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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
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Fabribor
Utente Senior
Città: Savarna
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
1547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 luglio 2007 : 00:04:15
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Quando si parla di tassonomia, nulla è mai banale!!! Entrambe le famiglie sono dell'ordine degli Accipitriformi (o in molti testi Falconiformi), volgarmente detti "rapaci diurni". Non sono le uniche famiglie dell'ordine, ma per l'Europa, quelle riconosciute sono 3:
Pandionidi (1 specie: Falco pescatore) Falconidi (molte specie di diversi generi: in Europa c'è il genere Falco, quindi ad esempio Gheppio, Grillaio, Pellegrino, Lodolaio, Smeriglio, Falco cuculo, Falco sacro, Girfalco, Lanario...) Accipitridi (il più vasto gruppo, con Grifone e avvoltoi, Nibbi, Aquile, Sparviere e Astore, Poiane, Albanelle.
Salvo stravolgimenti recenti, direi che il quadro è più o meno questo.
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 luglio 2007 : 13:21:02
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| Messaggio originario di Fabribor:
Quando si parla di tassonomia, nulla è mai banale!!! Entrambe le famiglie sono dell'ordine degli Accipitriformi (o in molti testi Falconiformi), volgarmente detti "rapaci diurni". Non sono le uniche famiglie dell'ordine, ma per l'Europa, quelle riconosciute sono 3:
Pandionidi (1 specie: Falco pescatore) Falconidi (molte specie di diversi generi: in Europa c'è il genere Falco, quindi ad esempio Gheppio, Grillaio, Pellegrino, Lodolaio, Smeriglio, Falco cuculo, Falco sacro, Girfalco, Lanario...) Accipitridi (il più vasto gruppo, con Grifone e avvoltoi, Nibbi, Aquile, Sparviere e Astore, Poiane, Albanelle.
Salvo stravolgimenti recenti, direi che il quadro è più o meno questo.
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Grazie per il raggruppamento e per la spiegazione, ma non capisco il motivo di tale distinzione, ossia mi piacerebbe sapere le differenze biologiche che evidentemente ci sono tra questi gruppi. Ho cercato su internet ma si trova ben poco.
Chi mi puo' spiegare?
Inoltre i rapaci notturni come sono classificati?
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Osprey56
Utente Senior
Città: Lodi
Prov.: Lodi
Regione: Lombardia
1031 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 luglio 2007 : 13:43:35
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Cara Antea, io, essendo un birder, ti posso dire quello ciò che salta subito agli occhi a chi li osserva con un minimo di attenzione; e si tratta della forma delle ali, i falconidi hanno le ali + appuntite (a falce, in alcuni casi) e strette, cioè con le "dita" o penne remiganti primarie di lunghezza molto diversa ed inoltre non raggiungono dimensioni più grandi di una poiana (Girfalco), inoltre, alcune di queste specie si possono incrociare (difficil mente in natura, però)con gli accipitridi non è così, mi pare. Mentre gli accipitridi le hanno più lunghe e larghe e con le remiganti primarie (da 4 a 6 "dita")di lunghezza più simili, ben visibili e distinte, soprattutto in volteggio e possono raggiungere dimensioni ragguardevoli. Per la classificazione dei notturni, lascio volentieri la parola a Fabrizio.... Ciao Luca
"La natura non fa niente di inutile" (Aristotele) |
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raptorbiol2
Utente V.I.P.
