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 Malpolon monspessulanus "azzurro": foto presa dal web
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 15:47:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Link

Ne avevo viste parecchie di colorazioni di Malpolon monspessulanus, soprattutto per quello che riguarda la sottospecie occidentale (M.m.monspessulanus). Un esemplare azzurrino come quello del sito Link appartenente alla sottospecie orientale M.m.insignitus, non mi era mai capitato di vederlo, neanche in fotografia: per questo mi sembrava interessante condividere la foto con voi (e con Aspis in particolare, che so essere estimatore della specie).

Io invece ho visto Malpolon dalla colorazione molto bella in Liguria: almeno un paio di esemplari da me trovati avevano una colorazione chiara, giallo-paglia. Un esemplare mi pare di ricordare fosse una femmina color giallo-sabbia trovata morta fra oliveti della Riviera di Ponente, e un altro esemplare giallo (direi maschio, e se volete vi dirò anche il perché) mi sfuggì, con una rapidità tale da renderlo per me imprendibile, sopra Savona.
Alcuni giovani e neonati da me trovati, sia in Spagna, che in Liguria che in Grecia, avevano poi colorazioni sorprendenti, a volte tendenti all'arancio o al rossastro...

Potrei concludere scrivendo che, come colorazione, il colubro lacertino è in genere un serpente "poco bello" e poco appariscente (come carattere invece è sempre straordinario): ma, talora, i suoi colori possono essere strabilianti, e variare dal verde oliva, al giallo-paglia, al color sabbia, al rossastro, all'azzurro.... (e l'esemplare della foto non è in muta, badate bene!).

aspis
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 16:09:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Reptilia Ordine: Squamata Famiglia: Colubridae Genere: Malpolon Specie:Malpolon monspessulanus
Non è azzurro, però si avvicina!
Purtroppo era gia morto, quando l'ho trovato sul bordo di una strada di Lefkada.
Il Malpolon monspessulanus a volte può mostrare colori splendidi: ne trovai un'altro a Corfù, enorme, sul metro e ottanta, ma sei centimetri a metà corpo, anch'esso... ammazzato: verde scuro il dorso, aveva dell'azzurro sotto la gola e una fila di squame arancioni prima delle ventrali, marezzate anch'esse con dl giallo e del rosso, la coda sotto era gialla!
Ma come si fa ad ammazzare un miracolo della natura così bello!

Immagine:
Malpolon monspessulanus
236,49 KB

Modificato da - vladim in data 26 maggio 2016 07:28:13
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 16:41:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Maschio adulto, colorazione tipica per maschio, Savona (Liguria).


Immagine:
Malpolon monspessulanus
91,74 KB


Femmina subadulta, colorazione tipica per femmina, Epiro (Grecia).



Immagine:
Malpolon monspessulanus
55,36 KB


P.S. Quello della tua foto, Aspis, è un maschietto!

Modificato da - Zoroaster in data 08 dicembre 2006 16:43:36
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 16:55:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dei neonati (in questo caso della ssp. monspessulanus) si riesce a distinguere il sesso fin da subito. Il piccolo fuori dall'uovo è un maschio, mentre la gola del piccolino in basso a destra lascia capire che si tratta quasi sicuramente di una femmina...

Altra caratteristica molto interessante di questa specie è la "marcatura" che gli animali compiono sul loro stesso corpo con le apposite ghiandole nasali. Assistetti a tale operazione in natura in Grecia: una grande femmina si marcava accuratamente con il naso i lati del corpo, sotto il sole, ai margini di una palude...


Immagine:
Malpolon monspessulanus
87,37 KB

Modificato da - Zoroaster in data 08 dicembre 2006 17:03:30
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aspis
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 18:25:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che foto meravigliose, Federico!
Ma a che serve questa marcatura, "odorosa", a quanto dicono i serpari balcanici?
Se mai stato morso da un Malpolon?
Che "effetto" fa?
Questa era una femmina?

