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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2638 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 maggio 2022 : 17:25:59
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16/04/2022, colline di Assisi.
Ho letto delle differenze tra Hister illigeri illigeri e Hister quadrimaculatus. Descrizioni molto accurate e tecniche che ho capito solo in parte. Ho capito che avrei dovuto fargli una foto ventrale. Magari al prossimo, sempre non chiedendomi dove ha messo le zampe visti i gusti alimentari. Questo, per via delle dimensioni e della mancanza di strie evidenti in fondo e ai lati della stria suturale, per me è Hister quadrimaculatus.
Carattere: intrattabile! L'ho trovato sotto un sasso la mattina presto ma era difficile da fotografare nella posizione in cui era, così l'ho portato a casa. Pessima idea, avrei dovuto approfittare del momento in cui era bloccato dal freddo: non è stato fermo un attimo. Lo avevo messo sotto il solito coperchietto senza sapere che rispetto ad altri coleotteri di pari dimensioni ha la forza di trascinarlo e liberarsi. Mi sono assentato un po' dalla stanza spegnendo la luce, come faccio sempre per tranquillizzarli, e al ritorno era sparito. L'ho ritrovato a metri di distanza mentre continuava a procedere inarrestabile. Dopodiché, rimesso sul tavolo, non ha mai smesso di cercare di scappare e spingere perciò l'ho lasciato libero di muoversi e gli ho fatto scatti al volo di cui qui di seguito metto quelli riusciti meglio. Riportato nell'erba, potrei pensare che se ne sia andato imprecando. ^_^
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13229 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 maggio 2022 : 17:54:35
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Le ultime due foto mostrano le pleure protoraciche con peli bruni e assieme alla forma ovaloide dicono che hai visto giusto. Inserisco foto ritoccata per mostrare alcuni caratteri tipici della specie e cioè: - pleure con peluzzi eretti bruni (assenti in illigeri ma presenti in altre specie); - stria laterale esterna del protorace corta, che non arriva a metà (sino a metà in pustulosus che ha pure peli alle pleure e elitre con macchie rosse, se ci sono, ma che ha forma più subparallela alle elitre); - stria laterale interna del protorace che forma un angolo ottuso dietro gli occhi); - colore rosso che si estende spesso lungo il margine elitrale. Immagine: 147,85 KB |
"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2638 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 maggio 2022 : 20:52:42
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Grazie della spiegazione sempre molto chiara.
Spesso incontro in Rete descrizioni di cui devo fare una specie di traduzione perché quella dell'entomologia è quasi una lingua a parte, però come si fa altrimenti ad indicare certi, minimi dettagli senza un lessico stabilito? Tutto ciò è comprensibile nella sua logica, meno nel risultato senza un'adeguata preparazione.
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13229 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 maggio 2022 : 21:11:50
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E' inevitabile che la complicata e quasi infinita terminologia delle migliaia di diversi caratteri degli organismi viventi in genere (non solo insetti) vada appresa se si vuole approcciare una identificazione accurata ad es. su chiavi dicotomiche. Altrimenti ci si dovrebbe accontentare di arrivare al genere o famiglia. Quindi chi identifica ha due alternative: - dire cosa o chi è e stop, rispettivamente nel presente caso, Histeridae/Hister sp. o Hister quadrimaculatus; - dire, in quanto richiesto, chi è, cioè Hister quadrimaculatus e aggiungere il perchè lui e non altri. L'ultima cosa non è sempre possibile per almeno tre "motivi" ovvero: - per evitare una mera elencazione di molti caratteri di quella specie (e delle altre) purchè visibili, come dici spesso incomprensibili ai più; - perchè spesso l'ID della specie per l'identificatore, esula dal guardare i classici caratteri, spesso ricorrendo mentalmente ad alcuni di essi indefinibili (più lungo, più tozzo, più panciuto, ecc.) e/o non codificati nei testi ma che derivano dalle osservazioni personali e servono ad escludere subito altre specie e concentrarsi su poche di esse; - mancanza di tempo da dedicare all'elencazione e citare i confronti. Vi è la pratica impossibilità di sostituire un termine codificato dagli esperti (tratto spesso da radici greche o latine) e relativo ad un carattere, con altri di immediata comprensione a tutti, a meno di usare, che so, sei/dieci parole in sostituzione per ciascuno di essi: così l'evidenziazione su una foto dei caratteri di interesse è utile a interpretare i termini, ma può non bastare. Ogni volta che affronto un gruppo diverso di insetti ad es., devo impratichirmi nei nuovi termini, propri di quel gruppo o parte morfologica, se voglio usare le chiavi dicotomiche. Solo nei Coleotteri esiste l'elitra, solo nelle farfalle esiste la spiritromba, solo negli Imenotteri Apocriti esiste il propodeo, ecc. Anche per neofiti i primi due termini sono perlopiù noti ma forse non il terzo citato... Come vedi, non lavorando più, ho tempo per fare queste minilezioni sui problemi nomenclaturali della morfologia degli insetti (oltre a quelli relativi ai binomi da utilizzare ), ma non voglio nemmeno esagerare per cui, stop!
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"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Pangur Bán
Utente Senior
Regione: Umbria
2638 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 maggio 2022 : 00:12:54
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E' una disciplina complessa ma anche affascinante. E' facile venirne assorbiti una volta che si comincia ad esplorarla, il che penso succeda a molti entomologi o semplici appassionati. Ciò che manca al profano è il tempo di arrivare ad un certo livello di conoscenza ma alla lunga può comunque ottenere una buona esperienza per lo meno delle specie della propria zona. Il mio interesse per la macrofotografia in questo mese di maggio compie un anno e il riconoscimento degli insetti ne è stata una conseguenza naturale. In 12 mesi ho imparato più cose sulla fotografia e sulla microfauna (per la seconda in particolare grazie a questo forum) di quanto abbia mai fatto in precedenza. In realtà non è che sia molto ma mi accorgo di come qualcosa di quella infinita teminologia sia entrata nel mio parlare o anche solo ragionare di questo o quell'insetto. Proprio come un apprendimento di una lingua per ascolto e ripetizione più che per studio effettivo.
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