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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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SnailBrianza
Moderatore
Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1619 Messaggi Flora e Fauna |
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SnailBrianza
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Inserito il - 28 luglio 2015 : 20:58:16
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Il C. fontenillii, cercandolo anche più a sud verso il confine italiano, mi sono accorto che probabilmente è abbastanza localizzato nella zona tra Grenoble e la Val di Susa e la località del cuneese è molto al di fuori del suo areale. Questo mi farebbe pensare ad una specie nuova o come già ipotizzato, ad una popolazione di Chilostoma cingulatum tigrinum in "vacanza". Volendo forzare l'ipotesi che gli esemplari del Cuneese potrebbero essere dei C. fontenilli, si potrebbe dire che forse sono l'estremo della variabilità intraspecifica e che il C. fontenilli nominotipico è una forma intermedia con il C. fontenilli alpinum. Dal lavoro di Bourguignat, 1864 "Malacologie de la Grande Chartreuse" leggo che il C. fontenilli è molto variabile e ne descrive una forma che chiama "subtrigrina" che dal disegno delle tavole potrebbe corrispondere alla forma della popolazione del cuneese (fig.7-8).
Tratto da "Malacologie de la Grande Chartreuse", Bourguignat, 1864:
Lascio a voi ulteriori commenti!
Vittorio
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"Non affermo niente; ma mi contento di credere che ci sono più cose possibili di quanto si pensi." (Voltaire) |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2348 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 luglio 2015 : 16:38:27
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Mi permetto di aggiungere una riproduzione più chiara della tab. IV di Bourguignat, con la spiegazione: 1-3 Helix fontenillii, 4,5 var. planulata 6 var. globulosa 7,8 var. subtigrina
Bourguignat 1864. Pl. IV 106,59 KB
La “var. subtigrina” è effettivamente un buon candidato, ma per completezza riporto le differenze fontenillii-tigrina nelle parole di Bourguignat.
L’Helix Fontenillii diffère de la tigrina 1. par sa taille beaucoup plus petite; 2. par son ombilic moins ouvert; 3. par son test marbré d’une façon toute différente que celui de la tigrina; 4. par sa surface ornée de striations transverses et spirales comme celles de l’alpina, tandis que chez la tigrina il n’existe jamais de sillons spiraux ; 5. par ses tours moins fortement carenée ; 6. par le bord basal de l’ouverture moins convexe, moins bien arrondi ; 7. enfin par ses bords marginaux bien moins rapprochés : ceux de la tigrina sont très-convergents, 8. et le dernier tour descend plus fortement, plus brusquement que celui de la Fontenillii.
Mi sembra che molte di queste differenze si applichino solo alla forma tipica, non alla var. subtigrina. Le differenze più interessanti potrebbero essere quelle riguardanti la forma dell’apertura e la presenza di linee spirali, sempre che manchino veramente nella tigrina. A parte questo, sulla base di questa lista l’esemplare cuneese dovrebbe essere tigrinum.
Un punto interessante potrebbe essere la protoconca rialzata nell’esemplare cuneese. Questo carattere concorda con quanto scritto da Michaud, per il quale “Helix alpina” ha un “sommet un peu mameloné” dove “Par mameloné, j’entends un peu élevé, en forme de bouton”. Purtroppo non sembra un carattere costante, visto che manca nei tuoi esemplari topotipici e gli autori successivi non ne parlano. Ciao,
fern
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