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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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fern
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2349 Messaggi Flora e Fauna |
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Subpoto
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2012 : 12:22:18
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Ottimo questo riassunti che consente di seguire queste specie anche a chi non è pratico della zona. Noi negli Appennini ne troviamo solo due specie su centinaia di monti, mentre i taxa sottospecifici o di varietà sono talmente confusi da essere preferibile non prenderli in considerazione almeno fino a quando non vi saranno studi più concreti. Su C.planospira la Paulucci cercò di mettere un po' di ordine ma credo che confuse ancora di più le acque tanto da non esserne soddisfatta neanche lei, ancora peggiore è la situazione di C.cingulatum in cui le sottospecie sono distribuite a caso senza tener conto di caratteri biogeografici. In entrambe le specie non essendoci un areale contiguo si formano popolazioni isolate con caratteristiche proprie, la possibilità di variazione della conchiglia fa si che la stessa forma ritorni identica in popolazioni distanti senza apparenti motivi logici o di evidente rimescolamento genetico, |
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2349 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 settembre 2012 : 16:42:48
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Allego immagini di Chilostoma cingulatum preslii l'ultima che ho trovato sul Grappa
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| [in] C.cingulatum le sottospecie sono distribuite a caso senza tener conto di caratteri biogeografici ... non essendoci un areale contiguo si formano popolazioni isolate con caratteristiche proprie, ... la stessa forma ritorni identica in popolazioni distanti senza apparenti motivi logici |
Non sono d'accordo. Non mancano certo i casi sospetti, e penso che alcune sottospecie dovrebbero essere tagliate. Però le distribuzioni, come concepite da K.L.Pfeiffer, hanno una logica di tipo biogeografico come appare dalla cartina di distribuzione. Nel caso particolare del M.Grappa (il gruppo a Est del Brenta che nella cartina è evidenziato come patria di C.c.medoacense) vediamo che C.c.medoacense si trova sul suo bordo Ovest, mentre C.c.preslii è segnalata poco a Nord e C.c.baldense è poco lontano sull'altra sponda del Brenta. Quindi la presenza di 3 sottospecie non è in contraddizione con il loro significato biogeografico, e per quanto ne so si trovano in zone diverse del massiccio: medoacense sul bordo ovest, lungo il solco del Brenta, preslii lambisce da nord e baldense si è insediata sul lato centro-meridionale. Se invece consideriamo il M.Baldo, con un record di 4 sottospecie, penso che una (frigidosum) sia solo un morfotipo; una (insubricum) è un endemismo specializzato di alta quota e le altre 2 (colubrinum e baldense) trovano nel M.Baldo il loro limite Est e Ovest rispettivamente. Se non proprio tutto ha senso, il quadro d'insieme mi sembra comunque valido. Ciao,
fern |
Il n'y a de petit dans la Nature que les petits esprits. |
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Subpoto
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2012 : 21:15:39
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Il problema non riguarda i Chilostoma del Monte Grappa dove le sottospecie sono ben definite ma principalmente le specie appenniniche. Il Chilostoma cingulatum occupa areali disgiunti anche piuttosto distanti tra loro ma non presenta una caratterizzazione delle popolazioni simile a quella dei parenti alpini. Probabilmente oggi si trova solo in aree rifugio testimonianza di una distribuzione più ampia nei periodi freddi. |
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