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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 15:39:18
Classe: Gastropoda Famiglia: Punctidae Genere: Paralaoma Specie:Paralaoma servilis
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beh, visto che siamo tutti d'accordo, ricominciamo a parlare di lumache
Paralaoma servilis (Shuttleworth, 1852), Roma, giardino privato, Quercus 75,15 KB
Secondo la cheklist questa piccola (piccola) specie dovrebbe essere una specie aliena alla nostra fauna, chissà, magari arrivata qui da noi con la terra di qualche pianta esotica. A Roma l'ho trovata vivente insieme a Vallonia costata. L'ho trovata anche in Umbria alle Fonti del Clitumno, vicino Spoleto. Per avere un ordine di grandezza, la conchiglia non supera i 2-3 mm di larghezza.
scusate per la scarsa qualità delle foto ma all'epoca non avevo una buona illuminazione e poi non è stato affatto banale inseguire quell'esserino sotto il binoculare!
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Sebas
Moderatore
Città: Málaga
Regione: Spain
497 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 16:07:40
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Ciao,
È anche piuttosto comune in boschi di Quercus in Spagna Meridionale. Sembra essere esotico, e probabilmente ha un'espansione molto rapida come il Potamopyrgus antipodarum. Saluti.
Sebas |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 16:57:44
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Per saperne qualcosa di più cito dalle note della checklist:
" Questa entità è conosciuta nelle letteratura recente con il nome di Punctum pusillum (Lowe, 1831) o di Toltecia pusilla (Lowe, 1831). Roth (1987 - Veliger, 30: 95-96) dimostra che il nome Helix pusilla Lowe, 1831, non può essere usato, in quanto invalidato dall'esistenza di due omonini primari più vecchi: H. pusilla Vallot, 1801 e H. pusilla Fleming, 1828. Roth (1987) propone, quindi, di sostituirlo con Helix caputspinulae Reeve, 1852, descritto su materiale raccolto in Nuova Zelanda, la cui sinonimia con H. pusilla Lowe, 1831 è sostenuta da Climo (in Roth, 1987). La sinonimia tra Paralaoma Iredale, 1913 e Toltecia Pilsbry, 1926 deriva dal fatto che le specie tipo di questi due generi, rispettivamente Paralaoma raoulensis Iredale, 1913 e Thysanophora (Toltecia) jaliscoense Pilsbry, 1926, risultano, a loro volta, sinonimi più giovani di H. caputspinulae Reeve, 1852 (Roth, 1987). Seppur con qualche margine di dubbio (mancano del tutto notizie anatomiche su H. caputspinulae, P. raoulensis e T. jaliscoense) viene accettata questa soluzione del problema. Nel caso che la sinonimia tra H. pusilla Lowe, 1831 e H. caputspinulae Reeve, 1852 si dimostrasse infondata, il nome più vecchio disponibile, per questa specie, diventerebbe Helix micropleuros Paget, 1854. Helix tenuicostata Pfeiffer, 1846, descritta su materiale della Sardegna, è un sinonimo più vecchio di Helix caputspinulae Reeve, 1852, ma non disponibile in quanto invalidato dall'esistenza di un omonino primario più vecchio: Helix tenuicostata Philippi, 1845. E' probabile che P. caputspinulae sia una specie introdotta. "
La dispersione è in tutta l'Italia isole comprese ed il nostro amico Sebas ce la comunica frequente anche in Spagna. Per quanto la specie possa avere una propagazione veloce questa mi sembra eccessiva per una specie aliena della Nuova Zelanda.A meno che non abbia una dispersione aviaria preferenziale come Potamopyrgus. Credo che siano necessari maggiori approfondimenti per questa specie.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
Modificato da - Subpoto in data 09 febbraio 2007 17:04:26 |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2007 : 08:47:06
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Inserisco anche le immagini della conchiglia, dato che dalla foto dal vivo non si riesce a capire granché. Ho ricontrollato un po’ la storia di questa specie e pare che il nome definitivo non sia più caputspinulae bensì Paralaoma servilis (Shuttleworth, 1852), per cui andrebbe cambiato il nome in Tassonomia: Istrice, come possiamo fare?