Immagine:
Malpolon monspessulanus
164,23 KB
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Zoroaster
Utente Senior

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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 21:18:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Aspis!

Sono stato morso almeno una volta, e mi ricordo di una "sensazione di formicolio" nella zona del morso, che però poteva benissimo essere ricondotta ad un fenomeno di suggestione: se mi avesse morso un biacco non ci avrei magari fatto caso, e se invece il morso fosse stato quello di un cobra avrei incominciato a pensare ad amici e parenti....

Lo scopo della "marcatura" nei Malpolon non lo conosco: credo che si tratti di marcature tipo "feromoni", e dubito che i serpari riescano, come si legge sui libri, a riconoscere l'odore dei Malpolon in natura. Io ho tenuto per anni i Malpolon in terrario (quando tutto si poteva fare legalmente) e il terrario dei Malpolon non odorava mai di niente, benché gli animali marcassero spesso (penso involontariamente) anche i vetri dei terrari.

La tua ultima domanda sul sesso del piccolo insignitus della foto è la più difficile. E' vero che riesco in linea di massima a riconoscere il sesso dei Malpolon neonati, ma... se si tratta di neonati della ssp. monspessulanus, e, inoltre, è comunque relativamente facile quando puoi paragonare più neonati di una stessa nidiata. Le differenze fra maschi e femmine, nella ssp. monspessulanus sono:
- maschio adulto più grande;
- maschio adulto con colorazione uniforme;
- maschio adulto con "sella" nera o scura sul collo;

- femmina adulta con disegno a macchie (tipo quelle della femmina di insignitus della mia foto);
- femmina adulta senza macchia "a sella" (o con sella poco evidente);
- femmina adulta con disegno su testa e collo in genere ben evidente.

Nei neonati della ssp. monspessulanus, se confronti il neonato maschio col neonato femmina, vedi che nel neonato maschio il disegno è più "sfumato" e meno nitido; nella femmina il disegno su testa e collo è molto ben marcato, e anche sulla gola sono più evidenti e marcati sia il disegno che le "striature rosse".

Nella ssp. insignitus le differenze sono probabilmente minori, e io ho in realtà poca esperienza con i piccoli insignitus, non avendo mai tenuto tale ssp.
Nella tua fotografia sono evidenti alcune striature aranciate sulla gola del piccolo, che potrebbero far pensare ad una femmina, ma la colorazione molto uniforme del capo mi fa credere che possa più facilmente essere un giovane maschio. Se dovessi decidere per forza, direi giovane maschio: troppo uniforme la colorazione sulla testa, se confrontata con la femmina, più grandicella, della mia foto!

Modificato da - Zoroaster in data 08 dicembre 2006 21:24:12
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 21:38:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
P.S. La testa del tuo piccolo insignitus è uniforme di colorazione se si considerano "abrase" le squame della parte anteriore... dalla foto non si capisce bene se siano "abrase" o se siano effettivamente "chiare" per via del disegno... nel secondo caso potrebbe davvero essere una femmina! Tu che l'hai avuta in mano puoi ricordarti se il chiaro che si vede nella foto era colorazione chiara o "squame abrase"....
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 21:50:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una scena frequente nelle stradine greche....



Immagine:
Malpolon monspessulanus
66,99 KB

Modificato da - Zoroaster in data 08 dicembre 2006 21:55:02
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 22:06:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tipica femmina della ssp. monspessulanus, trovata morta su una strada del savonese....




Immagine:
Malpolon monspessulanus
79,14 KB
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 23:02:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Aspis,


sempre a proposito del sesso del tuo piccolo insignitus, ho trovato sul libro di Silvio Bruno e Stefano Maugeri "Serpenti d'Italia e d'Europa", una foto di una femmina di colubro lacertino della ssp. insignitus. Il disegno della testa è molto più evidente e distinto rispetto al tuo esemplare... che penso quindi essere maschio...

