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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
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Istrice
Amministratore
Città: Ostia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 16:47:03
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noooooooooooooooooooooooo!! wow |
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Angelo p
Utente Senior
Città: Albenga
Prov.: Savona
Regione: Liguria
3071 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 17:15:26
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| Messaggio originario di nimispl:
... E’ un incontro del Forum, perchè Sandro lo ha scoperto adesso. ...
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Ma l'ha scoperto da solo o glielo hai mostrato tu? Se fosse vera la prima ipotesi allora bisogna dire che quell'uomo è un Mostro... alla sua venerabile età scoprire i piccoli segreti del computer... non è da tutti! a p |
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nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 17:44:08
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| Angelo.p scrive: "Ma l'ha scoperto da solo o glielo hai mostrato tu? Se fosse vera la prima ipotesi allora bisogna dire che quell'uomo è un Mostro... alla sua venerabile età scoprire i piccoli segreti del computer... non è da tutti!" |
Io rispondo: Pignatti - alla sua venerabile età - non scopre adesso i "piccoli segreti del computer". E' stato il primo botanico italiano a scoprire le potenzialità dei computer quando ancora si chiamavano "cervelli elettronici". Da studentello (anni '70), lo aiutavo a perforare le schede per la prima banca-dati della Flora d'Italia. Grazie a Pignatti, Trieste fu il primo polo per l'introduzione dell'analisi multivariata in Italia (dendrogrammi, ordinamenti...etc.). Pignatti è stato un Grande Pioniere ed è ancora un Grande Maestro. ...se non aveva tempo per i "Forum" vuol dire che l'occupa per altre cose (ad es.: la nuova versione della Flora d'Italia!). ciao PL
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AngelaI
Utente Super
Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone
Regione: Lazio
13740 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 17:46:34
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Per noi ..... che ci sentiamo così piccoli piccoli di fronte a tanta conoscenza ..è un vero onore! Grazie.
Angela e Gianni |
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Admin
Forum Admin
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
4614 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 18:45:31
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Grazie!!!!
E' per noi davvero un onore e motivo per proseguire sempre più decici per la
nostra strada.
Ben
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 22:03:20
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Non ho parole per esprimere la stima che provo per quest'uomo, prima ancora che per questo studioso.
Se quanto facciamo qui può sollecitare anche solo un minimo interesse, allora dobbiamo davvero rimboccarci le maniche.
Grazie, Pier Luigi
Ciao, Andrea |
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tepare
Utente Senior
Città: Fiumicino - Isola Sacra
Prov.: Roma
Regione: Lazio
508 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 23:03:57
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se non e' un omonimo lo saluto anch'io [anche se non e' lui], che di botanica non ne capisco nulla ma che di incontri/ore di lavoro fino a tarda sera [si fa' per dire] con i "DIPARTIMENTI" ne ho fatte tante una di queste se non ricordo male data la mia eta' quando il prof. era il "Direttore" del dip.to di biologia vegetale. Sandro Pignatti professore ordinario di Ecologia presso l'Università di Roma "La Sapienza"
un saluto da webcamitinerante Link |
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Salvatore Caiazzo
Moderatore
Città: Monteveglio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
3994 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 agosto 2007 : 23:29:01
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Un grande grazie a Pier Luigi per aver portato quella leggenda vivente che è il prof. Pignatti a conoscere il forum. Al confronto siamo tanti studentelli alle prime armi e mi immagino i suoi sorrisi nel leggere certe nostre discussioni. Il nostro forum si è arricchito di un GRANDE incontro, e da oggi, ogni volta che prenderemo in mano "il Pignatti", sapremo che dietro il libro c'è un grande maestro che ci ha onorato della sua presenza sul forum. un affettuoso saluto ai prof.
Siamo parte della natura - Salvatore |
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macromicro
Utente Super
Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
7113 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 14 agosto 2007 : 12:59:51
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Spero solo, anche 'una tantum', di leggere due paroline in NM da tanto maestro
Gianfranco |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 agosto 2007 : 15:37:58
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Vedo solo ora questa bella notizia...gradita quanto le mie vacanze...
Grazie Pierluigi
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 agosto 2007 : 20:39:36
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...vabbè, adesso devo far iscrivere Pignatti al Forum... Per finire, vi mando due frammenti di vita all'Università di Trieste, ove Pignatti ha scritto la Flora ed ha fondato una Scuola. Sono due "Odi", una scritta per il pensionamento di Erika Pignatti, l'altra (già sul Forum da qualche parte) scritta in occasione dell'emeritazione di Pignatti all'Università di Roma. Dante rabbrivirebbe. Però a Trieste si usa così... un caro saluto a tutti PL
------------------ O D E
per il pensionamento di
Erika Pignatti-Wikus
composta (con affetto)
da POETA DI CORT(-il)E
PETER LUDWIG von NIMIS
rappresentata a Tergeste nella Sala di Geobotanica con la partecipazione di:
Elena Pittao (Musa), Pier Luigi Nimis (Recitante), Tiziana Cusma (Musa), Vera Kosovel (Musa),
+ le comparse:
Annalisa Falace, Andrea Moro, Andrea Nardini, Elvezio Ghirardelli, Enrico Feoli, Enrico Ferrero, Franco Bersan, Gianni Amirante, Giorgio Graziosi, Giorgio Valli, Guido Bressan, Laura Feoli Chiapella, Lia Ghirardelli, Loredana Rizzi-Longo, Mauro Tretiach, Miris Castello, Michele Codogno, Sandro Pignatti..., Sebastiano Salleo, Stefano Martellos, etc. etc. etc....
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Prologo alle Muse
Oh Muse Superne, dal Pàrnaso nate Prostrato v’imploro, il Vate ispirate! (Me manca mezz’ora, doman xe la festa Che cavolo scrivo? Che ora funesta!) Calliope, Tersicore, Pandora…Samantha! (‘sta qua xe colei che di grazia s’ammantha…) Aìta vi impetro per l'ardua tenzone: Cantar per la Erika che va in pensione!
Provemo:…Calliope?
Voce della prima Musa:
"Nel mezzo del cammin della mia vita Mi ritrovai in una selva oscura, Ma Erika sbucò dalla verzura Ed io non ebbi quinci più paura…” E se ‘sta rima ancora la perdura, Finire ‘sta poesia la sarà dura… Mi cambio Musa: …Euterpe?
Voce della seconda Musa:
"Dall’ Alpi alle Piramidi, e dal Rio Ospo al Reno Di Erika il gran fulmine passò come un baleno…"
...e mo' no sarìa mal buttarse sotto un treno. Cambiemo Musa: …Eudora?
Voce della terza Musa:
"Io fui, siccome un mobile Ed ebbi una flussione Sapendo che la Erika Ormai è già in pensione…"
Malora, col Manzoni no rivan versi buoni…! Mi cambio Musa: …Clitennestra?
