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 Brimeura fastigiata
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il grigio
Utente V.I.P.

Città: Pavia

Regione: Sardegna


409 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2007 : 11:30:13 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

molto molto delicata....fragile...


Brimeura fastigiata
Brimeura fastigiata
204,68 KB


Brimeura fastigiata
Brimeura fastigiata
124,65 KB

grazie
mracu

Modificato da - Centaurea in Data 20 febbraio 2016 22:10:45

a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 07 aprile 2007 : 13:07:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intanto un ammonimento. Anche se per determinare le monocotiledoni può essere necessario il bulbo, ti chiedo di non estirpare piante. Ho notato la stessa cosa per la Gagea. Grazie

Alessandro PD

Modificato da - a p in data 07 aprile 2007 18:34:01
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 aprile 2007 : 14:27:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi associo alle raccomandazioni di Alessandro, tra gli scopi del forum c'è principalmente quello relativo alla salvaguardia dell'ambiente mediterraneo, ben più importante rispetto al pur legittimo desiderio di determinare una specie ignota.

Una bella foto non ha nulla da invidiare ad un campione d'erbario, anzi si presta molto meglio alla divulgazione.

Per quanto riguarda la Liliacea faccio un'ipotesi: Brimeura fastigiata, un subendemismo sardo-corso poco comune, dall'aspetto particolarmente polimorfo.

Ciao, Andrea
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il grigio
Utente V.I.P.

Città: Pavia

Regione: Sardegna


409 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 aprile 2007 : 16:50:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora...d'ora in poi dovrò sempre ricordare che a tutti che molte piante da me postate andranno a far parte di un erbario.
IL mio pensiero è il seguente: le piante,specialmente quelle poco diffuse, vanno lasciate dove sono nate, salvo per scopi di ricerca scientifica non vanno assolutamente estirpate!

in attesa di ulteriori informazioni per la pianta da me postata, vi saluto.

ciao
mracu
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 aprile 2007 : 20:11:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Mracu,
quelle che ti riporto sono solo opinioni personali e quindi prendile per quello che valgono.

Trovo che l'erbario abbia ormai perduto gran parte del suo contenuto scientifico: gli archivi botanici ormai si orientano alla digitalizzazione e contengono fotografie, spesso dettagliate, particolareggiate e riprese su materiale fresco. Sicuramente sono strumenti scientificamente più sfruttabili rispetto ad un erbario classico.

Penso anche che i grandi erbarii di istituti e orti botanici rimangano una grande ricchezza, che probabilmente è giusto incrementare, ma creare oggi un erbario ex-novo mi sembra un'attività che difficilmente potrà trovare utilizzi futuri nel campo della ricerca e corre il rischio di diventare più un'attività 'collezionistica' che realmente scientifica.

Ribadisco sono solo opinioni personali e immagino che sul forum ci siano molte persone che la pensano diversamente.

Infine, sempre a titolo di convinzione personale, secondo me le piante in pericolo non vanno danneggiate nemmemo a scopi di ricerca scientifica. E' una questione di priorità, personalmnte preferisco ignorare l'identità di una pianta piuttosto che correre il rischio di danneggiare la biodiversità di un'area di studio.

In ogni caso, quando prelevi specie perenni, è sufficiente lasciare stare l'apparato radicale e la pianta potrà riformarsi e continuare a vivere, mi sembra un compromesso minimo ma accettabile, per la salvaguardia dell'ambiente.

Ciao, Andrea
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 07 aprile 2007 : 20:27:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho già risposto personalmente a Marco. Purtroppo in molte facoltà ed in molti corsi di laurea all'esame di botanica sistematica e nel mio caso anche di foraggicoltura ed in tecniche di diserbo, viene richiesto un erbario con piante complete di apparato radicale. Concordo con Andrea sull'inutilità di una procedura ormai antica. Le fotografie sostituiscono sicuramente egregiamente l'essiccazione di una pianta che perde tra l'altro le sue sembianze naturali.
Ma è ancora così! La stessa Società Botanica Italiana richiede per la segnalazione di una nuova specie in un terriorio un'essiccata. Misteri!
Quello che ho suggerito a Marco e che può andar bene in Sardegna come in Emilia e così in tutto il nostro territorio nazionale è di verificare prima l'elenco delle specie protette dalla legislazione regionale. Queste non vanno assolutamente raccolte o danneggiate. Per il resto necessità fa legge. Un giusto compromesso è raccogliere le specie più frequenti, dove sono presenti numerosi esemplari della stessa specie.

Alessandro PD

Modificato da - a p in data 07 aprile 2007 20:35:37
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nimispl
Utente Senior

Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


2313 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 08 aprile 2007 : 12:19:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...concordo sul fatto che bisogna evitare di estirpare gli apparati radicali, concordo di meno sulla sostituzione completa dell'erbario con un archivio di foto, ma qui il discorso sarebbe troppo lungo (...tra l'altro - erbari universitari - da una foto non si può estrarre il DNA - anche per quello serve il campione). E non sono nemmeno troppo d'accordo con una Visione Talebana del divieto assoluto di estirpare qualsiasi pianta. Ricordo ancora una studentessa che avendo appena raccolto Silene vulgaris per l'erbario (senza radici) mi venne a chiedere se era una pianta protetta....il tutto di fronte ad almeno 200 mucche al pascolo!
ciao a tutti
PL
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


1912 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 aprile 2007 : 12:05:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
credo sia sempre Brimeura fastigiata: Sardegna sud-occidentale, suoli acidi, lungo il corso di un torrente.



Brimeura fastigiata
Brimeura fastigiata
76,64 KB

un saluto a tutti,
Lèpurisposu

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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