Se i moderatori mi daranno il permesso, inserirò il particolare della testa della fotografia del libro di S.Bruno, ma sino ad allora... mi limiterò a mandarti la scannerizzazione per email!

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aspis
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 23:09:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, Federico, sei sempre preciso ed esauriente!
Nel precisare che l'esemplare della mia foto stava sulla strada esattamente come quello da te ritratto e che se non avessi frenato e fermato la macchina si sarebbe fatto investire, allego un'altra foto da cui dovrebbe risultare piu facile dedurre che era... una femminuccia?

Immagine:
Malpolon monspessulanus
204,62 KB

Modificato da - aspis in data 08 dicembre 2006 23:12:37
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Zoroaster
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Inserito il - 08 dicembre 2006 : 23:29:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi metti in difficoltà... sono davvero in dubbio... quella del libro di Bruno che ti ho mandato per email è una femmina... Per il tuo piccolino sono in dubbio...
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Zoroaster
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Inserito il - 09 dicembre 2006 : 09:58:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dopo una notte insonne trascorsa a pensare al sesso degli angeli... dei Malpolon, mi sono ricordato di avere scattato anch'io una foto ad un bebè che faceva "il periscopio" in mezzo alla strada. Uno di questi bebè, forse proprio quello della foto, era nel mezzo della strada, con la parte anteriore eretta, e ogni volta che passava una macchina, il piccolo si girava dalla parte del veicolo per seguirne il movimento: lo tirai via da quella pericolosa situazione! E durante il breve tragitto in auto, nella mia mano, non fece altro che guardare e osservare dal finestrino le altre macchine o il paesaggio che gli scorreva attorno...




Immagine:
Malpolon monspessulanus
66,54 KB

Come puoi notare, anche nel mio piccolo, la parte anteriore del muso è più chiara: forse questa è una caratteristica comune nei piccoli Malpolon insignitus, e non un tratto tipico del sesso femminile...

Ho fatto un giro su internet, e posto questi link per chiarire meglio cosa intendo con "mascherina tipica da femmina" nei bebè di Malpolon....

Link Ecco un bebè di Malpolon (sottospecie occidentale) tipicamente femmina!

Link Ecco invece un bebè di Malpolon (sempre occidentale) tipicamente maschio!


Link Bebè occidentale... femmina!


Link Femmina adulta, tipicissima per disegno sul corpo e sulla testa.

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Con gli insignitus so regolarmi meno bene: a prescindere dal fatto che negli adulti manca la "sella", credo che anche i bebè diano maggiori problemi nella distinzione dei sessi....

Link

Un insignitus adulto di Cipro... il corpo è perfettamente uniforme come colorazione (quindi maschio?)... ma il disegno ai lati del muso è tipicissimo per femmina, e io direi quindi che questa è una femmina adulta!

Link Altra "faccia" da femmina adulta... con corpo però uniforme.


Link Qui una tipica femmina, giovane, di insignitus: tipica per il disegno del corpo e per la "mascherina" della testa....


Di più al momento non so dire....

-----------------------------------------------------------------------------


Da questo sito però

Link

si può forse tirare giù (io non ci sono riuscito) un bel filmato di un Malpolon della Provenza che preda un sauro. Io sono riuscito solo a vedere alcune piccole immagini, che sembrano comunque splendide!

Aggiungo che il povero Malpolon, in Provenza, è noto come "l'anguilla di siepe" e che, anni fa, veniva abbrustolito e mangiato proprio come un'anguilla anche in Liguria: la nonna di un mio amico di Savona si ricorda di quei tempi, e mi pare che anche in Liguria il colubro lacertino venisse chiamato proprio "anguilla di siepe"...

Zoroaster ha poi un ricordo straordinario di un incontro con i Malpolon nel sud della Francia, ma questo sarà l'argomento di un prossimo post....
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Zoroaster
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Inserito il - 09 dicembre 2006 : 10:12:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Foto scattata "in natura": l'animale cioè era lì indisturbato per i fatti suoi, e la foto riuscii a farla dopo appostamento.

