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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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elleelle
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Inserito il - 29 dicembre 2020 : 21:44:39
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Neoscona adianta
I maschi sono poco più piccoli delle femmine e hanno un approccio piuttosto cauto. Di solito la femmina li minaccia se si avventurano nella sua ragnatela. Se il maschio si mantiene ai margini e non cerca di forzare la situazione, col tempo la femmina lo lascia avvicinare, e i due possono anche convivere – a debita distanza – sulla tela della femmina.
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Per il corteggiamento vero e proprio, però, il maschio tesse una rete parallela a quella della femmina, fatta di uno o pochi fili, e la invita a raggiungerlo lì, con ciò dimostrando di essere interessata e non aggressiva.
In alcuni casi, però, il corteggiamento può finire male e il maschio viene predato. Mi risulta che il comportamento sia analogo per buona parte degli altri Araneidae con un dimorfismo simile, come Araneus e Larinioides.
Nella foto maschio di Neoscona adianta imbozzolato e predato).
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Modificato da - elleelle in data 29 dicembre 2020 22:09:31 |
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elleelle
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Inserito il - 29 dicembre 2020 : 21:51:51
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Maschi audaci e determinati (Dysdera)
I maschi di queste specie, appena vedono una femmina, le si avvicinano con grande determinazione, senza cautela e senza mettere in atto comportamenti ritualizzati. Le femmine, da parte loro, subiscono l’iniziativa del maschio senza aggredirlo, anche se, di solito, lo minacciano formalmente aprendo i cheliceri in atteggiamento di attacco.
Il maschio si infila frontalmente sotto la femmina, sfiorandole senza paura i cheliceri aperti, e afferra con i propri cheliceri il peduncolo o lo stesso opistosoma, sollevando in misura più meno marcata il corpo della femmina. Alla fine della copula il maschio si disimpegna rapidamente e la femmina reagisce minacciandolo, ma non lo attacca con l’intenzione di predarlo. Un comportamento che ricorda vagamente quello dei felini.
Anche il genere Segestria, tassonomicamente vicino, ha un comportamento analogo.
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Modificato da - elleelle in data 29 dicembre 2020 21:55:06 |
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elleelle
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Inserito il - 29 dicembre 2020 : 22:00:12
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Il meccanismo dell’accoppiamento
I ragni si accoppiano con un meccanismo molto particolare, che li distingue nettamente dagli insetti e dalla maggior parte degli altri animali. Infatti, l’organo che produce lo sperma non è lo stesso che ha la funzione di introdurlo nel corpo della femmina.
Lo sperma viene espulso dall’organo maschile vero e proprio, che si trova in posizione addominale, sotto forma di una gocciolina. Gli organi deputati all’introduzione dello sperma nell’organo femminile (epigino) sono invece i palpi, posti ai lati dei cheliceri, che, nei maschi, sono profondamente modificati anatomicamente e funzionalmente per lo scopo. I palpi hanno una forma molto particolare e tipica di ciascuna specie, e sono compatibili solo con l’epigino delle femmine della stessa specie, come una chiave è compatibile con il relativo cilindro. Ciò rende impossibile l’accoppiamento tra maschi e femmine di specie diverse, anche se morfologicamente simili.
L’esame al microscopio della forma dei palpi e dell’epigino è infatti il modo più certo per individuare a quale specie appartiene un ragno.
Il problema di come trasferire la gocciolina di sperma dall’organo maschile ai palpi, che hanno una struttura funzionale simile a quella di una siringa, è risolto con l’uso della “spermweb”, un piccolo triangolo di ragnatela che il ragno costruisce all’occorrenza e sul quale depone la goccia di sperma, che poi aspira per caricare i palpi. Nella foto si vede questa operazione compiuta da un maschio di Argyrodes sp.
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elleelle
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Inserito il - 29 dicembre 2020 : 22:07:17
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Le posizioni
Dato che i palpi si trovano ai lati della bocca, le posizioni che i ragni assumono devono essere necessariamente diverse dalla posizione che assumono la maggior parte degli insetti, dei mammiferi e degli uccelli a noi noti.
Le posizioni usate devono tener conto di questo elemento anatomico e devono essere compatibili con i rapporti dimensionali tra i due partner. In molti casi la posizione dei due partner è invertita, tipo testa-coda; in altri casi è frontale.
La posizione allineata testa-testa, che si potrebbe definire “del missionario” è relativamente rara, e si osserva, per esempio, in Thomisus e in Argiope. Nella foto un accoppiamento di Argiope lobata. Oltre al maschio in copula se ne vedono altri che aspirano ad accoppiarsi anche loro. Nella foto successiva l’accoppiamento di due Tetragnatha che si tengono in posizione frontalmente afferrati per i cheliceri, come già abbiamo visto per Argyrodes e Neriene.
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Scotophaeus usa invece la posizione testa coda come Hogna radiata.
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