Voce della quarta Musa:
"I cipressi, che a Bolgheri alti e schietti Van da Opicina in duplice filar Non essendo autoctoni - poaretti, Non vanno bene per caratterizzar…"
...E qua tutti i me butta in fondo al mar.
Eh no, siore Muse! Deh date la stura! Che doman mi go de far bella figura!
(…mi provo de novo…)
O Muse Superne, dal Pàrnaso nate Perché crude ed algide voi non m’aiutate? Calliope, Desdémona, Pandora, Euridice, Qual è il miglior ritmo che al Vate s’addice?
…voce dal Parnaso…(Pandora):
“Oh Vate mi segui, io ora t’ispiro! Qualsiasi tuo verso fia nobil sospiro! Le rime mirabili ch’io ora ti infondo Faranno tremare ciascun nel profondo!”
Bon, grazie Pandora che te ga verto il vaso… Podemo incomenzar!
ODE E GIUBILAZIONE Composta in occasione del pensionamento della
GRANDE !
Prof. Erika Pignatti-Wikus
Dal Poeta di Cort(il)e
Petrus Aloisius Nemorensis
La vispa Eriketta Correa tra l'erbetta Cogliendo giuliva La rosa sativa
Dell'Austria sul monte Sul prato, sul ponte Lei già da buon'ora Studiava la flora.
Sull'altro versante Ci stava un birbante: Facendo rilievi Gettossi ai suoi piedi
Lei disse sdegnosa: Mi pesti la Rosa! Ma Sandro insistette Finch'ella cedette.
Lasciato il Tirolo Grazi'anche al barolo Sfornaron piccini Dei bei Calderini.
Passate le feste, Venuti a Trieste Si dieder da fare La Scuola a fondare.
Il Sommo Consorte Tenea la sua Corte E lei rilevava, E poi tabulava
E coi Pignattini Cresceva un Poldini, Un Lausi, e poi tanti Che qui fanno canti.
Ma tanti qui stanno Che Storia non sanno: La cara nutrice Fu la Fondatrice!
Fra quei lieti eventi I tanti studenti Materna accudiva Dal bosco alla riva.
Fe' mille escursioni In valli e burroni Dall' Alpi al Mar Nero All'altro Emisfero
Persino in Australia Lei fece la balia A dieci studenti, Canguri e serpenti.
Pria d'ogni escursione Forniva un listone Di cose da fare Da non obliare!
Mutande e calzini, Tenaglie e giubbini, Tre lenti e una penna, Il notes, la benna
I fogli a quadretti, Le uova e i confetti… ...poi tutti beati A rilevar prati!
A Pasqua e Natale Nonché a Carnevale Portava a lezione Biscotti e torrone.
Ci fu solo un anno In cui con gran danno Facemmo la fame… …portava sol Pane!
Le sue gran poesie Fan ombra alle mie: Non c'era riunione Senz' aurea concione.
[Ed ora lasciate che io cambi il verso Che quel di Pandora mi pare perverso E intanto che metto la ruota di scorta Beviamo un bicchiere che male non porta!]
Ha poi dei difetti la Siora Pignatti? Eh si, come tutti, dagli Uomini ai Gatti! Poiché non si dica che eccedo con lodi Declamo due esempi di perfide frodi.
Ero studente: presi un trenino Ella mi disse: “Ho un Pakkettino. Che’, me lo porti giù in Kapitale?” Il pakkettino fu poi ferale: Non era piccolo di dimensione, Era un’enorme computerone!
Un'altra volta fummo in Gargano: Trenta studenti, un tempo strano Nuvole e pioggia. Giunti alla sede Dove si dorme? Ognun si chiede. Erika dice: "Non preokkupate Ke io ho trovato kose adekuate!" Dopo una marcia entro la cacca Giungemmo alfine alla baracca: Senza finestre, buchi sui tetti, Pioveva dentro, non c'eran letti Il giorno dopo, alle prim'ore Tutti soffrivan di raffreddore Erika giunse, portò tisane Amare e vèrdole, molto malsane Tanto che dopo, con gran subbuglio Tutti correvano dietro al cespuglio.
Ma questi son solo piccoli eventi: Erika diedeci troppi contenti! Ognor solerte, sensibile e pia Siora Pignatti oggi va via:
Erika cara, grazie di cuore Per quel che hai fatto, pel tuo candore Per quel che hai dato all'Istituto Per il Poeta, che tu hai cresciuto Per il tuo amore agli studenti Per la tisana del mal di denti Pel tuo lavoro, la tua passione Per le tue torte, la dedizione, Per la tua grande umanità Che mai nessuno qui scorderà.
Grazie di cuore, Siora Pignatti! Grazie da questa gabbia di matti Grazie alla Mamma dell'Istituto Grazie da tutti cui diede aiuto Tutte le volte torni a Trieste Venga da noi: faremo feste!
Pil --------------
ODE
PER L’EMERITAZIONE
DEL PROF. SANDRO PIGNATTI
PRESSO L’UNIVERSITA’ DI ROMA “LA SAPIENZA”
il dì primo di Giugno 2006
scritta (in fretta) dal Poeta di Cort(-il)e
Peter Ludwig von Nimis
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Alla Erika non scampo (di terror già gelo e avvampo) Mi ha richiesto una poesia e se manco…mamma mia!
Ma la mente non risponde, Si disperde, si confonde: Un poema sul Pignatti Fa tremare cani e gatti!
Per il Gran Professorone Provo ognora soggezione: Che racconto, cosa addito Che sia pari a Cotal Mito?
Conoscendone un po’ i gusti I miei versi sembran frusti: Bach e Goethe, poi il nulla E io sembro un gran Fanfulla.
Biografia, pubblicazioni? Qui di versi van vagoni… Una lode della Flora? La Pignotti va in malora…
La Fito-Sociologia? Etum. Osum. Così Sia... Lodi enormi e sperticate? A me sembrano scontate…
Ho deciso. La poesia Copra un pezzo della via: Di Pignatti solamente Quel che ho visto da studente. ….
Negli antri muscosi, nei fori cadenti In quel di Tergeste mi spinser gli eventi Conobbi Pignatti e il fato cambiò.
Ancor ero piccolo, amavo gli insetti Trovai gli zoologi imbelli ed inetti. Parlai con Pignatti e il fato cambiò.
Lui già al primo anno propose una tesi: “Si parte tra un mese, arbusti spinosi” Ed io non capivo: “di questo non so”.
E dopo mi chiese: “Lei legge il Tedesco?” E io lo leggevo, in quanto ancor fresco Di Dagmar, fanciulla che ivi abitò.
Lui salse una scala della biblioteca, Mi porse un volume di pelle con teca, Mi disse: “Lo legga, e poi io vedrò”.
