Autore |
Discussione |
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 01 gennaio 2013 : 18:09:26
|
quest'altra, sempre che sia una spugna..., è la famosa Spugna pagnottella
Immagine: 166,42 KB
che qui ha un'altra forma
Immagine: 215,61 KB
|
|
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 01 gennaio 2013 : 18:12:43
|
queste le chiamo "disidea"
Immagine: 144,9 KB
con briozoo a fianco
Immagine: 161,79 KB
|
|
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 01 gennaio 2013 : 18:15:17
|
Grossa Spugna Lilla con Crella elegans in primo piano
Immagine: 159,34 KB
con pataccona rossa
Immagine: 171,1 KB
Grazie per la pazienza mg |
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 03 gennaio 2013 : 12:32:41
|
Cara Maria Grazia le tue foto sono sempre interessanti, quindi se hai deciso di mettere ordine tra le spugne sono a tua disposizione Allora inizio con la prima che è la più ostica, non capisco nemmeno se è una cornea oppure no, come al solito ti chiedo se hai una macro della superficie per capire come sono gli eventuali conuli. La seconda è una specie nuova per il forum, io ancora non l'ho mai vista, si chiama Corticium candelabrum. Lo strano nome è dovuto alle microscopiche spicole interne che costituiscono lo scheletro della spugna, che sono appunto a forma di candelabro. La terza è una Dysidea sp. La quarta credo che si possa definire con buona approssimazione Dysidea fragilis. La quinta è sicuramente una spugna cornea, però anche qui non si vede bene la superficie. Dovresti sempre fare per ogni esemplare che ti incuriosisce, una foto della spugna completa e una macro della superficie. Alle prossime |
Rossella |
|
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 gennaio 2013 : 17:43:04
|
Grazie Rossella, ma che soddisfazione: anche un Corticium nuovo nuovo per il forum E poi le "bastonate": mai una macro quando serve Procedo alla pubblicazione di ingrandimenti delle stesse foto
Immagine: 187,47 KB
|
|
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 gennaio 2013 : 17:44:38
|
non si sa mai, magari a qualcosa servono
Immagine: 257,27 KB
mg |
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 08 gennaio 2013 : 21:26:49
|
La seconda potrebbe essere Spongia officinalis ma non sono certa. La prima è ancora un mistero, per caso l'hai toccata per saggiare la consistenza? Mi stupisce come nonostante tutto quel sedimento fine e limaccioso, la seconda spugna sia cresciuta così grande e in salute. Evidentemente i filtratori di questo posto si sono adattati a convivere con tutto quel sedimento. |
Rossella |
|
|
marina
Utente Senior
Città: roma
958 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2013 : 17:50:45
|
solo l'idea di "Spongia officinalis" mi emoziona... Speravo di tornare in zona per foto più significative di spugne che mi sembrano simili, ma lo stato del mare sottosopra mi ha fatto temporaneamente desistere. La grossa spugna lilla, come le altre fotografate - tranne la Dysidea sp.-, è cresciuta su un piano verticale, che credo aiuti almeno un po' a non farsi soffocare dal limo. Certo è che a me qualsiasi organismo cresca in zona sembra un miracolo, ed è proprio questo che mi piace: l'incontro con tutti miracolati !!! Mi dispiace aver trascurato la spugna del granchio. No, non l'ho toccata. Posso aggiungere solo che era all'interno del relitto, ed è probabile che non ne esca mai. In attesa che il mare si calmi, ciao, mg |
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2013 : 20:23:49
|
Ti capisco, anche io resto affascinata dai tanti adattamenti degli organismi marini che riescono a crescere in posti davvero impensabili. Sicuramente, come dici, la posizione verticale delle spugne favorisce un minor accumulo di sedimento sulla superficie. Ma ho notato che esistono molti altri modi per scongiurare il soffocamento, come ad esempio chiudere osti ed osculi nei momenti peggiori, oppure emettere prolungamenti al di sopra del sedimento per continuare a "respirare". Posso dirti che Spongia officinalis cresce molto bene sui relitti (copre senza problemi le porzioni arrugginite senza dover per forza crescere su substrato precedentemente naturalizzato). L'unico impedimento, nel tuo caso, alla presenza di questa specie sarebbe appunto il sedimento (Spongia preferisce acque abbastanza trasparenti), ma ho imparato che il limite alla distribuzione di una specie è un concetto assai relativo. La prossima volta, se hai a disposizione un po' di tempo, fotografa la spugna da vicino e appoggia la mano sulla superficie, devi sentire se è compatta e consistente o se è facilmente compressibile e oppone poca resistenza alla tua pressione. Inoltre osserva bene i conuli (stima più o meno quanti mm sono alti e quanto sono ravvicinati). Ciao |
Rossella |
|
|
balistes
Utente V.I.P.
