|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2262 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 novembre 2015 : 17:45:45
|
Se si digita in rete "Golden clam" compaiono informazioni sulle proprietà miracolose di Corbicula fluminea, secondo la farmacopea orientale. Sono diversi i preparati commerciali che, forse sfruttando il messaggio positivo veicolato già dal nome vernacolare (letteralmente "vongola d'oro", appunto), propongono l'uso di compresse a base di questo mollusco per la prevenzione di vari malanni o la loro cura.
Nel caso di Corbicula, il suo il consumo è indicato soprattutto al fine della salvaguardia del fegato, e qui entra forse in gioco una certa similitudine fra la forma del mollusco racchiuso fra le valve e quella dell'organo, analogamente a quanto si credeva anche in occidente secondo il principio della "signatura rerum" (la forma di un cibo indicava già quali benefici esso poteva portare, ad esempio i fagioli gioverebbero ai reni, i gherigli di noce al cervello, ecc.).
Secondo i commercianti, a supporto dell'uso dei prodotti a base di "golden clam" ci sarebbero vari studi compiuti da scienziati giapponesi o cinesi (di cui non sono riuscito a trovare testi a riscontro); qualcuno sa se di questo argomento si è occupata anche la comunità scientifica occidentale?
Ho visto che gli stessi prodotti (o comunque qualcosa di molto simile) vengono venduti anche negli Stati Uniti, ma in quel caso i riferimenti alle proprietà terapeutiche sono solo accennati attraverso la dichiarazione del contenuto vitaminico e, viceversa, sono accompagnati da una dicitura della Food and Drug Administration secondo la quale il "prodotto non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia".
Mi ripiglio un attimo dall' "off-topic" per rivolgervi il quesito che ha originato questo prolisso intervento: i preparati commerciali a base di Corbicula fanno riferimento all'utilzzo di molluschi provenienti da acque pure; pur nella difficoltà di intendere cosa vuol dire in senso oggettivo "acqua pura", chiedo se in Italia conoscete situazioni in cui Corbicula sia presente in habitat a cui si addica tale definizione. I testi che ho consultato su questa specie sostengono che è sensibile agli inquinanti, ma le maggiori popolazioni che conosco io non si trovano certo in habitat incontaminati perchè sono nel Po, nell'Oglio e nei canali irrigatori che utilizzano le loro acque. E' presente, ma con minor densità, anche in canali dell'alta provincia di Cremona dove, a giudicare dalla comunità ittica con cui convive, la qualità dell'acqua dovrebbe essere buona, migliore di quella della bassa provincia e del Po dove raggiunge le densità maggiori.
Preso atto della sua capacità di adattamento a diverse situazioni, è più corretto definirla specie di acque pulite o specie di acque eutrofiche?
|
ciao
Iperione |
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|