Credevo che fosse su arbusti spinosi Ma il libro era il Faust, in versi grandiosi. Mi disse serioso: “Non abbia mai cura di fare ricerca chi è senza Cultura”.
E qui l’entomologo, Incerto e un po’gnologo Cedette alle piante. E il fato cambiò.
Partimmo nel Giugno, con i Pignattini Sull’Etna, in Sardegna e sugli Appennini Appresi lì tanto che mai scorderò.
Tornati a Trieste, Teoria dei Sistemi: Il Prof. era messe di fertili semi E poi un intenso lavoro di gruppo Sul libro dei Limiti dello Sviluppo.
(E lì gli studenti - lo devo contare - Mostrarono ai Prof. con gran bel da fare Gli usi - diffusi - d’anticoncezionali E Lui venne fuori: “Eccezionali! Son cose utili, d’uso compiuto Erika, vedi, averlo saputo…”)
Pignatti a quel tempo scriveva la Flora Partiva la sera, giungeva a buon’ora E stava rinchiuso in antri ristretti Dettando la Flora su una Olivetti.
Per chi sia più giovane o bevve da Lete: Non c’era computer, non c’era la rete. Lo sanno ancor oggi ben poche persone: La Flora fu scritta su carta carbone!
Si chieda chi l’apre ogni dì per lavoro Com’è che lì nacque tal Capolavoro. E’ nato - l’ho visto - con grande passione, con tanta fatica, con gran dedizione.
Pignatti non solo scriveva la Flora: Guidava i botanici, guardava di fora E fora gli apparve il “cervello elettronico” Il primo: era grosso ma non supersonico.
Ma il grande Pignatti ben presto intuì Che grandi risorse ci stavano lì E spinse i più giovani a lavorare Su un coso che niùno allor sapea usare.
Passammo le ore, Pignatti dettando Il Nimis alàcre ognor perforando Lì nacque la prima banca di dati Che tutti dicevan xe roba de mati.
La sera alle cinque era l’Ora del The Se andavi va bene, se no bèn vabbè… Ma lì si parlava, i Prof., gli Studenti Ed era gran cosa per tutti i presenti.
Un giorno fatale Pignatti andò via. Mi disse con aria un po’saggia un po’ pia: “Qui ho fatto il dovuto, finita la Flora, I Lausi e i Poldini son già grandi ognora E’meglio che vada altri semi a piantare In campi fecondi da arare e curare”.
Non so se fu saggio, ma credo di sì: I semi piantati stan tutti oggi qui Papaveri, Astri, Fumarie e Gramigne Onorano oggi un Grande, un Insigne
Un Vero Maestro, di quelli ormai rari Che ha dato all’Italia tesori preclari Che ha sparso su campi prìa sotto l’arsura La pioggia benefica di Vera Cultura. … La Roma Sapienza lo ha emeritato. L’Italia vi dice: se l’è meritato!
Pignatti e sua moglie Erika |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 agosto 2007 : 21:56:46
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Beh, Pier Luigi ho già avuto modo di lodare i tuoi endecasillabi, davvero divertente il gioco delle muse con i 'sacri' incipit.
In attesa che passi il periodo ferragostano e il forum realizzi pienamente (mi auguro) la portata di quanto hai espresso in questo post (dal mio modestissimo osservatorio sull'universo sento profumo di momento 'storico'), ti chiedo un chiarimento su quanto hai scritto in merito al futuro.
Tu e Pignatti siete ricercatori ma ovviamente pensando al forum non vi riferite al futuro della ricerca, entrambi siete anche professori, ma dubito che voleste riferirvi al futuro della didattica, per lo meno quella di alto livello.
L'unica cosa plausibile che mi è venuta in mente è il futuro delle banche dati naturalistiche, pensando il forum come un nuovo potenziale archivio dati, che potrebbe affiancarsi ai tradizionali archivi costituiti da biblioteche, erbarii e musei.
Intendevate questo dicendo che il futuro è qui? oppure ci sono altre considerazioni che puoi condividere?
Ciao, Andrea |
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nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 agosto 2007 : 13:06:41
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Rispondo (un po' in fretta) a Theco: Il Forum è uno splendido esempio di come si possa fare ricerca e didattica con i nuovi mezzi nati dalla "computer revolution": bellissimo ad esempio è sistema quasi Wikipedico con cui spesso si arriva ad una identificazione corretta con il contributo di esperti e meno esperti. Interessantissima è anche l'"avventura" con la Silene vulgaris. Ricchissimi sono gli archivi iconografici, che contengono spesso l'unica immagine di una specie presente nella rete. Il mondo della ricerca+didattica ufficiale (le torri d'avorio accademiche) è spesso rimasto parecchio indietro in questo campo, e penso farebbe bene a dare più spesso un'occhiata a quel che sta succedendo nel Forum. A partire da Settembre dovrò coordinare un grosso progetto europeo (KeyToNature) dedicato ai nuovi mezzi informatici per l'identificazione degli organismi e centrato sul mondo dell'educazione. Mi piacerebbe coinvolgere il Forum in qualche modo e ne ho già parlato con Ben+Istrice. Però ci terrei molto a coinvolgerlo in maniera delicata e rispettosa della sua indipendenza e delle sue caratteristiche più peculiari. Qualche idea c'è già - in realtà sin troppe* - ma ne riparliamo in Ottobre... un caro saluto PL *Esempi di idee: 1) Condivisione degli archivi iconografici mantenendo la loro indipendenza ed individualità e nel rispetto dei diritti degli autori di ogni singola foto, 2) Creazione di piccole "guide alla flora" per singole scuole medie ed elementari di tutta Italia ("Adottiamo una scuola": a me basta una lista di specie, tipo: le piante che crescono sul muro del giardino della scuola elementare di Forlimpopoli), 3) Arricchimento con il contributo degli utenti del Forum di un database di nomi dialettali i piante ed animali (che stiamo costruendo: per le piante vascolari sarà pronto tra ca. 2 mesi), etc. etc. etc. |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 agosto 2007 : 16:35:01
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Grazie Pier Luigi, in effetti il mondo dei naturalisti e quello degli scienziati hanno percorso strade diverse nell'era moderna.
Fino a non più di un secolo fa sarebbe stato privo di senso distinguere queste categorie, poi si è creata una separazione culturale molto forte, della quale non sto a rimestare le sciocche motivazioni, che ha conservato ben pochi punti di contatto, fatta naturalmente salva la buona volontà di alcuni (pochi) individui di mantenere 'visuali ampie' sul mondo.
E come tutte le speciazioni culturali anche questa non ha mancato di creare reciproche diffidenze, o più spesso reciproche, quanto ingiustificate, 'supponenze'.
