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 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Lepidoptera
 Euphydryas provincialis / aurinia
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2013 : 17:14:48 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia



Chi frequenta le montagne appenniniche, nei mesi di Maggio e Giugno, si sarà imbattuto sicuramente nello spettacolo dei voli di queste farfalle, che, in certi anni favorevoli, appare quasi "infestante". Eppure la specie, è inclusa nella Direttiva Habitat come specie a rischio, di interesse comunitario (Direttiva Habitat–All. II)ed è tra l'altro protetta dalla convenzione di Berna (all. II) del 1979 e dalla legge Regionale Toscana (all. A).Per qualche autore è considerata sottospecie di Euphydryas aurinia (Rottemburg, 1775)per altri buona specie : Euphydryas provincialis (Boisduval, 1828). La domanda potrà sembrare sciocca, ma esiste qualche lavoro che chiarisca dove sono queste differenze?? non conosco (purtroppo) le Alpi e le sue specie, ma chi ha avuto la possibilità di osservare le Aurinie del Trentino e quelle appenniniche ha notato qualche divergenza fra le due?? qui in Umbria la specie è comune e ubiquitaria sopra i 700 metri, e l'unica cosa che ho notato è che a guardarle bene, anche sul campo, pare che non ce ne siano due identiche fra loro, anzi, qualcuna per pattern e tonalità, appare quasi un'altra specie..Ne metto un collage di umbre per marcare le differenze, alcune piccole, altre più accentuate





Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
263,34 KB



Anche quelle alpine sono così diverse fra loro?? e c'è qualche lavoro che giustifichi la separazione fra E. aurinia e E. provincialis ??
ciao
Stefano

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Luciano Lucia
Utente V.I.P.

Città: trento


126 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 dicembre 2013 : 20:50:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non è da molto che mi interesso si farfalle,in Trentino fino ad ora ho solo incontrato la E.intermedia.Il prossimo anno starò più attento e controlero meglio.L'immagine in mezzo alla destra a me sembra più una E.glaciegenita,pero non so se presente nella zona.Le tue comunicazioni sono sempre delle piccole chicche per chi dive imparare.
Grazie per queste.
Luciano

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peppe66
Utente Senior


Città: Bari

Regione: Puglia


4955 Messaggi
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Inserito il - 09 dicembre 2013 : 21:33:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qualche notizia qui


Giuseppe

Le Farfalle della Puglia
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Modificato da - mazzeip in data 09 dicembre 2013 21:52:23
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2013 : 22:03:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La checklist che Maurizio Bollino cita si basa, a detta degli stessi autori, sull'edizione del 1997 del Tolman: e infatti non contiene specie ormai riconosciute tali come la M. telona/ornata

Non conosco comunque evidenze sperimentali tali da far ritenere il taxon provincialis Boisduval, 1828 una buona specie, così come debilis Oberthür, 1909 e glaciegenita Verity, 1928 sono probabilmente solo "forme" ecologiche alpine d'alta quota, anche se credo che, per queste ultime, la cosa andrebbe ulteriormente investigata: bruchi presi al Passo Giau (oltre 2200 m) in giugno sono rimasti allo stato larvale per un anno intero prima di impuparsi, e il pattern alare è comunque abbastanza diverso.




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
serifoswildlife.net: Serifos wildlife
seychelleswildlife.info: Seychelles Wildlife
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paolo45
Utente Senior

Città: Vedano al Lambro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2756 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2013 : 12:49:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Distinguere come due specie distinte E.aurinia da E.provincialis è molto soggettivo in quanto esistono studi che si contraddicono a vicenda. Rimane il fatto che l'aspetto degli adulti è in genere un po' diverso, infatti in E.provincialis i disegni sono più marcati con colorazioni più rosse, mentre in E.aurinia sono più pallidi e tendenti al giallo, anche il rovescio in E.aurinia è molto più sbiadito. La serie di piccole aree marginali chiare delle ali posteriori tende al bianco in E.provincialis ed è più gialla in E.aurinia. Oltre a questo risulta che i bruchi di E.aurinia si nutrono di Cephalaria leucantha e mai, anche se presenti, delle piante di Succisa pratensis e Knautia arvensis tipiche di E.provincialis e la forma dei nidi in cui si raccolgono i bruchi è diversa.
Anche se questi elementi possono risultare assai deboli per una separazione in due specie, la loro distinzione ha una importanza rilevante per la protezione e conservazione di E.aurinia, infatti, come segnalato da Stefano, E.provincialis non è minacciata ed a volte abbondante in Appennino, mentre E.aurinia nella Pianura Padana e sulle Prealpi è gravemente minacciata ed è già scomparsa da molte zone.
Discorso diverso va fatto per la specie alpina E.glaciegenita che risulta molto diversa da E.aurinia e E.provincialis.
Ciao
Paolo
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Jiri
Utente Senior

