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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


34172 Messaggi
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Inserito il - 31 marzo 2016 : 11:20:27 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Leggo questa notizia
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e mi pongo una domanda.

D’accordissimo nel fare di tutto per proteggere gli elefanti dal bracconaggio e nel sequestrare gli oggetti ottenuti lavorando le loro zanne
.
Ma, una volta sequestrati, che senso ha distruggerli? Che “valore aggiunto” di deterrente si ottiene?

Si tratta sempre di opere pregevoli di artigianato, che potrebbero essere raccolte in un museo ad hoc, e magari con gli introiti dei biglietti di ingresso si potrebbe contribuire a finanziare la lotta al bracconaggio.

Qualcuno può chiarirmi la cosa?

Grazie



Modificato da - vladim in Data 31 marzo 2016 13:37:45

vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


34172 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 31 marzo 2016 : 13:19:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Al limite sarebbe come se, come deterrente per i tombaroli, venissero sbriciolati tutti i reperti archeologici da loro fraudolentamente portati alla luce.

Almeno,...io la vedo così!

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32956 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 marzo 2016 : 23:19:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per me è un'idiozia spiegabile solo con meccanismi emotivi e irrazionali.

Distruggere l'avorio di elefanti già morti è sciocco e controproducente, come anche distruggere le zanne sequestrate ai bracconieri, perché fa salire il prezzo sul mercato incentivando il bracconaggio.

Piuttosto si dovrebbero vendere sul mercato e devolvere il ricavato alla lotta contro il bracconaggio.

Il massimo che si può fare senza cadere nella stupidità e vietarne il commercio, ma anche così si rischia di incentivare il contrabbando.

Peraltro, il problema del bracconaggio è stato ridimensionato. L'Africa sta subendo una forte desertificazione da un lato e una forte antropizzazione dall'altro.

Considerando che gli elefanti si nutrono anche di alberi, che sradicano per mangiarne le radici, una popolazione numerosa di elefanti non è più compatibile.

luigi

Modificato da - elleelle in data 31 marzo 2016 23:23:20
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6011 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 aprile 2016 : 08:19:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Immagino che vi sarebbero problemi di certificazione: in mezzo all'avorio legalmente sequestrato, e poi rivenduto, in presenza di corruzione diffusa (che purtroppo è la norma in molti paesi), si potrebbe infilare dell'avorio completamente illegale.

D'accordo con voi, comunque, sull'irrazionalità complessiva del sistema.

Mi chiedo, invece (confesso la mia ignoranza) quale dovrebbe essere, secondo costoro, la sorte dell'avorio proveniente da abbattimenti legali (in alcuni paesi l'elefante è gestito e si può cacciare).

Condivido con voi un'idea: un museo dell'avorio (e di altre merci simili) sequestrate. Andrebbe collocato in un aeroporto internazionale, p. es. a Fiumicino, in modo da sensibilizzare i viaggiatori che continuano ad alimentare il mercato dei souvenir illegali.
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marco palmieri
Utente Senior

Città: Bologna


1889 Messaggi
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Inserito il - 06 aprile 2016 : 20:18:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pienamente d'accordo con Barbaxx

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32956 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 agosto 2018 : 15:57:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:

Immagino che vi sarebbero problemi di certificazione: in mezzo all'avorio legalmente sequestrato, e poi rivenduto, in presenza di corruzione diffusa (che purtroppo è la norma in molti paesi), si potrebbe infilare dell'avorio completamente illegale.

D'accordo con voi, comunque, sull'irrazionalità complessiva del sistema.

Mi chiedo, invece (confesso la mia ignoranza) quale dovrebbe essere, secondo costoro, la sorte dell'avorio proveniente da abbattimenti legali (in alcuni paesi l'elefante è gestito e si può cacciare).

Condivido con voi un'idea: un museo dell'avorio (e di altre merci simili) sequestrate. Andrebbe collocato in un aeroporto internazionale, p. es. a Fiumicino, in modo da sensibilizzare i viaggiatori che continuano ad alimentare il mercato dei souvenir illegali.


Non ricordo dove, ma ho già visto un piccolo museo con bacheche in vetro contenenti oggetti sequestrati in quanto vietati da CITES.
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