazione delle conchiglie,da una passata esperienza ho notato che in queste specie è possibile una sicura separazione osservando il colore del mollusco,questo vale con certezza per le popolazioni laziali,si dovrà appurare se tutte le popolazioni italiane questi caratteri rimangono costanti.
Per far questo farò riferimento a popolazioni determinate anatomicamente dal prof.Giusti e geneticamente madiante polimorfismo enzimatico dal prof. Nascetti dell'Ist.di Genetica dell'Un. di Roma.

La prima specie presa in considerazione è Heleobia stagnorum proveniente dal Canale Coccia di Morto che costeggia il lato verso il mare dell'Aeroporto di Fiumicino.
Questa è una specie partenogenetica e nelle popolazioni si trovano solamente esemplari femminili. Sarà importante valutare se i caratteri che verranno illustrati sono evidenziabili anche in altre popolazioni distanti.
Heleobia stagnorum (Gmelin, 1791)
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
96,53 KB

Da questa prima immagine si può osservare la forma del piede, e la parte terminale del muso completamente bianche,il colore dei tentacoli non si nota bene essendo stati molto schiariti dall'illuminazione,dal vivo si presentano grigi con linee longitudinali bianche come si può intravedere sul tentacolo a sinistra ed in foto successive.


Immagine:
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
80,02 KB

Immagine:
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
80,78 KB

Il muso è di colore grigio scuro mentre il resto del corpo è grigio più chiaro,si può notare una macchia bianca alla base dei tentacoli proprio intorno all'occhio.


Immagine:
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
101,83 KB
Immagine:
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
94,8 KB

Potrebbe essere molto utile anche l'osservazione della macchia chiara che compare alla base del'occhio.
Essendo popolazioni partenogenetiche potrebbero facilmente dar luogo a variazioni locali,per questo ritengo molto importanti i confronti tra varie popolazione che possano farci comprendere se alcuni dei caratteratteri evidenziati sono costanti e possono essere usati per determinare la specie.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro

fern
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 dicembre 2007 : 19:54:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scopro adesso che si tratta di una specie di acque salmastre e per giunta partenogenetica. Cio' mi fa nascere un paio di dubbi:
si trova solo in prossimita' del mare? (Chiedo perche' ero pensavo di averne trovato a Vicenza)
non si trovano proprio mai esemplari maschi? Spesso i maschi sono rari ma presenti.

Fern
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Subpoto
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Città: Roma
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Inserito il - 03 dicembre 2007 : 21:09:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il canale confluisce in un'idrovora ed è sopra il livello di marea, si tratta di acque dolci anche se molto vicino al mare.
A differenza delle Hydrobia acuta e Hydrobia ventrosa che sopportano alte concentrazioni saline questa specie sopporta solo salinità molto basse.
Non l'ho mai trovata simpatrica con le specie suddette che possono convivere nello stesso ambiente anche se spesso formano popolazioni monospecifiche.
Solo nel Lago di Monaci(LT) le ho trovate sinpatriche.
In questa popolazione non ho mai trovato esemplari maschili,se ci sono devono essere molto rari e ricercati(beati loro).



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Sandro
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 dicembre 2007 : 13:43:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ieri sera ho dato un'occhiata alla checklist ed al "Gloer" ed ho notato che nel Nordeuropa la specie e' normalmente bisessuata (le indicazioni per il riconoscimento fanno regolarmente riferimento al pene). Nella nostra checklist (1995) ci si chiede se le forme partenogenetiche del Mediterraneo (o almeno dell'Italia) siano conspecifiche con quelle nordeuropee e si auspica una verifica genetica. Poiche' ci parli di derminazione genetica mi chiedo se tale controllo sia mai stato fatto, o se potreste farlo voi. Ciao,

Fernando
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Ermanno
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Città: Longare
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Biologia Marina

Inserito il - 04 dicembre 2007 : 14:29:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Attento Fern , che in alcuni corsi d'acqua dei dintorni di Vicenza ci vive una Belgrandia sp , dall'aspetto simile .... a meno che non si parli delle acque termali dell'area di Barbarano-Villaga , che lì è tutta un'altra storia.

Ermanno
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Subpoto
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Inserito il - 04 dicembre 2007 : 18:07:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao fern,mi sembra che furono fatte verifiche anche su popolazioni europee,mi posso informare, per fare noi un esame genetico ci sopravvaluti molto,credo che sia per costi che per capacità sia un'utopia.
La specie è molto più grande e non confondibile con Belgrandia,sarebbe invece interessante un confronto con Heleobia aponensis (Martens, 1858) che abita vicino a voi.



