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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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Meiko Kaji
Utente nuovo
Città: Genova
6 Messaggi Tutti i Forum |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 07:30:23
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Ciao, è una natrice dal collare, Natrix natrix. |
Mauro |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 11:15:50
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Confermo l'identificazione, un'innocua Natrice dal collare |
------------------------- La passione è il cuore della vita! |
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sirtalis
Utente Senior
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
1867 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 12:07:19
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Il rospo invece uno smeraldino. |
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"Man in his arrogance thinks himself a great work, worthy the interposition of a deity, more humble & I believe true to consider him created from animals."
Darwin |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 15:27:18
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| Messaggio originario di sirtalis:
Il rospo invece uno smeraldino.
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Dici? A me sembra comune... |
Dario |
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Meiko Kaji
Utente nuovo
Città: Genova
6 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 16:37:15
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Ciao, grazie a tutti per le risposte! Due o tre anni fa avevo trovato, sempre nello stesso punto, anche questo serpentello, che a me sembrerebbe una vipera... non è stato ucciso da me, ma da un tale che si è precipitato per ammazzarlo. A me non sarebbe dispiaciuto poterlo prendere (come?) e lasciarlo libero lontano dall'orto, ma da me riguardo alle vipere c'è un pò la cultura del terrore, per cui pensano sia meglio eliminarle.
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Meiko Kaji
Utente nuovo
Città: Genova
6 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 16:39:14
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Inserisco un'altra immagine (spero non rientri nel caso "animali maneggiati", ma non saprei altrimenti come fare a farlo identificare.
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 giugno 2012 : 18:42:28
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No non è una vipera solo un'altra innocua Natrice dal collare vittima dell'ignoranza umana purtroppo la cultura del terrore non è solo dalle tue parti |
------------------------- La passione è il cuore della vita! |
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Meiko Kaji
Utente nuovo
Città: Genova
6 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 giugno 2012 : 01:54:11
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Allora mi dispiace doppiamente, non c'era neanche un motivo sia pur poco valido. Non ammazzo praticamente nessun tipo di animale, neppure le zanzare, nè i ragni o gli scorpioni che detesto. Sembra invece che a "quelli" non costi niente. E' difficile trattare con loro: quelli più "buoni" evitano di uccidere un animale in base alla simpatia, per esempio un topolino. Un ragno invece sembra non significare nulla. L'unico frangente in cui sono a favore dell'uccisione di un animale è quando questo rappresenta un effettivo pericolo e non esiste altra soluzione.
Ho sempre amato le parole di Albert Schweitzer sugli animali. Non so se faccia bene a riportarle, ma lo faccio.
"Per l'uomo veramente etico ogni vita è sacra, inclusa quella che dal punto di vista umano sembra d'ordine inferiore. Egli fa distinzione soltanto in presenza di ogni singolo caso, e sotto la pressione della necessità, come, per esempio, quando gli tocca decidere quale di due vite deve sacrificare per salvarne una. Ma in ciascuna di queste decisioni è consapevole di agire su una base soggettiva e arbitraria, e sa di essere responsabile della vita che viene sacrificata." (Vita)
"Proprio in questo momento ho ucciso una zanzara che svolazzava intorno alla mia lampada. In Europa non l'avrei uccisa anche se mi avesse dato fastidio. Ma qui, dove diffonde la forma più pericolosa della malaria, mi prendo la libertà di ucciderla, sebbene non lo faccia volentieri. L'importante è che tutti noi riflettiamo seriamente sul problema, quando sia il caso di recar danno e di uccidere." (Lettera) [il grassetto è mio]
"Mi hanno portato quattro poveri piccoli di pellicano a cui uomini insensibili hanno malamente tagliato le ali, per cui non possono volare. Ci vorranno due o tre mesi perchè ricrescano le ali ed essi possano vivere in libertà. Ho incaricato un pescatore di procurare la quantità di pesce necessaria al loro nutrimento. Ogni volta provo pena nell'anima per i poveri pesci. Ma ho solo una scelta: o uccidere i pellicani che sarebbero esposti alla morte per fame, o uccidere i pesci. Se io sia nel giusto a decidere a favore degli uni anzichè degli altri, non so." (Lettera)
