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 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Pinete del Gargano colpite dalla processionaria
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marresemau
Utente V.I.P.


Città: Foggia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


121 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 febbraio 2007 : 11:53:26 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Link

a questo link potrete trovare un allarmante comunicato del presidente del Parco Nazionale del Gargano.
Questi comunicati tipici dell'Ente mi mettono spesso simpatia e curiosità
in quanto credo che un comunicato del genere rischia solo di creare allarmismi e fobie
nella popolazione locale (vedi comunicati sull'aviaria del 2005-6)
inoltre un presidente di un parco dovrebbe essere più conciliante con i fenomeni naturali?

A parte che nel Gargano non ci sono boschi di pino nero o silvestre naturali,
mi chiedo (e chiedo) se effettivamente il problema della processionaria
sia cosi grave tanto da interpellare la Regione.
Forse non sarebbe meglio preoccuparsi di problemi più gravi come l'abusivismo edilizio,
il bracconaggio etc.?

Comunque a parte questa mia considerazione,
chiedo a chi ha esperienze in merito
se effettivamente c'è da allarmarsi e come si può agire in modo non impattante sulla natura in questi casi.

saluti in processione,
Maurizio Marrese
FG

cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 19 febbraio 2007 : 12:01:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non so quale sia la situazione nel gargano.
io ho potuto constatare che nella zona di Tiglieto (Genova) i pini sono infestati dai classici "nidi". non so quali siano i danni, ma il livello dall'allarmismo è .

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°
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mcsoya
Utente V.I.P.

Città: Perugia

Regione: Umbria


209 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 febbraio 2007 : 14:10:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sai il problema c'è pure da noi Umbria e la causa di ciò è stata questa inconsueta calura invernale. Comunque il vostro è un clima differente dal mio quindi non so che dire...
Da noi la comunità montana spara ai nidi così i bruchi escono e col freddo non riescono a ricostruire un riparo e muoiono. Se gli spari quest'anno i bruchi invece vanno al bar, si fanno un amaro e si addormentano a prendere il sole

Per quello che riguarda il comunicato ti dico che secondo me è ovvio da parte degli enti tutelare l'elemento turistico nelle vostre zone ma ecco... Sicuramente ci sono problemi prioritari come dici te. Ma funziona così un po' ovunque purtroppo.
M'ha fatto un po' ridere pure il contenuto del comunicato: il problema è praticamente non spiegato se non con quattro parole ovvie e poi giù una pagina di ciclo biologico del povero lepidottero. Bah.

In coda alla processione
Federico
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Angela75
Utente V.I.P.

Città: Casacalenda
Prov.: Campobasso

Regione: Molise


250 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 19 febbraio 2007 : 17:08:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
anche io sono contro gli allarmismi inutili e spesso dannosi.
Per quanto riguarda le processionarie se il problema è davvero grave (deve essere valutato da esperti che non guardano all'estetica ma ai fatti) esistono metodi di lotta biologica (insetto che scaccia insetto) in cui vengono usati predatori quali formiche rosse e Calosoma.
Logicamente il tutto deve essere valutato seriamente perchè questi insetti predano anche altre specie di bruchi.
Il problema potrebbe essere risolto anche installando nidi artificiali per cincia che sono ghiotte di bruchi e che non trovano sufficienti cavità adatte alla nidificazione se il bosco viene gestito a ceduo.
Il metodo migliore è la distruzione manuale dei nidi di processionaria (un bel lavoro che però avrebbe un sicuro effetto senza gravi impatti su altre specie).
Gli altri metodi simili a disinfestazione sono sconsigliatissimi e pericolossissimi per noi e per gli animali: ai veleni preferisco le processionarie (e vi assicuro che conosco bene i loro effetti che ritengo descritti in modo esagerato..allergie a parte).
Altrimenti... basta attendere: la natura risolve sempre anche senza il nostro intervento.
Ciao a tutti
Angela

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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


13740 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 febbraio 2007 : 07:36:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La processionaria in effetti è un pericolo per la soppravvivenza dei pini che attacca, in passato me se sono occupato e con un gruppo di giovani ecologisti abbiamo intrapreso una azione di difesa delle piante; abbiamo provato, in collaborazione con la forestale , con il taglio dei rami infestati e con la distruzione dei nidi, prima che le larve ne uscissero fuori in "in processione" (da qui il nome particolare), ma si trattava di una lotta impari, e praticamente non molto proficua.
saluti

Gianni D'Orefice
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2007 : 08:41:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, non ritengo che si tratti di allarmismi inutili, la processionaria del pino Traumatocampa (=Thaumetopoea) pityocampa provoca per contatto con le larve un eritema ipertermico con papule rossastre e tutta l'area interessata è dolente e pruriginosa, ma i sintomi sono ben peggiori se i peli raggiungono gli occhi (oftalmie), le mucose nasali e bronchiali (asma allergica e bronchite acuta), il tratto orofaringeo (dermatite orofaringea grave accompagnata da edema) e più raramente lo stomaco (stomatiti e gastroenteriti) (Dutto M., 2005).

L'eventualità di inalare i peli o che entrino negli occhi non è così improbabile, soprattutto in giornate ventose, dato che i peli urticanti si staccano con facilità e le esuvie con i peli attaccate sono molto leggere e facilmente trasportabili dal vento.