Paralaoma servilis (Shuttleworth, 1852), Roma, giardino privato, Quercus 263,16 KB
Paralaoma servilis (Shuttleworth, 1852), Fonti del Clitumno, Spoleto (PG) 79,9 KB
È considerata ormai una specie aliena alla fauna italiana (vedi Lori, Bodon e Cianfanelli, Notiziario SIM 23(5-8) 2005, p. 71) e sembra avere un areale praticamente globale, dato che è stata riportata in Europa così come nel continente Americano e nel sud-est Asiatico. Trent’anni fa Giusti la considerava una specie originaria dell’Europa nord-occidentale, dato che è presente sia nell’Arcipelago Toscano e nel gruppo Sardo-Corso, sia nella Francia meridionale e Spagna, facente parte quindi del gruppo di specie diffusesi in Italia grazie alla frammentazione e migrazione del gruppo Sardo-Corso di cui si è già parlato in altre discussioni (F Giusti 1976 NM XXIII, s.n. Punctum (Toltecia) micropleuros (Paget, 1854)). Altra segnalazione italiana è per il Senese (Manganelli&Favilli 2001) In Europa è stata segnalata in Gran Bretagna (Anderson 2005), Francia (introdotta, MalaCo 1), Germania (Kobialka 2005), Spagna (Bros 2004), Isole dell'Egeo centrale (probabilmente introdotta, Hausdorf 2005). Al di fuori dell’Europa è presente in Malesia (Schilthuizen 2004), British Columbia (Forsyth 2005), Colombia (Hausdorf 2002), Uruguay (Scarabino 2003), Perù, Argentina e Brasile (Miquel 2004)
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 17 luglio 2007 : 19:30:54
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Ops! un piccolo intervento sulla terra ferma!
La specie l'ho rinvenuta comunemente a Cà Lino di Chioggia (VE) sotto foglie, lettiera, alla base di tamerici .... ancora nel 1995.
Ermanno |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 luglio 2007 : 20:32:01
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Benvenuto Ermanno, con il tuo intervento porti un nuovo mattoncino alla dispersione di questa specie. Alle micro di terra o di mare non sai proprio resistere?
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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Laser
Utente Senior
Città: Valle Mosso
Prov.: Biella
Regione: Piemonte
1685 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 settembre 2007 : 15:58:55
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Confermo la presenza a La Spezia, purtroppo in posature del torrente Magra vicino a Sarzana, 18 Aprile 1991, 1,6 mm..
Immagine: 104,74 KB
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi) |
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willy
Utente V.I.P.
Città: Muggia
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
210 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 settembre 2007 : 18:33:29
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Per completezza, segnalo che P. servilis è stata anche citata per il Friuli-Venezia Giulia (Muggia) ed alcune località della costa croata quarnerina e dalmata. De Mattia W., 2006. New records of Testacella scutulum Sowerby, 1821 and Paralaoma servilis (Shuttleworth, 1852) from Istria, Kvarner and Dalmatia (Italy, Slovenia and Croatia. - Malakologische Abhandlungen 24: 121-127. |
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kryp
Utente V.I.P.
Città: Göttingen
Regione: Germany
138 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2012 : 12:49:26
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Diametro 1.5 mm a 3 giri, 2.0 mm a 3.5 giri, P. servilis.
G. sororcula misura 1.7-1.8 mm a 3 giri, 2.4-2.5 mm a 3.5 giri.
Specie aliena o non? Mi sembra piuttosto possibile che la specie non era trovata per molto tempo perché nessuno l'ha cercata. Vive in ambienti umidi. Se non sai dove vive, non lo trovai.
Ho trovato P. servilis nell'isola di Gavdos in 1992, sud Grecia, solo dopo avver analizzato quasi ogni giorno durante 6 mesi una gran quantità di campioni di lettiera del suolo di tutta la isola. Era una sorpresa. Non aveva un'idea quale specie possano vivere nel suolo. P. servilis l'ho trovato solo in una certa regione di Gavdos. Questa regione era stato abitata per l'uomo 2000 anni fa sotto administrazione Romana (era un porto in mezzoviaggio tra Sicilia e Egitto) per un periodo di forse 800 anni, non mai dopo (per cambio di livello di mare hanno perdito il porto e la detta regione ha rimato inabitata fino ad oggi). Quindi questa specie deve vivere in questa regione per un minimo di 1200 anni. Non credo che gli Romani hanno portato la specie direttamente della Nova Zelanda.
kryp
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