Quelle che chiami 'torri d'avorio accademiche' è vero che sono spesso organizzazioni conservatrici, tese al mantenimento più che allo sviluppo della cultura scientifica, ma vale anche il discorso contrario: non è passato molto tempo dall'ultima volta che ho contestato ad utenti del forum, bollandola come pigrizia mentale, la richiesta che non si utilizzassero termici tecnici (...perchè così tutti capiscono, e qui non siamo mica a scuola, e non vorrai mica fare sfoggio di cultura, e qui ci interessa solo la divulgazione, l'amore per la natura, ecc, ecc...). Questo solo per dirti che anche la comunità del forum ha un'anima poliedrica, che a volte diventa conservatrice e diffidente, in modo del tutto anacronistico.
Credo insomma che i passi vadano fatti, come dici tu, con delicatezza e muovendo da entrambe le parti. E credo inoltre che anche il progressivo coinvolgimento dovrebbe essere reciproco: il forum può dare un suo contributo al mondo della ricerca/didattica (belle le idee che hai abbozzato), ma anche il mondo della ricerca/didattica può dare un contributo al forum. L'avventura di Silene vulgaris, per esempio, si colloca in uno spazio intermedio, difficile realizzarla senza la capillarità e la passione personale presenti nel forum, ma altrettanto difficile portarla a conclusione senza l'intervento di competenze specialistiche, per lo più estranee al forum. Quindi aggiungo un'idea alle tue: condivisione di progetti di ricerca 'forum-oriented'; nel senso che abbiano caratteristiche tali da risultare meglio perseguibili con strutture come quella del forum.
Non vedo l'ora che sia ottobre, se posso fare qualcosa per facilitare questo processo di dialogo e collaborazione sono a tua disposizione, nel frattempo i migliori auguri per il coordinamento di KeyToNature.
Ciao, Andrea |
Modificato da - theco in data 21 agosto 2007 16:39:22 |
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nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 agosto 2007 : 19:11:34
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...beh, adesso torniamo a Pignatti e alle poesie. Vorrei finire con un esempio di cosa facevano i suoi studenti a Trieste. ciao a tutti PL
LE TRAVIATE opera lirica in tre atti di Peter Ludwig von Nimis composta in occasione della laurea di Graziella Cicigoi PRIMA ESECUZIONE A TERGESTE NEL NOVEMBRE 1979 La prima opera del Poeta, composta in occasione della Laurea di Graziella, rappresentata in fretta a casa sua la sera della laurea (v. nota alla fine*). Fu divertente. Ora sta qui, nel Forum, senza musica... Ma è' un frammento di vita universitaria a Trieste ai tempi di Sandro Pignatti. un caro saluto a tutti PL ------------
LE TRAVIATE
opera lirica in tre atti di Peter Ludwig von Nimis composta in occasione della laurea di Graziella Cicigoi PRIMA ESECUZIONE A TERGESTE NEL NOVEMBRE 1979 -------- ATTO PRIMO SCENA PRIMA Sala di Geobotanica. Fuori è estate, cantano gli augelli e verdeggiano gli alberi nel loro pieno vigore. Il Barone Feolo siede in un angolo della sala. Non vedendolo, Graziella e Tiziana entrano cantando.
GRAZIELLA E TIZIANA (a due) O quall’aure lusinghiere O quai zefiri sereni Questi luoghi dolci e ameni Qui c’invitano a ristar
Su dall’urbe risalite Per cercare un relatore Noi vaghiam da giorni ed ore Senza il relator trovar.
Questo luogo l’alma ispira Me lo sento dentro il core Troveremo il relatore E la tesi qui farem!
IL BARONE FEOLO (mentre le due cantano l’ultima strofa)
(Due nuove pollastrelle da aggiungere alla lista ebben sì, son schiavista le vado a incatenar!)
Il Barone Feolo fa un largo sorriso, scoprendo i lunghi canini. Le due fanciulle, sentendosi scoperte, si ritraggono spaventate.
TIZIANA Graziella, hai tu veduto? GRAZIELLA Numi, che viso losco! TIZIANA Il crine sì arruffato…. GRAZIELLA Il guardo così fosco…. TIZIANA Il dente sì ferino…. GRAZIELLA La fronte da scimmione TIZIANA E GRAZIELLA (a due) Chi è quell’omaccione Che se ne sta di la?
Ebben, resto o men fuggo? Ohimè, che far degg’io? Aita, il guardo mio S’offusca di terror.
SCENA SECONDA Detti. Preceduto dal suono di campanellini e sonagli, dall’entrata giunge Andrey, cantando a squarciagola.
ANDREY Tutti mi chiamano! Tutti mi vogliono! Andrey di qua! Andrey di la! Ah che bel vivere Che bel mestiere Fare il portiere Se la bidella A casa sta! Tutti mi chiamano! Tutti mi vogliono! Andrey di qua! Andrey di la! (vedendo Graziella e Tiziana) Signorine che cercate? Presto presto andate via!
GRAZIELLA E TIZIANA Vado vado non gridate! ANDREY Presto presto via di qua!
(si ferma sulla porta della sala, a tre metri dal Barone Feolo, e grida a squarciagola)
FEEEOLIIIIII!!!!!!
Il Barone Feoli trasale improvvisamente, poi Andrey sottovoce:
…Telefono….
IL BARONE FEOLO Putt Pork Kazz Ke Koglionazz!!!
(si precipita fuori dalla sala tra svolazzar di fogli)
SCENA TERZA Graziella, Tiziana. Seduto su una nuvoletta di fumo, con nella destra il Faust di Goethe e nella sinistra un lichene, s’avanza il Dott. Nimis.
DOTT.NIMIS Ho studiato ahimè Filosofia, Semiotica, Botanica ed anche Ecologia, Ed ora eccomi qui povero fesso Che ne sapevo tanto prima quanto adesso! (osserva il lichene con guardo estatico) Ma tu, diletta Usnea, Quali mister nelle forme tue racchiudi! Tu del creato l’arcan tutto dischiudi! E’d’uopo alfine dunque ch’io ti studi!
(rimane perso nella contemplazione del lichene)
TIZIANA Questo ha l’aria del precario A cui manca un calendario Ma proviamo ad informarci Se un consiglio egli sa darci.
GRAZIELLA (rivolta al Dott. Nimis) Siam due povere donzelle Giunte qui da Cividale Noi siam giovani, siam belle Ma nessuno qui ci cale Sono giorni che vaghiamo Disperate, stanche e sole Ma nessuno qui troviamo Che una tesi dar ci vuole.
IL DOTT. NIMIS (alle ultime parole si scuote improvvisamente)
Cosa? Dove? Come? Quando? Il lichene sta parlando? (si avvede delle donzelle) Ah, ma no, son due pulzelle… Ma di tesi udii parlare Se le lor son alme belle Mi staranno ad ascoltare (rivolto a Graziella e Tiziana) Se ho ben capito La tesi far volete Ebben, vi parlerò! Uditemi E tacete!