Città: Pogno
Prov.: Novara

Regione: Piemonte


4673 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2013 : 23:25:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una "glaciagenita" di questa estate dal Val Formazza
Ciao Jiri
Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
94,01 KB
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gisus
Utente Senior


Città: Cazzago Brabbia
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


1485 Messaggi
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Inserito il - 11 dicembre 2013 : 18:04:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non posso che confermare quanto già detto da Paolo Palmi circa la situazione di E.aurinia a NORD del Po;
Per quanto riguarda le zone a me vicine, In prov. di Varese credo debba considerarsi estinta (salvo forse qualche colnia relitta di glaciegenita) e lo stesso credo valga anche per la prov. di Como;
Le colonie più vicine che conosco ( o conoscevo) sono quelle della baragge piemontesi, dove non sono mai riuscito a vedere più di tre o quattro farfalle in un giorno...mi si dice ci sia ancora qualche angolino meglio in salute , ma anche qui si va quasi certamente verso la fine...

aggiungo due foto della aurinia delle baragge vercellesi (scansioni da vecchie dia)


Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
169,52 KB

ciao
gianluigi
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gisus
Utente Senior


Città: Cazzago Brabbia
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


1485 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 dicembre 2013 : 18:09:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
96,44 KB

ciao
gianluigi
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2013 : 19:09:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Jiri:

Una "glaciagenita" di questa estate dal Val Formazza
Ciao Jiri
Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
94,01 KB


veramente bella ( sia la farfalla che la foto qui il pattern appare diverso da quello della aurinia/provincialis appenninica...

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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2013 : 19:18:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gisus:


Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
169,52 KB


..Almeno per il pattern , comunque, non vedo grossissime differenze, anche perche la specie appenninica ha talmente tante variabili, nel disegno e nella tonalità dei colori, che si fatica a trovarne 2 identiche...


Immagine:
Euphydryas  provincialis / aurinia
84,66 KB

Ho provato ad affiancarne una che gli somigliasse , cercando fra quelle con i colori meno carichi, in effetti, quella appenninica risulta sempre un pò più brillante, ma ripeto, la variabilità è veramente grande . E' così anche per la forma/specie/sottospecie alpina??

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paolo45
Utente Senior

Città: Vedano al Lambro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2756 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2013 : 20:52:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto riguarda la forma alpina direi che il discorso è completamente diverso. Le dimensioni, che non vengono rese dalle foto, sono in genere molto ridotte rispetto alla aurinia nominale infatti, visto che in questo forum molti fanno riferimento al Tolman, basta guardare l'esemplare riprodotto come forma debilis per rendersi conto della enorme differenza esistente con la forma nominale.
In realtà poi le cose non sono così semplici in quanto vi sono popolazioni presenti a quote di soli 1500 metri che si avvicinano molto ad E.aurinia.
Anche per E. debilis la variabilità individuale è enorme sia nel disegno che per la forma delle ali. Questo è un dato comune alle specie che abitano questi ambienti, infatti le valli in cui vivono possono essere separate da alte creste che impediscono il contatto.
Alcune popolazioni estreme presentano esemplari con le piccole ali anteriori strette e allungate verso l'esterno e con il disegno quasi completamente nero.
Ciao
Paolo
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2013 : 21:58:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche le "nostre provincialis" hanno dimensioni eterogenee : mi è capitato di vederne (spesso a quote medio alte) di dimensioni minuscole, più o meno come un icarus, ed altre di dimensioni "maxi"( in genere a quote collinari). La cosa sorprendente è che per quanto riguarda la distribuzione nella Penisola, E. aurinia era data fino a una trentina di anni fa, presente solo in una limitata area dei monti Aurunci nel Lazio(Higgins IV°ed.-1980)dato poi ripreso da Tolman , con l'aggiunta dei M.ti del Matese ( speriamo che Paolo nella sua traduzione abbia corretto il dato )mentre vola su tutta la dorsale appenninica. La cosa che ho osservato è che nella mia zona, attorno a Perugia, è sporadica e rara a quote collinari fino a 500 mt.e la incontri in genere solo per pochi giorni, in pochi individui, mentre sulla montagna più alta della zona, il Tezio, che sfiora i 1000 mt. nelle annate favorevoli ne volano a migliaia. In val nerina, dove le temperature e il clima è più fresco , la specie è comunissima e abbondante anche lungo il fiume a 300 mt.

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