|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
|
|
Autore |
Discussione |
|
Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 00:06:27
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Carabidae Genere: Calomera Specie:Calomera lugens lugens
|
Tratto di costa rocciosa in provincia di Trapani
Un ambiente di questo tipo non richiama di solito alla mente gli insetti, conquistatori indiscussi della terraferma e delle acque interne, ma che, davanti a questo confine, si sono arrestati.
Al massimo qualcuno, sollecitato a pensare ad un insetto incontrato in questo ambiente, ricorderà le punture di qualche fastidiosa zanzara, capace di compiere il suo ciclo vitale anche nelle pozze d’acqua salmastra o salata.
Eppure, in Sicilia, in alcune aree talmente ridotte da mettere a rischio la sopravvivenza di questa specie, vive quella che, a mio avviso, è la più bella cicindela siciliana, che, nel suo stesso nome, ricorda, o meglio ricordava, la nostra isola. Mi riferisco alla Lophyridia aphrodisia panormitana, pregevole endemismo che, purtroppo, non è rimasto immune dai continui rimaneggiamenti nomenclatoriali che tanto disordine portano fra i nostri Ordini e i nostri ordinamenti artificiosi. Oggi e chi sa fino a quando, viene chiamata Calomera lugens, nome che non ha certo il fascino del precedente ma che nulla cambia nella bellezza di questo insetto. Come recitava Calogero (carabus), qualche post fa: “Un nome, cos'è un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un'altra parola avrebbe lo stesso odore soave…” Nella barra tassonomica scriverò Calomera lugens, ma in questa discussione consentitemi di chiamarla, affettuosamente, ancora "panormitana".
Fu il grande entomologo siciliano Enrico Ragusa a nominarla, nel 1906, panormitana, per averla osservata e raccolta “ sulla sabbia a destra, vicino le roccie che lambiscono il mare, in una località assai ristretta di Mondello” Incredibile pensare che, nella più rinomata spiaggia di Palermo, regno oggi incontrastato di ombrelloni e cabine in legno, vivesse una specie così particolare! Da acuto osservatore qual’era, aggiunge alle sue descrizioni morfologiche note sul comportamento e sulla postura in sosta di questa specie:
“ da lontano, e senza guardare il disegno delle elitre, era facile discernerla dalla littoralis [=Calomera littoralis nemoralis, specie con la quale a Mondello conviveva]: e ciò dipendeva unicamente dal modo come i due insetti si posavano sulla sabbia. L’una, la littoralis, sembrava più schiacciata al suolo, mentre l’aphrodisia era assai più sollevata dal suolo, ciò che le dava una posa molto più elegante” (E. Ragusa, 1887)
La rarità e la localizzazione della specie erano tali che già qualche anno più tardi (1913), un altro entomologo siciliano, il messinese Francesco Vitale, scrisse su una rivista francese un articolo su questa cicindela dal titolo assai emlematico: “La Cicindela panormitana et sa prochaine disparition”. Dopo una segnalazione, nel 1928, sempre lungo la costa del palermitano, per oltre quarant’anni non se ne seppe più nulla e la specie parve essersi realmente estinta in Sicilia. Fortunatamente non era così e a partire dagli anni ’70 sono state identificate alcune stazioni nel trapanese, che, per ovvie ragioni, non sto qui a precisare.
Il grande specialista italiano di Cicindelidi, Fabio Cassola, ha dedicato a questa specie un importante lavoro , pubblicato sulle pagine de “Il Naturalista siciliano”, dove sono riportate numerose osservazioni biologiche ed etologiche. Prenderò a prestito le sue stesse parole per illustrarvi alcune delle prossime immagini.
"La panormitana ha un habitat davvero singolare e alquanto insolito per una cicindela. La specie è infatti infeudata all'ambiente della scogliera e della costa rocciosa nelle immediate vicinanze del mare....
...dove le acque delle mareggiate formano pozze evaporanti soprasalate...
...e, qua e là, accumuli di Posidonia... il substrato sabbioso è ridotto a modesti riempimenti di fessure e crepacci o a sottili cumuli d'origine eolica a ridosso delle rocce...
...i pochi individui si vedono camminare sulle rocce, nei punti più erosi e fessurati, anche a pochi centimetri dall'acqua...
La Lophyridia aphrodisia (oggi Calomera lugens cypricola) è un'interessante cicindela, presente nel Mediterraneo orientale (Cipro, costa siriana e turca, Rodi, Israele), con una distribuzione frammentata a chiaro carattere relitto. La presenza in Sicilia di una popolazione completamente isolata dal resto dell'areale (ssp. panormitana, oggi considerata Calomera lugens tipica) era talmente incredibile che un grande entomologo russo, sulla sola base di considerazioni biogeografiche, arrivò ad affermare: "...il est parfaitement invraisemblable que cette espèce se retrouve en Sicile, pays qui a évidemment bien plus de rapports fauniques avec la Tunisie, p. ex., qu'avec la Syrie..." La distribuzione che osserviamo oggi è però probabilmente ciò che resta di una diffusione assai più ampia e uniforme. Si ipotizza che questa specie sia giunta fino in Sicilia nel Terziario, durante il disseccamento del Mediterraneo, trasformatosi in una serie di laghi soprasalati, il che rese possibili ampi collegamenti territoriali.
