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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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Max10
Utente Junior
Città: Lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
44 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 gennaio 2021 : 17:40:13
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Buonasera a tutti!
Ieri fra un acquazzone e l'altro ho trovato un paio d'ore per fare un giretto naturalistico nei campi dintorno Lucca, la mia città. In uno dei suddetti campi ho trovato i due esemplari che vi propongo: essi poggiavano a 5 metri circa di distanza l'uno dall'altro, proni sul campo erboso, zuppo d'acqua dalle abbondanti piogge della settimana e della mattinata stessa di ieri. Sono esemplari apparentemente perfetti, senza ferite nè fratture, con un bel colorito, integri...fin da subito mi sono incuriosito sul come fossero morti...se non era stato un predatore, forse erano morti annegati? Di stenti? (pioggia, freddo, fame, ..?) Tuttora non ne ho idea e mi rifaccio ai vostri pareri. Oltre che sulle cause della loro morte, mi sono anche interrogato sulla corretta identificazione di queste sventurate bestioline. Non sono un intenditore di micromammiferi, quindi ho fatto fatica a stringere il cerchio ma credo di essere giunto a circoscrivere una rete ristretta di "indiziati"...(ovviamente correggetemi se dico delle cavolate, ne sarò ben felice...imparare è bellissimo ) Credo appartengano al genere Microtus, sottogenere Terricola...qui però ahimè mi fermo, in quanto le mie scarse competenze non mi assistono più... I sospetti vanno a ricadere su M.multiplex e M.savii...avevo anche pensato a M.subterraneus in quanto ho trovato nel medesimo campo piccole buche nel terreno ma non credo che questa arvicola sia attestata in Toscana (non so)... Di seguito vi fornisco dati utili (spero) per l'identificazione: - luogo: campo erboso, non coltivato, erba bassa, terreno molto umido per abbondanti piogge, Lucca, +19 s.l.m. - data: ieri, 23/01/21, ore 16:00 circa - lunghezza: 14.5 cm (di cui 3 cm di coda) - 13 cm (di cui 2.5 cm di coda) - polpastrelli: 5 nelle zampe posteriori (ben definiti), 5 nelle zampe anteriori (4 ben definiti e uno molto più piccolo)
E questo è tutto, gente! (cit.)
Un ringraziamento in anticipo a chiunque mi sappia aiutare!
Max
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Modificato da - vladim in Data 26 gennaio 2021 22:07:04
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MicheleM
Utente V.I.P.
Città: Cupra Marittima
Prov.: Ascoli Piceno
Regione: Marche
286 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 gennaio 2021 : 20:50:27
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Certamente Microtus del gruppo Terricola. Da escludere Microtus subterraneus in quanto non presente in Toscana. Non è possibile da queste foto e dalla descrizione escludere con certezza nessuna delle due rimanenti specie, pur essendo Microtus savii decisamente la più probabile, sia perché molto abbondante in quell'area, sia per l'habitat che hai descritto, sia per il piede posteriore "apparentemente" molto piccolo (nel Microtus multiplex è leggermente più grande che nel M. savii, ma servirebbero le misure). Se c'è stata una forte pioggia improvvisa è possibile che le tane si siano allagate e che poi siano morti di freddo...
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Michele |
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Max10
Utente Junior
Città: Lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
44 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 gennaio 2021 : 23:53:03
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| Messaggio originario di MicheleM:
Certamente Microtus del gruppo Terricola. Da escludere Microtus subterraneus in quanto non presente in Toscana. Non è possibile da queste foto e dalla descrizione escludere con certezza nessuna delle due rimanenti specie, pur essendo Microtus savii decisamente la più probabile, sia perché molto abbondante in quell'area, sia per l'habitat che hai descritto, sia per il piede posteriore "apparentemente" molto piccolo (nel Microtus multiplex è leggermente più grande che nel M. savii, ma servirebbero le misure). Se c'è stata una forte pioggia improvvisa è possibile che le tane si siano allagate e che poi siano morti di freddo...
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Buonasera Michele.
