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Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

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marcospada
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1392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2007 : 17:07:04 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Riporto un comunicato del Comitato Parchi:
(forse l'orsa Gemma e' ancora viva e non e' morta insieme a Bernardo)


Orsi, tornano le incursioni notturne nei paesi

L'AQUILA. Dopo la mattanza delle scorse settimane, gli orsi tornano a farsi notare nella Valle del Sagittario. Un orso é stato avvistato di nuovo a poca distanza dal centro abitato di Villalago. Intanto il Parco cerca un nuovo direttore, mentre quello ancora in carica (Di Benedetto) chiede alla stampa di «non improvvisarsi Scherlock Homes.
Le cause della morte degli animali ce la dirà la magistratura». Il 18 ottobre il presidente del Parco, Giuseppe Rossi, sarà ascoltato dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, come richiesto dalla deputata Pina Fasciani.
Il fornaio di Villalago tra la notte di martedì e mercoledì scorso ha sentito abbaiare i cani, si è affacciato alla porta del suo laboratorio e ha visto, a non più di dieci metri, il plantigrado. Con lui c'erano altri due panettieri che hanno confermato la versione.
Quello che passeggiava tranquillamente per il paese era proprio un orso, e pare che non fosse solo.
«Ho visto chiaramente l'animale - ha raccontato il fornaio- lo stesso che avevamo già visto nei mesi scorsi. E' stato lì fermo, ci ha guardati per un pò e pacificamente si è allontanato scomparendo nel buio della notte».
Una bella notizia che oggi suona quasi come un ritorno alla normalità, dopo le notizie tragiche delle ultime settimane. Non è escluso che possa trattarsi dell'orsa Gemma, anche se non ci sono ancora conferme.
L'animale era stata notata più volte, la scorsa estate, tra Villalago – dove si era allontanata disturbata dalla presenza di molte persone - e Scanno (L'Aquila) dove, ai primi di settembre, aveva fatto visita a un pollaio, facendo razzia di undici galline.

E intanto al Parco Nazionale si pensa al cambio dei vertici. Il presidente, Giuseppe Rossi, sottoporrà una terna di nomi al ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, per la nomina del nuovo direttore dell'Ente. «Non so se l'attuale direttore, Aldo Di Benedetto, farà parte della terna - ha affermato Rossi -. Quando il consiglio dovrà selezionare i nominativi per la scelta sarà il momento per esprimere giudizi sull'operato dei vertici del Pnalm».
La terna sarà indicata dopo l'analisi dei curricula dei 25 aspiranti che hanno fatto richiesta. «L'intero iter - ha detto Rossi - dovrà concludersi entro la fine dell'anno».
«Non nego - ha aggiunto il presidente - che negli ultimi periodi ci siano state incomprensioni tra la direzione e la presidenza. Sarà stata sicuramente colpa mia. Anche se questo non è proprio il momento di fare polemiche e l'unico obiettivo é arrivare a definire l'organico affinché l'ente possa riprendere con vigore la propria funzione a difesa dell'ambiente e del territorio».

LE CAUSE DELLA MORTE LE SVELERA' LA MAGISTRATURA»

Ed è polemica anche sulla «competizione mediatica» sulla conta delle carcasse. Il disappunto arriva sempre dai vertici del parco: «molti improvvisati Scherlock Homes e pseudo criminologi – si legge in una nota del Parco – hanno inondano il pubblico delle più stravaganti
ipotesi: veleno,
clostridiosi, epidemia fulminante eccetera. Tuttavia bisogna che tutti sappiano che esistono laboratori specializzati e personale qualificato che sta accertando, con scrupolo, le cause di morte sia degli orsi e lupi, che dei cinghiali e degli altri animali domestici coinvolti nella carneficina. Per questo - prosegue il Parco - spetterà a loro farci conoscere, quando lo deciderà la magistratura, le cause di questo deplorevole fenomeno».
Qualcun altro parla di strage annunciata come reazione alle incursioni dell'orso Bernardo nei centri abitati della Valle del Giovenco: «anche questa», continuano i vertici del Parco, «ci sembra un ipotesi poco verosimile, in quanto i sindaci dei Comuni di Ortona dei Marsi e Bisegna hanno dimostrato grande disponibilità gestendo, insieme alla Direzione del Parco, le incursioni degli orsi a garanzia dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini».
L' Ente Parco ha messo a disposizione recinti elettrificati, porte di sicurezza per pollai e altre strutture per tutelare quelle piccole ma importanti attività agricole e di allevamento.
«Per primo, adottando cautela nella tempistica,- ha ricordato il direttore del Parco, Aldo Di Benedetto – ho annunciato che siamo di fronte ad un fenomeno, di 'eco-terrorismo' di inaudita gravita, pianificato e organizzato da soggetti spregiudicati. Gli incendi appiccati la scorsa estate - continua il direttore del Parco - proprio in una zona limitrofa alla strage di animali, erano un segnale di avvertimento che annunciava un attacco mortale all'istituzione Parco, ai suoi animali simbolo, ma anche alla tranquillità sociale degli abitanti del luogo da sempre rispettosi della fauna selvatica. Il Parco e' un valore immenso per tutta l'Italia e per la maggior parte degli abitanti di questa area che da esso traggono notevoli benefici.
Cio' che non potremmo accettare di fronte a simili atti violenti - concluce il direttore - è che qualcuno possa credere di rimanere impunito».

E INTANTO IL DIRETTORE RINVIATO A GIUDIZIO PER OMISSIONE ATTI

E oggi arriva anche un'altra cattiva notizia per il direttore Di Benedetto che è stato rinviato a giudizio per omissione di atti d'ufficio. La vicenda fa riferimento alla mancata attivazione di una pratica di richiesta di risarcimento danni inoltrata da un allevatore dell'area del Parco. Con il direttore del Parco è stata rinviata a giudizio anche la responsabile del Servizio scientifico del Pnalm, Cinzia Sulli.
Secondo le accuse, l'allevatore - dopo avere subito danni da un orso che aveva distrutto con un incursione notturna il suo allevamento di api - avrebbe richiesto il relativo risarcimento, che non è stato attivato nei tempi previsti dalla legge. Da qui la denuncia.
«In quel momento i soldi non c'erano - ha spiegato il legale di Di Benedetto, Gabriele Tedeschi - e il risarcimento è stato regolarmente effettuato anche se con qualche mese di ritardo. Il Gup, Massimo De Cesare, non ha però ritenuto sufficienti le giustificazioni della difesa e ha rinviato a giudizio sia il direttore del Parco sia il responsabile del Servizio scientifico». L'udienza si terrà l'8 febbraio 2008.


11/10/2007 9.24




Marco
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lynkos
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 17:16:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Finalmente qualche buona notizia... grazie!

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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