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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
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garagolo
Moderatore
Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3491 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 giugno 2013 : 21:02:49
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Ciao Stefano, interessantissimi i due post, per quanto riguarda i tre esemplari presentati, io sarei più propenso per una Bithynia leachii, sia per la forma , ma anche per le dimensioni, 6,5mm che per una Belgrandia sono decisamente notevoli !
Ciao
Ale
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"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco) |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2013 : 23:03:13
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concordo, le due in alto sembrerebbero anche specie diverse |
ciao
ang
Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina) |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 giugno 2013 : 23:50:57
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Che sciocco, avete ragione, alle dimensioni non avevo proprio pensato. Però ho un'attenuante. Recentemente ho trovato altrove splendidi esemplari di entrambe le Bithynia italiane, le leachi arrivano a 9 mm, quindi sono, credo, ben adulte. (Niente foto per il momento, ne farò un post a parte). Bene, il loro labbro esterno è liscio. Qui ho messo invece in evidenza il labbro esterno delle due più piccole di Piediluco (Angelo, la terza sembra un'altra specie, ma non lo è)
59,68 KB Queste misurano solo 5 mm, il labbro è diverso e credo certifichi che sono anch'esse adulte. E questo fatto mi ha portato fuori strada. Comunque se leachi sono, questo allunga la lista delle specie note per il lago di Piediluco. Cianfanelli & al. infatti hanno segnalato solo la Bithynia tentaculata. Dunque oltre a Viviparus contectus possiamo aggiungere Bithynia leachi. Stefano |
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garagolo
Moderatore
Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3491 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 luglio 2013 : 08:20:55
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Piuttosto strana la leggera estroflessione del labbro, non ci avevo mai fatto caso, in effetti è talora presente
Ale |
"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco) |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 luglio 2013 : 19:03:38
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L'unica cosa sicura è che poco sappiamo di questo gruppo, sembra certo che B.leachi sia una specie nordeuropea non presente in Italia, mentre la nostre specie riportate in faunaeuropea dovrebbero essere:
Bithynia boissieri (Kuster 1852) e Bithynia italica (Paulucci 1880)
un premio a chi riesce a separarle.
Un carattere della vera Bithynia leachii (Sheppard 1823) è costituito da un opercolo quasi ovale privo della punta nella parte superiore che si nota negli esemplari postati. Gloer ha pubblicato molti lavori su questo genere disponibili on-line per i Balcani,la Grecia fino alla Turchia ed ha riscontrato la presenza di molte specie in tutti quei territori, probabilmente sarà così anche in Italia, purtoppo mancano studi illuminanti in questo settore. |
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 luglio 2013 : 21:22:08
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Sandro, ma che faunaeuropea hai? Il mio database riporta per l'Italia sia leachii che tentaculata. Sicuramente il gruppo è un vero rebus, probabilmente questa di Piediluco non è nè l'una nè l'altra, ma delle prime due ho immagini, anche in vivo, che mostrano, sempre che siano loro, la loro diversità anche nelle parti molli. E vengono dall' Italia centrale. Stasera, o domani vedrai il post. Stefano |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 luglio 2013 : 15:06:53
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Ciao Stefano, hai perfettamente ragione, sono andato a memoria ma sembra che questa sia piena di buchi. Dell'argomento ne parlammo in questa discussione trattando le novità dolla lista rossa: IUCN Red List 2010.4. La sistematica di questo gruppo appariva di difficile interpretazione e per ora non si profilano schiarite all'orizzonte. Sulle foto inviate comunque vi sono degli interessanti argomenti da approfondire, uno è quel bordino sul labbro, potrebbe essere un carattere diagnostico interessante ed il secondo è la differenza tra gli individui presentati nella prima foto: due specie diverse o dimorfismo sessuale? |
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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Stepa
Utente Senior
Città: Pescara
Regione: Abruzzo
2965 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 luglio 2013 : 21:41:47
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Sandro, ho consultato quanto ho a disposizione sul genere col risultato di essermi solo confuso le idee. Per quanto riguarda la diversità degli individui in foto, sposo in pieno la tua tesi del dimorfismo sessuale. Anche la grande, pur non avendo il bordo esterno integro, ha residui dell'estroflessione del labbro, tutti gli esemplari poi presentano leggere strie di crescita, non proprio visibili nelle foto, ma identiche. Conto entro l'estate di tornare in Umbria, se riesco il Lago di Piediluco sarà la mia prima tappa. Stefano |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 luglio 2013 : 22:46:22
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I problemi dello studio delle Bithynia del gruppo leachi sono notevoli, queste specie sono piuttosto variabili da una località all'altra ed anche all'interno della stessa popolazione, in più i giovani hanno lo stesso aspetto degli adulti e lo mantengono via via che si accrescono perciò anche le misure della specie vanno valutate tenendo conto dell'intera popolazione. Il Locus tipico di Bithynia boissieri (Kuster 1852) fu indicato in non meglio precisate fontane di Roma ma purtroppo oggi ogni tanto le puliscono e non vi è più presenza di alghe e molluschi. Falkner (2002) afferma di aver trovato B. boissieri simpatrica con B. italica ma potrebbe essere anche un effetto della variabilità della specie come sembra evidente dagli esemplari postati. Se vogliamo cominciare a capirci qualcosa si dovrà cominciare con uno studio di variabilità di diverse popolazioni e vedere se si riesce ad evidenziare qualche carattere costante per poterle separare, ma credo che senza il DNA si arriverà poco lontano. Anche la letteratura del passato ci aiuta poco, le separazioni furono effettuate su popolazioni più o meno allungate, questo almeno per ora sembra un carattere molto aleatorio. |
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