Maschio adulto di insignitus in Epiro, Grecia.



Immagine:
Malpolon monspessulanus
102,94 KB
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Zoroaster
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Inserito il - 09 dicembre 2006 : 10:50:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Altre 2 foto di insignitus prese dal web, utili per dipanare la matassa...

Link

Una vecchia foto di un insignitus (tipico maschio) di Ludwig Trutnau: si può notare che, in questo esemplare, pur essendo adulto, e a mio avviso anche maschio, le squame più "rostrali" del capo sono più chiare, proprio come nei nostri due bebè.


Link

Prendete invece la seconda foto di insignitus di questa pagina (la foto più in basso, non la prima): è una femmina, e, le macchie e il disegno sul muso sono MOLTO più evidenti che nei nostri due bebè...

Anche il racconto riportato nel sito è interessante!
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aspis
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Inserito il - 09 dicembre 2006 : 13:51:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Zoro sei grande!!

Grazie delle mervigliose foto e della vera e propia tesi che hai svolto sull'argomento!
Mi dispiace averti fatto passare la notte insonne, ma avevo assolutamente bisogno di sapere di che sesso fosse il "mio" baby

Comunque secondo me hai ragione tu: era un maschietto, e le macchie in testa ce li hanno tutti, alla nascita, chi più chi meno, poi si accentuano nelle femmine e scompaiono nei maschi

[quoteZoroaster ha poi un ricordo straordinario di un incontro con i Malpolon nel sud della Francia, ma questo sarà l'argomento di un prossimo post....][/quote]

Federico non mi far spasimare.... raccontacelo!!
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Zoroaster
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Inserito il - 09 dicembre 2006 : 16:49:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bueno Aspis, non posso sottrarmi al racconto, ma si tratta solo di un ricordo particolare: raccontare un ricordo, specie se il ricordo riguarda solo uno dei nostri sensi, può risultare poco interessante per chi legge.
Perché scrivo “uno solo dei nostri sensi” ? Perché in realtà, quel giorno di un lontano agosto, non vidi il serpente, ma sentii solo il suo strisciare nel fitto della macchia…

Sud della Francia, Linguadoca, in uno dei paesaggi fluviali più intatti e selvaggi che mai mi era capitato di incontrare. I dettagli del luogo potrei darli con estrema precisione, ma, dato che il forum è pubblico, non vorrei mettere a conoscenza di persone sbagliate le coordinate di un posto così raro e ricco di vita.

Sole e temperatura mite, pomeriggio di metà-fine agosto, margini di un fiume, strada bianca che costeggia il fiume e macchia mediterranea a perdita d’occhio oltre la polverosa stradina. In volo sopra la mia testa alcuni rapaci, forse bianconi. Cosa può cercare di meglio un appassionato di serpenti?

E in effetti, bastano pochi miei passi lungo la stradina al lato del fiume, che già sento e vedo i primi colubri lacertini scomparire fulminei nella macchia sovrastante. Quasi ogni decina di metri, un serpente spariva nella macchia, per la mia grande gioia e soddisfazione!

Un esemplare in particolare riuscii a spiare per parecchio tempo: dove la stradina si biforcava, e un sentiero proseguiva verso il fitto della macchia, allontanandosi dal fiume, era una piccola radura, separata dal bosco da un muretto a secco.
Proprio in quella radura fuggì una bella femmina di Malpolon, dalla colorazione chiara.
Rimanendo però in silenziosa attesa, la vidi pian piano rispuntare dal muretto a secco ed esplorare infine la radura, da cui era fuggita pochi minuti prima, con la testa sollevata a periscopio sopra le erbe secche: un ricordo indelebile!

