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 terzo incontro ravvicinato
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argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 21 aprile 2007 : 22:45:30 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Si è tenuto questa mattina il terzo incontro ravvicinato che vertiva sulle Telline. E' doveroso ringraziare Silvia e Bruno che ci hanno ospitato, Italo che ha sapientemnte guidato i lavori, Francesca che, se pure febbricitante, ci è venuta a trovare e Gyptis (Danilo) che ci ha elergito in abbondanza Tellina distorta. Sempre Gyptis nell 'illustrare Tellina incarnata, Tellina planata e
Tellina nitida ci ha fatto notare dei caratteri distintivi delle tre specie sconosciuti fino ad ora, mostrandoceli con immagini stupende sullo schermo del suo computer portatile. Spero che Danilo posti la sua relazione con le immagini sul forum.
Purtroppo le foto dell'incontro sono venute un'autentica fetenziam, mi devo proprio decidere ad acquistare un nuova digitale, le mostro ugualmente.

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terzo incontro ravvicinato
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[Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)

Modificato da - argonauta in Data 21 aprile 2007 22:50:22

argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 21 aprile 2007 : 22:56:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Domani posto la mia relazione e vi ricordo che il prossimo appuntamento davvero irrinunciabile è sabato 18 maggio a Sabaudia per la Prima Giornata di Studi Malacologici Pontini.
Link

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)
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chiton
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Inserito il - 21 aprile 2007 : 23:52:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grande Mario!!!!


Ma non sarà colpa degli occhiali???? le digitali in genere non sbagliano mai....

Comunque grazie a te e a tutti gli intervenuti, e a Italo che, con la scusa di illustrare ognuno un paio di specie , ci costringe (in senso positivo) a studiare a fondo almeno quelle due specie... sempre che poi non capiti di illustrare la specie sbagliata, come è successo (solo) a me, che ho parlato di Tellina tenuis sventolanado una bellissima Tellina incarnata!!! Ma che volete, sbagliando si impara, e ormai quelle due non le confonderò mai e poi mai!!!!
Volevo anche aggiungere che approfondendo una famiglia "semplice" come a prima vista può sembrare quella dei Tellinidae, per un profano si scoprono un mare di caratteri differenziali diversi, che magari a prima vista si davano per scontati, o che magari non si conoscevano neppure... Denti cardinali, linea palleale, ecc ecc Fantastico!!!
Mario poi ci ha tenuto anche una breve ma esauriente lezioncina introduttiva sulle caratteristiche morfologiche dei Bivalvi in generale... utilissima!!! Speriamo che si possa mettere a frutto anche questa bella esperienza sul forum, postando ognuno quanto ha illustrato nel corso dell'incontro.... vedremo!!!

Ah! Mario... il convegno a Sabaudia è il 19 maggio, NON il 18!!!! E' la seconda volta che ti sbagli!!!! Venerdì non troveresti nessuno! O massimo Bruno ed io che sistemiamo le poltroncine nella saletta !!!!


Grazie ancora a tutti e alla prossima!


Silvia & Bruno



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argonauta
Utente Super


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Biologia Marina

Inserito il - 22 aprile 2007 : 07:55:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Carissimi Silvia e Bruno è urgente per il sottoscritto una cura di fosforo. La Prima Giornata di Studi Malacologici Pontini è per sabato 19 maggio a Sabaudia.

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
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argonauta
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Inserito il - 22 aprile 2007 : 07:58:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I BIVALVI


