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 Cheimonophyllum candidissimum (Berk. & M.A. Curtis) Singer
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Enzo Musumeci
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Inserito il - 15 marzo 2007 : 18:05:56 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Cheimonophyllum candidissimum (Berk. & M.A. Curtis) Singer

Position in classification:
Tricholomataceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Basidiomycetes, Basidiomycota, Fungi

Basionym:
Agaricus candidissimus Berk. & M.A. Curtis 1859

Current Name:
Cheimonophyllum candidissimum (Berk. & M.A. Curtis) Singer, Sydowia 9: 417 (1955)

Synonymy:
Agaricus candidissimus Berk. & M.A. Curtis, Ann. Mag. nat. Hist., Ser. 3 4: 288 (1859)
Geopetalum candidissimum (Berk. & M.A. Curtis) Murrill, N. Amer. Fl. (New York) 9: 298 (1916)
Nothopanus candidissimus (Berk. & M.A. Curtis) Kühner, Bulletin Mensuel de la Société Linnéenne de Lyon, Numéro Spécial 49: 895 (1980)
Pleurotellus candidissimus (Berk. & M.A. Curtis) Konrad & Maubl., Flore d'Algerie, Cryptogamie 6: 360 (1937)
Pleurotus candidissimus (Berk. & M.A. Curtis) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 368 (1887)
DATI INDEX FUNGORUM



ECOLOGIA – HABITAT



Rixheim (FRA) 20 Gennaio 2007

Temperatura: 12°-16° Umidita' : 72-55 %

HABITAT : Bosco cittadino pianeggiante 240 m.s.l.m.
Limite boschivo ,in tratto luminoso con ( Carpinus-Quercus-Fagus-Prunus ) confinante con un campo di calcio, su terreno sassoso-sabbioso-alluvionale, substrato misto sassoso-sabbioso povero di humus decomposto, superficie non colonizzata da muschi, presenza di graminacee e piccole piante boschive. Rinvenuta una grande colonia ,circa 400 esemplari in vari stadi di maturazione, i corpi fruttiferi vegetavano su tronchetti e asticelle decorticate in degradazione accentuata di Carpinus ?, alcuni esemplari crescevano anche alla base di albero vivente. Parassita ?.


Altre specie rinvenute nelle vicinanze : Pseudoclitocybe spec.-Tubaria hiemalis-Polyporus brumalis- Exidia cartilaginea-Exidia glandulosa.




DESCRIZIONE MACROSCOPICA :



Cappello : 0,5-2 cm, inizialmente sferoide-circolare poi disteso prettamente pleurotoide-conchiforme espanso, annesso lateralmente al substrato , zona discale leggermente gibbosa o con largo umbone mai depressa al centro. Margine non striato, involuto anche a completa maturita’, dapprima regolare ,in eta’ minutamente lobato-fissile o irregolarmente sinuoso. Cuticola asciutta non igrofana finemente tormentosa (lente !) opaca-feltrata. Colore uniforme bianco-candido-bianco-avorio anche a completa maturazione rimane tale.


Lamelle : Poco fitte, spaziate e frammiste a lamellule, piuttosto basse con filo minutamente eroso, spesso decorrenti allo stipite (se presente) molto consistenti al tatto a differenza dei crepidotus che presentano lamelle piu’ malleabili e fragili, . Colore bianco-candido uniforme, negli esemplari molto maturi sono sovente visibili delle sfumature giallastre, tuttavia mai rosate o brunastre.


Gambo : solitamente assente o molto poco accennato, laterale, anch’esso biancastro.

Carne : biancastra, decisamente consistente, odore poco accennato, sapore mite.





DESCRIZIONE MICROSCOPICA :





Polvere sporale : Biancastra in massa

Spore : 6-7 (8,5) x 5,5-6,5 (7,5) µm, inamiloidi, liscie, ialine, con membrana mediamente spessa, apicolo ben evidenziato e assenza di poro germinativo. Rotondeggianti fino a quasi sferiche ma occasionalmente anche subpiriformi.


Basidi : 20-33 x 5-7 µm, subcilidrici-claviformi, pluriguttulati, bisporici-tetrasporici, raramente monosporici in tal caso con sterigma lungo fino a 8 µm.


Cheilocistidi : 37-65 x 3-5 µm, prevalentemente sottili-filiformi, spesso ramificati-forcati a volte diverticolati con protuberanze o escrescenze parietali, sovente con apice aghiforme o appuntito.


Pleurocistidi : non osservati


Cellule marginali : irregolarmente sinuose-gibbose spesso ramificate o subcoralloidi molto numerose sulla superficie imeniale.

Epicute : Rivestimento pileico non gelificato a struttura tricodermica con ife filamentose larghe 1,5-4 µm, a parete spessa, confusamente intrecciate sovente ramificate non pigmentate ne incrostate, rivestite a tratti da minuscoli depositi cristallini.