"Un uomo è veramente morale soltanto quando osserva l'obbligo impostogli di aiutare ogni vita che può assistere, e quando si fà scrupolo di uscire dalla sua strada per evitare di danneggiare un essere vivente. Non chiede quanta comprensione meriti questa o quella vita a causa del suo intrinseco valore e neppure chiede di quanta sensibilità sia dotata. Per lui la vita come tale è sacra. Egli non frantuma un cristallo di ghiaccio che brilla al sole, non strappa una foglia dall'albero, non stacca un fiore, mentre cammina sta bene attento di non calpestare un insetto. Se lavora alla luce di una lampada in una sera d'estate, preferisce tener chiusa la finestra e respirare un'aria viziata, piuttosto che vedere un insetto dopo l'altro precipitare sul tavolo con le ali bruciacchiate." (Etica)
"Ogni qualvolta nuoccio a una vita devo essere ben sicuro se ciò sia necessario o no. Non dovrei mai passare i limiti dell'inevitabile, anche nei casi apparentemente insignificanti. Il contadino che ha falciato centinaia di fiori nel suo prato per dare foraggio al bestiame deve stare attento ritornando a casa di non tagliare per capriccio il bocciolo di un fiore che cresca al margine della strada, perchè nel far ciò danneggia la vita senza esservi obbligato dalla necessità." (Etica)
"Quando accade che un animale venga obbligato a servire l'uomo, le sofferenze che deve in conseguenza sopportare riguardano ognuno di noi. Nessuno dovrebbe tollerare, per quanto gli è possibile, che gli vengano inflitte delle sofferenze e neppure declinare la propria responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo, pensando che altrimenti si mischierebbe in affari che non lo riguardano. Non sfuggiamo il peso delle responsabilità! Quando tanti maltrattamenti subiti dagli animali, quando le grida degli animali assetati salgono dai vagoni ferroviari senza essere ascoltate, quando c'è tanta crudeltà dei nostri macelli, quando nelle nostre cucine una tale quantità di animali va incontro ad una orribile morte per opera di mani inesperte, quando animali agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, o quando sono destinati a giochi crudeli di bambini, siamo tutti colpevoli e dobbiamo subirne il biasimo." (Etica)
Immagine: 139,07 KB |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2012 : 11:13:32
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Bellissime parole, grande uomo !! |
------------------------- La passione è il cuore della vita! |
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Coluber
Utente Senior
Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
3708 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2012 : 17:32:11
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| Messaggio originario di Meiko Kaji:
L'unico frangente in cui sono a favore dell'uccisione di un animale è quando questo rappresenta un effettivo pericolo e non esiste altra soluzione. |
Sai Meiko, le tue parole sono giuste, e se molte più persone la pensassero come te, forse andremmo meglio nel rapporto con la natura.
Solo la frase che ti ho quotato, non mi piace molto, o comunque non la condivido. La rispetto, in quanto è un tuo pensiero, ma non mi trovi d'accordo... un animale diventa pericoloso solo quando ha motivo di difendersi. E' vero che non possiamo prevedere ad esempio, che dentro uno stivale, ci si è infilato un piccolo Crotalo che non potendo fuggire ci morde mettendoci in fin di vita. Ma quel Crotalo, a mio parere, non và ucciso solo perchè si è difeso.
Altro esempio: Un Anaconda di 6 metri non và ucciso perchè potrebbe uccidere un essere umano per nutrirsene. Se dovesse farlo, è perchè deve sfamarsi. Di certo non farebbe distinzione tra un essere umano e un grosso mammifero o un alligatore.
Gli animali, anzi, gli altri animali come dico io, perchè non credo che poi siamo così speciali o diversi da loro, se non morfologicamente. Gli altri animali non sanno che noi siamo esseri umani, sanno solo che per loro possiamo essere preda o predatore.
Ci vorrebbe rispetto anche in questi casi, imparare a convivere anche con animali che potrebbero effettivamente arrecarci dei danni. O al limite, spostarli. Ma ucciderli, proprio no. Sono sicuro che molti di voi considerano queste parole estreme.. sarà pure che ho una concezione molto naturale delle cose, che non mi fa vedere niente di speciale in noi umani, ma sono anche sicuro che nessun altra forma di vita ci ucciderebbe perchè potremmo essere un pericolo per essa. Ci rifuggerebbe... o si difenderebbe per salvarsi, così funziona la legge della sopravvivenza.