Città: Roma
227 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 23 gennaio 2013 : 10:25:39
|
Buon giorno MG, buon giorno Rossella,
non sono bravo come Rossella, MG, quindi posso solo dirti la mia:
Foto 1 Demospongia, più di là non si può andare.
Foto 2 e 3 Corticium candelabrum, bel colpo MG, mai vista prima.
Foto 4 Dysidea probabilmente avara
Foto 5 a sx. Crambe crambe più al centro Ircinia sp. a dx. Dysidea probabilmente avara
Foto 6 a sx. Crella elegans a dx. Spongia officinalis
Foto 7 Spongia officinalis
Foto 8 Demospongia quella della prima foto
Foto 9 Spongia officinalis
Grazie per la segnalazione MG, e buone immersioni... :-)
|
|
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 24 gennaio 2013 : 13:21:21
|
Esistono molte spugne simili a Spongia officinalis (tra queste quelle più difficili da distinguere sono Sarcotragus spinosulus e Cacospongia mollior). Affermare con certezza che quella della foto sia un esemplare di Spongia è impossibile. |
Rossella |
|
|
balistes
Utente V.I.P.
Città: Roma
227 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 27 gennaio 2013 : 17:51:04
|
Grazie, Rossella.....;-) |
|
|
|
balistes
Utente V.I.P.
Città: Roma
227 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 24 febbraio 2013 : 10:14:00
|
Buon giorno Rossella,
oggi ho un po' di tempo libero e vorrei approfondire con te questo passaggio che mi interessa.
Fino ad ora quando incontravo una spugna nera guardavo innanzi tutto se era presente la zona pianeggiante tutto intorno all'osculo, per escludere Scalarispongia scalaris. Se questa non era presente ne saggiavo la morbidezza. Se la spugna era particolarmente morbida la identificavo come Spongia officinalis. Se la spugna era più consistente la identificavo come Cacospongia sp.
Ora,
alla luce da quanto da te esposto mi sembra di capire che se la spugna è nera e morbida non è identificabile senza esami di laboratorio in quanto si possono confondere, quanto meno, Sarcotragus spinosulus e Cacospongia mollior e Spongia officinalis.
Per quanto riguarda, invece, le spugne nere di maggiore consistenza alla pressione e prive della zona pianeggiante intorno all'osculo, quali specie si possono confondere ? Esiste una strategia che si possa adottare per tentare un'identificazione visiva ?
Illuminaci... :-)))
|
|
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 25 febbraio 2013 : 13:27:55
|
Le tre spugne che ho indicato si possono determinare saggiandone la consistenza, sono invece molto simili da un punto di vista morfologico.
Spongia officinalis è compatta Cacospongia mollior è soffice Sarcotragus spinosulus è elastica
Certo non è per niente facile riuscire a capire al tatto di che specie si tratta. Le altre spugne nere comuni sono Sarcotragus foetidus inconfondibile per i conuli grandi e distanziati tra loro, Scalarispongia scalaris più difficile da riconoscere, con conuli grandi ma più ravvicinati. In ogni caso, è necessaria molta pratica sott'acqua per riuscire a distinguere le varie specie di spugne nere. |
Rossella |
|
|
balistes
Utente V.I.P.
Città: Roma
227 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 27 febbraio 2013 : 23:24:25
|
Tutto molto interessante....
Quindi, in realtà è possibile che tutte le spugne che fin qui mi hanno sorpreso per quanto fossero soffici e che io ho sempre identificato come Spongia officinalis in realtà possano essere Cacospongia mollior...
Per le altre due specie, Spongia officinalis e Sarcotragus spinosulus senza qualcuno che mi faccia sentire la differenza direttamente in acqua tra compatta ed elastica, la vedo veramente dura. :-)))
Noto che non fai cenno alla zona pianeggiante intorno all'osculo di Scalarispongia, non devo più usarla per le mie identificazioni ?
Per quanto riguarda le differenze tra i conuli di Sarcotragus foetidus e Scalarispongia scalaris puoi postarci qui sotto due foto che ci aiutino a capire meglio ?
Grazie, Rossella. :-) |
|
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 01 marzo 2013 : 17:15:28
|
Allora questa è Scalarispongia scalaris
Immagine: 254,64 KB
e questa è Sarcotragus foetidus
Immagine: 276,59 KB |
Rossella |
|
|
balistes
Utente V.I.P.
Città: Roma
227 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 marzo 2013 : 21:45:01
|
Grande, Rossella... |
|
|
|
Ro
Moderatore
Città: Taranto
Prov.: Taranto
Regione: Puglia
1849 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 03 marzo 2013 : 14:09:41
|
Per così poco.... |
Rossella |
|
|
|
Discussione |
|