Unioni a fibbia : presenti in tutti i tessuti.






OSSERVAZIONI :




Il Genere Cheimonophyllum eretto da Singer nel 1955, è caratterizzato da basidiomi di piccole dimensioni ,i corpi fruttiferi morfologicamente conformati da una struttura conchiforme-pleurotiforme fino a spatuliforme, le spore sono rotondeggianti-piriformi,
liscie,ialine, inamiloidi, cistidi filiformi e presenza di unioni a fibbia. Sul suolo europeo Il genere viene rappresentato da una sola entita C. candidissimum, mentre le specie descritte a livello planetario sono solamente tre, oltre C.candidissimum vengono segnalate Cheimonophyllum stypticoides (Speg.) Singer , etimologia evidente per l’apparente somiglianza a P.stypticus e il bellissimo e appariscente Cheimonophyllum roseum Segedin dalle spettacolari e delicate tinte rosate, taxon endemico della Nuova Zelanda. Indubbiamente ed è anche superfluo nasconderlo per tipologia e portamento le specie richiamano molto basidiomi del genere Crepidotus, l’habitus prettamente pleurotoide-conchiforme le lamelle ventagliate come anche la crescita lignicola su tronchetti e asticelle degradate comportano spesso al cercatore neofita….e perche’ no, anche al micologo navigato dei rischi di confusione nel riconoscimento effettivo . Il primo passo da intraprendere sul posto del ritrovamento, onde evitare possibili sviste, è verificare il colore delle lamelle negli esemplari perfettamente maturi o in avanzato stato di vegetazione. Tale accorgimento unito ad un attento esame di dettaglio ci permettera’ innanzitutto di constatare una prima e importante peculiarita’ differenziale fra i due generi, visibile anche senza l’aiuto del microscopio. Infatti in tale stadio evolutivo di maturazione le lamelle nel Genere Crepidotus assumono delle colorazioni rosate-brunastre per via della polvere sporale depositata concolore mentre in C.candidissimum le lamelle rimangono bianchissime fino a completa maturita’ o tutt’alpiu’ soffuse da leggere tonalita’ giallastre non uniformi.
Un’occhiata nell’intimita’ microscopica nelle strutture dei tessuti ci permettera’inoltre di verificare altri elementi di differenziazione, a partire dai singolari e strani Cheilocistidi filiformi ramificati odiverticolati e le cellule marginali morfologicamente molto variabili, oltre cio’ una menzione particolare alle spore che di solito si presentano con una tipologia rotondeggiante-sferica, tuttavia a volte ,seppur raramente appaiono distintamente subpiriformi peculiarita’ questa davvero eclatante.
Per concludere vorrei segnalare questa raccolta rinvenuta in pieno periodo invernale, davvero inusuale, ma relativamente sorprendente !. Negli ultimi anni in seguito al riscaldamento globale, le condizioni climatiche ambientali hanno subito dei graduali cambiamenti, il manto nevoso negli ambienti subalpini-alpini e lo strato dei ghiacciai si è ridotto notevolmente e la stagione invernale…….se cosi ancora si puo’ chiamare !......sembra assomigliare sempre piu’ ad un prolungamento , anche se con temperature piu’ rigide della stagione autunnale.




Enzo Musumeci 2007














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Ordine: Agaricales Famiglia: Tricholomataceae Genere: Cheimonophyllum Specie:Cheimonophyllum candidissimum
Cheimonophyllum candidissimum (Berk. & M.A. Curtis) Singer


Cappello : 0,5-2 cm, inizialmente sferoide-circolare poi disteso prettamente pleurotoide-conchiforme espanso, annesso lateralmente al substrato , zona discale leggermente gibbosa o con largo umbone mai depressa al centro. Margine non striato, involuto anche a completa maturita’, dapprima regolare ,in eta’ minutamente lobato-fissile o irregolarmente sinuoso. Cuticola asciutta non igrofana finemente tormentosa (lente !) opaca-feltrata. Colore uniforme bianco-candido-bianco-avorio anche a completa maturazione rimane tale.

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Cappello : 0,5-2 cm, inizialmente sferoide-circolare poi disteso prettamente pleurotoide-conchiforme espanso, annesso lateralmente al substrato , zona discale leggermente gibbosa o con largo umbone mai depressa al centro. Margine non striato, involuto anche a completa maturita’, dapprima regolare ,in eta’ minutamente lobato-fissile o irregolarmente sinuoso. Cuticola asciutta non igrofana finemente tormentosa (lente !) opaca-feltrata. Colore uniforme bianco-candido-bianco-avorio anche a completa maturazione rimane tale.

