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Galleria Tassonomica
di
Natura Mediterraneo
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Pangur Bán
Utente Senior
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Pangur Bán
Utente Senior
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 Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:32:04
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:32:34
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:33:08
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:33:41
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:34:11
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:34:43
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 19 dicembre 2024 : 18:35:16
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elleelle
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Flora e Fauna |
Inserito il - 20 dicembre 2024 : 12:17:22
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| Ma questa volta non hai usato il focus stacking? |
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 20 dicembre 2024 : 17:16:22
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| Impossibile, non stava fermo mezzo secondo. ^_^ |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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33023 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 20 dicembre 2024 : 18:55:36
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Negli occhi è riflessa la tua immagine. |
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Pangur Bán
Utente Senior
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Inserito il - 21 dicembre 2024 : 11:30:10
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Se un Salticidae restasse fermo abbastanza a lungo, sarebbe possibile scattarsi un perfetto selfie tramite il riflesso nei suoi occhi. L'ho visto realizzato, ma se all'epoca ne rimasi stupito, oggi dubito assai che quell'esemplare non fosse stato immobilizzato in qualche modo perché l'esperienza mi dice che questi ragni sono tra i meno pazienti. Candidati ideali sarebbero altri molto più tendenti a restare fermi come statue (Agelena e Argiope ad esempio) ma hanno occhi troppo piccoli.
Ammesso però di trovare un Salticidae particolarmente collaborativo, più che "byrba" algerina sarebbero da scegliere specie più grandi come Philaeus chrysops o Menemerus semilimbatus. Indispensabile a quel punto una slitta elettronica affinché la sequenza di scatti procedesse da sola, mentre il fotografo non dovrebbe far altro che restare immobile davanti al ragno illuminando se stesso con una luce proveniente dalla stessa direzione di quest'ultimo.
Senza l'ostacolo del tempo si potrebbe realizzare una lenta e precisa sequenza inquadrando i soli occhi ad alti ingrandimenti e il selfie sarebbe cosa fatta.
Sarebbe bello, ma la realtà è che non collaborano nemmeno a pagarli. Tuttavia non scappano a nascondersi come fifoni, ma eslorano, osservano, si mettono in tante pose restando allo scoperto e quindi sono comunque tra i più divertenti da fotografare anche senza la precisione del focus stacking.
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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33023 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 21 dicembre 2024 : 14:48:51
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Cyrba algerina, all'inizio, appena sollevata la pietra o la corteccia, resta fermo per un po'. Non so se possa bastare.
Un modo ancora più comuodo per farsi i selfie è fotografare un Euryopis.
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2713 Messaggi
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Inserito il - 21 dicembre 2024 : 18:03:05
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Un ottimo specchio! ^_^ Non ho mai incontrato il genere ma appare una vera sfida per quanto riguarda il cercare di evitare i riflessi.
| | Cyrba algerina, all'inizio, appena sollevata la pietra o la corteccia, resta fermo per un po'. Non so se possa bastare. |
Di seguito quello che ad oggi credo sia il mio miglior "selfie" nel riflesso degli occhi di un Philaeus chrysops:
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E' un ritaglio di un focus stacking realizzato all'aperto lo scorso marzo. Una sequenza di pochi scatti ma sufficienti. Un vantaggio che offrono i Salticidae è di avere una faccia "piatta" e quindi spesso non serve impilare troppi piani di fuoco per ottenere un bel risultato.
Alle mie spalle arrivava l'alba e quindi appaio in controluce dietro l'obiettivo. |
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Modificato da - Pangur Bán in data 21 dicembre 2024 18:07:18 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
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33023 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 22 dicembre 2024 : 15:02:36
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Bellissima foto!
Da concorso fotografico!
Per inciso, l'associazione Aracnofilia di cui sono socio e consigliere fa annualmente un concorso fotografico. Se partecipi vinci quasi di sicuro.
Link
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Modificato da - elleelle in data 22 dicembre 2024 15:05:28 |
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Pangur Bán
Utente Senior
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2713 Messaggi
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Inserito il - 22 dicembre 2024 : 17:55:00
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Grazie, anche considerando la qualità delle foto dei finalisti che ho visto nella pagina del concorso. 
Per un principio personale che seguo, non partecipo a concorsi, né tra l'altro mi interessa alcun copyright sulle mie foto. Cosa quest'ultima di cui alcuni sono molto gelosi dato che si ingegnano nell'apporre loghi, iniziali o firme. Posso capire che agisca così un professionista, ma un hobbysta... E' anche vero che nella mera condivisione in Rete c'è la volontà di mostrare i propri risultati, la quale è tanto più evidente quanto è più alto il numero di social a cui si partecipa.