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Melo
Link |
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falconez
Utente Senior
Città: Torrebelvicino
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
681 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2012 : 19:45:05
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Melo: ti straquoto...non aggiungo altro . |
vivi ogni giorno come fosse l'ultimo... |
Modificato da - falconez in data 26 giugno 2012 19:45:30 |
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Meiko Kaji
Utente nuovo
Città: Genova
6 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 giugno 2012 : 21:55:50
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Gli esempi che hai fatto li consideravo compresi nella frase che mi hai quotato, e in quello che avevo detto sulle vipere: la vipera è potenzialmente dannosa, ma non va uccisa neanche in caso di morsicatura. Io intendevo dire che se ci si trova impossibilitati ad evitare un attacco si può colpire, ad esempio se si incontrasse un orso che stia per attaccarci e noi fossimo armati. Mica propongo di uccidere gli orsi perchè potremmo anche incontrarli, parlo di un caso in cui ce ne trovassimo di fronte uno e noi fossimo armati e impossibilitati a fuggire e l'orso ci venisse contro (certo non il caso in cui l'orso lo avessimo cercato noi). Perfino Albert Schweitzer che parlava a favore degli animali in epoche passate, quando in ben pochi se ne occupavano, arriva ad ammettere l'uccisione della zanzara in un luogo particolare e con potenzialità particolari (la trasmissione della malaria), mica può aspettare di farsi pungere. Nel mio orto scaccio le zanzare senza ucciderle,tanto anche se mi pungono il dolore è poco e pericoli non sembrano essercene. L'animale diventa pericoloso quando ne ha motivo, è vero, ma sono frequenti i casi di animali (cani) che azzannano bambini o neonati, in questo caso mi chiedo dove stia il pericolo.
Se devo passare nella jungla, e una belva si avvicina oltre il dovuto, magari è spinta dalla fame, ma la sua fame non è un motivo sufficiente a giustificarla se non dal suo punto di vista di animale affamato. Se mi assale, le sparo (nel caso fossi capace di sparare).
Se l'anaconda non facesse distinzione tra un essere umano e un animale, andrebbe a suo rischio e pericolo, ciò rientrerebbe nei suoi limiti di animale: non capisce che un uomo armato può ucciderla, allo stesso modo che un uomo disarmato ed affamato non penserebbe di nutrirsi di una tigre salvo diventare lui il cibo.
La distinzione fondamentale fra uomo e animale è appunto che l'uomo è capace di operare distinzioni e fare seguire le azioni al pensiero, anche se di fatto accade raramente. Noi siamo ANCHE animali, ma sta di fatto che negli esseri umani più evoluti (Albert Schweitzer è un esempio estremo) l'animalità e l'istinto vengono dominati dall'interiorità (il pensiero, la spinta verso la trascendenza), cosa che non sembra accadere nel regno animale.
Il guaio dell'essere umano è appunto che lascia dormire il lato interiore ("fatti non foste per viver come bruti / ma per seguir virtute e conoscenza")pur avendo le potenzialità ed il dovere di arricchirlo. Solo un primitivo può credere di avere il diritto di uccidere un animale come niente fosse (Albert Schweitzer includeva anche i batteri), ma l'essere primitivo è appunto l'abbandonarsi al lato animale pur avendo potenzialità diverse. Un animale sembra non avere queste potenzialità, sebbene spesso e volentieri si dimostri assai superiore all'uomo. Il gatto che tortura il topolino senza nutrirsene si lascia andare alla propria natura, e nessuno ha niente da ridire. Un uomo che tormentasse un animale non avrebbe giustificazioni, proprio perchè non onorerebbe la sua natura fatta anche di trascendenza.
L'uomo ha molti lati che lo contraddistinguono dall'animale, che gli permettono di domare l'animale dentro di lui: l'animale non sembra averne. Tuttavia l'uomo, a differenza degli animali, ha raggiunto un tale livello di potere da renderlo un pericolo pubblico, perchè alla crescita del potere non è seguita una crescita interiore capace di dare una direzione al potere. Qualsiasi idiota può imbracciare un fucile che altri hanno inventato, e puntarlo su un animale al solo fine di sentirsi furbo quando invece è palesemente stupido. Abbiamo strumenti concepiti con ingegno, ma lasciati in mano a gente senza ingegno. Di fatto, non credo di esagerare a dire che non meno della metà degli esseri umani non vada oltre il lato istintuale, mettendo al servizio di questo l'ingegno e l'intelligenza. Il guaio dell'uomo è che è una bestia che non vuol capire che deve smettere di essere una bestia, per prima cosa smettendo di credersi qualcosa di diverso dalla bestia. Si ha questa illusione, a causa di un più evoluto linguaggio etc., ma di fatto il linguaggio è purtroppo al servizio dell'animalità. Il fatto che gli altri animali non sappiano distinguere se non in termini di preda o predatore, è il fattore che ci distingue da loro. Possiamo rifletterci sopra, e trarne delle conclusioni (che poi la maggior parte siano sbagliate lo sappiamo). Noi sappiamo che una tigre ha certe caratteristiche, una vipera certe altre, un topolino altre ancora. Questo è un grande potere, è conoscenza. Purtroppo questa conoscenza viene usata dal lato animale dell'uomo.