Se la tesi voi fare volete Dieci lingue a studiar cominciate Poi la storia dell’ere passate Cominciate nel fondo a studiar!
Aristotele Teofrasto e Plato Vi faranno capire il creato, Dell’intrinseco estrinseca essenza Voi dovrete ben prender coscienza
Quando poi tutto questo saprete A memoria imparatevi Goethe Che nell’opera sua magistrale L’assoluto vi appare integrale!
Milletrè seminari sul tema Svolgeremo nel corso dell’anno (Già respiro con più dolce affanno Già di gioia mi saltella il cor!)
Solo allora su solide basi Un a tesi iniziare potrete Pure il titolo adesso volete? (le due fanno “si, si” con il capo) Ebben, ecco, fia, ve lo do!
“La crescita dei peli in Usnea barbata”!
TIZIANA Veramente, sa…io pensavo… GRAZIELLA L’argomento è di grande interesse… TIZIANA Solamente…se si potesse… GRAZIELLA …per il pirlo cui può interessar !
(Graziella fa una pernacchia e corre via ridendo. Tiziana la segue rimproverandola con il guardo. Il dott. Nimis svanisce in una nuvola di fumo).
SCENA QUARTA Graziella, Tiziana, il Barone Feolo. Le due fanciulle fuggendo dalla sala si imbattono nel Barone che ritorna dal telefono, e dopo essersi date un’occhiata d’intesa, si gettano ai suoi piedi.
GRAZIELLA E TIZIANA (a due) Professore vogliamo una tesi! Ci proponga deh un argomento Che con gioia e con vero contento Noi si possa alla fine iniziar! IL BARONE FEOLO (con un sogghigno intona l’ “aria del Barone”, su tema bucolico)
Nell’aure dolci del suol natio (dove tra l’altro son nato anch’io) La vostra tesi lì svolgerete Ed entro un anno finir potrete.
Spirano i zeffiri, belan gli armenti Salgon d’augelli dolci i concenti Portano agl’uomini gioie e sollievi Lì voi farete i vostri rilievi.
Il vostro giorno nei prati sia Ed alla sera in osteria Dove alla fine io vi raggiungo E la bottiglia felice mungo Così con gioia ed allegria La tesi vostra finita fìa!
GRAZIELLA E TIZIANA Grazie o benigno! O dolce fato Qui svolgeremo Noi l’internato!
IL BARONE FEOLO (rifattosi serio) D’internato la domanda Or col sangue firmerete Poscia leste voi potrete Il lavoro incominciar !
(si allontana traendo con se le due fanciulle. In scena odore di zolfo).
SCENA ULTIMA (in stile romantico)
Aula Magna dell’Istituto di Botanica. Squillano le trombe da ogni lato. Entra il Prof. Pignatti, vestito di un lungo mantello. Si assiede al tavolo centrale
IL PROF. PIGNATTI Di Facoltà il Consiglio Voluto ho convocare Dei semestri l’affare Discuter si dovrà! Nessuno ancora varca L’alte sacrate porte Qui regna sol la morte Attendo, si vedrà!
Nubi temporalesche si addensano verso l’entrata, lampi e tuoni sempre più vicini. Al risuonare della cavalcata delle Walkirie entrano selvaggiamente Forchiasshilde e Rotthilde
LE WALKIRIE Heihahoo ! Ho Hoooo ! Heihahoo ! Ho Hoooo !
Le Walkirie si precipitano sugli scanni più alti e iniziano a fare la calza. Dalle nubi escono l’uno dopo l’altro, in processione solenne, gli altri dei, che prendono posto sui loro scranni nel silenzio generale.
IL PROF: PIGNATTI La seduta è aperta!
Esplode la musica, tratta dalla “Battaglia di Wellington” di Beethoven. Zuffa, parapiglia e tumulto terrificanti. La polvere sale ed impedisce la vista di cotale obbrobrioso spettacolo. Alla fine la foschia si dirada: tutti giacciono esausti al suolo. Su una melodia del violoncello solo il Prof. Pignatti, sempre al suo posto, intona uno sconsolato corale (Goethe).
IL PROF. PIGNATTI Er nennt’s Vernunft Und braucht’s allein Nur tierischer Als jeder Tier zu sein
(= La chiamano Ragione, ma l’usano solo per essere più bestie delle bestie).
Fuori, il tramonto indora la città di Tergeste. Cala il sipario
FINE DELL’ATTO PRIMO ATTO SECONDO
SCENA PRIMA Sala di Geobotanica. E’ inverno. Fuori pioggia mista a nevischio, soffia la bora, gli alberi trasformati in enormi dendrogrammi. Dentro atmosfera grigia, i muri coperti di muffa. Sul pavimento quattro catini in cui gocciola l’acqua. Due pinguini intirizziti sotto un tavolo. Al tavolo centrale Tiziana e Graziella, imbacuccate, vicino ad un enorme mucchio di fogli. Graziella ha un’enorme palla di ferro al piede.
GRAZIELLA Ahi misera ! TIZIANA Oh duolo ! GRAZIELLA Ohimè ! TIZIANA Che fia? GRAZIELLA Che sorte ria Oh qual penar ! TIZIANA Dimmi, mi svela: Già da tre lune Quivi ristai Né dai tuoi rài Più splende il sol. GRAZIELLA Abbandonommi… TIZIANA Abbandonotti? GRAZIELLA Un dì lasciommi… TIZIANA Un dì lasciotti?
O crudo infame! Abbindolotti! GRAZIELLA Partì un dì per un congresso E mi disse “Signorina, Lei finisca la tesina Per la tesi si vedrà!
Sì la tesi in quattro giorni Finiremo al mio ritorno Lei m’attenda ed ogni giorno La mia stanza pulirà”
Ci separa un giorno solo Dal fatidico momento Né egli giunge né un portento Lo riporta sino a me.
TIZIANA Ahi crudo ! Ohi lassa ! Ah ma liscia non la passa ! Noi glie la farem pagar ! GRAZIELLA (dolce) No, quei detti lascia omai Io ho ancor fede e ben vedrai S’egli in tempo non verrà.
Un bel dì vedremo Levarsi un fil di fumo E poi la pipa appare Poi la sua pipa bianca Entra nell’aula. Vedi? E’ venuto! Io non gli scendo incontro, io no, mi metto Là sulla soglia del tavolo, e aspetto, e aspetto… Che dirà? Che dirà? Chiamerà Graziella alla lontana. Io senza dar risposta Me ne starò nascosta Ed egli alquanto in pena Chiamerà, chiamerà “Piccina Graziellina Olezzo di verbena (officinalis)” I nomi che mio dava al suo venire... Tutto questo avverrà, io tel prometto Tienti la tua paura, io con sicura Fede l’aspetto! (Tiziana e Graziella si abbracciano commosse)
SCENA SECONDA Dette. Fioretta. Del fumo denso si scorge verso l’uscita. Graziella trasalisce violentemente.
