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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2345 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2013 : 18:49:24 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Questo ci era sfuggito: A question of time: the land snail Murella muralis (...) reveals constraints on past ecological speciation. Di V.Fiorentino et al. Molecular Ecology (2013) 22, 170-186. Dal titolo e abstract sembra molto interessante . Ciao

fern



Il n'y a de petit dans la Nature que les petits esprits.

Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2013 : 21:38:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il lavoro non è tassonomico,
tuttavia:
1) il soggetto è ancora Murella muralis
2) la fig. 2 mostra un albero dal quale sembra piuttosto evidente che in Sicilia ci siano più di due specie di Murella


Sicilia: bellissima per natura
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2345 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2013 : 12:15:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il lavoro del 2008, in cui si paventava che la riduzione di tutte le Murella siciliane ad un'unica specie, ha scioccato molti, forse anche gli autori che infatti non presero una vera decisione di carattere tassonomico. Molto opportunamente, visto che molte difficoltà nascevano da un campionamento esiguo a fronte della variabilità sul campo (31 esemplari per tutta la Sicilia).
Rispetto a quel lavoro vedo 2 evidenti miglioramenti: un campionamento molto più significativo (300 esemplari da 21 località, nonostante l'area sia assai più piccola), e aver spostato l'attenzione alla scala microgeografica da cui non credo si possa prescindere.
Un'altra significativa differenza, che non sono in grado di valutare (sarei grato se qualcuno potesse spiegarmelo), è lo studio della variabilità delle popolazioni condotto mediante "Amplified Fragment Length Polymorphism" (AFLP), cui si attribuisce molta importanza a cominciare dalla possibilità di studiare gli scambi genici fra popolazioni, ricostruire migrazioni avvenute nel passato ecc. (non è che si stia spremendo troppo da questi dati?)
Per questo mi concentro sull'albero filogenetico ricostrutito con DNA mitocondriale, che distingue 4 cladi chiamati "mt-gruppi". Purtroppo non si capisce, nemmeno con le informazioni supplementari
• quali "aplotipi" sono presenti nelle singole popolazioni
• in quali popolazioni del mt-gruppo 2 sono presenti esemplari carenati.
Questo è un punto importante, perché su 4 "mt-gruppi" solo questo presenta forme sia globose che carenate ed è proprio quello con una distribuzione disgiunta in 2 aree, che risulta pure suddiviso in 2 sottogruppi dalla AFLP. Sorge il dubbio che usando entrambe le informazioni si ottenga un albero che concilia dati morfologici e genetici, ma non è dato capirlo.
Lamento la scarsa risoluzione della figura 2, che non consente nemmeno di capire a quale "mt-gruppo" appartengano le diverse popolazioni. Perciò ho usato le coordinate delle località di raccolta (supplemento 1) per costruirmi una cartina che non corrisponde esattamente a quella dell'articolo, in particolare popolazioni che là sembrano sul monte mi risultano ai piedi dello stesso.

Un ultimo appunto: negli articoli di questi autori mi pare non compaia mai il concetto di "introgressione" o altri possibili artefatti che potrebbero oscurare le relazioni filogenetiche, argomenti che altri utilizzano forse in modo spregiudicato per spiegare quello che "non torna". Apprezzo il conservativismo, ma in una situazione di estrema frammentazione degli areali, con micropopolazioni delle varie forme spesso a contatto, il pericolo introgressione mi sembra molto realistico.

sembra piuttosto evidente che in Sicilia ci siano più di due specie di Murella.
Direi proprio di sì.
fern



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