Un paio di scatti ravvicinati che mostrano, in tutto il suo splendore, questa cicndela:
Probabilmente, come afferma Fabio Cassola, l'ambiente roccioso scelto dalla panormitana, non è ottimale nè di elezione, ma di rifugio, cui la specie si è adattata, almeno in Sicilia, anche per ragioni di competizione con la Calomera littoralis nemoralis, specie assai più abbondante, quasi invadente, presente in pratica in qualsiasi ambiente di costa sabbiosa della Sicilia.
Nella scogliera, le panormitana si muovono con i consueti movimenti a rapidi scatti in avanti tipici delle cicindele e, se non molestate, non volano praticamente mai...
...preferendo aggirarsi sugli scogli...
...o fra le alghe, alla ricerca di possibili prede...
...soffermandosi di continuo per esplorare un anfratto...
...o talvolta per lisciarsi zampe e antenne
Le prede di panormitana sono varie: fra queste l'Isopode Ligia italica, presente numeroso sulle rocce...
...o fra le alghe
Nel 2003 ho assistito ad alcuni accoppiamenti e sono riuscito a scattare qualche foto.
Il maschio afferra saldamente la femmina con le mandibole e inizia ad accoppiarsi, restando in questa posizione per periodi lunghi anche più di tre quarti d'ora! In questo lasso di tempo si alternano le copule vere e proprie...
...a momenti di riposo più o meno lunghi, nei quali però il maschio continua a tenere sempre con forza la femmina con le mandibole.
L’estrema localizzazione delle popolazioni siciliane, la loro esiguità demografica, la singolarità della biologia, rendono estremamente fragile la sopravvivenza di questa straordinaria cicindela, attiva in piena estate e che si trova per questo a dover condividere il proprio habitat con folle, ogni anno più numerose, di pericolosi bipedi....
Permettetemi di dedicare questo post al grande Fabio Cassola e all'amico Karl Werner, specialista mondiale di Cicindele, recentemente scomparso. Ciao Karl
Marcello
|
|
Elbano
Utente Junior
Città: Marciana Marina
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
78 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 00:26:34
|
Complimenti per le foto e tutto il resto, affascinante veramente. Puoi darmi imformazioni sulle foto, macchina usata, lente,ecc Grazie
|
|
|
Hospiton
Utente Senior
Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
966 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 07:46:40
|
Marcello non ho parole, la "panormitana" vista attraverso i tuoi occhi è ancora più bella. Non pensavo vivesse sulla scogliera, davvero incredibile!
Daniele |
|
|
Eopteryx
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1297 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 08:45:30
|
Bellissima...
"Verità irrazionalmente difese possono essere più dannose di errori ragionati" Thomas Henry Huxley Ciao, Pippo |
|
|
skero74
Utente Senior
Città: Linarolo
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
554 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 12:31:03
|
Belle!!! La Cicindela non è mai un soggetto facile da fotografare...
Roberto Scherini Link |
|
|
AleP
Utente V.I.P.
Città: Verona
434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 14:23:59
|
Complimenti per le foto, anche io sono un estimatore delle cicindele e so quanto veloci si muovano: fotografarle non e' certo un'impresa facile! Ciao
AleP |
|
|
Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 20:24:31
|
| Messaggio originario di Elbano:
Puoi darmi imformazioni sulle foto, macchina usata, lente,ecc Grazie
|
Ciao Elbano Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, tutte le mie foto sono realizzate con fotocamere digitali compatte. In particolare, quelle scattate nel 2003 alle coppie in copula, sono state fatte con una Nikon Coolpix 4300. Quelle più recenti con una Olympus Camedia C-7070 e una Panasonic Lumix DMC-FZ50.
Marcello
|
|
|
Marsal
Moderatore
Città: Bellano
Prov.: Lecco
Regione: Lombardia
1997 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 23:13:13
|
Marcello sei un autentico poeta dell 'entomologia; qui non è l'attrezzatura a fare la differenza, bensì la mano e la sensibilità dell'artista...
ciao
Chi ha prescha perda seis temp ("Chi ha fretta perde il suo tempo", detto romancio) |
|
|
vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 ottobre 2007 : 23:48:57
|
Conosco quei luoghi molto bene: li ho riconosciuti e te ne ho parlato in pvt. Fai bene a non divulgarli. Complimenti per la documentazione che è completa di tutti i dettagli necessari alla comprensione. Bellissime quelle foto in cui è evidente sul limitare degli scogli il "trottoir a vermeti", chiaro indice di luoghi assolutamente incontaminati. E' rimasto presente in pochissimi luoghi della costa siciliana, uno dei quali, molto famoso e ben conservato, all'interno della Riserva dello Zingaro. E'praticamente una formazione viva composta da una miriade di Vermetus. I gusci di questi molluschi si uniscono e si cementano tra di loro formando una specie di marciapiede. Bellissime quindi tutte le tue foto. Grazie Marcello per avermi regalato dei bellissimi ricordi. Davvero un bel lavoro. Beppe
A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)
cliccami: codice di comportamento del Birdwatcher |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|