I Bivalvi (due valve esterne, una destra e una sinistra)) o Lamellibranchi (lamelle presenti nelle branchie) compaiono nel cambriano superiore (501-488 milioni di anni fa). Sono molluschi che nel corso della loro evoluzione sono diventati acefali (senza testa) e hanno perso gli organi della locomozione (sono dotati però di un appendice, il piede, che serve per lenti spostamenti o per infossarsi). Alcune specie di Pectem e di Lima si spostano con veri e propri balzi espellendo con forza getti di acqua e aprendo e chiudendo velocemente le valve:
Sono molluschi esclusivamente acquatici. Le valve dei bivalvi si articolano per mezzo di una cerniera, costituita da un insieme più o meno complesso di dentini , lamine e fossette che si incastrano fra loro. Possiedono internamente uno o due muscoli adduttori che tendono a chiuderle. L’azione di questi muscoli è opposta a quella del legamento, che tende a divaricare le valve.
L’impronta dei muscoli adduttori generalmente ben evidente all’interno delle valve riveste un’importanza notevole per il riconoscimento della specie insieme alla linea palliale, linea che, sulla superficie interna della conchiglia dei bivalvi, unisce le impronte dei muscoli adduttori.
La conchiglia, secreta dal mantello, è composta da aragonite o calcite o da entrambi e ha forma e profilo vario in relazione ai diversi modi di vita.
Le parti molli sono composte dalla massa viscerale, dai muscoli adduttori e dal piede e sono circondate dai lobi del mantello che delimitano una cavità contenente le branchie grandi o i sifoni, utilizzati non solo per la respirazione, ma anche per filtrare e catturare il cibo. Il piede è un organo muscoloso, posizionato anteriormente, che normalmente ha forma triangolare e serve per l’infossamento e, nelle specie scavatrici, per scavare il sedimento.
I bivalvi hanno scarsissima mobilità : vivono totalmente o parzialmente infossati nella sabbia, nel fango o nei sedimenti (es. Tellinidae, Veneridae, Donacidae etc.); ancorati per mezzo di filamenti organici (bisso) secreti da una ghiandola posta sul piede (Pinna nobilis, Mytilus, Hiatella etc.); cementano una valva a substrati rigidi (Ostreidae, Spondylidae etc.) o perforano substrati rocciosi, rigidi e lignei (Lithophapa lithopahga , Myoforceps ristata, Teredinidae, Gastrochaena dubia, etc.)


Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
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argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 22 aprile 2007 : 08:05:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per distinguere la valva destra dalla sinistra posizionare la conchiglia in verticale e fare in mofo che l'umbone sia posto superiormente al legamento.





terzo incontro ravvicinato


da Link

Mario

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Modificato da - argonauta in data 22 aprile 2007 08:08:24
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argonauta
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Inserito il - 22 aprile 2007 : 08:15:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Macoma balthica (Linné, 1767)

Struttura conchiglia più larga che alta, parte anteriore arrotondata, posteriore più o meno appuntita o rostrata, con lieve carena spesso formante un triangolo ottuso. Superficie liscia, di colore pallido (bianco, gialliccio o roseo) con lievissime strie concentriche e linee di accrescimento più marcate che spesso coincidono con fascette e striature colorate. La parte umbonale è quasi sempre rosea o violetta e staccata dal resto della conchiglia. La cerniera porta due piccoli denti per ciascuna valva non sempre evidenti; nella destra il posteriore è bifido, nella sinistra l’anteriore. Sia i dentini che la cerniera sono fragilissimi ed è difficile reperirli integri. Misure 20-26 mm.
Specie atlantica dal Mar Artico alla Penisola Iberica, estremo Mediterraneo occidentale e coste meridionali spagnole. Vive nella zona intertidale nel fango, fango sabbioso-detritico e tollera anche una salinità ridotta.
(da Carta d’identità delle conchiglie del Mediterraneo – Pietro Parenzan - Volume secondo bivalvi)
Si differenzia dalle altre Macoma per
- la forma più arrotondata e per l’altezza
- rostratura posteriore
- parte umbonale staccata dal resto della conchiglia
- linee di accrescimento marcate
- cerniera evidente con la presenza di due denti per valva

Esemplare 1 - da Ceuta (spiaggia)
Esemplare 2 - La Herradura - Punta della Mona (Malaga) a - 10
Esemplare 3 - La Herradura - Punta della Mona (Malaga) a - 60
Esemplare 4 - La Linea (Gibilterra) su barca pescatori porticciolo.




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Mario

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argonauta
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Inserito il - 22 aprile 2007 : 08:20:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Macoma melo (Sowerby G.B. III, 1866)

Conchiglia convessa, anteriormente allargata e arrotondata, posteriormente un po’ tronca e rostrata. Margine ventrale molto carenato sulla parte anteriore, posteriormente leggermente sinuoso. Superficie ornata da linee concentriche esili, quasi lisce. Colore bianchiccio, umbone piccolo roseo o rossastro. Misure 25-30 mm.
Vive nell’area Lusitanica e nel Mediterraneo occidentale (mare di Malaga e Alboran) a pochi metri di profondità .
(da Carta d’identità delle conchiglie del Mediterraneo – Pietro Parenzan - Volume secondo bivalvi)
Si differenzia dalle altre Macoma per
- forma convessa
- anteriormente allargata e arrotondata, posteriormente rostrata e leggermente tronca
- margine ventrale carenato anteriormente e sinuoso posteriormente
- umbone piccolo roseo o rossastro