Ma veniamo a quello che fu il mio raro “ricordo uditivo”.
Dopo aver osservato a piacimento la femmina nella radura, ed essermi stancato di percorrere la stradina lungo il fiume, decisi di risalire il sentiero che puntava verso la collina, partendo proprio dalla radura con il muretto a secco. Macchia mediterranea sulla mia sinistra, campi incolti sulla mia destra, almeno così mi pare di ricordare. Un ambiente perfetto, pensai, sia per Malpolon, che per il misterioso colubro scalare….

Faccio alcuni passi verso le colline, e già mi devo fermare per un forte rumore che un appassionato erpetologo non confonde mai: a dieci, quindici metri da me, qualcosa “era partito”!
Ma qualcosa di veramente grosso… e quale serpente può avere una distanza di fuga così grande?
Un enorme colubro lacertino!!!
Affretto il passo, e il rumore continua, diventa più distinto: è un serpente in fuga, chiaro, ormai nel fitto della macchia…. Ma le “proporzioni” di quello strisciare erano spaventose: non mi era mai capitato in passato di sentire un rumore simile, neanche con i più grandi e agitati biacchi… Era uno strisciare continuo, un rapido allontanarsi nel sottobosco di un grossissimo serpente in fuga, ma in una fuga non precipitosa e scoordinata… era come se il movimento regolare, ma veloce, del serpente, facesse “frusciare” le foglie secche del sottobosco per una lunghezza di parecchi metri contemporaneamente….
Tentai di penetrare nella macchia, dietro al rumore: il movimento del serpente continuava, ma ormai proveniva da lontano, e il serpente era fuori da qualsiasi tentativo non solo di cattura, ma anche di avvistamento. Non vidi niente, ma quella fu una delle mie più belle esperienze in natura con un serpente.
Quanto sarà stato grande l’animale? Sarà stato davvero un Malpolon? Credo proprio di sì: un grande maschio di Malpolon. E sui libri si legge che i Malpolon possono raggiungere o superare i due metri, o addirittura avvicinarsi ai due metri e mezzo.
E’ anche vero che non sempre le dimensioni del serpente in fuga si correlano con precisione all’”intensità” del rumore provocato dalla sua fuga. Ricordo biacchi di oltre un metro e mezzo scomparsi nel nulla con un unico rumore brusco, di una frazione di secondo, e niente più, come capita di udire a volte quando fugge un ramarro; e ho anche il ricordo recente del grande maschio di cobra reale di quattro metri che scompare nella foresta senza far scricchiolare una foglia… Molto dipende dal substrato su cui scivola il serpente: le foglie secche della macchia mediterranea sono particolarmente idonee a produrre rumore; le foglie umide di una foresta pluviale difficilmente produrranno qualche suono, anche se “stimolate” dagli otto chili di un cobra reale…
Comunque sia, su una cosa potrei mettere la testa sul ceppo e scommettere: quel colubro lacertino, che sentii fuggire anni fa, nella macchia del sud della Francia, doveva essere enorme!
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aspis
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Inserito il - 09 dicembre 2006 : 17:58:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Poffarbacco, Federico, la Linguadoca mi ha fatto venire i brividi! anzi ho la pelle....."d'oca"
Come le racconti tu queste storie non ci riesce nessuno!
Ho davvero avuto la sensazione di essere lì presente.
Sarà stato un vecchio maschio, un "patriarca" da tre kg ed oltre!!
Comunque ti invidio (benevolmente): dal vivo deve essere stata una esperienza sconvolgente!
Ora capisco perchè lo chiamano il Colubro di Montpellier( che dovrebbe essere nelle vicinanze): uno ogni dieci metri!!
Un vero paradiso per gli erpetologi: voglio sperare che la zona sia un parco protetto, dove possano vivere in pace!



