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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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Kurapika11
Utente nuovo

Città: Arezzo
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


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Inserito il - 17 luglio 2013 : 12:54:33 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti, è da qualche tempo che visito questo forum e adesso ho deciso di iscrivermi per sottoporvi ad analisi qualcosa.

Passeggiando lungo un affluente del fiume Arno mi sono imbattuto in questi due ritrovamenti (spiccavano tra tutti gli altri sassi, pietre e detriti comuni).

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54,83 KB

Di cosa si tratta?

Grazie.

Mauro

Kurapika11
Utente nuovo

Città: Arezzo
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


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Inserito il - 17 luglio 2013 : 13:03:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco altre immagini più dettagliate.

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Per quanto riguarda la loro grandezza ecco un confronto:

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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


2807 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 luglio 2013 : 14:20:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi limito a rilevare la presenza di una vertebra di qualche mammifero, quindi un osso

amatoeridano.blogspot.it

Modificato da - PaoloMarenzi in data 17 luglio 2013 14:22:09
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Kurapika11
Utente nuovo

Città: Arezzo
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


5 Messaggi
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Inserito il - 17 luglio 2013 : 14:58:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti che si trattasse di un osso ci avevo pensato anch'io, tuttavia non ne ero certo e comunque mi sarebbe piaciuto sapere a quale animale appartenesse.

Il sasso invece? Non capisco proprio da quali minerali è costituito.

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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


2807 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 luglio 2013 : 15:12:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dunque per l'osso puoi provare nella sezione tracce degli animali, è la sezione giusta e qualche volenteroso magari lo trovi...anche se come puoi immaginare non è proprio la cosa più semplice del mondo arrivare alla specie da una singola vertebra...

per il sasso attendiamo i geologi

amatoeridano.blogspot.it
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 19 luglio 2013 : 16:13:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Mauro,

benvenuto innanzitutto nel forum;

il campione andrebbe spaccato per vederne il colore e la struttura interna, nonché i rapporti di “compenetrazione” tra le varie parti colorate;

dove lo hai ritrovato di preciso?

la parte scura come la definiresti, molto resistente? Riesci a rigarla con una punta metallica? fai una foto frontale degli altri due lati del campione (i lati corti, diciamo)

ciao

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Kurapika11
Utente nuovo

Città: Arezzo
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


5 Messaggi
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Inserito il - 19 luglio 2013 : 17:44:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per l'attenzione.

Passando al sasso, l'ho ritrovato vicino ad altri comuni sassi lungo la sponda di un fiumiciattolo, più precisamente a Montevarchi (in provincia di Arezzo).

Per quanto riguarda la parte scura in effetti sembra molto resistente, tuttavia usando una punta metallica in effetti sono riuscito a rigarla, anche se tuttavia le "rigate" sono riuscito a farle solo superficialmente e non hanno scalfito il sasso.

Ciao.

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Kurapika11
Utente nuovo

Città: Arezzo
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


5 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 19 luglio 2013 : 17:58:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco le foto dei lati corti (scusa per la qualità, ma non sono riuscito a farle meglio):

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Ciao.

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 19 luglio 2013 : 19:43:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sembrerebbe (contrariamente alle prime immagini) un frammento di selce che costituiva probabilmente un nodulo con un nucleo scuro (bruno-marrone), una zona d’alterazione rossastra di spessore variabile (e non presente dappertutto) a contatto con l’involucro (ancora più esterno) della roccia arenaceo/calcarea incassante (quella biancastra);
quest’ultimo (l’involucro) si è preservato solo in alcune parti concave del nodulo (le due “strisciate” laterali) e alla “base”, ma lì scoperchiato per gran parte della superficie (non so se sono riuscito a spiegarmi);

l’aspetto da queste due ultime foto è molto diverso da quello delle prime (anche il colore), per dire come dalle immagini sia molto difficile rendere bene la struttura;

la mia è comunque un’ipotesi, anche perché non credo sia così infrequente la selce da quelle parti; andrebbe comunque visto, come ti dicevo, anche l’interno e se reagisce con acido cloridrico

buona serata

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Federico Marini
Utente V.I.P.

Città: Prato


328 Messaggi
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Inserito il - 20 luglio 2013 : 11:45:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:



la mia è comunque un’ipotesi, anche perché non credo sia così infrequente la selce da quelle parti; andrebbe comunque visto, come ti dicevo, anche l’interno e se reagisce con acido cloridrico

buona serata


Montevarchi si trova nel Valdarno superiore, dove affiorano prevalentemente terreni neoautoctoni plio-pleistocenici di ambiente esclusivamente continentale. Ovviamente nell'alveo dell'Arno si possono rinvenire tutte le litologie delle formazioni affioranti nel bacino di drenaggio a monte del bacino del Valdarno superiore

A mio avvviso servirebbe una foto più nitida e dettagliata della parte rossastra ed una foto che consenta di capire se le "bandature" (termine che è corretto se si trattasse di selce) corrispondono o meno a rientranze nella morfologia del sasso
Potrebbe trattarsi di altro


Modificato da - Federico Marini in data 20 luglio 2013 11:48:33
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


2807 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 luglio 2013 : 19:05:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dato che nessuno te l'ha ancora segnalato, nel caso usassi una normale digitale, per mettere a fuoco devi usare la funzione macro , è il simbolo del fiore.
Oltre ovviamente ad avere un minimo di illuminazione.
ciao

amatoeridano.blogspot.it
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geopaleo
Utente V.I.P.


Città: Parma
Prov.: Parma


303 Messaggi
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Inserito il - 22 luglio 2013 : 22:48:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
..... Maurizio ha avuto la mia stessa sensazione, il reperto mi ricorda molto quei "calcari selciferi" spesso utilizzati nel paleolitico (in ambito appenninico padano) per produrre utensili...... non mi stupirei se guardando attentamente quei "puntolini bianchi" si scorgessero anche dei microfossili.
Ciao a tutti
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