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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2349 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 gennaio 2012 : 22:03:44
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Alla fine del 2011 sono comparsi due articoli su Nature, riguardanti le relazioni filogenetiche fra le diverse classi di molluschi. A partire da questi lavori ho voluto risalire un po' più indietro, quindi la mis storia comincia nel 2006 con PNAS. Giribet et al. Evidence for a clade composed of molluscs with serially repeated structures: Monoplacophorans are related to Chitons. Vi si analizza "il più grande numero di molluschi mai messo insieme", di cui vengono sequenziati ben 5 geni, ma non per tutte le specie e in particolare, per l'unico esemplare di Monoplacophora, riescono ad ottenere solo un frammento di 1.2kb. Risultati: 1. Il phylum Mollusca è monofiletico: prima evidenza su base genetica ma con basso supporto 2. i Monoplacophora clusterizzano con (o vicino a) i chitoni (Polyplacophora) 3. Scaphopoda e Cephalopoda sono cladi ben distinti 4. Gastropoda ben separati tranne i patelliformi che finiscono fra Solenogastra e Caudofoveata! 5. Bivalvi pure polifiletici: heteroconcha separati dai rimanenti. Gli autori però si soffermano solo sul punto 2 senza discutere gli altri. I risultati "rivoluzionari" del lavoro suscitano inevitabilmente reazioni, una delle quali è una stroncatura in piena regola: Front. Zool. 2009. Wagele et al. Phylogenetic support values are not necessarily informative: the case of the Serialia hypothesis Gli autori mettono in evidenza le debolezze del precedente lavoro e dunque delle conclusioni. Non entro nel dettaglio ma cito una frase che mi è molto piaciuta: | A bootstrap support of 100% is not enough, the tree must also be correct |
Si arriva quindi a Nature, 22-9-2011. Cocot et al. Phylogenomics reveals deep molluscan relationships Filogenomica, almeno qui, significa analisi di un grande numero di sequenze di svariati geni, per quanto si tratti spesso di frammenti brevi: 308 geni per un totale di 84614 ammino acidi. Risultati: 1. tutte le classi di molluschi risultano monofiletiche (con supporto del 100%) 2. ottimo supporto è stato ottenuto anche per i nodi più profondi, un po' meno per gli Scafopodi 3. è decisamente supportato il clade che include Aplacofora e Polyplacophora (Aculifera) 4. l'altro grande clade è quello dei Conchifera, in accordo con l'ipotesi Aculifera 5. anche il clade Aplacofora (Neomeiomorpha + Chaetodermomorpha) è ben supportato 6. piuttosto inatteso è la relazione di "sister group" fra gasteropodi e bivalvi, ma si tratterebbe di un risultato solido, di cui si elencano alcune somiglianze. 7. gli Scaphopoda sono il "sister group" di Gastropoda+Bivaliva e 8. Cephalopoda è il "sister group" di tutti gli altri Conchifera 9. gli anellidi sarebbero il "sister group" dei molluschi, come ipotizzato da tempo. Non si dice nulla sui Monoplacophora, che gli autori non hanno potuto analizzare. Il risultato più inatteso (se reale) è l'unione di gasteropodi e bivalvi in un singolo clade con alto supporto, cui viene dato il nome di Pleistomollusca.
L'ultimo articolo è Nature, 15-12-2011. Smith et al. Resolving the evolutionary relationships of mollusca with phylogenomics tools Sono utilizzate sequenze di 301 geni presenti in almeno 20 specie ecc. Finalmente, la collaborazione dispone di un campione di Monoplacophora in buono stato. I risultati sono: 1. Mollusca divisi in Aculifera e Conchifera 2. Polyplacophora "sister group" di Aplacophora (Neomeniomorpha e Chaetodermomorpha) negli Aculifera 3. il clade Conchifera è ben supportato. Questo risultato rigetta l'ipotesi Serialia 4. i Monoplacophora non sono basali rispetto agli altri Conchifera, ma formano un clade con Cephalopoda 5. gli Scaphopoda sarebbero "sister group" dei Gastropoda, ma qui il supporto è deboluccio.
La conferma del clade Conchifera ndicherebbe che la conchiglia si sono originate una volta sola, probabilmente per concentrazione di una ghiandola diffusa in una singola zona del mantello. Tenendo conto dell'assenza dei Monoplacophora nella precedente analisi, le differenze fra i 2 ultimi lavori si limitano essenzialmente alle relazioni fra Scaphopoda, Gastropoda e Bivalvia: qui i gasteropodi sono alleati agli scafopodi, mentre là erano alleati in primis con i bivalvi.
Uno dei messaggi più interessanti, per me, è che prendendo in considerazine molti geni a volte si recuperano relazioni che erano state stabilite dagli studi morfologici e che magari uno studio genetico "frettoloso" (basato su 1 o 2 geni) aveva finito per oscurare.
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