Grazie per la tua risposta. Mi hai completamente delucidato riguardo la causa della morte, sicuramente sarà andata così. Ho tre curiosità da porre: 1) quanto dovrebbe essere lungo in media un piede posteriore di M.multiplex? e quanto uno di M.savii? 2) è una diceria oppure è vero che M.subterraneus dovrebbe avere un colore del pelo dorsale più scuro rispetto alle altre arvicole ed un pelo ventrale più argenteo? Perchè onestamente anche cercando su Internet (per quello che può valere) le immagini che ho visto di arvicole sono tendenzialmente dai toni più chiari rispetto agli esemplari che ho rinvenuto... 3) dopo aver scritto la discussione, nei giorni scorsi, mi sono messo a studiare questa area a me poco nota (micromammiferi) ed in particolare le arvicole. Ho scoperto che a parte M.savii, che come giustamente ricordavi te è molto presente un po' su tutto il territorio nazionale, le altre specie non sono ben delimitate geograficamente in Italia. Per esempio, M.multiplex è sicuramente presente al Nord (compresa la Liguria) mentre M.subterraneus si attesta con certezza solo in Friuli, Veneto e Trentino. Eppure secondo Nappi et al, 2012 - Considerazioni su alcune morfologie dentarie di arvicole sotterranee Microtus (Terricola) (Mammalia, Rodentia, Cricetidae) dell’Italia centrale cito: "l’unica presenza certa di specie di Microtus (Terricola) oltre M. gr. savii, in Italia centrale, è quella di M. multiplex in Toscana" e cito nuovamente "Di M. subterraneus, invece, si dispone delle segnalazioni di PACI & BERTARELLI (1999), GAGGI & PACI (2003), PACI (2003) e PACI et al. (2003) in Umbria e nelle Marche". Mi domando quindi se M.subterraneus possa già essere presente anche in Toscana (cosiccome in altre regioni) e magari manchi ancora l'ufficialità.
Interessante questo mondo dei micromammiferi |
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Modificato da - Max10 in data 26 gennaio 2021 23:54:53 |
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MicheleM
Utente V.I.P.
Città: Cupra Marittima
Prov.: Ascoli Piceno
Regione: Marche
286 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 gennaio 2021 : 13:55:32
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Ciao,
iniziando dalla tua ultima domanda:
3)prova a leggere alla pagina 143 di questo volume: Link Trovi una risposta abbastanza esaustiva.
1) C'è spesso sovrapposizione nelle misure del piede posteriore, per cui non puoi prenderlo da solo come carattere discriminante in queste specie. Di MEDIA però in M. savii la lunghezza del piede è tra i 13 e i 15 mm, mentre in M. multiplex è spesso di 15-17 mm. Ma come ho detto, non si può assolutamente prendere come carattere diagnostico.
2) Il colore del pelo è estremamente variabile e non è un carattere diagnostico. Varia molto in base alla popolazione considerata. Sia in M. savii sia in M. subterraneus si presentano colori tendenti al grigio scuro, oppure al bruno giallastro, opppure al ruggine e così via.
La verità è che con le arvicole del gruppo Terricola, si può arrivare a dire la specie solo in seguito a complesse analisi morfologiche (o, tanto meglio, genetiche) oppure, se si è fortunati, andando per esclusione (in zone geografiche in cui si può sicuramente escludere la presenza di una o di un'altra specie) oppure considerando l'habitat (escluderei di trovare M. subterraneus in un campo incolto a livello del mare per esempio, in quanto specie più tipicamente legata a radure di montagna o ad habitat forestali ad un certa altitudine. Poi mai dire mai ovviamente...).
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Michele |
Modificato da - MicheleM in data 27 gennaio 2021 13:56:23 |
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Max10
Utente Junior
Città: Lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
44 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 gennaio 2021 : 20:19:45
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| Messaggio originario di MicheleM:
Ciao,
iniziando dalla tua ultima domanda:
3)prova a leggere alla pagina 143 di questo volume: Link Trovi una risposta abbastanza esaustiva.
1) C'è spesso sovrapposizione nelle misure del piede posteriore, per cui non puoi prenderlo da solo come carattere discriminante in queste specie. Di MEDIA però in M. savii la lunghezza del piede è tra i 13 e i 15 mm, mentre in M. multiplex è spesso di 15-17 mm. Ma come ho detto, non si può assolutamente prendere come carattere diagnostico.
2) Il colore del pelo è estremamente variabile e non è un carattere diagnostico. Varia molto in base alla popolazione considerata. Sia in M. savii sia in M. subterraneus si presentano colori tendenti al grigio scuro, oppure al bruno giallastro, opppure al ruggine e così via.
