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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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 PESCI D'ACQUA DOLCE
 Lepomis gibbosus e Carassius auratus  Specie aliena Specie aliena
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Ferrero Ugo
Utente Senior


Città: Taranto


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Inserito il - 30 luglio 2012 : 20:58:28 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Actinopterygii Ordine: Perciformes Famiglia: Centrarchidae Genere: Lepomis Specie:Lepomis gibbosus
Salve, non sono affatto un esperto di pesci e quindi di tanto in tanto vi vengo a trovare
Tempo fa mi avete già identificato quelle che credevo essere le uniche due specie di pesci presenti nelle gravine tarantine, cioè alborella e rovella. Ma le sorprese non mancano ed ecco che stamattina ho visto altri pesci che sottopongo alla vostra attenzione.

soggetto 1

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
221,44 KB

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
205,32 KB

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
198,75 KB

continua....

amo il vento libero...amo il sole libero...amo la luce libera....amo la terra libera.....amo la libertà che sogno guardando un mondo libero, che ancora non c'è.....
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Modificato da - etrusko in Data 09 giugno 2013 22:56:35

Ferrero Ugo
Utente Senior


Città: Taranto


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Inserito il - 30 luglio 2012 : 21:05:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Actinopterygii Ordine: Cypriniformes Famiglia: Cyprinidae Genere: Carassius Specie:Carassius auratus
soggetto 2

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
258,74 KB

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
208,93 KB

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
233,79 KB

Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
137,51 KB

questo di seguito è un altro esemplare ma credo che sia della stessa specie del soggetto 2 (era enorme....)


Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
219,48 KB

Secondo voi di che specie si tratta ? Hanno relazione con l'ambiente delle gravine joniche oppure ne sono estranee ?
Grazie infinite in anticipo....

amo il vento libero...amo il sole libero...amo la luce libera....amo la terra libera.....amo la libertà che sogno guardando un mondo libero, che ancora non c'è.....
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Modificato da - etrusko in data 09 giugno 2013 22:58:39
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


1027 Messaggi
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Inserito il - 30 luglio 2012 : 21:57:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Due specie alloctone, purtroppo. Il primo è un persico sole (Lepomis gibbosus), il secondo un carassio, probabilmente Carassius auratus, che è la specie più comune sul territorio italiano.

"Will the northern lights still play as we walk our distant days?
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


2252 Messaggi
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Inserito il - 30 luglio 2012 : 22:08:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non posso che confermare le determinazioni, peraltro si tratta di due tra le specie ittiche alloctone più invasive.

No all'autostrada in Maremma!
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Ferrero Ugo
Utente Senior


Città: Taranto


697 Messaggi
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Inserito il - 30 luglio 2012 : 22:52:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E ti pareva se non comparivano gli alieni !
Leggo in rete che il persico sole ha un notevole impatto sulla popolazione di anfibi e, in generale, sulla fauna "acquatica" locale, me lo confermate ?
Del carassio leggo solo dello info del pesce rosso, ma a parte il colore anche le dimensioni mi sembrano notevolmente diverse, come mai ?
Un altra domanda (non mi sparate....)Questi pesci li ho rinvenuti in una pozza con l'acqua talmente torbida che non si vedeva il fondo nonostante fosse basso. I pesci respiravano letteralmente l'aria e la pozza sembrava brulicare di pesci, molti in evidente difficoltà galleggiavano. Nelle gravine per più di 3/4 mesi l'acqua non scorre e si formano queste pozze che man mano si prosciugano, restano solo le più grandi e protette. Questi pesci hanno una possibilità di adattarsi a questo ambiente ?
Grazie infinite per la vostra pazienza, siete gentilissimi...

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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 30 luglio 2012 : 23:35:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le condizioni che riporti ritraggono pesci in grave difficoltà, probabilmente destinati a morire a breve in assenza di apporto d'acqua. Le due specie in questione sono entrambe molto resistenti alle alte temperature ed alla carenza di ossigeno, difatti sono entrambe perfettamente acclimatate al clima mediterraneo, ma a tutto c'è un limite!
Il persico sole non è tra le specie aliene più impattanti, ma entra comunque in competizione con le specie ittiche nostrane. Immagino possa tranquillamente nutrirsi di larve di anfibi, anche se la sua dieta è basata principalmente su invertebrati, in particolare molluschi, di cui è un predatore piuttosto specializzato.
Il carassio da te trovato è la forma selvatica del pesce rosso, la cui livrea rappresenta la più conosciuta delle mutazioni in rosso riscontrabili in molte specie ittiche, principalmente ciprinidi. I pesci rossi, in ambiente naturale, possono crescere come la forma selvatica, potenzialmente, ma normalmente vengono predati precocemente a causa dell'assenza di mimetismo. Nella boccia di vetro i poveretti muoiono alla svelta, probabilmente a causa della pessima alimentazione che viene somministrata loro...

PS: belle foto, come al solito. I pesci da te ritratti erano ancora vivi?

