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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
7462 Messaggi Tutti i Forum |
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aug
Utente Senior
Città: Garbagnate Milanese
Prov.: Milano
2279 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 14:55:30
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Ricambio gli Auguri! Anche per me quella che mostri ha l'aria di una Protaetia cuprea, ma è solo una sensazione. Sono animali variabilissimi e sui caratteri esterni è molto difficile distinguerle dove convivono con la Cetonia aurata. Le macchie sulle elitre, per esempio, le cuprea di montagna le hanno... Il carattere fondamentale risiede nella parte ventrale: le Cetonia hanno l'apofisi mesosternale con in cima una mezza sferetta, mentre le Protaetia in senso lato hanno una specie di spatola a triangolo con la base in avanti (vedi figuretta qui sotto). Da una foto dorsale si farà sempre fatica e sarà un po' un azzardo distinguerle. Immagine: 50,77 KB
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Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr) Augusto |
Modificato da - vladim in data 04 dicembre 2018 19:01:32 |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 16:24:04
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| Messaggio originario di aug:
Ricambio gli Auguri! Anche per me quella che mostri ha l'aria di una Protaetia cuprea, ma è solo una sensazione. Sono animali variabilissimi e sui caratteri esterni è molto difficile distinguerle.....
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Auguri anche da parte mia ! Lette le tue affermazioni, mi sono chiesto come sia possibile che in galleria si abbiano identificazioni fino alla sottospecie (es. Cetonia aurea aurata e Cetonia aurea pisana, contrapposte a Protaetia cuprea cuprea e Protaetia cuprea metallica) senza che vi sia mai una foto del lato ventrale. Tutte identificazioni " a sensazione" ?
Grazie
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Modificato da - vladim in data 04 dicembre 2018 19:03:57 |
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aug
Utente Senior
Città: Garbagnate Milanese
Prov.: Milano
2279 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 17:03:58
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Io non so come siano identificate le Cetonie e Protaetie presenti su FNM. Quella di cui paolofon parla in questo post ha l'aria (che non è tanto facile spiegare bene cosa vuol dire in termini rigorosi) della Protaetia cuprea in senso stretto. Non supportati da una foto come quelle, "Colorazione uniforme senza strie bianche, capo, arti e ventre viola metallico", purtroppo, non bastano a distinguere con sicurezza se è l'una o l'altra. Ecco cosa intendevo dire allegando quella figurina, soprattutto a futura memoria, visto che, giustamente, nessuno bada di solito alla faccia ventrale. Ma non sono io che lo dico (che NON sono certo uno Scarabeologo specialista)...sono i libri!
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Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr) Augusto |
Modificato da - vladim in data 04 dicembre 2018 19:10:04 |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 17:16:11
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| Messaggio originario di aug:
Io non so come siano identificate le Cetonie e Protaetie presenti su FNM. Quella di cui paolofon parla in questo post ha l'aria (che non è tanto facile spiegare bene cosa vuol dire in termini rigorosi) della Protaetia cuprea in senso stretto. Non supportati da una foto come quelle, "Colorazione uniforme senza strie bianche, capo, arti e ventre viola metallico", purtroppo, non bastano a distinguere con sicurezza se è l'una o l'altra. Ecco cosa intendevo dire allegando quella figurina, soprattutto a futura memoria, visto che, giustamente, nessuno bada di solito alla faccia ventrale. Ma non sono io che lo dico (che NON sono certo uno Scarabeologo specialista)...sono i libri!
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Mi hai frainteso ! Io non contestavo affatto le tue considerazioni. Non ho nessuna conoscenza per poterlo fare. La mia era solo una domanda rivolta agli esperti, e a chi magari aveva identificato le discussioni presenti in galleria... Ed a tale scopo ho fatto un'aggiunta al titolo della discussione.