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Sandro
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fern
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 27 dicembre 2007 : 18:09:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondo con enerme ritardo, perché avevo deciso di procurarmi prima qualche fotografia. Purtroppo è passato del tempo prima che potessi raccogliere qualche esemplare vivo, a Barbarano (VI) ai piedi dei M.Berici. Si tratta di una sorgente di acqua tiepida e quindi non ho avuto problemi a trovare degli esemplari in attività, nonostante l'orribile sorpresa che mi si è presentata: la sorgente è stata intubata e viene pompata, non so con che diritto, da un privato. Le mie foto lasciano alcuanto a desiderare, ma spero si capisca. Anche qui il piede è bianco (come si vede in particolare nella foto in alto a dx) e il muso scuro tranne l'estremità.
Riallacciandomi al messaggio originario di Subpoto, faccio notare che P.Glöer (Die Süßwasser Gastropoden ...) presenta proprio la colorazione del corpo e delle antenne di Heleobia stagnorum, Potamopyrgus e Hydrobie varie come un carattere diagnostico. Tuttavia illustra solo la parte superiore del capo e non discute il colore del piede. In particolare, H.stagnorum si distinguerebbe per il capo scuro bordato di chiaro all'estremità e per le antenne che dipinge come uniformemente scure con linea centrale più chiara.
Allego le mie foto (di due esemplari) dove i caratteri summenzionati tornano abbastanza, salvo le antenne che qui sembrano uniformemente chiare, a meno che non sia un problema di illuminazione.

Immagine:
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
112,28 KB

Immagine:
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
112,96 KB

Ciao,
Fern
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Subpoto
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Città: Roma
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Inserito il - 28 dicembre 2007 : 17:00:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La colorazione della specie postata da fern è piuttosto diversa,non so se la colorazione bruna del muso è reale o dovuta alla foto,in H.stagnorum è decisamente grigia.Anche i tentacoli sono diversi,la colorazione reale della specie da me postata si può vedere nel tentacolo sinistro della terza foto e corrisponde esattamente alla descrizione di P.Glöer mentre negli esemplari di fern sono chiari con presenza di granuli completamente assanti in H.stagnorum.Sarebbe interessante una descrizione di come si presentano dal vero,purtroppo la nostra tecnica fotografica è ancora lontana dalla perfezione.
Sarebbe molto importante un confronto degli esemplari di fern con Heleobia aponensis della zona tipica dei Colli Euganei.



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Sandro
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Subpoto
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Inserito il - 01 gennaio 2008 : 19:34:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rivedendo il post mi sono accorto che non avevo inserito le foto della conchiglia di Heleobia stagnorum del Canale Coccia di Morto (RM)


Heleobia stagnorum
Heleobia stagnorum  (Gmelin, 1791)
57,81 KB

Le dimensioni variano da 5 a 6mm,la forma è un po' diversa da quella pubblicata in Giusti,Manganelli & Schembri (1995) ,le suture sono molto meno profonde,non so se dipende dallo scontornamento delle foto dell'opera citata, la colorazione del mollusco corrisponde perfettamente.



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Sandro
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fern
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 gennaio 2008 : 18:32:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Subpoto,
non si puo' certo dire che le mie risposte siano pronte! In riferimento alle tue osservazioni osservo che
1) i colori delle foto sono reali: era luce solare nel primo pomeriggio e io stesso li vedevo cosi'. Pero' la luce intensa e quasi radente non vorrei presentasse le cose in modo inusuale, anche se in un mollusco con emocianina non mi aspetto l'arrossamento che si osserva, ad es., guardando la mano contro sole. Le illustrazioni del Gloer sono in bianco e nero, senza informazioni cromatiche.
2) ovviamente ho sempre avuto in mente l'eventualita' Heleobia aponensis, come gia' ricordavo nella mia vecchia discussione (Link ) tanto piu' che il Cossignani riporta un esemplare da Villaga, il cui confine comunale credo passi vicinissimo alla fonte in questione. Il fatto e' che checklist, guida CNR e Alzona parlano di endemismo euganeo in senso stretto, non so che aspetto dovrebbe avere l'animale e temo che le stazioni note di H.aponensis siano poco accessibili.