GRAZIELLA Là ! E’ desso ! Che ti dissi ! (entra Fioretta con una ciotola fumante) Un brodo caldo misera bevi Dal rìo Giancotti le ossa presi: Disse che eran d’uno studente Che di Biochimica non sapea niente. GRAZIELLA (beve) Ahi me tapina! FIORETTA Scende la notte Urla la bora La pioggia e il gelo Regnan di fora. Andate a casa Doman tornate Se non volete Restar stecchite. GRAZIELLA (alzandosi eroicamente con sùbita violenza) Non fia mai! Terminar voglio! Pria che l’alba sorta sia Vò finir la tesi mia ! FIORETTA (esce scuotendo la testa) Il docente sempre assente… Fa la tesi la ragazza… Quell’è un empio, questa è pazza, tutti e due son da legar !
SCENA TERZA Graziella, Tiziana. Si apprestano al lavoro scartabellando sui fogli. Notte fonda. I due pinguini dormono sotto il tavolo. TIZIANA Tra l’argilla ed il piàcca Che rapporto ci sarà ? GRAZIELLA Se dei due l’uno si cresce L’altro tosto calerà ! (scrive) TIZIANA Sui tuoi dati ciò non vedo ! GRAZIELLA Non importa, io scrivo e credo! (scrive) TIZIANA C’è un rapporto tra l’azoto E il letam che nel suol sta ? GRAZIELLA Dal momento che l’un puzza Anche l’altro puzzerà ! (scrive)
Tiziana - sempre più perplessa - segue Graziella mentre questa scrive il capitolo sui dati e metodi.
GRAZIELLA (scrivendo rapidissima) Di rilievi tremilioninovecentotrentatrè Rilevammo là nei campi, quindi il calcolo si fè. Delle specie la varianza Abbiam dunque calcolato Rapportando alla costanza Poi l’abbiam rielaborato. Sottraendo l’entropia Mezzi dati buttiam via Aggiungiam poi altri dati Dopo averli ben cambiati Detti dati massaggiando, Rivoltando e rigirando Rigirando e rivoltando Dov’è brutto un po’ cambiando Dov’è bello lì lasciando Rivoltando e rigirando Rigirando e rivoltando Tutto quanto rimestando Ecco il grafico apparir! TIZIANA (dubbiosa) Dove appare chiaramente Che un error c’è certamente Qui risulta che nel prato Dominante è il peperon Mentre i boschi – o ciel perdon - Di patate pieni son!
(Graziella continua a scrivere, poi osserva il foglio ed alza la testa con un sorriso)
GRAZIELLA Alla fin quasi siam giunti Manca sol la conclusion ! TIZIANA (fra sè) (Oh che orrendo minestron!)
GRAZIELLA (medita un attimo guardando il soffitto) La ricerca approfondita Che sul tema abbiamo svolto Ci dimostra che la vita E’ di gran complessità (scrive) Per esempio tutta l’erba Fatta è di tante specie Quali siano queste invece Resta ancora da studiar. (scrive) Ci dimostra poi che l’erba Quasi sempre appare verde Clorofilla poi se perde Tosto gialla diverrà. (scrive) Ci dimostra che le mucche L’erba mangian volentieri Pascolando pei sentieri Con beata voluttà )scrive) Ci dimostra infin che i prati Verdi son perché c’è l’erba. A che cosa questo serva Non sta a noi qui dimostrar
GRAZIELLA E TIZIANA (a due) A che cosa questo serva Non sta a noi qui dimostrar!
Fuori sorge l’alba di una grigia giornata invernale. I pinguini si svegliano stropicciandosi gli occhi.
TIZIANA (seria) L’alba sorge, i rài del sole Già riscaldano la terra Già i docenti senza cuore Si preparano alla guerra. L’ora giunge, o te tapina, L’alma pura al priego volgi, e… Tiziana guarda fuori della finestra e trasalisce Ma che veggo! Io non m’inganno ! Egli è desso ! Ei giunge qua!
GRAZIELLA Che ti ho detto? Tornerà!
SCENA QUARTA Detti. Il Barone Feolo. Le due fanciulle corrono verso la porta, Il Barone Feolo entra salutando e si dirige frettolosamente verso un tavolo pieno di fogli, dove Fioretta ha lasciato un pacco di fatture. Lo prende sfogliandolo rapidissimamente.
IL BARONE FEOLO Bella tesi, brave assai! Molti dati, poco testo Aggiungete ancora questo Che più grossa diverrà !
(consegna loro un pacco di fogli d’erbario. Poscia prende la traduzione del Faust di Goethe che il Dott. Nimis ha dimenticato sul tavolo, guardandola di sfuggita) Or leggiamo un poco il testo: Ben mi par che sia eccellente! (dio non ci capisco niente) Sol lo stile è da cambiar! (rivolto a Graziella) All’inizio poi va aggiunta Una breve paginetta Presto presto in tutta fretta Ve la voglio ora dettar !
(Graziella si precipita a prendere carta e penna. Il Barone Feolo detta:)
“Io ringrazio di gran cuore Il mio Grande Relatore La cui valida assistenza Mi introdusse a questa scienza Senza il quale lo confesso La mia tesi sarìa un cesso.” (Graziella scrive) Ora vado che ho da fare Troppo tempo vi ho concesso ! (esce di corsa, la voce di fuori) Non osate importunare ! (sempre più lontano) Tra due ore su al consesso !
SCENA QUINTA Graziella, Tiziana, Fioretta Graziella sviene. Tiziana si precipita su di lei. Entra Fioretta vestita da infermiera e le tasta il polso, seria.
TIZIANA Ma voi che dite ? Ce la farà ? FIORETTA Ancora vive. Ce la farà !
Rullo di timpani. Cala il sipario
FINE DELL’ATTO SECONDO ATTO TERZO
Aula Magna dell’Istituto di Botanica, addobbata a festa. Folla vociante riempie il fondo della scena. Squilli di trombe da ogni lato, la folla tace e si divide rispettosa, lasciando passare in processione solenne il corteo degli dèi, guidato dal Prof. Pignatti. Trombe sempre più forti sinchè tutti si sono assisi. Due scranni rimangono vuoti. Su un possente rullo di timpano il Prof. Pignatti inizia.
IL PROF. PIGNATTI Riunita ho qui l’assise Sacra somma e superna Di cui la fama eterna Rifulge di splendor!
Dall’alto della Scienza Scendete deh un momento Abbiamo qui una vittima Dobbiamo giudicar !