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Cappello : 0,5-2 cm, inizialmente sferoide-circolare poi disteso prettamente pleurotoide-conchiforme espanso, annesso lateralmente al substrato , zona discale leggermente gibbosa o con largo umbone mai depressa al centro. Margine non striato, involuto anche a completa maturita’, dapprima regolare ,in eta’ minutamente lobato-fissile o irregolarmente sinuoso. Cuticola asciutta non igrofana finemente tormentosa (lente !) opaca-feltrata. Colore uniforme bianco-candido-bianco-avorio anche a completa maturazione rimane tale.

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Cappello : 0,5-2 cm, inizialmente sferoide-circolare poi disteso prettamente pleurotoide-conchiforme espanso, annesso lateralmente al substrato , zona discale leggermente gibbosa o con largo umbone mai depressa al centro. Margine non striato, involuto anche a completa maturita’, dapprima regolare ,in eta’ minutamente lobato-fissile o irregolarmente sinuoso. Cuticola asciutta non igrofana finemente tormentosa (lente !) opaca-feltrata. Colore uniforme bianco-candido-bianco-avorio anche a completa maturazione rimane tale.

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Cappello : 0,5-2 cm, inizialmente sferoide-circolare poi disteso prettamente pleurotoide-conchiforme espanso, annesso lateralmente al substrato , zona discale leggermente gibbosa o con largo umbone mai depressa al centro. Margine non striato, involuto anche a completa maturita’, dapprima regolare ,in eta’ minutamente lobato-fissile o irregolarmente sinuoso. Cuticola asciutta non igrofana finemente tormentosa (lente !) opaca-feltrata. Colore uniforme bianco-candido-bianco-avorio anche a completa maturazione rimane tale.

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Lamelle : Poco fitte, spaziate e frammiste a lamellule, piuttosto basse con filo minutamente eroso, spesso decorrenti allo stipite (se presente) molto consistenti al tatto a differenza dei crepidotus che presentano lamelle piu’ malleabili e fragili, . Colore bianco-candido uniforme, negli esemplari molto maturi sono sovente visibili delle sfumature giallastre, tuttavia mai rosate o brunastre.

Gambo : solitamente assente o molto poco accennato, laterale, anch’esso biancastro.

Carne : biancastra, decisamente consistente, odore poco accennato, sapore mite.

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Lamelle : Poco fitte, spaziate e frammiste a lamellule, piuttosto basse con filo minutamente eroso, spesso decorrenti allo stipite (se presente) molto consistenti al tatto a differenza dei crepidotus che presentano lamelle piu’ malleabili e fragili, . Colore bianco-candido uniforme, negli esemplari molto maturi sono sovente visibili delle sfumature giallastre, tuttavia mai rosate o brunastre.

Gambo : solitamente assente o molto poco accennato, laterale, anch’esso biancastro.


Carne : biancastra, decisamente consistente, odore poco accennato, sapore mite.

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Gambo : solitamente assente o molto poco accennato, laterale, anch’esso biancastro.

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Gambo : solitamente assente o molto poco accennato, laterale, anch’esso biancastro.

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Spore : 6-7 (8,5) x 5,5-6,5 (7,5) µm, inamiloidi, liscie, ialine, con membrana mediamente spessa, apicolo ben evidenziato e assenza di poro germinativo. Rotondeggianti fino a quasi sferiche ma occasionalmente anche subpiriformi.

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Spore : 6-7 (8,5) x 5,5-6,5 (7,5) µm, inamiloidi, liscie, ialine, con membrana mediamente spessa, apicolo ben evidenziato e assenza di poro germinativo. Rotondeggianti fino a quasi sferiche ma occasionalmente anche subpiriformi.

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Spore : 6-7 (8,5) x 5,5-6,5 (7,5) µm, inamiloidi, liscie, ialine, con membrana mediamente spessa, apicolo ben evidenziato e assenza di poro germinativo. Rotondeggianti fino a quasi sferiche ma occasionalmente anche subpiriformi.

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Basidi : 20-33 x 5-7 µm, subcilidrici-claviformi, pluriguttulati, bisporici-tetrasporici, raramente monosporici in tal caso con sterigma lungo fino a 8 µm.

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Cheilocistidi : 37-65 x 3-5 µm, prevalentemente sottili-filiformi, spesso ramificati-forcati a volte diverticolati con protuberanze o escrescenze parietali, sovente con apice aghiforme o appuntito.
(molto difficili da foografare)
Pleurocistidi : non osservati

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Cheilocistidi : 37-65 x 3-5 µm, prevalentemente sottili-filiformi, spesso ramificati-forcati a volte diverticolati con protuberanze o escrescenze parietali, sovente con apice aghiforme o appuntito.
(molto difficili da foografare)
Pleurocistidi : non osservati

Cellule marginali : irregolarmente sinuose-gibbose spesso ramificate o subcoralloidi molto numerose sulla superficie imeniale.

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