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Galleria Tassonomica
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Natura Mediterraneo
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 Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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| Autore |
 Discussione  |
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orni
Utente Senior
Città: Portoferraio
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orni
Utente Senior
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 Inserito il - 03 settembre 2007 : 00:35:19
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E la Viola corsica ilvensis
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orni
Utente Senior
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Inserito il - 03 settembre 2007 : 00:37:05
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Erebidae Arctiinae Genere: Arctia Specie:Arctia villica
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Scusate la digressione, non ho sbagliato forum. Ho pensato che forse vi avrebbe fatto piacere vedere l'habitat per una volta.
Ecco la farfalla
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Modificato da - mazzeip in data 10 gennaio 2017 07:34:25 |
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orni
Utente Senior
Città: Portoferraio
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Inserito il - 03 settembre 2007 : 00:38:29
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L'ho raccolta e subito si è attaccata al mio dito
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orni
Utente Senior
Città: Portoferraio
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Inserito il - 03 settembre 2007 : 00:42:35
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Non se ne voleva proprio andare, come se il tepore e il riparo dalla pioggia le facesse piacere. Allora ho deciso di portarla con me, giù nella valle, tenendola sulla mano
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orni
Utente Senior
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Inserito il - 03 settembre 2007 : 00:45:23
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Mezz'ora più tardi, stiracchiate le ali, si è messa a batterle velocemente. Per asciugarle ho pensato e alla fine è volata via!
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mazzeip
Moderatore
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13572 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 03 settembre 2007 : 12:13:05
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è proprio un'Arctia villica, ed è interessante perché ha le macchie bianche particolarmente ridotte. Il battito veloce delle ali, caratteristico di tutti gli eteroceri (farfalle notturne) con il corpo "grosso", serve più che altro a scaldare i muscoli deputati al volo, che per funzionare hanno bisogno di temperature di 30 gradi e oltre...
 Paolo Mazzei Link Link |
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orni
Utente Senior
Città: Portoferraio
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Inserito il - 03 settembre 2007 : 22:08:35
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Grazie Paolo, è veramente una splendida farfalla! Quanto alle macchie, non è possibile che, come esistono subspecie per la flora (e all'Elba ce ne sono molte endemiche) esistano anche per la fauna??
Ciao Ornella |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
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13572 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 04 settembre 2007 : 12:07:20
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Certo, ma bisogna distinguere tra sottospecie e variabilità della specie; non ha senso parlare di sottospecie per popolazioni in contatto tra loro, può avere un senso per popolazioni isolate, ma molti sistematici rifiutano in modo aprioristico ogni categoria sottospecifica, in quanto difficilmente definibile (cos'è una sottospecie, e cosa la differenzia da una "forma", una varietà, un morfotipo?), e anche a me le sottospecie sembrano spesso un modo che hanno i tassonomi per descrivere a tutti i costi (associandogli il proprio nome) qualcosa di vagamente artificioso... 
Ad esempio, questa è la ornamentazione tipica della specie:
questa è la sottospecie angelica (foto di Gottardo Crameri, fatta nell'Estremadura spagnola):
caratterizzata dalla confluenza ed estensione delle macchie bianche; questa invece è stata fotografata da Marcello alle Saline di Trapani in Sicilia
Link
e come vedi ha caratteristiche intermedie tra le due; ma qual'è la variabilità della specie in Sicilia? Tra le popolazioni iberiche e quelle italiane esiste una variazione clinale o le popolazioni sono isolate e sufficientemente differenziate morfologicamente? E cosa dire dell'Elba? Sinceramente non lo so, un individuo solo dice poco, bisognerebbe esaminarne un numero elevato e controllare se, dal punto di vista genetico, la/le popolazioni dell'Elba si discostano da quelle continentali...