Tornando alla questione, intendevo semplicemente dire che ammetto l'uccisione degli animali in casi estremi, non di semplice prevenzione per "pulire il terreno". Io, per esempio, controllo sempre se dentro allo stivale è entrato un scorpione, al fine di evitarne la puntura. Se poi mi pungesse per mia mancanza di cura, spero di essere capace di farlo andare via, non sono certo del parere che vada ucciso solo perchè mi ha punto. Non uso insetticidi: ragni e scorpioni li metto fuori di casa intrappolandoli dentro un bicchiere e poi li rilascio all'esterno.
Le tue parole non le considero estreme, la penso anch'io così, però ci deve essere una mediazione del pensiero che giudica caso per caso. Se l'unico modo per evitare un morso molto pericoloso che IN QUEL DETERMINATO MOMENTO E CASO E CHE NON CI SIAMO PROCURATI PER POCA CURA è evitabile solo con l'uccisione dell'animale, non vedo perchè non si dovrebbe uccidere l'animale.
L'uomo è probabilmente superiore all'animale, ma proprio questa superiorità dovrebbe fargli capire la necessità di pensare anche per gli animali che non sono capaci di distinzioni molto raffinate: non posso dire ad una vipera
"stai pure, basta che non mi mordi. Nel caso mi vedessi avvicinare incautamente, fammi un fischio per evitare di costringerti a mordermi o a calpestarti".
L'inferiorità dell'uomo consiste nel fatto che, a differenza degli altri animali, non vive secondo la propria natura, che non è solo animale: vive secondo una delle due nature, quella che gli conviene a breve termine, che gli frutta di più. Si ostina a rimanere predatore, o a far finta di non esserlo. A mio parere (e non solo mio) è questo che lo rende un traditore di sè, ma allo stesso tempo credo abbia - più o meno addormentata - una coscienza superiore all'animale. In caso di scelta tra salvare una vita umana ed un animale, sarei forse costretto a scegliere per l'uomo, ciò non toglie che preferirei salvare un gatto randagio, certo più intelligente ed avveduto di milioni di idioti. |
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Ivi
Utente V.I.P.
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
396 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 giugno 2012 : 10:40:52
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Leggere il tuo "poema" è stato un vero piacere! |
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Meiko Kaji
Utente nuovo
Città: Genova
6 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 luglio 2012 : 06:23:39
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Grazie a te che mi hai letto!
L'importante è che si sia d'accordo sul valore di ogni singola vita e che si rifletta su ogni dettaglio - quando sembri impossibile evitare di sacrificare una vita animale - anche se ad alcuni può sembrare esagerato. Ma vedo che qui siamo praticamente tutti in sintonia! |
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WildCatBear
Utente V.I.P.
Città: piacenza
171 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 23 luglio 2012 : 15:08:16
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Non so se il merito è l'amore per i rettili che è un genere temuto e odiato dall'ignoranza delle menti comuni,
ma posso dire che qui ho letto parole degne del massimo rispetto e considerazione.
Fossimo tutti capaci di essere superiori agli animali nel cercare di evitare ogni morte e ogni sofferenza non indispensabile, e contemporaneamente capaci di riconoscerci con serenità quali animali che siamo senza alcun diritto di superiorità.
sono certo che il mondo sarebbe infinitamente migliore.
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Cammina leggero nel verde così lieve che del tuo passaggio non resti traccia |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 luglio 2012 : 19:04:20
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Io penso che le persone che amano i rettili o che perlomeno li riescono a vedere e considerare quali essi sono, e cioè animali degni di rispetto quanto se non più di tutti gli altri, siano dotate di una sensibilità decisamente differente ed in un certo senso maggiore, e comunque positivamente privi di una tara che spesso impedisce di comprendere anche altro ........ |
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Discussione |
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