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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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Nicholas99
Utente nuovo
Città: Fano
Prov.: Pesaro-Urbino
Regione: Marche
0 Messaggi Tutti i Forum |
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Barbaxx
Moderatore
Città: Bolzano
Prov.: Bolzano
Regione: Trentino - Alto Adige
6012 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 maggio 2020 : 22:32:10
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Benvenuto nella Sezione Anfibi. Ti invito anche a presentarti agli utenti di tutto il Forum nella sezione "Varie", sottosezione "Comunicazioni e varie".
Sì, i girini sono visibilmente di due specie diverse.
I quattro girini più chiari, con gli occhi spostati verso i lati del corpo, sono con tutta probabilità di Hyla intermedia, la raganella italiana. Potresti averne una conferma osservandoli di lato, dovrebbero avere la pinna dorsale molto alta e una colorazione iridata.
Gli altri mi sembrerebbero girini di rospo, ma prima di sbilanciarmi, e prima di decidere di quale specie di rospo, aspetterei il parere di altri lettori o lettrici.
Non credo che rischino di danneggiarsi a vicenda, dovrebbero essere tutti detritivori e le loro dimensioni, per ora, non sono così diverse da far correre rischi ai più piccoli. Tienili comunque d'occhio e facci sapere come prosegue l'allevamento.
Potendo darti delle raccomandazioni, sottolineerei:
1. la fase più difficile sarà la metamorfosi. I neometamorfosati rischieranno di annegare e - dopo un breve periodo di digiuno obbligato, per la ristrutturazione del loro apparato digerente - anche di morire di fame, visto che diverranno in breve insettivori, divoratori di animaletti estremamente piccoli e difficili da mettere a loro disposizione.
2. Potrebbe quindi essere un'ottima idea liberarli subito prima o durante la metamorfosi, in un ambiente idoneo (acqua calma, non troppo fredda e senza pesci) dove possano spontaneamente scegliere se permanere in acqua o uscire in terra (rive non troppo ripide!), dove vi sia una riva erbosa ed anche almeno parzialmente ombrosa, per evitare una terza causa di morte: la disidratazione.
3. Gli animali andrebbero liberati in un'area vicina a quella di salvataggio, per evitare eventuali diffusioni di patogeni o inquinamenti genetici. L'ideale sarebbe non oltre 1 km di distanza dal luogo di ritrovamento.
Barbaxx
PS.:
Non cancello, come moderatore di sezione, la discussione perché gli animali fotografati, pur temporaneamente in cattività, sono stati salvati da una pozza a rischio essiccamento. Qualche purista potrebbe criticare la scelta, visto che l'essiccamento è pur esso, di regola, un fatto naturale. Ma le attuali minacce, antropiche e non, che incombono sugli anfibi rendono in realtà assai utili anche simili salvataggi. |
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