Paolo Mazzei Link Link |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
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3768 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 04 settembre 2007 : 13:51:31
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Carissimo Paolo, tempo addietro avevo donato alcuni esemplari di Arctia villica siciliane della raccolta mia e di mio padre, all'amico lepidotterologo Uberto Nardelli, che stava effettuando uno studio comparativo sulle popolazioni Sudeuropee e Nordafricane di questa specie, insieme al notissimo lepidotterologo tedesco Josef J. de Freina.
Neanche a farlo apposta ho ricevuto qualche giorno fa il lavoro conclusivo, di recentissima pubblicazione, scritto (in tedesco) appunto insieme a Josef J. de Freina, sulla rivista "Entomologische Zeitschrift" (Stoccarda).
In questo contributo, come già Nardelli mi aveva preannunciato (vedi questa discussione), i due Autori hanno preso in esame le popolazioni del complesso Arctia villica del Sudeuropa e Nordafrica, giungendo alla conclusione, (corredata da una serie di osservazioni morfologiche e biologiche e da oltre un centinaio di foto), che nell'area in esame sono presenti addirittura tre specie diverse. 
Per essere più chiaro, vi riporto uno stralcio del riassunto in italiano.
Riassunto.
Le popolazioni Sudeuropee e Nordafricane dell' Arctia villica (Linnaeus, 1758)- complex, sono state analizzate in base a numerosi esemplari. Le loro caratteristiche morfo-comportamentali sono state valutate, evidenziate e raffigurate...
L'area adriatica (l'intera Italia Peninsulare, la Dalmazia fino alla Grecia con le Isole Egee) e l'Europa Mediterranea-Occidentale (Francia meridionale fino alla Spagna centrale), sono colonizzate da popolazioni di Arctia villica, le quali, di norma, presentano le tipiche macchie delle ali anteriori di color crema fino a giallo chiaro e che tendono, a differenza delle popolazioni nordiche, alla formazione di macchie addizionali.
La parte meridionale della Penisola Iberica, il Nord Africa e la Sicilia, sono invece colonizzate da un secondo morfotipo. Questo raggruppa popolazioni con macchie delle ali grandi, di color giallo chiaro fino a giallo limone, che quasi sempre sono confluenti alla base e sulla porzione esterna dell'ala.
Queste popolazioni si dividono a loro volta in due specie sorelle di A.villica.
Di queste, la prima, cioè Arctia angelica (Boisduval, 1829) è diffusa in alcune regioni del Nord Africa, dal Marocco alla Tunisia e nella parte meridionale della Penisola Iberica, dove, in taluni luoghi del Centro Spagna, la situazione si complica in quanto le due specie si sovrappongono, creando forme di transizione da Arctia villica.
La seconda specie, Arctia konewkaii (Freyer, 1851) è confinata in Sicilia.
Allevamenti "ab ovo" di A. konewkaii, così come allevamenti ibridi di A. villica maschio x A. konewkaii femmina, confermano la stabilità genetica e le caratteristiche di entrambe le specie, l'esistenza di una barriera di fertilità e con ciò la differenza specifica delle popolazioni sicule da quelle di A. villica dell'Italia Continentale e Isola d'Elba.
Alla luce di tutto ciò, dunque, le tre foto che hai inserito, Paolo, dovrebbero ritrarre, in sequenza, le tre diverse specie: A. villica, A. angelica (Estremadura) e A. konewkaii (Sicilia).
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 04 settembre 2007 15:26:33 |
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orni
Utente Senior
Città: Portoferraio
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3547 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 04 settembre 2007 : 21:18:06
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Ho trovato una vecchia foto (2005) di un altro esemplare fotografato in casa e mi sembra che le macchie si avvicinino molto a quelle della forma tipica. Ciao, interessantissima discussione la vostra.
Grazie Ornella
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fiona
Utente nuovo
Città: nocera inferiore
6 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 22 giugno 2013 : 12:12:52
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| Salve! Cerco consigli su come allevare i bruchi di questa farfalla, ne avrò circa 80 e sono voraci adesso, si sono schiusi il 2 giugno. |
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Arctia villica bagnata