Fern

Modificato da - fern in data 07 gennaio 2008 18:35:49
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Subpoto
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Inserito il - 07 gennaio 2008 : 21:08:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Fern,
non ti preoccupare per la tempestività tanto non andiamo fi fretta.
Sicuramente la colorazione dei tuoi esemplari non corrisponde a quella di Heleobia stagnorum ,il primo passo sarà confrontarla con H.aponensis dei Colli Euganei.
Altro passo si dovrà accertare se si tratta di una Heleobia e se nella popolazione sono presenti entrambi i sessi.
La colorazione ricorda Hydrobia ventrosa anche se escluderei questa specie che ha un habitat completamente diverso.
In ogni modo gia accertare il genere ci farebbe fare un passetto in avanti.



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Sandro
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armandom
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Biologia Marina

Inserito il - 12 giugno 2013 : 11:41:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
buongiorno a tutti... mi chiamo Armando Macali e sono un phd student presso il dipartimento di ecologia e biologia dell'Universita' della Tuscia. Il mio progetto di ricerca per la scuola dottorale prevede lo studio dei fenomeni di ibridazione genetica interspecifica che caratterizza molte specie di Hydrobiidae. Il progetto, a cui collaboreranno sia il Prof. Giusti dell'Università di Siena e il il Prof. Nascetti, mio tutor, prevede il campionamento di Heleobia stagnorum ed Heleobia aponensis in quelle popolazioni mediterranee in cui la mancanza di sessi maschili lascia presupporre la presenza di tali condizioni genetiche. Ho potuto leggere che in questo froum ci sono molti appassionati competenti e pensavo che magari le vostre conoscenze potrebbero aiutarmi nel reperire materiale da studiare. In questa discussione si parla di una stazione presso fiumicino dove sono state rinvenute delle stagnorum ma volevo chiedervi se siete a conoscenza di altri siti dove questa specie vi risulata presente
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Subpoto
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Inserito il - 12 giugno 2013 : 15:27:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Armando, porta i miei saluti al prof.Nascetti da quando è fuggito da Roma per la Tuscia non ho avuto più occasione di incontrarlo anche se lo ricordo con molto piacere.
Non ho capito bene quello che stai cercando esattamente,anni fa feci i campionamenti nel Lazio proprio per lo studio sugli Hydrobiidi salmastri che stavano portando avanti i professori Giusti e Nascetti, tranne per quelli del canale Coccia di Morto non sono facilmente reperibili.
Come ho gia scritto sopra in questa discussione la specie non vive in acque salmastre ma sopra al livello raggiunto dalla marea.
Altra stazione in cui trovai solo pochi esemplari fu il Fiume Sisto tra Terracina ed il Circeo ma non so dopo tanti anni in che condizioni siano questi corsi d'acqua.
Penso che la specie sia reperibile anche nel basso corso dei fiumi della Tuscia come il Fiora,il Marta o ll Mignone basta solo trovare il punto in cui campionare.
Sarebbe interessante anche conoscere le varie specie presenti che troverai come sottoprodotto nella ricerca degli Hydrobiidi su quei fiumi non si sa praticamente niente.
Ho visto che sei abbastanza vicino, tempo permettendo si potrebbe anche organizzare un'uscita insieme.
Per la aponensis come avrai visto sopra nella discussione le cose si complicano un po' anche perché nel locus tipico sembra che le sorgenti siano tutte captate dalle terme, ma penso che i nostri amici settentrionali potranno darti indicazioni.



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Sandro
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armandom
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Biologia Marina

Inserito il - 12 giugno 2013 : 15:40:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille per la disponibilità... sicuramente approfittare della tua esperienza sarebbe per me molto utile. Per quanto riguarda il fiume Sisto, io sono di San Felice Circeo dunque appena tornero giu' alla base mi mettero' all'opera...mentre da subito daro' una sbirciata a quelli nei dintorni di Tarquinia. A quanto capisco queste specie hanno spot molto ristretti e con condizioni ecologiche di transizione... dunque non proprio ovvi da individuare! Per quanto riguarda H.aponensis ho già contattato un po di persone e spero nella prossima settimana di riuscire ad andare a campionare.
Per quanto riguarda l'animale di Heleobia stagnorum, hai per caso riscontrato caratteri diagnostici tra le varie popolazioni? Ho sempre un'estrema difficoltà nel osservare nel dettaglio il nicchio perchè fin ora ho sempre trovato esemplari con un abbondante fouling che ne impediva una accurata osservazione; d'altra parte non posso rischiare di uccidere l'animale durante la pulizia, dovendo fare elettroforesi enzimatica partendo da animali estremamenti "freschi"
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