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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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fabio tosi
Utente Senior
Città: sona
Prov.: Verona
Regione: Veneto
1169 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 ottobre 2014 : 18:36:58
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Credo possa interessare questa notizia apparsa sul quotidiano veronese "L'Arena"
È un serpente rarissimo Ritrovato dopo 133 anni
Lo studioso Cugildi ha curato e poi rimesso in libertà un esemplare di Colubro del Riccioli Il rarissimo Colubro del Riccioli scoperto a Rivoli in due esemplari L'unica autorizzazione del ministero dell'ambiente alla cattura, detenzione e trasporto di rettili e serpenti nel Veronese - per motivi di studio, ricerca e didattica naturalistica - è stata rilasciata allo studioso di Rivoli Paolo Cugildi, vista la sua qualifica di erpetologo riconosciuto. Eccepisce però l'autorizzazione: «Cugildi prenda, porti, studi tutti i serpenti autoctoni tranne la Coronella girondica, il Colubro del Riccioli che non rientra nelle vostre zone, dato che sarebbe un evento straordinario il ritrovarlo». Dopo 133 anni dalla sua ultima segnalazione nel Veneto - la prima, dello scienziato veronese Edoardo De Betta, è del 1846, 168 anni fa – nel 2011 il raro serpente era stato ritrovato a quota 350 metri ai piedi del forte San Marco: una femmina, incastrata dentro un muro a secco. Adesso, un altro caso specifico. «Aveva la caratteristica riga scura che attraversa il muso nel senso della larghezza», spiega Cugildi, «una mascherina quasi nera sugli occhi mentre nel Colubro liscio, la coronella austriaca, forma un disegno diverso. Era un innocuo serpente, molto docile, lungo 59 centimetri dei 70 cui può arrivare a maturità, dalla bellissima livrea, un tempo diffuso anche nel veronese, specie verso il Garda, poi scomparso per la colonizzazione delle aree montane e collinari, la deforestazione ed il traffico veicolare». Alcuni vecchi esemplari sono conservati al museo di storia naturale di Verona, altri nei musei di Rovereto, Trento e di Vienna. Il serpente è stato salvato, curato, guarito e rimesso in libertà. La Coronella girondica è ritenuta talmente rara – e finora, dopo questo secondo ritrovamento, di improbabile presenza sul territorio veneto – da essere stata inserita fra le specie non confermate nell' «Atlante degli anfibi e dei rettili del Veneto» edito dalla Regione. Una tantum, un rettile rarissimo, ed innocuo, ha trovato chi ha saputo riconoscerlo e tutelarlo nel suo ambiente di elezione. B.F.
Immagine: 74,86 KB
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fabio |
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Juventino
Utente Super
Città: Nizza
Regione: France
10135 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2014 : 15:36:23
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Mi fa tanto piacere!! |
Link L’école buissonnière |
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gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2014 : 23:09:21
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in attesa degli esperti veri ... no comment |
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare
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