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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
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 Syrphidae - Episyrphus balteatus
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Pangur Bán
Utente Senior


Regione: Umbria


2638 Messaggi
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Inserito il - 02 marzo 2024 : 07:52:59 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

28/02/2024, colline di Assisi

Immagine:
Syrphidae - Episyrphus balteatus
80,74 KB

Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 marzo 2024 : 23:30:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso che sia inconfondibile

Saluti
Alberto
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Pangur Bán
Utente Senior


Regione: Umbria


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Inserito il - 04 marzo 2024 : 07:27:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il primo che vedo nel 2024 ma probabilmente vanno in giro già da settimane. L'anno scorso ne vidi uno a gennaio.

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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2024 : 21:38:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pangur Bán:

Il primo che vedo nel 2024 ma probabilmente vanno in giro già da settimane. L'anno scorso ne vidi uno a gennaio.


Ho letto che sopravvivono all'inverno e che è una delle specie più comuni. In effetti ne ho visti e fotografati diversi.
Anzi ti dico che le specie di sirfidi che incontro sono poche e sempre le stesse, salvo che alcune non sono identificabili a livello di specie, ma solo di genere.
Io mi accontento.

Saluti e grazie
Alberto
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Pangur Bán
Utente Senior


Regione: Umbria


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Inserito il - 05 marzo 2024 : 11:16:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dal 2021 ad oggi ho fotografato appena una dozzina di specie identificate grazie al forum. Guardando la mia cartella delle foto ai ditteri, i Syrphidae sono comunque la famiglia più rappresentata, seguita da Bombyliidae e Tachinidae.
La verità è che se i sirfidi non fossero colorati, probabilmente li ignorerei come tanti altri moschini, invece il loro imitare gli imenotteri li rende molto fotogenici. :)




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Carlo Monari
Moderatore

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 07 marzo 2024 : 07:13:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il clima dell’anno scorso, almeno qui nel senese dove ormai passo la quasi totalità del mio tempo, è stato decisamente eccezionale; dappertutto fiori gialli frequentati da insetti come a volte non si vedono a marzo; tra questi Episyrphus balteatus in quantità. E direi che hai riassunto abbastanza bene alcuni motivi dell’interesse verso i sirfidi: tra tutti i ditteri, per lo più noti al grande pubblico solo per gli aspetti negativi (difficile trovare ditteri ‘belli’, mentre è pieno di esemplari brutti, fastidiosi, sporchi e anche pericolosi: mosche e mosconi quando non frequentano escrementi sono comunque una presenza fastidiosa, tafani e zanzare pungono e trasmettono malattie, migliaia di altre specie vivono esistenze per lo più defilate, per accorgersi di loro bisogna andare a cercarli. I sirfidi invece sono tanti (in Italia quasi un decimo di tutte le specie di ditteri) sono colorati, non pungono, frequentano fiori e boschi, dove è facile vederli librati a mezz’aria, immobili ali a parte. Poi, dal momento che molte specie hanno larve che si nutrono di afidi, sono considerati nostri alleati nella lotta contro i parassiti delle piante. In altre parole, se un non specialista ha interessi naturalistici, sono il primo e più facile punto di approccio all’ordine dei ditteri; così è stato per me. Qualcosa di analogo vale per i Bombyliidae, ma in misura molto minore.

Ciao

Carlo
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Pangur Bán
Utente Senior


Regione: Umbria


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Inserito il - 07 marzo 2024 : 17:59:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Da quel che vedo in Rete, studi di università ed istituti in vari luoghi d'Italia sullo stato della biodiversità sono accomunati dall'osservazione dei Sirfidi. C'è una locuzione che ho notato ricorrere in più articoli e dispense: Syrph the Net. Cito da questo volume:

Link

Syrph the Net (StN) è un database che utilizza i software Microsoft Excel e Word. Venne sviluppato a partire dal 1990. Sin dall’inizio, il suo obiettivo primario fu quello di produrre uno strumento predittivo per valutare il potenziale di mantenimento della biodiversità dei siti indagati e per la gestione della biodiversità stessa.


Oltre alla ricerca, in una pagina del sito del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara c'è un elenco di specie (del Ferrarese, ma presenti anche in altre parti d'Italia), quasi tutte con fotografia.

Link

Ho cercato qualcosa di simile in Umbria ma non ho trovato nulla. Sono finito però sulla pagina di un articolo che...

Poi, dal momento che molte specie hanno larve che si nutrono di afidi, sono considerati nostri alleati nella lotta contro i parassiti delle piante.


... tratta proprio di questo.

Episyrphus balteatus e Syrphus ribesii sono solitamente molto presenti in natura quindi bisogna fare attenzione a conservarli e mantenerli in campo per esempio attraverso l'inerbimento. Dallo stadio di larva di prima età a quello di larva matura sono capaci di consumare dagli 800 ai 1000 afidi.




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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 marzo 2024 : 23:58:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ai testi in Italiano citati sopra aggiungerei: “Burgio G., Sommaggio D., Birtele D., 2015. I Sirfidi (Ditteri): biodiversità e conservazione. iSPRA, Manuali e Linee Guida 128/2015, 182 pp.” scaricabile da qui: Link, che sicuramente altri avranno già ricordato in questo forum.

Interessante e assolutamente condivisibile quanto scritto da Carlo Munari, che ringrazio.

E grazie anche a Pangur Ban per aver avviato questa discussione.

Ciao
Alberto

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Pangur Bán
Utente Senior


Regione: Umbria


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Inserito il - 10 marzo 2024 : 18:30:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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