Riguardo a me, pubblico in due sole community: Juza, le cui gallerie considero un sistema semplice e funzionale di organizzare le proprie foto con i dati EXIF, e Mediterraneo che è chiaramente legato a ciò che riguarda l'identificazione e la conoscenza. Perché è certo che buona parte di quello che so l'ho imparato qui.
Ho letto parecchie schede di Aracnofilia e ogni tanto lurko il forum, così come Entomologi, Le Monde des insectes e altri. Sommando l'intera Internet viene quasi da chiedersi se servano ancora a qualcosa le guide per il neofita. Non parlo dei costosi testi accademici perché lì si tratta l'anatomia interna, l'ecologia e si approfondiscono varie cose. Mi riferisco a quei pochi esami che ci sono in Biologia o Agraria e mi chiedo se in qualche università straniera esista un puro, vero Corso di Laurea in Entomologia.
Tornando a Cyrba algerina, a febbraio di quest'anno ero riuscito a realizzare dei focus stacking seppur di pochi scatti (il topic che avevo aperto deve essere qualche pagina indietro). Che cosa avevo fatto di diverso? Nulla, penso soltanto che fosse un esemplare più tranquillo, o almeno abbastanza da rimanere fermo qualche secondo. Idem per il Philaeus chrysops del selfie. Ho fotografato vari esemplari nel 2024 (sono facilissimi da trovare e dire che una volta mi lamentavo: dove sono i Philaeus chrysops!? ) e ad esso, o essa, è rimasta la palma del più collaborativo dell'anno.
Ecco un altro stacking di quella giornata:
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Modificato da - Pangur Bán in data 22 dicembre 2024 17:56:08 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
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33023 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 22 dicembre 2024 : 18:24:49
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Io ho un solo libro sui ragni: il manuale di Bellmann, che ritengo un buon compromesso tra rigore scientifico e divulgazione.
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2713 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 23 dicembre 2024 : 13:57:31
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Guida ai ragni d'Europa (Muzzio Editore). Agli inizi l'avevo adocchiata e avevo già in libreria la Guida degli insetti d'Europa di Chinery (Muzzio, 1987), fino ad allora mai aperta, ma più che all'entomologia ero interessato al semplice riconoscimento e trovai quasi subito più pratico consultare le tante esperienze dirette qui e altrove. In seguito mi sono reso conto che in Rete c'è una tale quantità di risorse, tra cui svariate gallerie tassonomiche come quelle di Mediterraneo, che non ho più pensato ai manuali.
Seppur lentamente, ogni anno aggiungo qualche conoscenza su questa o quella specie che torno ad incontrare durante le stagioni. Repetita iuvant e anche l'occhio entomologico comincia a funzionare: come volano, come si muovono, in che posizione si trovano, com'è la tela, sono indizi che in vari casi mi consentono ormai di capire soprattutto cosa non è, il che è sempre un buon punto di partenza.
Il problema vero comunque è il solito, ovvero il tempo. Attività sul campo e postproduzione al PC mi portano via quasi tutto quello libero, il che mi va benissimo, ma me ne servirebbe il doppio per dedicarmi anche ad altro tra cui uno studio più metodico. Per di più dall'autunno ho aggiunto la fotomicrografia con obiettivi da microscopio. Può considerarsi un genere a parte rispetto alla macro perché richiede attrezzatura specifica.
Era dall'anno scorso che ci pensavo ma ho aspettato di raccapezzarmi meglio con la diffusione della luce artificiale a forza di tentativi. Imperativa è una totale e prolungata immobilità dei soggetti perché le distanze di lavoro sono minime, la gestione della luce complessa e la precisione richiesta ancora maggiore, perciò i soggetti non possono che essere inanimati. Siccome di non uccidere intenzionalmente ne ho fatto un altro principio, raccolgo qualsiasi insetto morto per esercitarmi (anche quelli ridotti così male che una volta mai avrei toccato  ). Al momento utilizzo un vecchio ma discreto obiettivo russo da pochi euro che ha un ingrandimento nominale di 8x e per quest'inverno me lo farò bastare. Nell'autunno 2025, chissà, un Mitutoyo 10x? Non prima perché come si rialzano le temperature in primavera, mi rifiondo fuori.
Per tornare in topic e riferendomi a quanto scritto sopra, nei segnalibri del browser ho accumulato un ampio elenco di siti organizzato seguendo la tassonomia così che fare ricerche mi risulta più rapido.
Cyrba algerina
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Link (non è possibile copiare il link alla pagina della specie quindi va cercata)
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