Nel comunicato del Parco del Gargano c'è solo un po' di confusione sulle specie, la processionaria del pino attacca esclusivamente le conifere (principalmente pini); le querce (e occasionalmente altre latifoglie) sono attaccate invece dalla processionaria della quercia Thaumetopoea processionea, anch'essa urticante ma molto meno frequente.

La "natura" risolve sempre anche senza il nostro intervento, nel senso che prima o poi si raggiungerà un qualche equilibrio, ma a volte in modo decisamente catastrofico, e in contesti antropizzati e artificiali come tutte le nostre pinete litoranee (quelle a Pinus pinea) o nelle ampie zone rimboschite a pino nero la farfalla può fare grossi danni.

Ricordo, comunque, che la lotta alla processionaria è obbligatoria per legge:

DECRETO 17 aprile 1998 - Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro la processionaria del pino "Thaumetopoea pityocampa"

(omissis)

Decreta:

Art. 1.
La lotta contro la processionaria dei pino "Thaumetopoea pityocampa" (Den. et Schif) è obbligatoria su tutto il territorio della Repubblica italiana, nelle aree in cui la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e possa costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali

Art. 2.
Gli accertamenti fitosanitari per individuare le zone a rischio di cui all'art. 1, devono essere effettuati annualmente dai Servizi fitosanitari regionali nel territorio di competenza, avvalendosi della collaborazione del Corpo forestale dello Stato.

Art. 3.
Il Servizio fitosanitario regionale, qualora a seguito delle indagini previste dall'art. 2, rilevi la presenza del fitofago in misura tale da costituire un rischio per la produttività o la sopravvivenza del popolamento arboreo e conseguentemente per la tutela della salute pubblica e degli animali ne dà comunicazione al presidente della giunta regionale il quale dispone misure di intervento di lotta obbligatoria secondo le modalità stabilite dal Servizio fitosanitario regionale.
Negli altri casi il Servizio fitosanitario regionale, qualora ne vanga a conoscenza, comunica la presenza del fitofago al sindaco e stabilisce le modalità di lotta più opportune.
Gli eventuali interventi di profilassi disposi dall'autorità sanitaria competente dovranno essere effettuati secondo le modalità concordate caso per caso con il Servizio fítosanitario nazionale.

Art. 4.
I proprietari o i conduttori dei terreni in cui si trovano piante infestate sono obbligati a comunicare immediatamente la presenza dei focolai al Servizio fitosanitario regionale competente per territorio. Detto Servizio fitosanitario, dopo aver effettuato gli opportuni sopralluoghi tecnici, stabilisce le modalità di intervento più idonee.

Art. 5.
I decreti ministeriali del 20 maggio 1926 e del 12 febbraio 1939, citati nelle premesse, sono abrogati

Art. 6.
Fatta salva l'applicazione dell'art. 500 del codice penale, è facoltà delle regioni stabilire sanzioni amministrative per gli inadempienti alle disposizioni di cui al presente decreto.

Art. 7.
Il presente decreto, dopo la registrazione alla Corte dei conti, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

(omissis)



Pinete del Gargano colpite dalla processionaria Paolo Mazzei   Link   Link

Modificato da - mazzeip in data 21 febbraio 2007 06:44:38
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valentina1
Utente nuovo

Città: noicattaro
Prov.: Bari

Regione: Puglia


9 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 febbraio 2007 : 17:02:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche nel mio paese la processionaria non lascia scampo ed ogni anno eccola lì sempre presente! La cosa fastidiosa è che gli alberi circa 40 sono in una zona molto ristretta circondata da case; proprio una settimana fa mi sono ritrovata a vedere un signore ke con la santa pazienza cercava di bruciare le diverse processioni vaganti sul marciapiede.Il comune non fa nulla o meglio la lotta ke mette in atto o la fa male o la affida a persone per niente competenti in merito e quindi il problema non si risolve mai.
Sottolineo che la zona è abitata con bambini che giocano a calcietto tra gli alberi e i cani che passeggiano liberamente!
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Infrarossi
Utente Senior

Città: Termoli
Prov.: Campobasso

Regione: Molise


1382 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2007 : 19:55:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bisogna provare con il Bacillus thuringiensis.
Ciao, Franco
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Blob
Utente Junior

Città: Foggia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


21 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 aprile 2015 : 23:24:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Direi che è il caso di aggiornare questa discussione.
Il Parco Nazionale del Gargano ha un problema serio da arginare, per non ricalcare troppo l'argomento invito i lettori di questo Thread a leggere il seguente articolo su blog locale Link
L'ARIF Puglia ha iniziato con un intervento di disinfestazione meccanico-manuale, ma a parer mio occorrerebbe appunto l'impiego di qualche elicottero.
Ho pubblicato tre video su youtube che possono essere visionati partendo da questo :
Coppa L'Arena

Se sai che qualcosa esiste ne sentirai la mancanza.
... mi mancano le morchelle e i cantarelli neri :-)
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 aprile 2015 : 14:55:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il problema è che nei foreste si pianta alberi di crescita veloce. Qui da noi è la Picea abies - si ha messo grande areale in monocultura. Oggi si sa meglio: boschi misti sono la soluzione contro la monotonia.


"Good people don't go into government" (D. Trump)

Pinete del Gargano colpite dalla processionaria
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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