Gli esemplari provengono da Torre del Mar (Malaga) - 18



terzo incontro ravvicinato

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Mario

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argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 22 aprile 2007 : 08:24:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Macoma cumana (Costa O.G., 1829)

Conchiglia bianco-lattea, lucida lievemente carenata posteriormente, piuttosto fragile. Dorso anteriormente piuttosto diritto, parallelo al margine ventrale. Striatura concentrica lievissima, con qualche zona di accrescimento un po’ marcata. L’umbone può essere lievemente carnicino, oppure incolore o bigio. Estremità posteriore lievemente beante. Periostraco scuro, che può mantenersi al margine inferiore e ai lati.. Misure 30-44 mm.
Vive nell’Atlantico, dalla Penisola Iberica al Senegal e in tutto il Mediterraneo, a lieve profondità, su fondali sabbiosi e sabbio-fangosi.
(da Carta d’identità delle conchiglie del Mediterraneo – Pietro Parenzan - Volume secondo bivalvi)
Si differenzia dalle altre Macoma per
- lieve carenatura posteriore
- colore bianco latte e fragilità
- dorso anteriore quasi dritto e parallelo al margine ventrale
- lieve striatura concentrica
- periostraco scuro negli esemplari freschi
- estremità posteriore lievemente beante

Esemplari provenienti da Calambrone (LI) spiaggia



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Mario

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argonauta
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Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Biologia Marina

Inserito il - 22 aprile 2007 : 08:26:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prima Giornata di Studi Malacologici Pontini sabato 19 maggio a Sabaudia.


Mario

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PS
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Biologia Marina

Inserito il - 22 aprile 2007 : 12:00:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Mario, grazie come sempre per le foto e le relazioni che ci fai. Lo apprezzo molto.

riguardo alle tue foto ho notato che sono tutte fuori fuoco e a questo punto mi sorge un dubbio. Non è che tu non dai il tempo alla fotocamera di mettere a fuoco? Nel senso che tu inquadri la scena è premi subito “fino in fondo” il pulsante di scatto? Mi spiego meglio; con ogni macchina fotografica dotata di autofocus, per fare uno scatto corretto bisognerebbe seguire la seguente procedura:
1) si inquadra la scena
2) si preme il pulsante di scatto solo parzialmente, cioè non fino a fondo corsa, in questo modo la macchina mette a fuco la scena;
3) una volta che la macchia ha tutto perfettamente a fuoco, senza cambiare inquadratura si preme il pulsante di scatto fino in fondo.
Di solito le fotocamere indicano con un led verde se la scena ha una messa a fuoco corretta. Il led dovrebbe avere una luce verde fissa, se invece la messa afuoco non è corretta il led verde lampeggia oppure è di colore rosso.

Se ho detto delle fesserie, ti prego di perdonarmi.
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argonauta
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Città: Guidonia
Prov.: Roma

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Inserito il - 22 aprile 2007 : 13:11:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Peter:

Ciao Mario, grazie come sempre per le foto e le relazioni che ci fai. Lo apprezzo molto.

riguardo alle tue foto ho notato che sono tutte fuori fuoco e a questo punto mi sorge un dubbio. Non è che tu non dai il tempo alla fotocamera di mettere a fuoco? Nel senso che tu inquadri la scena è premi subito “fino in fondo” il pulsante di scatto? Mi spiego meglio; con ogni macchina fotografica dotata di autofocus, per fare uno scatto corretto bisognerebbe seguire la seguente procedura:
1) si inquadra la scena
2) si preme il pulsante di scatto solo parzialmente, cioè non fino a fondo corsa, in questo modo la macchina mette a fuco la scena;
3) una volta che la macchia ha tutto perfettamente a fuoco, senza cambiare inquadratura si preme il pulsante di scatto fino in fondo.
Di solito le fotocamere indicano con un led verde se la scena ha una messa a fuoco corretta. Il led dovrebbe avere una luce verde fissa, se invece la messa afuoco non è corretta il led verde lampeggia oppure è di colore rosso.

Se ho detto delle fesserie, ti prego di perdonarmi.




