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 MOLLUSCHI TERRESTRI E DULCIACQUICOLI
 Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


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Inserito il - 23 ottobre 2007 : 17:40:26 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Hydrobiidae Genere: Mercuria Specie:Mercuria zopissa
Cari Amici,
vorrei presentarvi Mercuria zopissa (Paulucci), un’ Hydrobiidae molto interessante segnalato in Sardegna e Corsica e diffuso in Sardegna principalmente nel settore centro-meridionale e occidentale dell’isola.
Immagine:
Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)

Questa specie appartiene ad un genere rappresentato da diverse altre forme presenti in Europa centro-occidentale (Francia continentale, Belgio, Olanda, Inghilterra e Irlanda) Francia meridionale fino ad i Pirenei, Penisola Iberica, Isole Baleari, Nord-Africa (Tunisia e Marocco) e Medio Oriente (Palestina).
In Fauna Italia leggo che l’entità Mercuria similis (Draparnaud) è segnalata per la Sicilia e Fauna Europaea la segnala anche per Malta, la nostra bellissima Check-list segnala:

Mercuria similis: Sull'uso del nome Mercuria similis (Draparnaud, 1805), al posto di M. confusa (Frauenfeld, 1865) vedi Giusti (1979 - Arch. Molluskenkd., 110: 1-14) e Giusti et al. (1995 - Mus. reg. Sci. Nat. Monogr. (Torino), 15, in stampa). Secondo Boeters & Beckmann (1991 - Arch. Molluskenkd., 120: 179-182), Paludina cocchii Benoit, 1882 sarebbe un più giovane sinonimo di M. confusa e, quindi, di M. similis. Entità presente, a N, in aree litorali del Veneto e, forse, in Friuli; a S confermata solo per la Puglia; la presenza in Sicilia è documentata su materiali storici


La specie sardo-corsa da un punto di vista biogeografico rappresenta probabilmente l’ennesima dimostrazione del distacco della micro-placca sardo-costa dalle coste sud-francesi e della sua deriva avvenuta nel basso Miocene.

Secondo la bibliografia e la mia esperienza personale la specie (che è erbivora-detrivora) è legata ai sistemi idrici dulcicoli di una buona parte dell'isola, dalla montagna sino al livello del mare, e non risulta essere particolarmente selettiva.
Occupa infatti gli ecosistemi acquatici più svariati: dalle pozze di estuario agli acquitrini temporanei di inondazione, dalle sorgenti termali ai ruscelli di alta montagna (con acque sia basiche che particolarmente acide) sino ai piccoli corsi d’acqua di bassa collina e di pianura, anche a carattere stagionale, a volte leggermente degradati da pressione antropica.

Immagine:
Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)
66,48 KB

Fontanile presso una sorgente sita in lecceta a 700m nel Sulcis-Iglesiente (Sardegna sud-occidentale), un locus tipicus di Mercuria zopissa. La vegetazione sommersa è rappresentata principalmente da rade Characeae.

Immagine:
Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)
298,86 KB

Piccolo acquitrino di inondazione ad acque dolci, bassissime e fondo melmoso, dove staziona una popolazione di Mercuria zopissa. La vegetazione ad elofite perenni ed annuali (Juncus, Holoschoenus, Typha, Rumex, Alisma..) ci indica che il sistema idrico ha un carico di sostanza organica abbastanza elevato, al cui apporto contribuiscono sicuramente la leggera eutrofizzazione delle acque del corso d’acqua che periodicamente inonda la piana e il pascolo brado di bovini ed ovini che spesso stazionano proprio nell’acquitrino.

Nel 1882 la Paulucci segnala per la Sardegna due specie di prosobranchi dulciacquicoli a nicchio piccolo: Amnicola zopissa (Paulucci) e Thermhydrobia zinnigasensis (Paulucci): già la nostra “marchesa”, notando una certa variabilità del nicchio, non escludeva una sinonimia tra queste due entità (M. Paulucci 1882) sinonimia che è stata confermata da F. Giusti del 1979 con l’attribuzione al gen. Mercuria e la presentazione di Mercuria zopissa (Paulucci) (F. Giusti 1979).


