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 Lumache d'acqua dolce "problematiche"? (Pomacea sp.)
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VAleP
Utente V.I.P.


Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


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Inserito il - 26 febbraio 2014 : 16:17:09 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Buongiorno a tutti,
chiedo un vostro parere su una questione che mi è giunta all'orecchio di recente.

Un mio conoscente ha un vivaio che si occupa anche di piante acquatiche e paludose e, ovviamente, ha un gran numero di vasche per la coltivazione delle diverse specie. Le vasche rimangono piene d'acqua tutto l'anno e vi vivono parecchi animaletti: piccoli pesci, invertebrati, anfibi, rettili... e molluschi.
Qualche tempo fa mi ha detto che per un non ben specificato obbligo (non si sa se già in vigore o in via di attuazione), sarà costretto a svuotare le vasche e "disinfestare" periodicamente per evitare la diffusione di un qualche tipo di lumaca d'acqua dolce (e anche qui non ha saputo indicarmi di quale specie si tratti o se sia autoctona o alloctona) che a quanto pare è una specie "invasiva".

La cosa mi dispiace parecchio, proprio alla luce della biodiversità presente: nel vivaio in questione concimazioni aggressive o trattamenti chimici vengono applicati solo in casi rarissimi e gli "ospiti", dato che non nuocciono alle piante sono assolutamente tollerati (il rischio peggiore che corrono rettili e anfibi incauti è rappresentato dal cane del vivaio, i titolari e gli operai al massimo "spostano" a mano le natrix che dormono sotto i vasi!).

Sarei interessata a capire meglio la questione, soprattutto individuando la specie considerata dannosa, per verificare se è effettivamente presente in vivaio! Avete mai sentito parlare di questo problema?

Grazie a chiunque possa aiutarmi!

Modificato da - VAleP in Data 26 febbraio 2014 17:13:47

vill
Utente Senior

Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


646 Messaggi
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Inserito il - 26 febbraio 2014 : 16:48:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Valentina,
si tratta di una direttiva europea relativa a Pomacea insularum e congeneri, che in Spagna ha creato dei problemi e che se si diffondesse nelle colture di riso, presenti in Lombardia, Piemonte e altre regioni, provocherebbe danni seri. Alcune specie, sia di molluschi che di pesci, provenienti da acquari e da importazioni ittiche sconsiderate sono già presenti in Italia ed Europa; in alcuni casi hanno provocato danni all'equilibrio ecologico dell'ambiente nel quale risiedono.
Personalmente sono favorevole a questi controlli, in quanto in alcuni casi i danni, oltre che ambientali, sono anche strutturali (vedi Nutrie) che di conseguenza provocano situazioni di pericolo (alluvioni).
Viller

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VAleP
Utente V.I.P.


Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


410 Messaggi
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Inserito il - 26 febbraio 2014 : 17:01:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi trovi assolutamente d'accordo circa la necessità di contenere gli alloctoni (animali o vegetali che siano), infatti mi chiedevo proprio se la specie "incriminata" fosse aliena o meno.
La cosa che mi dispiace di più, come dicevo sopra, è proprio che per "colpa" sua debba essere distrutto un ecosistema ben avviato (per quanto artificiale).
Senza contare che sto costruendo un laghetto e prenderò proprio lì le piante per allestirlo, quindi vorrei evitare di portarmi a casa ospiti non graditi (mentre se "inavvertitamente" portassi con me qualche lumachina autoctona sarei più che contenta! )!
La prossima volta che vado al vivaio vedrò di fotografare un po' di molluschi, e di postarli qui sul forum per l'identificazione (sono totalmente ignorante in materia... ) per verificare l'effettiva presenza della specie indesiderata.
Esistono particolari strategie per l'eliminazione?


Modificato da - VAleP in data 26 febbraio 2014 17:03:15
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vill
Utente Senior

Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


646 Messaggi
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Inserito il - 26 febbraio 2014 : 18:37:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Valentina,
avendo ricevuto un incarico informale dalla regione E.R. per la vigilanza, le indicazioni per l'eliminazione sono piuttosto drastiche e in linea con le direttive europee.
Le Pomacee depositano le uova sulla vegetazione acquatica ma fuori dall'acqua, sono di colore variabile rosa o bianche, si asporta con attenzione il supporto con le uova e si distrugge, per quanto riguarda il mollusco già formato basta asportarlo e procedere come con le uova, senza utilizzare prodotti disinfestanti nelle risaie o nei canali, per acquari o piccoli stagni artificiali; mentre per gli allevamenti è necessario procedere alla sterilizzazione chimica. L'ambiente che si crea in queste vasche può essere salvaguardato procedendo allo spostamenteo in altre vasche, ma permane il rischio di immettervi anche le larve indesiderate.
Nel caso di Pomacea gli esemplari giovani sono abbastanza visibili a occhio nudo ma non sempre rilevabili, mentre per altri molluschi sono difficilmente individuabili se si tratta di specie che allo stato adulto sono di piccole dimensioni.
Nel caso dei bivalvi la loro asportazione diventa più difficoltosa in quanto vivono infossati nel fango; quelli grossi si vedono bene (Anodonta e Unio) ma rilasciano larve difficilmente rilevabili a occhio nudo, i Pisidium , che hanno dimensioni da 3 a 10mm, si possono asportare solo con la setacciatura del fango, ma questi ultimi non costituiscono un problema per l'ecosistema; mentre i grossi bivalvi sono più invasivi (Anodonta woodiana) e scalzano quelli alloctoni.
Viller


Modificato da - vill in data 26 febbraio 2014 18:40:27
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2014 : 19:03:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante.