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
169 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 luglio 2007 : 14:10:15
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Ciao! per dirla breve i falconidi sono stati separati dagli Accipitridi per alcune loro caratteristiche peculiari quasi tutte originatesi dal loro adattamento al volo ad alta velocità: 1) Tubercolo osseo al centro della narice (adattamento alle alte velocità perchè si ipotizza che permetta ai falchi di respirare anche viaggiando a velocità molto sostenute) 2) Ali allungate e appuntite adattate al volo ad alta velocità; vi sono dieci primarie e da undici a quindici secondarieLe primarie più lunghe superano in lunghezza le secondarie distali di molto più di un terzo e qualche volta di più della metà della loro lunghezza totale. 3)I falconi differiscono dagli accipitriformi anche nella disposizione delle penne sulla superficie del corpo; essi infatti hanno due placche incubatrici per scaldare le uova su ciascun lato del petto, negli apterii tra le regioni ascellare e sternale della pterilosi addominale mentre gli accipitriformi ne hanno una sola centrale, più estesa. 4)Anche la colonna vertebrale è adattata al volo ad alta velocità ed è differente tra Falconidi e Accipitridi. I falconi hanno un collo piuttosto corto, con solo quindici vertebre cervicali, e per il resto il corpo è forte e rigido a causa della fusione delle vertebre toraciche (talvolta anche delle ultime vertebre cervicali). Il pigostilo (osso della coda) ha due ossa accessorie connesse alla base che forniscono una maggior superficie di attacco per l'inserimento dei potenti muscoli depressori della coda; la funzione di questi due ossicini è quella di trasmettere e concentrare la forza di parecchi muscoli depressori e adduttori della coda verso il pigostilo e il gruppo di penne ad esso strettamente collegate; anche queste caratteristiche sono adattamenti essenziali per uccelli che devono frenare, virare ad alte velocità. 5)Altre differenze, sempre come adattamenti al volo ad alta velocità sono a livello dei muscoli pettorali, dei muscoli coracoidei che si sovrappongono tra loro nel punto di attacco con lo sterno; lo sterno stesso ha una carena molto pronunciata, come nel piccione, così da permettere un migliore attacco con i muscoli pettorali per un volo molto potente. Differenze non legate alle alte velocità 6)Ghiandole nasali per la secrezione del sale; 7) "Dente del becco" (detto "tomiale") che serve ad uccidere le prede spezzando loro il collo; diciamo che si può essere evoluto in sostituzione del meccanismo "dentellato" presente nelle zampe degli Accipitriformi e che permette loro di stringere con estrema forza una preda senza fare fatica; i falconi non hanno questo meccanismo nelle loro zampe e questa è un'altra differenza tra falchi e accipitridi, la 8).
Queste sono le differenze morfo-funzionali principali, in sintesi; le differenze genetiche sono state trovate dopo, e hanno confermato un buon livello di separazione tra le due famiglie dei Falconidi e degli Accipitridi...ma quello è un altro discorso... allego una foto del dente del becco e della narice con tubercolo in un falco pellegrino.
Immagine: 73,36 KB
Salutoni Paolo Taranto Bologna
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Modificato da - raptorbiol2 in data 27 luglio 2007 14:11:51 |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 luglio 2007 : 14:44:35
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...che dire.............. come sempre resto senza parole ...inutile aggiungere che a volte mi sento una vera analfabeta ..
Ma i rapaci notturni chi me li spiega???? |
Modificato da - antea in data 27 luglio 2007 14:45:53 |
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raptorbiol2
Utente V.I.P.
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
169 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2007 : 18:10:14
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Cosa ti interessava sapere sui notturni? Ciao Pao
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Fabribor
Utente Senior
Città: Savarna
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
1547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2007 : 21:04:24
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Sì, Antea... la risposta alla tua domanda è un trattato completo sugli Strigiformi... aiutaci a capire da dove cominciare... ! |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 luglio 2007 : 22:42:01
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| Messaggio originario di raptorbiol2:
Cosa ti interessava sapere sui notturni? Ciao Pao
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Mi piacerebbe sapere come sono classificati e il perche'! Cioe' se ci sono differenze e quali ad esempio tra un gufo, e un barbagianni a parte il fattore morfologico evidente a tutti. Esattamente come per i accipitridi e falconidi, che a occhio non esperto (cioe' il mio) tutto sommato sembrano quasi uguali. Insomma raccontatemi quello che sapete. Una domanda poi specifica, perche' i rapaci notturni fanno il barro, barra o non mi ricordo come si chiama? Inoltre, in italia sono stanziali vero? Insomma vi do carta bianca, ditemi quello che sapete..sono tutta orecchi!!! |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 luglio 2007 : 00:09:35
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Mi viene in mente una domanda forse un po' stupida, chiedo venia per questo...ma...i rapaci notturni essendo attivi solo di notte..di giorno cosa fanno? Perche' una volta mi e' capito di vederne uno di giorno appollaiato su di una staccionata e appena ci ha visto durante la passeggiata e' volato via. Quindi deduco che non dormono di giorno ma hanno un attivita' anche se parziale anche nelle ore di luce..
Mi fate un po' di chiarezza?