Immagine:
Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)
85,87 KB

Variabilità del nicchio in M. zopissa (Paulucci), da F. Giusti. Il genere Mercuria (Prosobranchia: Hydrobioidea) nell’ Isola di Sardegna (Studi sulla malacofauna di Sardegna e Corsica, IV) Notulae malacologicae, XXIV. Archiv für Molluskenkunde 110, 1/3, 1-14. Frankfurt a.
M., 24.10.1979


Il nicchio di norma si presenta translucido, liscio, quasi sempre di un colore grigio-verde chiaro, più raramente corneo, spesso abraso o a volte ricoperto di incrostazioni, ed è particolarmente variabile tanto che a volte può ricordare quello di una Pseudamnicola o di una Belgrandia (abbreviato e rigonfio) o di una Hydrobia (snello e allungato). Le femmine sono generalmente più grandi dei maschi e possono superare i 3.5 mm.


Immagine:
Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)
13,87 KB

Mercuria zopissa con nicchio breve (1.6mm) e rigonfio proveniente da una sorgente di montagna della Sardegna meridionale.

Immagine:
Mercuria zopissa ( Paulucci 1882)
11,11 KB

Mercuria zopissa con nicchio allungato (2.8 mm) e particolare colorazione cornea proveniente da delle pozze di inondazione della Sardegna meridionale: acque ferme e vegetazione ad igrofite ed elofite dulcicole. Determinazione confermata da G. Manganelli e M. Bodon ai quali porgo i miei sinceri ringraziamenti.

Dagli studi dell’ anatomia Giusti trova delle differenze rilevanti tra la specie sarda e quelle della Francia meridionale (F. Giusti 1979).
Non è stata ancora fatta invece un’ analisi genetica di queste entità e per ora l’unica specie appartenente al gen. Mercuria e presente in Sardegna è M. zopissa (F. Giusti e L. Castagnolo 1989).
In un futuro, se verranno effettuati degli studi genetici sulle popolazioni dell’Isola, potremmo a parer mio avere forse delle sorprese (vedasi il numero di specie presenti in Francia e in Penisola Iberica).

M. Paulucci. Note malacologiche sulla Fauna terrestre e fluviale dell’ Isola di Sardegna. 1882
F. Giusti. Il genere Mercuria (Prosobranchia: Hydrobioidea) nell’ Isola di Sardegna (Studi sulla malacofauna di Sardegna e Corsica, IV) Notulae malacologicae, XXIV. Archiv für Molluskenkunde 110, 1/3, 1-14. Frankfurt a. M., 24.10.1979
F. Giusti e L. Castagnolo. Notulae malacologicae, XXX, I molluschi viventi, terrestri e d’acqua dolce, nello studio biogeografico dell’ isola di Sardegna. Lavori della Società Italiana di Biogeografia, Vol. VIII, anno 1989



E per ora è tutto
Un caro saluto e a presto
Frantziscu-Lèpurisposu





àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu

Modificato da - Subpoto in Data 03 maggio 2021 17:34:10

Subpoto
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Inserito il - 23 ottobre 2007 : 19:45:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissimo questo post, che cosa aggiungere Frantzì, ci hai detto tutto.
Una sola specie non avendo specie concorrenti ha potuto conquistare habitat così diversi,ma sarà ancora una sola specie?
Per il momento accontentiamoci,solo futuri studi ci chiariranno questo dubbio.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

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2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2007 : 21:20:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OTTIMO FRANTZI'



SICILIA: BELLA PER NATURA
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ang
Moderatore


Città: roma

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11322 Messaggi
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Inserito il - 31 ottobre 2007 : 12:03:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
finalmente ho avuto la tranquillità necessaria per leggere questo bellissimo post
il diverso habitat influisce evidentemente sulla forma della conchiglia, che va a somigliare alla Pseudamnicola moussoni, mentre gli esemplari che vivono nei corsi d'acqua tendono ad assomigliare alla Semisalsa.
cosa ci puoi dire delle popolazioni francesi e spagnole cui facevi riferimento?

complimenti per questo post, proprio bello, di quelli che piacciono a me con habitat e vegetazione, Characeae comprese

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


1912 Messaggi
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 09:47:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao ang,
grazie dei complimenti (le Characeae sono dedicate a te!)

Per l' ormai famosa area franco-iberica sono segnalate 10 specie.

Francia 8 specie (M. anatina, M. baudoniana, M. bayonnensis, M. emiliana, M. meridionalis, M. sarahae, M. similis, M. vindilica), di cui 5 a quanto pare esclusive, una a diffusione europea occidentale (M. anatina), e due diffuse in altre località del mediterraneo occidentale (M. emiliana segnalata anche in penisola iberica e M. similis segnalata anche per la penisola italiana, la Sicilia e Malta).

In penisola iberica sono presenti 3 specie: 2 esclusive (M. balearica e M. maceana) e la già citata M. emiliana condivisa con la Francia.

ma qualcuno ha notizie sul Nordafrica?
Lèpuri

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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