Comunque a mio avviso se una vasca viene prosciugata temporaneamente l'ecosistema non si distrugge. É quello che avvine normalmente in molti stagni.

Gli anfibi non sofforno se il prosciugamento avviene fuori dalla stagione riproduttiva. Anche molti insetti penso che se la caverebbero tranquillamente, di sicuro con fango residuo sul fondo in inverno.

Lo stesso non vale per i pesci che però potrebbero essere facilmente recuperati con un retino prima dello svuotamento totale. Potrebbe anche essere obbligatorio farlo.

C'è da capire se le vasche sono connesse con dei canali alla rete idrografica. In tale caso credo che anche i pesci, se alloctoni come i carassidi, costituiscano un pericolo per l'ambiente (in Lombardia è vietata l'immissione di specie esotiche su tutto il territorio - legge regionale n. 10 2008)e andrebbero almeno isolati.

Non capisco però in cosa consista la disinfestazione di cui parli.

Saluti
Alberto



Modificato da - Albisn in data 26 febbraio 2014 19:17:37
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VAleP
Utente V.I.P.


Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


410 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 febbraio 2014 : 08:35:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le indicazioni precisissime, che girerò di sicuro al proprietario del vivaio!

Io parlavo genericamente di "disinfestazione" perchè tutto quello che mi aveva detto lui era che gli avevano riferito che, data la possibilità che ci fossero le specie da eradicare, avrebbe dovuto vigilare e procedere a delle pratiche di eliminazione (il tutto non ben specificato e infatti ad oggi non ha ancora fatto nulla... anche perchè ancora non sa se nel suo caso sia necessario o meno!).

Le vasche, in ogni caso, sono "isolate" dalla rete idrografica, alcune sono costituite da semplici mastelli (tipo quelli utilizzati in enologia), mentre altre sono in cemento. Sono sicura che presci presenti non siano carassi (anche se non saprei dire che specie sono), mi dicevano che anni fa (più di una decina), avevano pescato da un fiume vicino quelche pesciolino e l'avevano immesso in una delle vasche grandi. Io ho sempre visto dei prescetti di pochi cm di dimensione, gli adulti credo che vengano regolarmente predati dagli aironi cinerini!

Insomma, se non ho capito male dovrebbero procedere allo svuotamento, preferibilmente quest'autunno o inverno per non disturbare le deposizioni e provvedere alla rimozione manuale degli eventuali adulti (e questa è la parte mooolto difficile), mentre gli ospiti "graditi" se ne rimangono tranquillamente in attesa del ritorno dell'acqua, giusto?

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oigres
Utente Junior

Città: valderice
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


88 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 marzo 2014 : 23:31:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa Vill ma sono state poi accertate responsabilità delle nutrie in relazione ai recenti eventi alluvionali? Sergio

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vill
Utente Senior

Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


646 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 marzo 2014 : 08:18:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Sergio,
i recenti fatti alluvionali della bassa modenese, sono in parte dovuti alla non perfetta manutenzione degli argini correlata alle tane delle nutrie. Quest'ultime scavano in profondità negli argini; le tane sono formate da una camera e due tunnel, uno di uso continuo ed uno di "servizio" ad un livello più alto che serve per la fuga in caso di pericolo e di allagamento della tana. Tutto questo fa si che l'acqua si infiltri in profondità negli argini indebolendone la struttura. In passato, prima delle nutrie, questi fatti per quanto riguarda torrenti regimentati e canali di bonifica non si verificavano se non occasionalmente nei pressi delle chiuse di collegamento con canali secondari.
Non potendo intervenire in maniera drastica contro le nutrie, poi si pagano i danni, concludo che la fauna locale va preservata, quella alloctona dannosa no.
Viller

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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2265 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 marzo 2014 : 09:08:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come sempre, ci sono diversi punti di vista...

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VAleP
Utente V.I.P.


Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


410 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 marzo 2014 : 12:32:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sull'argomento nutrie sono d'accordo con l'articolo linkato (oltretutto avevo letto un parere simile tempo fa su una pubblicazione... che ovviamente non sono più riuscita a ritrovare per citare...): nella maggior parte dei casi è "facile" imputare il degrado ad agenti esterni, quando l'operato (o l'abbandono umano) ha già devastato abbondantemente. E putroppo ho potuto osservare di persona casi simili, senza che fossero presenti nutrie.
Questo non vuol dire "non fanno danni e sono carine, quindi accogliamole a braccia aperte", ma solo che bisogna dare ai fenomeni le giuste proporzioni e riconoscere le giuste responsabilità.
Alieno, per conto mio, è comunque male, ma non dev'essere capro espiatorio!

E dichiaro chiuso il piccolo OT.

Nel frattempo non ho potuto andare nel vivaio in questione, ma mi è stato fatto sapere che è già fatto un primo sopralluogo un tecnico (non so nulla di più su che figura fosse) che non ha trovato intrusi e che tornerà ancora per monitorare la situazione.

Credo che anche questo sottolinei la professionalità e l'attenzione che alcuni professionisti hanno nei confronti tanto della propria attività che delle norme e dell'ambiente!

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