(si siede rassegnato e fa cenno a Graziella di incominciare)
GRAZIELLA (tremando) Dunque…cioè…si…no… IL BARONE FEOLO (sottovoce) Un po’ più sciolta ohibò ! GRAZIELLA (mostrando la diapositiva) Or nella prima immagine Lor Signorie vedranno Come… (E’ interrotta dalla Cavalcata delle Walkirie. Rotthilde e Forchiasshilde entrano selvaggiamente)
LE WALKIRIE Heihahoo ! Ho Hooo ! Heihahoo ! Ho Hooo !
Senza di noi l’assise Dirsi non può completa Giunte siamo alla meta Potete incominciar !
(si slanciano sugli scranni più alti e si mettono a fare la calza)
GRAZIELLA (sempre più tremante) Qui nella prima immagine... Si vede chiaramente... Come… IL DIO DELLA BIOCHIMICA Grouach ! (rivolto al dio della Chimica) L’ultimo studente Era un poco indigesto Ed è proprio per questo Che adesso rutti io fò. (si mette a leggere un giornale)
GRAZIELLA (in preda ai brividi) Dicevo che nella prima immagine Lor Signorie vedranno…
IL DIO DELLA FISICA Ronf, Ronf, Ronf (russa)
IL DIO DELLA MATEMATICA Ei già s’addormentò ! IL DIO DELLA BIOCHIMICA Dite, cosa pensate Di ‘sto nuovo Ministro? IL DIO DELLA CHIMICA E’ un essere sinistro, E’ meglio diffidar ! GRAZIELLA (senza voce) Si vede in quest’immagine La prima della serie, come….
IL NANO BRESSANO (guardandosi allo specchio)
Se quel Linneo io fossi! Se il mio sogno s’avverasse ! IL DIO DELLA FISICA (svegliandosi) Che un fulmin lo pigliasse ! Bressano mi svegliò !
IL DIO DELLA CHIMICA (divorando avidamente un panino)
Buono questo salame Studente di qual’anno? IL DIO DELLA BIOCHIMICA Vi piace? Non fa danno. Primo, sono i miglior ! GRAZIELLA (sta per svenire) L’immagine… Vedete… La prima… Miei Signori….
IL DIO DELLA FISICA (giocando a scopone) Il settebello è mio ! IL DIO DELLA ZOOLOGIA Ma miei sono i denari ! IL DIO DELLA FISICA Ebbene, allor siam pari ! IL DIO DELLA ZOOLOGIA Ricominciamo ognor !
Cominciano a circolare bottiglie di grappa. C’è chi legge, chi dorme, chi si taglia le unghie, chi fa la calza, chi braccio di ferro, altri giocano a carte raccontandosi barzellette tra grasse risate. Volano areoplanini di carta. Gazzarra generale. Graziella tace con gli occhi pieni di pianto. Entra Andrey . ANDREY Bibite ! Panini ! Noccioline ! Gelati !
TUTTI GLI DEI A me ! A me !
IL PROF PIGNATTI
(si alza di scatto. Rullo possente di timpani)
Immonda gazzarra ! O basta ! Cessate ! Adesso ascoltate ! Che poi me ne vo !
Andrey scappa a gambe levate. Tutti fanno silenzio. Vola un ultimo aeroplanino. Il Barone Feolo armeggia tra le diapositive, poi fa l’occhiolino a Graziella, che capisce improvvisamente e assume un’aria allegra e decisa. Schiacciato il bottone, appare l’ultima diapositiva.
GRAZIELLA Le ipotesi su esposte Risultan confermate In questo dendrogramma Che le ha sintetizzate La cosa è sì evidente Guardando la figura Ch’evito la premura Di starlo a commentar ! (Fa un inchino. Applauso generale)
IL BARONE FEOLO Bella tesi ! IL DIO DELLA FISICA Si, lo ammetto. IL NANO BRESSANO Beh, qua e là qualche difetto… IL DIO DELLA MATEMATICA Ma a me par che possa andar. ROTTHILDE (alzandosi con gran pompa) Signorina, l’ho seguita Con grandissima attenzione Vorrei porle una quistione Che a me par fondamental.
Dunque dica, in quale modo Da una gastrula di pollo Si sviluppan culo e collo E con qual velocità ?
FORCHIASSHILDE (perfidamente) Non è questo l’argomento Della tesi susseguente?
ROTTHILDE (arrossendo tutta) Cielo è ver, dove ho la mente ! Beh distratta mi ero un po’ ! (tra se) (Per due mesi avea pensato A una frase intelligente Ed adesso deficiente Guarda che figura fò !) (sprofonda)
IL DIO DELLA FISICA Se il titolo ho ben letto Lei vien da Cividale Conosce mica un tale Che venda del buon vin ?
GRAZIELLA Mi dispiace veramente Ma di vin non ne so niente.
IL DIO DELLA BIOCHIMICA Non saper niente di vino Un botanico non può Con giudizio adamantino Io la lode negherò !
FORCHIASSHILDE Or la formula mi dica Dell’ammide benzolare Che se poi andrà a insegnare Ignorare non potrà !
GRAZIELLA Sulla punta della lingua Se ne sta, non vuol venire…. Se non sbaglio, si…mi pare…
FORCHIASSHILDE Basta ! E’ chiaro ! Non la sa !
(si allontana raggiante lanciando il grido di vittoria)
Heihahoo ! Ho Hoo ! (sempre più lontano) Heihahoo ! Ho Hoo !
C’è un attimo di silenzio. Il Prof. Pignatti si alza solennemente. Rullo possente di tamburi, poi trombe. Fioretta si affretta a distribuire fazzoletti ai parenti.
IL PROF PIGNATTI Se nessuno ha più domande La proclamo sull’istante Dottoressa in Naturali Faccio i voti più augurali: Figli maschi e sanità !
I parenti esplodono in pianto dirotto. Applausi scroscianti. Mazzi di fiori in scena, tutti danzano e ridono. La Signora Pignatti intona uno Jodler sul cui tema si svolge il
CORO FINALE
TUTTI L’Università è finita S’apre a te una nuova vita Si dischiudon le speranze Con più splendide sembianze !
IL PROF. PIGNATTI Da questo manicomio Alfine sei uscita Arrida a te la vita Di gioia e di piacer !
TUTTI Sì qui l’Università è finita S’apre a te una nuova vita Si dischiudon nuove fonti Di mirabili orizzonti !
IL DOTT. NIMIS Quattr’anni son passati E nessun t’insegnò niente Abbi sempre in cor presente Cos’è l’Università
TUTTI Ma la Università è finita S’apre a te una nuova vita: Si dischiude la coscienza D’ignorar cos’è la Scienza !
IL BARONE FEOLO Sol chi spera felice può dirsi Di un lavor la speranza mantieni Se va bene tra vent’anni pieni Te ne andrai lassù in Carnia a insegnar !