Modificato da - aspis in data 09 dicembre 2006 18:49:14
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serrafish
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Inserito il - 10 dicembre 2006 : 10:30:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non ho mai visto un colubro lacertino,e vorrei sapere se è un serpente aggressivo,tenta di mordere quando lo si afferra?sui libri ho letto che il suo veleno è poco pericoloso.
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Zoroaster
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Inserito il - 10 dicembre 2006 : 12:27:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di serrafish:

non ho mai visto un colubro lacertino,e vorrei sapere se è un serpente aggressivo,tenta di mordere quando lo si afferra?sui libri ho letto che il suo veleno è poco pericoloso.



La tua domanda è un invito per Zoroaster!
Guarda la foto del grande maschio di lacertino di Savona (quella in cui si vede una mano guantata).

Fu il primo colubro lacertino che vidi e che catturai: ci misi parecchio tempo prima di riuscire a infilarlo in una calza….

La storia è questa.
Era da tempo che volevo vedere un bel colubro lacertino e, dopo parecchie insistenze, il mio amico di Savona mi disse, quasi mi stesse rivelando un segreto: “Un buon posto per vedere il colubro lacertino vivo è una piccola discarica in riva al torrente… lì ne vidi fuggire uno pochi giorni fa…”.

Mi reco sul posto, ed ecco che la sagoma di un grosso lacertino fugge davvero sotto il ciarpame della discarica: sotto una vecchia porta, materassi, assi di legno, vetri, ecc. Sollevo ciò che posso, e riesco infine a prendere per la coda il serpente, mentre tenta nuovamente di fuggire. E’ un serpente grosso, massiccio e veloce.

Il problema era a quel punto riuscire a “imbustare” il serpente per poterlo portare in visione al mio amico, e io, di Malpolon, fino a quel momento, non ne avevo mai visti, né, tanto meno, maneggiati. “Non vorrei essere il primo caso di decesso per morso di lacertino” pensai, e, comunque, non mi andava di farmi mordere….

Non avendo con me attrezzi (ganci, tubi, sacchetti o simili), dovevo per forza riuscire ad afferrare il serpente per il collo, in modo da poterlo poi infilare dentro a una calza: unico mezzo di trasporto d’emergenza per serpenti, come avevo imparato fin da ragazzo, con biacchi e saettoni.

Un biacco, preso per la coda, avrebbe iniziato a mordere all’impazzata e a girarsi o arrotolarsi su sé stesso: il grande lacertino invece, col capo ben sollevato dal terreno, mi guardava dritto in viso, soffiando, e seguiva attentamente ogni movimento della mia mano libera.
I suoi rari tentativi di attacco erano sempre ben mirati e precisi, e i suoi occhi e la sua testa seguivano ogni mio minimo spostamento con grande attenzione…. Sarebbe stato impossibile coglierlo di sorpresa!
Dopo un lungo duello di “sguardi” e morsi schivati, mi decido quindi a bloccargli, con delicatezza, il collo sul morbido terreno della discarica con l’aiuto dello scarpone e finalmente afferro il colubro dietro alla testa con la mano: qualsiasi altro tentativo mi avrebbe procurato un morso ben assestato.

Porto il serpente in visione al mio amico, in un palazzo nel centro di Savona… e lui apre con disinvoltura la calza, come se dentro ci fosse una giovane natrice dal collare, e non un robusto e arrabbiato opistoglifo! Con mio grande stupore, lo splendido animale scivola fuori dalla calza, sulle braccia del mio amico, senza alcun atteggiamento aggressivo: si era calmato! Maneggiato con dolcezza non tentò più di mordere… fino al momento del rilascio.

Per il rilascio (vedi foto) il mio amico si era procurato quei bei guantoni, forse per poter fare alcune foto in tutta sicurezza, forse perché aveva valutato meglio le dimensioni dell’animale, e fu proprio uno di quei guantoni che sperimentò il morso, potente e sonoro, del grande Malpolon, che presto avrebbe riassaporato la libertà….



Immagine:
Malpolon monspessulanus
46,1 KB
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serrafish
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Inserito il - 10 dicembre 2006 : 15:27:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e con gli altri trovati in seguito,come è stata la loro reazione?grazie
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