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picus
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
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Inserito il - 26 agosto 2014 : 19:13:13
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Oasi naturalistica di circa 22 h., composta da campi di erba medica,boschetti radi, macchia spontanea, bosco vetusto con 1 esemplare storico di Quercus crenata di circa 200 anni e 3 roverelle di eguale età, sparse fuori dal bosco. piante segnalate alla regione per monumentalità, presenze faunistiche e floreali tipiche delle colline pavesi, con parecchie specie di orchiddee; alcune aree sono pilotate per status conservativo specie ornitiche.
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Modificato da - vladim in Data 27 gennaio 2019 10:53:00
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puckie
Utente Senior
Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli
Regione: Piemonte
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Inserito il - 01 settembre 2014 : 16:20:37
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E' un posto bellissimo reso molto bene dalle tue foto, bravo Picus! |
Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei? |
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picus
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 settembre 2014 : 18:45:53
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grazie simpatico puckie spero autoctono ma il luogo è realmente bello e quasi ogni settimana ci lavoro per renderlo sempre più naturale e vario. più fiori e fauna c'è e più sono contento. ho un solo grosso problema che nessuno quanto me è in grado di risolvere almeno lo si puà ma è davvero stressante. la robinia. e' arrivata da qualche anno da queste parti radicandosi ben bene e si sta espandendo intensamente e quando ho cercato di eradicalizzarla si è persino allargata. ovviamente non la taglio poichè pollona da varie parti cerco con sale e candeggina di imbeverla ma ogni sforzo pare vano . mentre sparisce l'olmo essa pare irriderne..
Luigi
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puckie
Utente Senior
Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli
Regione: Piemonte
4795 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 settembre 2014 : 16:19:10
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Purtoppo la Robinia è un grave problema, qui da noi si è diffusa da anni e forma interi boschi. Solo in quota è abbastanza localizzata. E' segno dei tempi con i commerci e gli scambi sermpre più globalizzati! |
Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei? |
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picus
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 settembre 2014 : 13:57:59
Nazione: Italia Regione: Lombardia Provincia: PV Comune: Zavattarello Localitŕ: Carmine Bivio
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fra questi cespugli che dovrò ulteriormente riabbassare per status specifico ,nidificano almeno 3 coppie di sterpazzoline di moltonii ( mio prof. al museo di Milano e da lui identificate per la storia ). tutte schemeticamente distanziali per territorialità. Non si vedono quasi mai essendo come sono i silvidi nolto schive e ritirate ma per fortuna se ne può accertare la presenza grazie al loro inconfondibile richiamo emesso per allarme . in sostanza se ti vedono si allarmano e ci si accorge che ci sono . a volte si pensa che siano già migrate ed invece ecco sentire il loro inconfodibile ttrrrr scandito addirittura in ottobre magari con tempo plumbeo ,pioggia o vento gelido come da Appennino . drccuco che il protrarsi non sia una cpondizione specifica del territorio ma dipenda dalla estrema variabilità della dieta in autunno surrogata con more e piccoli semi o bacche come quelle di ligustro che in varie occasioni ho visto mangiare. ciao poldino |
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picus
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 settembre 2014 : 14:13:17
Nazione: Italia Regione: Lombardia Provincia: PV Comune: Zavattarello Localitŕ: Carmine Bivio
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Immagine: 159,75 KB una immagine dove nidifica una delle 2 coppie di ortolano . qui non c'erano mai stati come nidificanti. ce n'erano 2 coppie a circa 2 km di distanza in un campo incolto con ai confini alcuni pioppi bianchi . si sentivano in estate come da essi ,tipico, ogni anno . Poi con la formazione dll'oasi forse per passaparola... sono arrivati anche qui. cantano e richiamano e si riproducono da 3 anni . il nido lo pongono a terra fra l'erba alta spesso soverchiata che forma per densità un tunnel utilizzato come passaggio. un pò come lo zigolo nero a differenza della schematicità del luogo presso il terrreno .Il nero invece spesso lo pone sui cespugli o biforvazione dei ginepri. Quando è possibile entrambi scelgono i pendii per ovvie ragioni di predazione ed in effetti è molto più difficile per una volpe o una faina inerpicarsi sugli argini o declivi instabili. ora speriamo che aumentino o almeno ci restino visto quello che succede in Africa dove svernano.. |
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picus
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
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Inserito il - 15 settembre 2014 : 12:25:49
Nazione: Italia Regione: Lombardia Provincia: PV Comune: Zavattarello Localitŕ: Carmine Bivio
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Immagine: 132,56 KB Immagine invernale tipica alberi spogli dalle ombre allungate nebbia nelle valli e sole lieve offuscato . Da novmbre ad aprile sintanto che le gemme non inverdiranno la vegetazione il paesaggio sarà questo ma essendoci molta natura e pochi umani si riesce comunque ad apprezzare queste trasformazioni.