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Fabribor
Utente Senior
Città: Savarna
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
1547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 luglio 2007 : 14:18:56
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Antea, sono stra-contento della tua curiosità, ma ti prego di perdonarmi se non mi addentro molto nella spiegazione completa della tassonomia. Come avrai capito dalla spiegazione esemplare di raptorbiol2, la tassonomia non si basa sulla semplice osservazione morfologica, ma soprattutto su adattamenti a livello osseo, struttura scheletrica e di recente anche su differenze genetiche. Poiché la tassonomia è una scienza che ha una sua specificità, io ammetto la mia ignoranza e non saprei dirti molto sulle basi di classificazione dei vari generi di Strigiformi. Per farlo dovrei studiare l'argomento e in questo momento non posso davvero!!! Speriamo in qualche esperto di rapaci notturni che ci venga incontro... se così non fosse, beh... i motivi ci sono... è un argomento di notevole approfondimento!
Invece rispondo volentieri alla tua seconda domanda, che non è affatto stupida e probabilmente di interesse più generale rispetto alla prima... Di norma, durante il giorno i notturni fanno ciò che i diurni fanno di notte... cioè riposano. In natura il sonno profondo è un lusso che può costare caro, quindi anche se dormono gli animali sono sempre piuttosto all'erta e pronti a fuggire ad un pericolo. Però bisogna dire che quando i rapaci notturni hanno la prole da nutrire, l'orario di caccia, e quindi di veglia, si prolunga notevolmente. La Civetta, ad esempio, caccia frequentemente anche di giorno. Poi ci sono rapaci notturni... che non sono molto notturni. Il Gufo di palude ad esempio vive in tundre artiche dove la notte dura pochissimo o non c'è proprio e devono cacciare con la luce. Perciò quando vengono a svernare da noi, già partono in caccia alle 15. Insomma, essere notturni è un adattamento e può essere più o meno "spinto". Allocco e Barbagianni sono i più notturni, il Gufo comune già vola al crepuscolo, la Civetta si può vedere anche di giorno. |
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Fabribor
Utente Senior
Città: Savarna
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
1547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 luglio 2007 : 16:44:56
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| Messaggio originario di antea: Una domanda poi specifica, perche' i rapaci notturni fanno il barro, barra o non mi ricordo come si chiama? Inoltre, in italia sono stanziali vero?
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Si chiama "bolo" o "borra"... Non la fanno solo i rapaci, ma tutti gli uccelli che si nutrono di altri uccelli, o piccoli mammiferi, o insetti con parti dure, o pesci. E' il loro modo per eliminare le parti indigeribili come ossa, penne, peli, squame, parti chitinose degli insetti, ma anche semi di bacche, senza appesantire il tratto intestinale. Dall'analisi delle borre è quindi possibile risalire all'alimentazione degli uccelli. Fanno borre soprattutto rapaci, gabbiani, aironi, ma anche piccoli uccelli come le averle.
Quasi tutte le specie di Strigiformi sono stanziali e compiono movimenti di dispersione giovanile che però possono anche essere piuttosto ampi. Buoni migratori sono il Gufo di palude che in inverno può arrivare fino alle nostre latitudini e soprattutto il piccolo Assiolo, insettivoro, che raggiunge in inverno l'Africa esattamente come fa la più nota migratrice transahariana, la Rondine.
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Modificato da - Fabribor in data 29 luglio 2007 23:08:46 |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2007 : 10:24:56
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| Messaggio originario di Fabribor:
| Messaggio originario di antea: Una domanda poi specifica, perche' i rapaci notturni fanno il barro, barra o non mi ricordo come si chiama? Inoltre, in italia sono stanziali vero?
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Si chiama "bolo" o "borra"... Non la fanno solo i rapaci, ma tutti gli uccelli che si nutrono di altri uccelli, o piccoli mammiferi, o insetti con parti dure, o pesci. E' il loro modo per eliminare le parti indigeribili come ossa, penne, peli, squame, parti chitinose degli insetti, ma anche semi di bacche, senza appesantire il tratto intestinale. Dall'analisi delle borre è quindi possibile risalire all'alimentazione degli uccelli. Fanno borre soprattutto rapaci, gabbiani, aironi, ma anche piccoli uccelli come le averle.
Quasi tutte le specie di Strigiformi sono stanziali e compiono movimenti di dispersione giovanile che però possono anche essere piuttosto ampi. Buoni migratori sono il Gufo di palude che in inverno può arrivare fino alle nostre latitudini e soprattutto il piccolo Assiolo, insettivoro, che raggiunge in inverno l'Africa esattamente come fa la più nota migratrice transahariana, la Rondine.
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Scusa la domanda...mi vergogno anche un po' a farla....ma la borra viene praticamente vomitata? |
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raptorbiol2
Utente V.I.P.