TUTTI Si, qui l’Università è finita S’apre a te una nuova vita Si dischiude a te il portone Della disoccupazione !
TIZIANA Tempi duri son questi Graziella Per noi poveri neolaureati Ma il ricordo dei tempi passati Nel profondo di noi rimarrà ! TUTTI Sì, qui l’Università è finita E quattr’anni son passati Ma tu non gli hai gettati Qualche cosa resterà! (Ma che cosa? Chi lo sa…)
GRAZIELLA Ringrazio tutti quanti Per quest’allegra festa Confusa ho assai la testa Ora a dormire andiam !
TUTTI Si, si a dormire andiamo Presto ci rivedremo Riserba nei tuoi sogni Per noi un posticin !
Tutti se ne vanno. La scena si oscura lentamente. E’ notte fonda. La Luna illumina dall’alto l’intera Università. Tutto tace, fermo e deserto. Poi un eco di due voci lontane, una dall’oscura selva del Monte Valerio, l’altra più in basso:
LE WALKIRIE
Heihahoo ! Ho Hooo ! Heihahoo Hohooooo…..
Da dietro una nube lo spirito di Linneo fa capolino sorridendo e scuotendo la testa. Poi spegne la Luna e si mette a dormire rimboccandosi la nube. Cala la tela FINE DELL’OPERA
*NOTE SULLA PRIMA RAPPRESENTAZIONE: i costumi erano coperte, lenzuoli o cuffie da bagno, la musica gracchiava da un vecchio giradischi, con noi che cercavamo disperatamente di cambiar disco ad ogni scena. Alcune musiche: 1) Prima scena (“Oh quall’aure lusinghiere”): Mozart, Flauto Magico, inizio dell’aria di Papageno, 2) Seconda scena: Barone Feolo = inizio della Quinta di Beethoven, 3) Prof. Pignatti (presente!): prima e dopo ogni suo intervento suonava il Te Deum di Charpentier (=Eurovisione). E poi Wagner per le Walkirie, la marcia trionfale dell’Aida per gli Dei, Puccini per la disperata aria di Graziella nel secondo atto, ed un crescendo di Rossini per la scena della laurea nel terzo atto... |
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Salvatore Caiazzo
Moderatore
Città: Monteveglio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
3994 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 agosto 2007 : 00:11:53
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Grazie Pier Luigi, un altro pezzo di preziosa storia consegnato all'immortalità del forum.
Siamo parte della natura - Salvatore |
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giova80
Utente Senior
1390 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 settembre 2007 : 17:00:18
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Beh che dire sono estasiato da questa notizia ,pur se sono parte di questo forum da pochi giorni , e quindi da novellino quale sono sono ancora piu contento e entusiasta di far parte di tutto cio' . E pensare che tutto e' nato per caso navigando qua e la per internet , mi e' apparso un banner riguardante questo sito e non ho resistito a cliccarci sopra, ringrazio per una volta la mia curiosita' .Essendo iscritto al terzo anno di scienze naturali all'universita di Camerino,ho avuto il piacere di leggere alcuni libri scritti da Sandro Pignatti consigliato dal mio mitico prof. F.P. Non vedo l'ora che esca la Nuova Flora d'Italia sono pronto a fare mutui per averla .!
Cerco ragazzi con la mia stessa passione floristica ! |
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Istrice
Amministratore
Città: Ostia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 settembre 2007 : 20:35:19
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per F.P. intendi Francesco Petretti?
lo conosco da tantissimi anni |
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giova80
Utente Senior
1390 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 settembre 2007 : 14:43:57
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no Franco Pedrotti.
Petretti credo che sia alla nostra specialistica ma non mi vorrei sbagliare.
Cerco ragazzi con la mia stessa passione floristica ! |
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marcopic
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1853 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 settembre 2007 : 22:48:04
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| Messaggio originario di nimispl: [CUT] A partire da Settembre dovrò coordinare un grosso progetto europeo (KeyToNature) dedicato ai nuovi mezzi informatici per l'identificazione degli organismi e centrato sul mondo dell'educazione. Mi piacerebbe coinvolgere il Forum in qualche modo e ne ho già parlato con Ben+Istrice. Però ci terrei molto a coinvolgerlo in maniera delicata e rispettosa della sua indipendenza e delle sue caratteristiche più peculiari. Qualche idea c'è già - in realtà sin troppe* - ma ne riparliamo in Ottobre... un caro saluto PL *Esempi di idee: 1) Condivisione degli archivi iconografici mantenendo la loro indipendenza ed individualità e nel rispetto dei diritti degli autori di ogni singola foto, 2) Creazione di piccole "guide alla flora" per singole scuole medie ed elementari di tutta Italia ("Adottiamo una scuola": a me basta una lista di specie, tipo: le piante che crescono sul muro del giardino della scuola elementare di Forlimpopoli), 3) Arricchimento con il contributo degli utenti del Forum di un database di nomi dialettali i piante ed animali (che stiamo costruendo: per le piante vascolari sarà pronto tra ca. 2 mesi), etc. etc. etc.
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Dopo qualche mese di mia visitazione "nascosta" nel forum, approfitto dell'argomento del messaggio quotato, che ha attirato subito il mio interesse, per presentarmi. Mi chiamo Marco Picarella e ho 41 anni. Abito a Padova. Sono laureato in Biologia e mi occupo di sviluppo sostenibile. Come dicevo è da sono un paio di mesi che sono iscritto al forum, un luogo in cui ho trovato molta competenza e anche disponibilità da parte dei partecipanti. Leggendo il progetto di nimispl (la cui fama di lichenologo ebbi modo di conoscere anni durante alcuni lavori inerenti studi di impatto ambientale), ho avuto un sussulto perché proprio durante l'estate appena trascorsa in quel di Canazei, facendo passeggiate per boschi ma soprattutto scattando con la mia nuova fotocamera digitale un numero impressionate di foto a flora e fauna locali, ho cominciato a elaborare l'idea di un progetto per la diffusione della conoscenza della biodiversità con un approccio didattico ed educativo. In pratica sfruttando il cospicuo patrimonio iconografico che sto costituendo (in questi ultimi tempi mi sto concentrando sui Colli Euganei con affianco mia moglie che mi tiene compagnie in queste scampagnate naturalistiche), è mia intenzione realizzare un archivio iconografico, corredato da informazioni naturalistiche delle specie presentate, da mettere in rete ed organizzata come banda dati in modo che possa essere consultata in modo semplice da tutti, anche dai giovani studenti. Vedo con piacere che questa idea comincia a diffondersi e se ci sono delle possibilità di collaborazione con altri progetti simili al mio, sono felice di dare il mio contributo. Saluti a tutti Marco Picarella |
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