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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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Pinog
Utente Super
Città: Villorba
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
8066 Messaggi Tutti i Forum |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 giugno 2012 : 18:52:56
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E' stato stilato un preciso protocollo che i ricercatori devono seguire per evitare la diffusione del Batrachochytrium dendrobatidis. Poi ci sono le leggi regionali, un po' diverse da regione a regione. Non ho sottomano i link, ma se riesco più tardi li metto (oppure aspettiamo l'efficentissimo barbaxx che con queste cose è un mago ). |
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Pinog
Utente Super
Città: Villorba
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
8066 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 giugno 2012 : 19:12:40
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Intanto ti ringrazio in attesa dei link, Pino |
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Barbaxx
Moderatore
Città: Bolzano
Prov.: Bolzano
Regione: Trentino - Alto Adige
6012 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 giugno 2012 : 19:59:31
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| Messaggio originario di D21:
Non ho sottomano i link, ma se riesco più tardi li metto (oppure aspettiamo l'efficentissimo barbaxx che con queste cose è un mago ).
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ehi che si fa, mi si lusinga?
Queste sono le linee guida della Societas Herpetologica Italica:
(Fonte: Link )
| Norme di comportamento per limitare la diffusione di patologie tra gli Anfibi
Si ritiene opportuno indicare alcune semplici norme di comportamento atte a prevenire la diffusione involontaria di malattie e parassitosi tra gli Anfibi, utili per tutti i soggetti che possono venire a contatto con gli Anfibi (ricercatori, tecnici pubbliche amministrazioni, agenti, volontari, educatori ambientali, ecc.).
A) Norme di comportamento generali Controllare attentamente se sono presenti Anfibi che presentino possibili patologie (vescicole, emorragie, ulcerazioni, gonfiori diffusi, zampe in sovrannumero). Evitare, se possibile, di accumulare nello stesso recipiente un numero eccessivo di animali perché anche animali apparentemente sani possono essere portatori di malattie o parassitosi. Disinfettare le attrezzature da campo (secchi, retini, sacchetti, strumenti di misura) prima di riutilizzarle. La disinfezione deve essere particolarmente accurata nel caso si operi in località situate a notevole distanza tra loro e se frequentate da specie differenti. Per disinfettare le attrezzature è possibile utilizzare una soluzione di Amuchina al 5% (reperibile a basso prezzo in farmacia) o, più semplicemente, candeggina o alcool etilico. Dopo la disinfezione risciacquare bene per eliminare i residui del disinfettante. Evitare di maneggiare gli Anfibi con le mani completamente asciutte per non rimuovere il muco che ne ricopre l’epidermide. È anche importante lavarsi accuratamente le mani prima di spostarsi da un sito all’altro. Per ulteriori informazioni vedere anche il documento “Chitridiomicosi e Anfibi”.
B) Norme di comportamento in presenza di animali malati Segnalare immediatamente la presenza di Anfibi malati o presunti tali compilando l’apposita scheda e, quando possibile, fotografandone alcuni individui. Usare secchi diversi per animali sani o malati. In caso di forti morie conservare in alcool non denaturato alcuni esemplari rinvenuti morti.
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Modificato da - Barbaxx in data 13 giugno 2012 20:00:01 |
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Pinog
Utente Super
Città: Villorba
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
8066 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 giugno 2012 : 20:08:40
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Grazie mille, Pino |
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Barbaxx
Moderatore
Città: Bolzano
Prov.: Bolzano
Regione: Trentino - Alto Adige
6012 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 giugno 2012 : 20:10:08
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Qui circa la tossicità dei guanti in lattice e della necessità di sostituirli con guanti in polietilene (da supermercato): Link |
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RockHoward
Utente Super
Città: Udine
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
10296 Messaggi Tutti i Forum |
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Barbaxx
Moderatore
Città: Bolzano
Prov.: Bolzano
Regione: Trentino - Alto Adige
6012 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 giugno 2012 : 00:36:52
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Da qualche parte avevo letto che la manipolazione a mani nude in rane d'allevamento (a scopo alimentare) favorisce l'insorgenza della "malattia delle macchie rosse". Ma non trovo più la fonte... |
Modificato da - Barbaxx in data 14 giugno 2012 00:38:26 |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 giugno 2012 : 00:48:47
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So bene in chi riporre la mia fiducia, Barbaxx, e non mi sbaglio. Un grazie anche a RockHoward Come ultimo link metto quello della legge in vigore in Veneto (se non l'hanno aggiornata); c'è scritto poco, ma così, tanto per completare il quadro:
Link
Come vedi, sulle norme di sicurezza per maneggiare anfibi dobbiamo rifarci a regole non ancora contemplate da leggi vere e proprie, ma assolutamente necessarie.
Per l'allevamento, secondo la tua richiesta, la legge più moderna e anche l'unica, a quanto ne so, che lo contempli, è quella lombarda: in soldoni, dice che si può fare se si costruisce un laghetto in un proprio terreno, lo si recinta, e si aspetta che le rane arrivino da sole (vietato portarcele). Poi si può raccogliere dal laghetto. Ecco il link:
Link
Ciao |
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 giugno 2012 : 00:55:53
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Concludo con qualche ricordo sparso di cui non ritrovo i link: praticamente tutte le rane vendute a fini alimentari sono importate, per lo più dai paesi balcanici. Dal porto di Ancona ne passano tonnellate.
Ogni tentativo di allevamento in Italia è fallito, perchè poco produttivo economicamente: è così che molti focolai di ridibundus si sono formati.
L'allevamento a fini non alimentari, ma di rinforzo delle popolazioni locali, è invece incoraggiato e benvenuto: ma anche in questi casi gli anfibi devono giungere al nostro laghetto da soli e non possono essere dispersi altrove artificialmente se non dopo accurati studi ufficiali fatti da enti scientifici, come le Università. Le introduzioni, reintroduzioni e rinforzi alle popolazioni devono essere sempre seguiti da esperti. Qui il caso diventa più complesso perchè, a quanto ne so, non esistono protocolli di riferimento. (Ripeto: a quanto ne so... poi chissà...) |
Dario. "Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Pinog
Utente Super
Città: Villorba
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
8066 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 giugno 2012 : 20:34:44
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Grazie a tutti, Pino P.S. magari c'è già ma sparso tra vari post; sarebbe possibile raccogliere in un unico documento, da mettere in evidenza, quali comportamenti sono da tenere, non tanto da parte dei ricercatori, per i quali esistono i protocolli che mi avete fatto conoscere, ma da parte di chi frequenta gli anfibi per scopo fotografico e di documentazione puramente amatoriale. Grazie ancora, Pino |
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