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Modificato da - vladim in data 04 dicembre 2018 19:09:31 |
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gabrif
Moderatore
Città: Milano
Regione: Lombardia
3483 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 21:13:36
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Da una vecchia discussione (Link):
| Dal punto di vista "pratico", le Cetonia italiane sono sempre fornite di tacche elitrali bianche, che le distinguono dalla maggior parte delle Protaetia nostrane. Tacche bianche sono presenti in P. (Liocola) lugubris, dove però sono molto più dense che in Cetonia , e in P. cuprea metallica e P. fieberi, che sono simili a Cetonia, ma più convesse, più robuste e di colore generalmente olivaceo. |
G.
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Nulla è piccolo in Natura. (George Perkins Marsh (1801-1882)) |
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gabrif
Moderatore
Città: Milano
Regione: Lombardia
3483 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 21:15:20
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P.S.
Che cos'è in pratica un'Area di Riequilibrio Ecologico (ARE) ?
Ciao G.
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Nulla è piccolo in Natura. (George Perkins Marsh (1801-1882)) |
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
7462 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 21:26:51
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Grazie delle risposte e delle spiegazioni!
| Le Aree di riequilibrio ecologico (A.R.E.) sono "aree naturali od in corso di rinaturalizzazione, di limitata estensione, inserite in ambiti territoriali caratterizzati da intense attività antropiche che, per la funzione di ambienti di vita e rifugio per specie vegetali ed animali, sono organizzate in modo da garantirne la conservazione, il restauro, la ricostituzione". |
Per ulteriori notizie vedi qui: Link
In base a quelle che io conosco, sono zone alterate in passato dall'attività umana, in cui però è possibile un ritorno a situazioni più naturali: ad esempio vecchie cave, come l'ARE di Budrio di Correggio, o un gruppo di siepi e macchie tra capannoni industriali, come l'ARE Gattalupa-Rodano. Entrambe in provincia di Reggio Emilia.
Non so se esistano tipologie simili in altre regioni.
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PaoloFon |
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13228 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 gennaio 2016 : 21:56:20
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Auguri anche da parte mia ! Lette le tue affermazioni, mi sono chiesto come sia possibile che in galleria si abbiano identificazioni fino alla sottospecie (es. Cetonia aurea aurata e Cetonia aurea pisana, contrapposte a Protaetia cuprea cuprea e Protaetia cuprea metallica) senza che vi sia mai una foto del lato ventrale. Tutte identificazioni " a sensazione" ?
Grazie
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Caro Vladim, un occhio sufficientemente attento od esperto difficilmente può confondere da buone foto dall'alto una Cetonia aurata da una P. (Netocia) cuprea gruppo cuprea ma tra tutti i particolari le macchie elitrali sono le più importanti ma anche quando manchino del tutto, molto raramente in Cetonia o se presenti (minime) raramente in P.cuprea gr. cuprea , altri caratteri (tono di colore e lucentezza, colore degli epimeri, punteggiatura, ecc,) sono in genere più che sufficienti. Le varie ssp. italiane di Cetonia si determinano ...dal cartellino, essendo ben relegate in aree specifiche, talora ridotte come del resto P. cuprea metallica relegata alle Alpi e con rari esemplari mancanti delle tipiche macchie elitrali simili a Cetonia spp. Dubbi sono invece frequenti con sbgnn., spp e sspp. di Protaetia ma anche qui spesso il cartellino aiuta ove non arriva l'occhio. Quanto alle ARE, talora sono molto piccole: dalle mie parti ce ne sono due, a Fusignano e a Bagnacavallo: quest'ultima è un vecchio podere a "piantata romagnola" cioè in breve un vecchio ambiente agrario a seminativo con filari di vite; l'incoltura ha consentito ai tutori vivi delle viti (aceri, piopppi) di diventare enormi, la vite è sparita ma gli insetti (e non solo) si divertono un sacco; 7 ettari circa). Giorgio, Ricco 2016! |
Modificato da - vladim in data 04 dicembre 2018 19:05:28 |
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