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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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dtvd
Utente Super
Città: Avigliana
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
6040 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 luglio 2018 : 09:32:03
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cetoniidae Genere: Gnorimus Specie:Gnorimus variabilis
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Era su un vecchio ceppo di castagno, cercava in tutti i modi un punto favorevole per prendere il volo, ma era troppo malridotta,(forse problemi di sfarfallamento?)e tutti i tentativi andavano a vuoto. Di queste Cetoniidae non ne avevo mai viste, ed incontrarla in quelle condizioni mi è un po dispiaciuto, ma visto che qui di castagni(quelli veri!)ormai si possono contare con le dita di una mano, dubito di vederne altre.
Sarà una Gnorimus variabilis?
Vincenzo
25-6-2018 Avigliana (TO) Immagine: 210,47 KB Immagine: 216,43 KB Immagine: 189,27 KB Immagine: 186,88 KB Immagine: 172,61 KB
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Modificato da - vladim in Data 12 luglio 2018 13:39:50
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aug
Utente Senior
Città: Garbagnate Milanese
Prov.: Milano
2279 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 luglio 2018 : 11:33:53
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E'certamente lui. Come hai intuito, non è una bestia comune.
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Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr) Augusto |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 luglio 2018 : 13:38:28
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Infatti, in NM appare soltanto un'altra volta, quasi esattamente 10 anni fa! Link
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dtvd
Utente Super
Città: Avigliana
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
6040 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 luglio 2018 : 16:11:01
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| Messaggio originario di aug:
E'certamente lui. Come hai intuito, non è una bestia comune.
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Beh, sinceramente mi aveva stupito trovarla su un ceppo, in una zona buia del sottobosco, quindi lo avevo cercato in rete tra gli Scarabaeidae. Lo avevo trovato, ma poi ho visto che sia qui in galleria, Link dove appunto si diceva: | Le larve si sviluppano nelle cavità dei grandi alberi cariati, mentre gli adulti ne frequentano le fioriture, dove, vista l'altezza, non sono certo facili da osservare.
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Quindi penso che sia riuscito a vederlo, solo per il fatto che abbiano tagliato i castagni, sarà vissuto in fase di larva in quel ceppo, e dopo non sia riuscito a prendere il volo(per la muta mal riuscita)per andare sulla chioma dei castagni, che oltretutto in quella zona non ci sono più.
Grazie mille per la conferma Augusto, e Vladimiro.
Vincenzo
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13228 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 luglio 2018 : 18:12:30
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Probabilmente la muscolatura alare non era ancora abbastanza "accaldata" dal momento che dici che era in luogo all'ombra. I coleotteri di una certa dimensione, se non si sono scaldati al sole, hanno grosse difficoltà a prendere il volo al primo tentativo e l'alternativa è scaldare i muscoli con tentativi di volo che abortiscono sino a che i muscoli alari non si scaldano a sufficienza. Sembra perfetto come stato. Sembra una specie in espansione numerica, almeno da noi in Romagna, ove talora nelle stazioni di presenza è stato osservato numeroso.
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"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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dtvd
Utente Super
Città: Avigliana
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
6040 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 luglio 2018 : 20:49:50
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| Messaggio originario di Chalybion:
Probabilmente la muscolatura alare non era ancora abbastanza "accaldata" dal momento che dici che era in luogo all'ombra. I coleotteri di una certa dimensione, se non si sono scaldati al sole, hanno grosse difficoltà a prendere il volo al primo tentativo e l'alternativa è scaldare i muscoli con tentativi di volo che abortiscono sino a che i muscoli alari non si scaldano a sufficienza. Sembra perfetto come stato. Sembra una specie in espansione numerica, almeno da noi in Romagna, ove talora nelle stazioni di presenza è stato osservato numeroso.
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Questa cosa non può che farmi piacere, allora doveva solo riuscire a distendere le ali! guarda a volte il c...aso, se passavo qualche minuto dopo, avrebbe finito il "riscaldamento" e non l'avrei visto. Spero solo che riescano a volare per sei o settecento metri, dove avrebbe trovato i castagni.
Grazie per questa rassicurazione, Giorgio. Vincenzo
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