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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Stefano Doglio
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
1599 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 15:44:46
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Ricevo, traduco e trasmetto una “press release” che mi ha mandato Mike Taylor (di seguito anche il testo originale)
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L'incendio iniziato alle 2 di notte di sabato 18 agosto presso il Monastero (e Patrimonio dell'Umanità) di Nea Moni ha bruciato per circa una settimana, interessando principalmente le area centro e sudoccidentali dell'isola, raggiungendo quasi la costa meridionale presso Karintas e arrivando fino al mare lungo la costa occidentale a nord di Lithi. L'incendio si è esteso verso nord fino ai 38° 25' Il vento, inizialmente alimentato da forti venti di tramontana avrebbe alla fine bruciato 30000 ettari di colline, foreste, oliveti e piantagioni di mastice. Preoccupato per il danno che potenzialmente poteva essere stato inferto a delle orchidee rare a livello internazionale, oppure endemiche di Chios, e di grande interesse per il turismo naturalistico, ho appena concluso un attento monitoraggio delle aree interessate dall'incendio. Ho così scoperto che solo 2 siti, quindi meno del 5% dei siti importanti ad orchidee tra quelli situati a sud dei 38° 25', sono stati interessati dall'incendio. Il primo di questi siti si trova nella valle costiera di Elinta sulla costa occidentale, ed è stato completamente distrutto; il secondo si trova 1 km a nord di Olympi ed è stato danneggiato al 50%. I danni sofferti da questi 2 siti non hanno però causato l'estinzione su Chios di alcuna specie nota, in quanto esistono altri siti non danneggiati. Soprattutto le località tipo di tutte i nove taxa di orchidee descritti con campioni di Chios non sono state interessate dall'incendio. Questi siti includono le località tipo di: Ophrys fusca ssp. sancti-isidorii Ophrys pelinaea Ophrys apollonae Ophrys saliarisii Ophrys orphanidea Ophrys masticorum Ophrys homeri Ophrys chiosica Ophrys tenthredinifera ssp. sanctae-marcellae
Gli appassionati di natura che volessero venire a Chios l'anno prossimo alla ricerca di orchidee rare possono pianificare il loro viaggio con la sicurezza che le piante che cercano sono sopravvissute.
Segue una cartina con le aree interessate dall'incendio
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Modificato da - Stefano Doglio in Data 04 ottobre 2012 15:45:16
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Stefano Doglio
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
1599 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 15:46:42
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Immagine: 241,72 KB |
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Stefano Doglio
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
1599 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 15:48:11
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PRESS RELEASE RARE ORCHIDS ESCAPE THE GREAT FIRE OF CHIOS, GREECE
Mike Taylor, World Museum Liverpool, Friday 21st September.
The fire which started near the World Heritage Site of the Monastery of Nea Moni at 2.am on Saturday 18th August, burnt for almost a week, mainly affecting the southwest central areas, eventually almost reaching the south coast near Karintas and reaching the west coast north of Lithi. The fire extended northwards as far as N 38#8304; 25’. The fire initially driven by gale force northerly winds eventually burnt 30000 Hectares of uplands, forests and olive and mastic plantations. Concerned about the potential damage it may have inflicted on internationally rare orchids, some only found on Chios, and of great interest to natural history tourists, I have just completed a detailed survey of the fire affected areas. I have found that only two sites, less than 5%, of the significant orchid sites to the south of N 38#8304;25’, have been affected. These sites are the coastal valley of Elinta on the west coast which has been completely devastated and a site 1 Km to the north east of Olympi which has suffered 50% damage. The damage to these two sites has not caused the loss to Chios of any known species of orchid, as other undamaged locations remain. Most importantly the Type Locations of all nine orchid taxa described from Chios material are undamaged by this fire. This includes the Type Locations for: Ophrys fusca ssp. sancti-isidorii Ophrys pelinaea Ophrys apollonae Ophrys saliarisii Ophrys orphanidea Ophrys masticorum Ophrys homeri Ophrys chiosica Ophrys tenthredinifera ssp. sanctae-martcellae Natural history enthusiasts contemplating visiting Chios next year seeking rare orchids can plan in confidence that the plants they seek have survived. |
Modificato da - Stefano Doglio in data 04 ottobre 2012 15:48:58 |
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cianix
Utente Senior
Città: tarcento
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2773 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 17:12:54
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A proposito, sarebbe interessante a distanza di anni, conoscere le conseguenze degli incendi che si sono verificati in abbondanza (purtroppo...) nel nostro Paese; ricordo ad esempio questa discussione: Link chissà come vanno le cose oggi?