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Modificato da - Dr Skazz in data 30 luglio 2012 23:36:51
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Ferrero Ugo
Utente Senior


Città: Taranto


697 Messaggi
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Inserito il - 31 luglio 2012 : 07:12:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi auguro davvero che non resistono all'ambiente delle gravine, sarebbe davvero uno strazio vedere pozze piene di pesci alieni e prive di anfibi ! Nella pozza con i pesci non c'erano rane, ma lì vicino c'era un altra pozza più piccola e con l'acqua ancora più torbida con alghe che era piena di rane, probabilmente si erano rifugiate tutte lì !
Tutti i soggetti fotografati erano vivi ma sembravano in difficoltà in quanto sostavano più degli altri in superficie a bocca aperta.
Saluti

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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 luglio 2012 : 12:48:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Brutta storia, questa!
E purtroppo viene riproposta troppo spesso...

Ric
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Il Secco
Utente nuovo

Città: Serra de'Conti
Prov.: Ancona

Regione: Marche


12 Messaggi
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Inserito il - 27 giugno 2013 : 00:01:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi aggancio alla seconda foto per chiedervi a quale specie appartiene il ciprinide pescato in un lago della provincia di Ancona lo scorso anno, lunghezza circa 25 cm, un Carassio?
Immagine:
Lepomis gibbosus e Carassius auratus
107,22 KB

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sirtalis
Utente Senior


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


1867 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 giugno 2013 : 01:24:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scardoletta sembra!
il carassio ha pinna dorsale molto più lunga, e il tuo esemplare ha le pinne ventrali avanzate rispetto l'inizio della dorsale.

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"Man in his arrogance thinks himself a great work, worthy the interposition of a deity, more humble & I believe true to consider him created from animals."

Darwin

Modificato da - sirtalis in data 27 giugno 2013 01:24:49
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 giugno 2013 : 09:28:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Confermo scardola. E per giunta italica (Scardinius hesperidicus, quella che prima veniva chiamata con la nomenclatura trinomia Scardinius erythrophtalmus scardafa).

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Amo cominciare a fare un sacco di cose, ma non riesco mai a finirne nes
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Il Secco
Utente nuovo

Città: Serra de'Conti
Prov.: Ancona

Regione: Marche


12 Messaggi
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Inserito il - 27 giugno 2013 : 11:53:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le risposte ;)
la pinna dorsale e il colore non rossastro delle altre pinne non mi convincevano infatti

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parnassius
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Città: Torino
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 27 giugno 2013 : 18:03:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

Confermo scardola. E per giunta italica (Scardinius hesperidicus, quella che prima veniva chiamata con la nomenclatura trinomia Scardinius erythrophtalmus scardafa).

parlando di scardole, qualcuno potrebbe chiarirmi la situazione de genere Scardinius in Italia? da una parte leggo che ci sono S. erythrophthalmus e S. scardafa, da un'altra che solo la erythrophthalmus è riconosciuta come specie, dall'altra che in Italia sono autoctone la scardafa e una new entry, l'hesperidicus, mentre la erythrophthalmus sarebbe introdotta... non ci capisco più niente!
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 giugno 2013 : 20:37:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Capisco la tua perplessità.
Te la faccio breve: S. erythrophtalmus è la specie presente in tutta l'Europa continentale, e ha le pinne rosse/arancioni e l'iride rossa. In Spagna, Italia e Grecia questa è vicariata da specie affini, con pinne grige e occhio con iride argentea e una banda verticale scura, sempre visibile. Da noi esistno formalmente due specie: S. hesperidicus e S. scardafa, quest'ultima virtualmente estinta, ed attualmente presente solo in un bacino dell'Italia centrale dove peraltro può considerarsi alloctona. Immaginerai ovviamente che non tutti gli ittiologi sono daccordo con questa interpretazione, ma così è secondo qualche testo fra i più recenti. Non entro nel merito, mi limito a riportare.

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Amo cominciare a fare un sacco di cose, ma non riesco mai a finirne nes

Modificato da - ugandensis in data 27 giugno 2013 20:39:09
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sirtalis
Utente Senior


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 giugno 2013 : 02:04:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e ci sono caratteri somatici per distinguere le due specie italiane??

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Darwin
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Antobalza
Utente Senior

Città: Besnate
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Inserito il - 28 giugno 2013 : 08:58:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
credo che la distinzione "a vista" non sia così agevole.
Per la mia esperienza, la specie presente nel Lago maggiore che dovrebbe essere, la S. hesperidicus presenta le pinne rossastre fino a circa 10- 15 cm di lunghezza, mentre tutti gli esemplari più grandi presentano pinne grige mentre, se non erro, la S. herytrophtalmus dovrebbe avere le pinne rosse anche a taglie maggiori. Non so, però, se questo carattere sia diagnostico.
Secondo Fish Base (Link) le differenze tra le tre specie sono basate su caratteri meristici quali il numero di squame lungo la linea laterale o i raggi della pinna anale ma con ampie porzioni di sovrapposizione. Anche il profilo dorsale e ventrale sembrano essere un po' differenti
Ciao,
Antonio


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parnassius
Utente Super


Città: Torino
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 28 giugno 2013 : 10:47:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille ad ugandensis per la precisazione!
Ciao!
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