Luigi
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picus
Utente Senior
Città: Milano
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 settembre 2014 : 01:11:35
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un ulteriore immagine dell'oasi subito dopo un'intensa giornata piovosa . in effetti la piovosità da queste parti è piuttosto elevata specie in autunno e primavera. capita a volte che la pioggia duri anche intere settimane alternando l' intensità ma senza mai smettere
Immagine: 197,27 KB la foto risale al 24/04/2014
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puckie
Utente Senior
Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli
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4795 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 settembre 2014 : 13:36:39
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Che bei posti... non mi stancherò mai di guardarli!
Sono ben fatte anche le foto, naturalmente. |
Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei? |
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picus
Utente Senior
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2014 : 14:47:39
Nazione: Italia Regione: Lombardia Provincia: PV Comune: Zavattarello Localitŕ: Carmine Bivio
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Immagine: 298,61 KB Ulteriore immagine dell'oasi effettuata in una splendida giornata soleggiata con vento nuvole sparse e scomposte. non è il tempo che preferisco ma dal punto di vista cromatico è ottimale risultando la fotografia nitida e impressionata dall'atmosfera tersa cne disegna natura e cose con estrema vividezza.
Luigi
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picus
Utente Senior
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 ottobre 2014 : 19:22:58
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La casetta base all'interno dell'oasi uso reception e ospitalità immersa nel contesto naturalistico autoctono formato da arbusti fitti, selezionati per favorire la presenza di parecchie specie ornitiche di macchia mediterranea. foto del 05/05/2014. Il Prunus cerasifera pisardii sul fianco della casetta è l'unica pianta alloctona presente a parte le robinie che si cerca di estirpare. By Luigi
Immagine: 279,47 KB |
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puckie
Utente Senior
Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli
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4795 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 ottobre 2014 : 08:14:43
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Com'è romantica questa "casa nel bosco". Il posto dev'essere proprio un'oasi di tranquillità! |
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Albisn
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Città: Seregno
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Inserito il - 24 ottobre 2014 : 15:57:43
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Belle foto e tutto interessante. E se uno vlesse fare una visita?
Ho cercato sul web notizie di questa oasi naturalistica, ma non ho trovato nulla. Puoi dare riferimenti più precisi?
Per la robinia non so cosa consigliarti. Da noi (Oasi del Caloggio) le piante appena spuntate (dell'anno o poco più) le eliminamo. Quelle di una certa età (basta che abbiano pochi decenni)aspettiamo che muoiano da sole e, se necessario, le sostituiamo con altre specie. Vedo in giro qui (Nord Milano) parecchi esemplari di robinie adulte sofferenti (chiome ampiamente defogliate, rami secchi) o morte. Secondo me sono colpite da qualche agente patogeno, ma in Internet non ho trovato niente.
Saluti e Grazie Alberto |
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picus
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 ottobre 2014 : 20:40:30
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la burocrazia sta facendo il suo iter speriamo che non ritardi molto ( anche se ho parecchi dubbi ) ad ogni modo alla sede di Milano sanno tutto e l'oasi è già in elenco ufficioso. Per vederla nessun problema basta accordarci io o qualcun altro si farà trovare al'entrata l'unico reale handicap è la caccia visitandola c'è il rischio che l'avifauna esca e venga uccisa dai cacciatori quindi converrebbe accordarci per martedì o venerd' altrimenti bisogna attendere il 31 di gennaio. La robinia è dispersiva e pionieristica fintanto che non invecchia colonizza ogni angolo di radura campo incolto o bosco : più la tagli e più si diffonde. Ci stiamo lavorando per contenerla ma non è facile nella valle non c'è mai stata poi qualche dilettante deve averla avuta gratis dalla forestale ( quando la usavano ) e immettendola nel proprio giardino ha combinato guai... Luigi nella foto sotto una roverella di 200 anni al centro del campo di erba medica. Immagine: 234,14 KB |
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Albisn
Utente Senior
Città: Seregno
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4284 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 ottobre 2014 : 21:30:08
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Non dicevo per me.
Siccome hai descritto un luogo che mi sembra di grande interesse paesaggistico e naturalistico e non ero riuscito a trovare altri riferimenti in Internet, mi sembrava utile che tu completassi la discussione con qualche indicazione "turistica".
Comunque ho trovato sulle mappe il Bivio del Carmine presso Zavattarello (PV).
Ma quest'oasi ha un nome? Non si tratta per il momento di un'area ufficialmente protetta? Ci lavora già un gruppo di volontari? La casetta reception mi sembra un'ottima dotazione. La presenza del prunus cerasifera invece non mi sembra una grave macchia, anche se qui da noi ho notato che si riproduce abbastanza facilmente, ma non in modo invasivo.