La verità è che con le arvicole del gruppo Terricola, si può arrivare a dire la specie solo in seguito a complesse analisi morfologiche (o, tanto meglio, genetiche) oppure, se si è fortunati, andando per esclusione (in zone geografiche in cui si può sicuramente escludere la presenza di una o di un'altra specie) oppure considerando l'habitat (escluderei di trovare M. subterraneus in un campo incolto a livello del mare per esempio, in quanto specie più tipicamente legata a radure di montagna o ad habitat forestali ad un certa altitudine. Poi mai dire mai ovviamente...).
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Buonasera Michele.
Non so davvero come ringraziarti! Grazie mille per le misure del piede, le considerazioni sul pelo e in special modo per il documento linkato...veramente ottimo!
Mi resta soltanto uno sfizio da togliermi...per caso qualcuno è in possesso dell'articolo "Paolucci P., 2008 - Microtus multiplex (Fatio, 1905). Distribuzione geografica."..? Dovrebbe trovarsi in: "Amori G., Contoli L., Nappi A. (a cura di). Fauna d’Italia. Mammalia II. Erinaceomorpha, Soricomorpha, Lagomorpha, Rodentia. Edizioni Calderini, Milano". Lo chiedo perchè a quanto pare esso rappresenta l'unico documento ufficiale che attesti la presenza di M.multiplex in Toscana...ed ormai ci sono dentro! Voglio sapere tutto! Scherzi a parte, mi farebbe davvero piacere leggerlo...qualcuno ne è in possesso?
Grazie ancora, Michele! Mi hai fatto scoprire un sacco di cose nuove |
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MicheleM
Utente V.I.P.
Città: Cupra Marittima
Prov.: Ascoli Piceno
Regione: Marche
286 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 febbraio 2021 : 10:23:16
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Eccomi in ritardo...
L'articolo che tu hai citato non è un vero articolo ma il paragrafo di un libro, per cui non è disponibile. Non so nemmeno se sia legale fargli una foto e mandartela, visto che io ce l'ho, però posso dirti cosa c'è scritto riguardo alla distribuzione di Microtus multiplex in Toscana:
"...A Sud giunge sino all'Appennino toscano e all'alta Pianura Padana." Basta. Non dice altro.
Esistono altri lavori che però sono presenti solo su riviste locali e non sono disponibili in rete. Sono tutti lavori ormai datati e si basano principalmente sull'analisi delle borre. Il paragrafo del libro di cui sopra fa riferimento sicuramente a quei lavori lì, perché non aggiunge nessun dato nuovo all'interno del testo.
Sono riuscito a trovare un solo lavoro liberamente scaricabile: Link
Se trovo altre informazioni te lo faccio sapere.
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Michele |
Modificato da - MicheleM in data 01 febbraio 2021 10:27:50 |
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Max10
Utente Junior
Città: Lucca
Prov.: Lucca
Regione: Toscana
44 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 febbraio 2021 : 09:33:43
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| Messaggio originario di MicheleM:
Eccomi in ritardo...
L'articolo che tu hai citato non è un vero articolo ma il paragrafo di un libro, per cui non è disponibile. Non so nemmeno se sia legale fargli una foto e mandartela, visto che io ce l'ho, però posso dirti cosa c'è scritto riguardo alla distribuzione di Microtus multiplex in Toscana:
"...A Sud giunge sino all'Appennino toscano e all'alta Pianura Padana." Basta. Non dice altro.
Esistono altri lavori che però sono presenti solo su riviste locali e non sono disponibili in rete. Sono tutti lavori ormai datati e si basano principalmente sull'analisi delle borre. Il paragrafo del libro di cui sopra fa riferimento sicuramente a quei lavori lì, perché non aggiunge nessun dato nuovo all'interno del testo.
Sono riuscito a trovare un solo lavoro liberamente scaricabile: Link
Se trovo altre informazioni te lo faccio sapere.
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Caro Michele,
grazie, grazie, grazie! Mi hai tolto ogni dubbio con dovizia di particolari, adeguate considerazioni personali e documenti ufficiali. Ora sono sicuro che gli esemplari ritrovati siano M.savii. Trovo che sia bellissimo poter viaggiare nella natura non solo fisicamente ma anche tramite lo studio di documenti scientifici, mi ha sempre affascinato ripercorrere la storia umana e faunistica. Di un argomento di cui sapevo poco o nulla, ora mi trovo ad avere le basi e penso proprio che continuerò ad informarmi e a studiare.
Grazie ancora Michele, per avermi accompagnato (anzi guidato!) in questa "passeggiata" scientifica |
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