Grazie mille Peter per i sugger54imenti. Appena ho un pò di tempo farò degli esperimenti qui a casa. Sicureamnte sono io che sbaglio qualche cosa.

Mario

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Doram
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Biologia Marina

Inserito il - 23 aprile 2007 : 01:27:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
forse avevo il macro abilitato

la Scienza e la Conoscenza non sono proprietà di un singolo o di un gruppo, ma sono patrimonio dell'intera umanità - Verde realtà, Roma
Mimmo
.
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argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

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Biologia Marina

Inserito il - 23 aprile 2007 : 06:00:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Doram:

forse avevo il macro abilitato

la Scienza e la Conoscenza non sono proprietà di un singolo o di un gruppo, ma sono patrimonio dell'intera umanità - Verde realtà, Roma
Mimmo
.


Domenico ci hai preso in pieno. Sulla mia macchinetta a lato c'è un pulsante a scorrimento micro e macro, io avaveo la digitale in tasca ed evidentmente nel prenderla ho azionato la funzione macro. Indipendemente da questo un consiglio...mai prendere digitali con i punti fedeltà dei supermercati..,!!!!

Mario

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Subpoto
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Prov.: Roma

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Inserito il - 23 aprile 2007 : 20:33:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Mario,
non ti preoccupare le foto vanno bene così,le strie di accrescimento si notano meno.
La presentazione di Macoma è veramente bella,si vede che hai studiato seriamente.

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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argonauta
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Inserito il - 23 aprile 2007 : 20:56:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di subpoto:

Ciao Mario,
non ti preoccupare le foto vanno bene così,le strie di accrescimento si notano meno.
La presentazione di Macoma è veramente bella,si vede che hai studiato seriamente.

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro



Grazie mille Alessandro.

Mario

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chiton
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Inserito il - 24 aprile 2007 : 14:53:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, Mario.... sei stato velocissimo!!! Le schede e le foto (delle conchiglie!!!! ) che hai postato sono veramente belle(e utili). Vedrò in questi giorni di fare con Bruno le foto delle nostre specie e di un po' di cerniere allo stereo.. così anche noi potremo inserirle, e Danilo farà altrettanto.

vedo che hai anche imparato la data esatta del convegno... Bene!!! Ti si guadagnato un posto in prima fila (ma come amante di cani e gatti l'avresti avuto ugualmente!!!! )


Silvia
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squalo
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Inserito il - 24 aprile 2007 : 15:59:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posterò le schede delle mie tre Telline un po' in ritardo...tra feste e ponti sarò latitante e con la testa ormai sott'acqua in tutti sensi
Mario, ottimo lavoro!

ciao
Squalo
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chiton
Moderatore

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Inserito il - 24 aprile 2007 : 17:14:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Piergiorgio! Per la testa sott' acqua, beato te!!!!

Ricordati di fare una capatina al salto di Fondi.... non si sa mai!!!!!

Salutoni

Silvia

Bruno
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argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 24 aprile 2007 : 17:19:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di chiton:

Ciao Piergiorgio! Per la testa sott' acqua, beato te!!!!

Ricordati di fare una capatina al salto di Fondi.... non si sa mai!!!!!

Salutoni

Silvia

Bruno

.... non si sa mai!!!!! che Piergiorgio trovi Bursa scrobilator anche a Salto di Fondi. Lui è capace di tutto!!!!
Mario

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Modificato da - argonauta in data 24 aprile 2007 17:20:43
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squalo
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Biologia Marina

Inserito il - 24 aprile 2007 : 17:53:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di argonauta:

Messaggio originario di chiton:

Ciao Piergiorgio! Per la testa sott' acqua, beato te!!!!

Ricordati di fare una capatina al salto di Fondi.... non si sa mai!!!!!

Salutoni

Silvia

Bruno

.... non si sa mai!!!!! che Piergiorgio trovi Bursa scrobilator anche a Salto di Fondi. Lui è capace di tutto!!!!
Mario

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Hai fatto bene a ricordarmi del Salto di Fondi, Silvia, appena possibile ci vado a dare uno sguardo.La Bursa a Fondi? Probabile che ci sia ...fossile tra le sabbie del ripascimento.Però spero di trovare qualcosa di interessante da postare sul forum quando andrò a Ponza nei 4 giorni del ponte I maggio...magari un'altra scrobilator...albina e sinistrorsa...per il diadema di Spanter!

Ciao
Squalo
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