Comunque auguri e buon lavoro Alberto |
Modificato da - Albisn in data 26 ottobre 2014 21:42:28 |
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picus
Utente Senior
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961 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 ottobre 2014 : 22:11:47
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per arrivarci è abbastanza semplice. ad ogni modo il suo nome è Oasi del Carmine dalla località più vicina e dal nome dal richiamo più "interessante". In effetti prima di avere un nome ne sono stati sentiti altri con indicazioni a volte "colorate" ma questo alla fine è risultato il migliore e scelto all'unanimità. Non pensavo fosse tanto difficile ma nelle strutture a vocazione naturalistica i nomi allusivi si sprecano : la ghiandaia ,la ginestra o altri facsimili . Quindi è stata scelta la località di origine che realisticamente non corrisponde nella toponomasdtica, ma solo per la semplice vicinanza, dato che la frazione Carmine Bivio è il luogo abitato più vicino. Oasi WWF Del Carmine quindi , a cui si arriva percorrendo la strada provinciale per Zavattarello magari partendo da Broni la cittadina più nota e vicina che dopo 20 Km si apre al crinale di Carmine Passo per proseguire a Carmine Bivio . Qui arrivati dopo un centinaio di metri si vede sulla destra il cartello del paesino di Lagagnolo ( splendido residuo di settecentesca ruralità ) dopochè si prosegue diritto per 200 m. su strada sterrata e ci si trova davanti ad una recinzione con relativo cancello di entrata. Arrivati. Luigi
Immagine: 222,01 KB |
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Albisn
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4284 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 ottobre 2014 : 22:54:19
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Questa volta credo di aver capito tutto.
Ciao e grazie Alberto |
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picus
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Inserito il - 04 novembre 2014 : 00:39:01
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caro Puckie vista da lontano al casetta pare come dici tu un luogo di pace e tranquillità ed in parte lo è ma in condizioni normali. Una normalità che non prevede 2 fattori tipici ormai delle zone agresti e naturali. Il primo fattore avulso è il motocross. Sul fianco sinistro ai confini dell'oasi passa la vecchia provinciale ,ora sterrata per Zavattarello che è anche quella che inizia da Carmine Bivio . E la domenica e il sabato sono frastuoni davvero fastidiosi su questa stradina: scorrazzano a tutto spiano con i motori al massimo riempendo la vallata di rimbombi insopportabili peraltro su una carrozzabile con cartello di divieto di transito. Ma non c'è nessuno che fa rispettare tali divieti : mai vista una pattuglia di qualsiasi tipologia. L'altro problema sono i cacciatori. Sono molto numerosi ed accaniti abbattono tutto ciò che ha una parvenza faunistica sparando a più non posso dalla mattina alla sera girando intorno all'oasi. Sono sopratutto bresciani e bergamaschi ma anche genovesi e veneti in trasferta e finchè non hanno riempito il carniere di piccoli uccelletti non se ne vanno. Anche in tal caso nessun controllo per cui l'invasione perdura da anni. Interpellato un comandante locale mi ha risposto che anche quella è una forma di turismo apportando benessere... questa è la legge ... per fortuna qui la caccia dura poco e dalla prima neve sparisccono un pò tutti e il 31 dicembre chiude ufficialmene.
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puckie
Utente Senior
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Inserito il - 04 novembre 2014 : 14:41:33
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Eh sì Picus, ti capisco. Se questo è turismo.. non ho parole. Purtroppo è così. Speriamo che l'oasi diventi proprio tale e un rifugio per tutti i nostri piccoli amici! Ciao. |
Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei? |
Modificato da - puckie in data 04 novembre 2014 14:42:17 |
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picus
Utente Senior
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Inserito il - 07 novembre 2014 : 17:07:42
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un immagine attuale del declivio dove pascolano di solito i caprioli .Qui molte piante risultano scorticate sopratutto i sanguinelli , i salici cinerei e gli aceri ma non sono problemi,anzi , in tal modo la vegetazione riprende con difficoltà impedendo il precoce soverchiamento della radura quindi favorendo la presenza di specie ornitiche radurali; in teoria ciò avverrebbe anche nei grandi boschi di montagna se non venissero cacciate le grandi mandrie di cervidi che come nella savana africana pascolano erratiche mantenedo radure e boschi sempre aperti e molto più vitali per la frequenza di specie convergenti.Luigi
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picus
Utente Senior
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Inserito il - 11 novembre 2014 : 21:02:17
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Immagine: 208,23 KB Un'immagine recente della valletta dei caprioli in fase autunnale , roverelle dorate che perdono gradualmente le foglie sotto la spinta dei venti,cespi filiformi delle ginestre oramai spuntate e senza fiori,arbusti rossastri come i sanguinelli che tengono ancora qualche foglia sulla punta e uno strato erbaceo ocra che colora tutta la coltre montana. L'autunno arriva anche se lentamente ,le prime piogge inumidiscono l'aria e infradiciano erba e arbusti appesantendoli e chinandoli a terra. Il cielo terso è un ricordo e solo la luna con la sua splendida luce notturna sembra sfatare il tempo mutevole . ma il fascino dell'autunno è anche questo e la morbidezza dei colori dipinti sul paesaggio esalta la sua tipicità. a tutti Luigi
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