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
169 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 luglio 2007 : 15:02:58
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Si Antea, la borra viene vomitata dalla bocca. La sistematica come ha già detto Fabrizio è complessa...e le tue domande richiederebbero un intero libro come risposta molto sintenticamente l'ordine degli Strigiformes viene diviso in due famiglie principali 1) quella dei Titonidi a cui appartengono i Barbagianni 2) quella degli Strigidi a cui apparengono tutti gli altri rapaci notturni (genere Asio dei gufi comuni, genere Otus degli assioli, genere Bubo dei gufi reali, genere Athene delle civette, genere Strix degli Allocchi, e una serie di altri generi minori).
La famiglia dei Barbagianni (Tytonidae) viene distinta dall'altra famiglia per un parametro principale che è la lunghezza del dito del piede: il dito interno è uguale in lunghezza al dito mediano. Ci sono anche altre differenze minori per esempio nel piumaggio e nello scheletro (la furcula è unita alla carena dello sterno per esempio).
Per quanto riguarda la "notturnalità" o "diurnalità" esiste, tra i rapaci notturni, tutto un range scalare di adattamenti che, da vari autori, sono stati collegati al colore dell'iride dell'occhio: i rapaci notturni con iride scura (occhio completamente nero) sono i più notturni di tutti per es l'allocco e il barbagianni, e mal tollerano la luce; quelli con iride intermedia (per es arancione, come nel gufo reale) invece sono molto più diurni, cacciano sia di giorno che in piena notte; quelli infine con iride molto chiara (solitamente gialla) come il Gufo delle nevi (Bubo scandiacus, rinominato recentemente) o come il Gufo reale maculato africano (Bubo africanus) praticametne sono attivi quasi esclusivamente di giorno e quindi non sono poi così "notturni". Una cosa è importante chiarire: tutti i rapaci notturni vedono perfettamente anceh di giorno, ma alcune specie hanno una maggior quantità di coni (cellule dell'occhio sensibili alla luce) e quindi sono "infastiditi" dalla luce diurna (Barbagianni, Allocco) altri hanno meno cellule sensibili (e quindi di notte vedono meno bene) e possono tollerare meglio la luce diurna, ma tutti vedono bene anche di giorno...
ciao! Pao
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 luglio 2007 : 13:12:46
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| Messaggio originario di raptorbiol2:
Si Antea, la borra viene vomitata dalla bocca. La sistematica come ha già detto Fabrizio è complessa...e le tue domande richiederebbero un intero libro come risposta molto sintenticamente l'ordine degli Strigiformes viene diviso in due famiglie principali 1) quella dei Titonidi a cui appartengono i Barbagianni 2) quella degli Strigidi a cui apparengono tutti gli altri rapaci notturni (genere Asio dei gufi comuni, genere Otus degli assioli, genere Bubo dei gufi reali, genere Athene delle civette, genere Strix degli Allocchi, e una serie di altri generi minori).
La famiglia dei Barbagianni (Tytonidae) viene distinta dall'altra famiglia per un parametro principale che è la lunghezza del dito del piede: il dito interno è uguale in lunghezza al dito mediano. Ci sono anche altre differenze minori per esempio nel piumaggio e nello scheletro (la furcula è unita alla carena dello sterno per esempio).
Per quanto riguarda la "notturnalità" o "diurnalità" esiste, tra i rapaci notturni, tutto un range scalare di adattamenti che, da vari autori, sono stati collegati al colore dell'iride dell'occhio: i rapaci notturni con iride scura (occhio completamente nero) sono i più notturni di tutti per es l'allocco e il barbagianni, e mal tollerano la luce; quelli con iride intermedia (per es arancione, come nel gufo reale) invece sono molto più diurni, cacciano sia di giorno che in piena notte; quelli infine con iride molto chiara (solitamente gialla) come il Gufo delle nevi (Bubo scandiacus, rinominato recentemente) o come il Gufo reale maculato africano (Bubo africanus) praticametne sono attivi quasi esclusivamente di giorno e quindi non sono poi così "notturni". Una cosa è importante chiarire: tutti i rapaci notturni vedono perfettamente anceh di giorno, ma alcune specie hanno una maggior quantità di coni (cellule dell'occhio sensibili alla luce) e quindi sono "infastiditi" dalla luce diurna (Barbagianni, Allocco) altri hanno meno cellule sensibili (e quindi di notte vedono meno bene) e possono tollerare meglio la luce diurna, ma tutti vedono bene anche di giorno...
ciao! Pao
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Waw...le tue spiegazioni sono sempre perfette!!! grazie stragrazie!!! vorra' dire che le prossime volte mi rivolgero' direttamente a te (scherzo..).. |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 agosto 2007 : 12:26:37
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Tornando agli accipitridi e falconidi, ho letto su un sito internet che gli accipitridi uccidono la preda solo con le zampe, e spesso iniziano a mangiarle ancora vive che si dibattono (terribile..), mentre i falconidi uccidono le prede sia con le zampe che con il becco, e iniziano il pasto quando la preda e' gia' morta.