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le mie orchidee su Flickr ----------------------- "Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita, e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto..." Henry David Thoreau
"Dammi odoroso all'alba un giardino di fiori bellissimi dove io possa camminare indisturbato." Walt Whitman.
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Maxglisi
Utente Senior
Città: Alassio
Prov.: Savona
Regione: Liguria
570 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 18:20:01
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Ciao a tutti, intervengo al riguardo perchè proprio Martedì sono stato a controllare una ricca stazione di S. spiralis in un uliveto nell'entroterra di Albenga (SV). Giunto sul posto, con mio grande disappunto ho trovato la zona quasi completamente distrutta da un incendio che probabilmente si è verificato questa estate. Tra i numerosi "ciuffi" di vegetazione che spuntava ho trovato molte piante di S. spiralis. Il numero trovato è sicuramente inferiore a quello "solito" ma c'è da tener presente che la stagione è stata particolarmente avara di precipitazioni e lo stesso problema l'ho constatato anche in tutti gli altri siti che ho visitato. Considerato il breve periodo di tempo intercorso (diciamo 4/5 mesi massimo) posso senz'altro affermare che le Spiranthes hanno "retto" bene all'inconveniente. Poichè il luogo è ricco di molte altre specie, nella nuova stagione monitorerò la situazione per valutare se si sono verificati dei danni. La cosa certa è che l'incendio ha "ripulito" tutta la zona, liberando porzioni di terreno che prima presentavano una vegetazione troppo fitta per permettere lo sviluppo di Orchidacee. Un saluto da Massimo |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 20:06:12
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| Messaggio originario di Maxglisi:
La cosa certa è che l'incendio ha "ripulito" tutta la zona, liberando porzioni di terreno che prima presentavano una vegetazione troppo fitta per permettere lo sviluppo di Orchidacee. Un saluto da Massimo
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Ciao Massimo, mi fa piacere per le S.spiralis, sperando che il terreno non sia stato ripulito in questo modo anche per permettere uno sviluppo edilizio. Perché se non è cambiato qualcosa di recente, mi sembra di ricordare che i terreni bruciati in Italia diventano magicamente edificabili...
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Ciao!
Luca
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein
Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin
Forum geologia e paleontologia - Forum orchidee spontanee
ITIS, Integrated Taxonomic Information System - Biodiversity Heritage Library
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ariete50
Utente Senior
Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
805 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 ottobre 2012 : 23:12:55
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| Messaggio originario di cianix:
A proposito, sarebbe interessante a distanza di anni, conoscere le conseguenze degli incendi che si sono verificati in abbondanza (purtroppo...) nel nostro Paese; ricordo ad esempio questa discussione: Link chissà come vanno le cose oggi?
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Come affermato nel post segnalato da Luciano, bulbose rizomatose e altre piante spesso tornano a rifiorire il guaio più grosso è per la vegetazione arborea vedi Link Riguardo alle orchidee per valutare i danni debbo ancora aspettare qualche mese. Esperienze da incendi di anni passati devo ammettere di non essere più riuscito a trovare l'unica O. italica var. purpurea che conoscevo. Ma non per colpa dell'incendio, ma probabilmente per i lavori di pulitura post incendio (ammasso dei rami secchi e relativa distruzione mediante il fuoco).
Vito |
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