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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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Bobsisca
Utente V.I.P.

Città: Bressanone
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 04 agosto 2019 : 21:11:14 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Rinvenuti due esemplari femmina il 4.08.2019 in località Naz - Sciaves BZ mslm. 772 sotto la corteccia di un Picea abies, abbattuto.

Immagine:
Cerambycidae: Ergates faber
166,09 KB

Immagine:
Cerambycidae: Ergates faber
95,77 KB

Modificato da - vladim in Data 06 agosto 2019 05:40:25

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Città: Arezzo


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Inserito il - 05 agosto 2019 : 14:23:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Roberto,
sì, sembrerebbe proprio lui: si tratta di una specie splendida!
Come tutti i Coleotteri xilofagi, un esempio estremamente significativo di quanto molto spesso sia sbagliata la modalità con cui vengono gestite alcune aree boschive: per far spazio alle giovani pianticelle, si tende spesso ad eliminare gli alberi vetusti, che per molte specie costituiscono invece delle preziosissime fonti di cibo e riparo, oltre che degli indispensabili siti riproduttivi. La stessa funzione la svolgono i vecchi ceppi giacenti a terra: spero che l'albero di cui parli sia stato lasciato a terra a tale scopo.
Ti mando questi link con cui potrai confrontare la tua foto:

Enzo

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Bobsisca
Utente V.I.P.

Città: Bressanone
Prov.: Bolzano

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Inserito il - 05 agosto 2019 : 18:07:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Enzo, anzitutto grazie per l'intervento e per i link che ho trovato molto interessanti. Dalle foto sembra che quelli più "a sud" abbiano una colorazione piú rossiccia che marrone scuro / nera. È una specie che cercavo da tanto, (come molte altre) e proprio quando non si cerca qualcosa te lo ritrovi quasi sotto il naso. Diversi giorni fa nel medesimo posto avevo trovato delle "Buprestis haemorrhoidalis" ma nient'altro. È una pecceta che non si direbbe possa ospitare Egates, le piante vive sono tutte giovani e i tronchi di una certa dimensione erano stati tagliati ed accatastatati. Alla base di uno si era staccata la corteccia e li ho rinvenuto le due femmine. Peccato che le distanze non permettano di conoscere persone unite da questa passione. Qui a Bressanone c'è un grande entomologo il prof. Klaus Hellrigl, ma per raggiunti limiti di età ha messo da parte l'interesse. Se qualcuno passasse da queste parti si faccia vivo, devo però specificare che io in genere mi limito a fotografare, visto il devastante declino che la fauna entomologica ha avuto in regione non sempre riesco a voler tenere il ricordo di un incontro spillato in una scatola. Un caro saluto
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Inserito il - 05 agosto 2019 : 22:50:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Roberto, ti ringrazio per la risposta.
Concordo in pieno con te: gli "incontri ravvicinati" e le "scoperte" più interessanti vengono a cercarci proprio...quando meno ce l'aspettiamo. E' un po' come la vecchia storia della mela che "scelse" di cadere proprio sulla testa di Newton... Ma, fortuna a parte, sta a noi tenere gli occhi sempre aperti e avere la prontezza per afferrare al volo le occasioni che la natura ci offre.
Mi sorprende quello che dici sulla pecceta composta soltanto da piante giovani: per quanto ne so, la tua regione è sempre stata molto sensibile e scrupolosa nei riguardi della conservazione del patrimonio boschivo, attuando sempre una tutela rispettosa delle dinamiche naturali. E come tutti sappiamo, i vetusti "giganti del bosco" costituiscono una presenza indispensabile per il delicato ecosistema boschivo.

Io adoro la tua regione e capito spesso dalle tue parti: ho dei cugini che abitano a Trento e ogni volta non perdo mai l'occasione per visitare il Muse con le sue interessantissime mostre e iniziative. Bellissimo anche il Museo di Scienze Naturali di Bolzano, dove sono stato varie volte "a trovare" il leggendario Otzi.
Non conoscevo il prof. Klaus Hellrigl: ho fatto una breve ricerca in rete e ho trovato molti documenti: ho visto che ha lavorato anche al Museo Civico di Rovereto, un'altra delle mie "tappe" preferite, dove anni fa ho avuto occasione di vedere una bellissima mostra entomologica.
Non mancherà l'occasione per conoscerci di persona prossimamente.
A presto.

Enzo




Modificato da - Stregatto in data 05 agosto 2019 22:54:25
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Bobsisca
Utente V.I.P.

Città: Bressanone
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 06 agosto 2019 : 13:44:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci conto, un caro saluto. Il problema risiede nella smisurata superficie (credo 17 milioni di ettari) coltivati a melo e del massiccio impiego di antiparassitari impiegato, che va a depositarsi ben oltre i coltivi.
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Utente Senior


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Inserito il - 06 agosto 2019 : 17:59:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille!
E io che scelgo sempre le mele trentine o dell'Alto Adige, convinto che siano quelle più sane e naturali...Probabilmente dovrò rivedere questa mia convinzione
A presto.

Enzo

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 agosto 2019 : 23:32:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io ho trovato molti anni fa degli Ergates faber tra Pisa e Viareggio nelle ceppate di pino marittimo in un'area dove erano stati tagliati tutti gli alberi.
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Bobsisca
Utente V.I.P.

Città: Bressanone
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Inserito il - 08 agosto 2019 : 05:50:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono ritornato ieri nel medesimo luogo, sotto una leggera pioggia, nonostante le due cataste di grandi tronchi non sono riuscito a trovare alcun ceppo tagliato, ne fori di uscita , che credo siano ben visibili. E una pecceta "sterile" con alberi tutti uguali e delle stesse dimensioni e non ci sono neppure luci che possano averli attirati.
Si un posto dove proprio non me li sarei aspettati
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Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 11 agosto 2019 : 12:30:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Bobsisca:

Sono ritornato ieri nel medesimo luogo, sotto una leggera pioggia, nonostante le due cataste di grandi tronchi non sono riuscito a trovare alcun ceppo tagliato, ne fori di uscita , che credo siano ben visibili. E una pecceta "sterile" con alberi tutti uguali e delle stesse dimensioni e non ci sono neppure luci che possano averli attirati.
Si un posto dove proprio non me li sarei aspettati


Interessante!
E' davvero sorprendente il "trionfo della vita" che, con la sua incredibile energia, riesce spesso a farsi largo e a prosperare egregiamente anche negli ambienti più ostili e inospitali!

Enzo

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