Trovate conferma? |
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raptorbiol2
Utente V.I.P.
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
169 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 agosto 2007 : 15:38:41
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Purtroppo è vero, gli Accipitridi come ti dicevo prima hanno un meccanismo particolare all'interno della loro zampa, un sistema dentellato a incastro che gli permette senza alcuna forza muscolare di stringere con estrema potenza le dita e gli artigli attorno alla preda mentre i Falchi non hanno questo sistema ma hanno il dente del becco dunque uccidono la preda spezzandole il collo (morte quasi istantanea). Può quindi succedere che mentre un Falco uccida la preda sul colpo invece un Accipitride (Sparviere, Astore per esempio) non riesca ad uccidere sul colpo la preda stringendola con gli artigli e dunque inizi a mangiarla mentre è ancora viva...è la natura Antea, non possiamo farci niente! salutoni Pao
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Modificato da - Fabribor in data 02 agosto 2007 18:07:29 |
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antea
Utente Senior
Città: Roma
527 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 agosto 2007 : 15:52:57
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| Messaggio originario di raptorbiol2:
Purtroppo è vero, gli Accipitridi come ti dicevo prima hanno un meccanismo particolare all'interno della loro zampa, un sistema dentellato a incastro che gli permette senza alcuna forza muscolare di stringere con estrema potenza le dita e gli artigli attorno alla preda mentre i Falchi non hanno questo sistema ma hanno il dente del becco dunque uccino la preda spezzandole il collo (morte quasi istantanea). Può quindi succedere che mentre un Falco uccida la preda sul colpo invece un Accipitride (Sparviere, Astore per esempio) non riescano ad uccidere sul colpo la preda stringendola con gli artigli e dunque inizino a mangiarla mentre è ancora viva...è la natura Antea, non possiamo farci niente! salutoni Pao
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lo so....
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melania
Utente
Città: palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
20 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 settembre 2007 : 10:13:14
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| Mesdaggio originario di antea:
Scusate ancora una volta la mia ignoranza ...ma che differenza c'e' tra accipitridi e falconidi?
(spero di non essere troppo banale ..)
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ciao rileggendo le informazioni sui rapaci notturni mi è venuta troppo la curiosità di sapere come avviene la formazione di una borra a livello fisiolofgico.cmq complimeti per le vostre copnoscenze |
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Daniele Taffon
Utente Junior
Città: Roma
32 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 settembre 2007 : 12:58:23
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Bellissimo, ogni volta leggendovi mi commuovo Antea, potrebbe interessarti ascoltare gli strigiformi??? Basta che ti procuri uno stereo, ti scarichi da internet (non so bene dove...ma sono sicuro si trovano) i canti e i versi di civetta, assiolo e allocco e vai in un bosco, oppure nei giardini e nelle aree archeologiche di Roma (sei di Roma, no?). Queste tre specie se stimolate, attraverso i loro versi, rispondono (metodo del play - back) e addirittura si fanno anche vedere...anche se un pò arrabbiati. Ora per farlo bisogna avere delle accortezze... Come per le foto ai nidi, è bene non disturbare eccessivamente gli animali, soprattutto nel periodo riproduttivo. Una volta che rispondono facciamogli credere di averci scacciato e evitiamo di stimolarli ulteriormente. I periodi migliori sono quelli durante i quali i maschi cercano i loro territori. Per la civetta tra febbraio e marzo, l'assiolo ad aprile e maggio mentre l'allocco, tra poco, novembre e dicembre. Fammi sapere se ne vuoi sapere di più... Ciao, Daniele |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 settembre 2007 : 19:17:07
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gentile daniele ;) mi piace il tuo approccio appassionato e davvero bello. tuttavia mi preme una precisazione: l'utilizzo del playback è un metodo molto invasivo che si consiglia solo a professionisti per motivi di ricerca, qualora nei metodi di indagine non si hanno soluzioni alternative. nei censimenti su larga scala ad esempio talora è un metodo validissimo, ma per birdwatching e per piacere personale questa pratica mi sento di sconsigliarla fortissimamente.
so che capirai queste mie parole daniele
:)
moderokkione |
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