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 Ravenna ed i suoi mosaici
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 gennaio 2012 : 21:19:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella bellissima lunetta di destra è rappresentato il martirio di San Lorenzo.


Ravenna ed i suoi mosaici
273,6 KB

Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 gennaio 2012 : 21:27:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Altra lunetta del Mausoleo. Sono rappresentati due cervi dalle grandi corna che si abbeverano.


Ravenna ed i suoi mosaici
271,95 KB

Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 gennaio 2012 : 21:28:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Particolare della decorazione della volte a botte.


Ravenna ed i suoi mosaici
268,37 KB

Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 gennaio 2012 : 21:31:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dettaglio della sorprendente modernità della greca del sottarco (per oggi mi fermo qua).


Ravenna ed i suoi mosaici
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Giuseppe
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theco
Utente Super




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Inserito il - 10 gennaio 2012 : 22:16:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Però, bellini 'sti mosaici.
Faccio una corsa per raggiungere marz, in fuga con i seguaci di Ario...

Il 5° secolo è fondamentale.

Abbiamo lasciato Ravenna in età imperiale, ve la ripresento nel 402.
L'imperatore Onorio, decide di fuggire a Ravenna la capitale dell'impero romano d'occidente, Mediolanum aveva il difetto di non offrire nessuna difesa contro l'avanzata di Alarico, re dei Visigoti.

E Alarico lo insegue fin quasi a Ravenna, qui giunto riflette sul fatto che da una parte ci sono venti km di paludi piene di legionari imbufaliti che lo dividono dalla città, dall'altra parte c'è Roma, senza difese e con comode strade che la collegano... non ci pensa su molto, lascia il pusillanime imperatore a ragionare con le zanzare et voilà... il Sacco di Roma.

Ma più di Onorio potè la sorella, Galla Placidia, dalla vita decisamente movimentata che diventò imperatrice nel 421 (cercate in rete la sua biografia: è singolare). Poi gli ultimi imperatori fino al 476, data nella quale Odoacre pone fine all'impero romano d'occidente (sic transit...), diventando rex e stabilendo la capitale del suo regno (grosso modo l'Italia e i paesi balcanici) ancora a Ravenna... ma non durò molto, nel 493 Teodorico, re degli ostrogoti assediò Ravenna fino alla resa di Odoacre... sono arrivati gli Ariani.

Le stesse ragioni difensive che avevano indotto Onorio a rifugiarsi a Ravenna e Odoacre a rimanervi, decisero anche Teodorico a farne la propria capitale. Un secolo importante nel quale Ravenna si è trasformata da vecchio porto tardo imperiale in capitale... una seconda fioritura, nuova gente e nuovi monumenti: San Giovanni Evangelista e il mausoleo di Galla Placidia al tempo di Onorio, il battistero e la cattedrale degli Ariani (oggi la cattolica Spirito Santo) e la cappella Palatina (oggi Sant'Apollinare Nuovo) al tempo di Teodorico.

Ciao, Andrea
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 gennaio 2012 : 22:26:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Però, bellini 'sti mosaici.
Faccio una corsa per raggiungere marz, in fuga con i seguaci di Ario...

Ciao, Andrea


Una sola precisazione, probabilmente inutile, ma a scanso di equivoci ...
Ario, gli ariani, i Goti e Teodorico non c' entrano nulla di nulla con le farneticazioni naziste relative ad una presunta e fantomatica "razza ariana", il cui concetto ha tutt' altra origine.

Giuseppe
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lucyb
Utente Senior

Città: Schio
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


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Inserito il - 11 gennaio 2012 : 13:04:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre bellissima questa discussione!Grazie a marz, theco e altri per gli interessanti contributi!
Vorrei commentare, come richiesto da marz, l'immagine del Battesimo di Gesù del Battistero degli Ariani. Non mi sbilancio su considerazioni sull'eresia ariana, di cui conosco troppo poco; mi limito ad annotare l'impressione che questo mosaico ha suscitato in me.
Penso che i nostri (miei) occhi e la nostra (mia) mente siano piene di secoli di immagini ben diverse : Cristi Pantocratori , regali e maestosi nella loro DIVINITA', giganteschi e imponenti in tante absidi delle nostre chiese. Nelle rappresentazioni che , nel tempo, hanno invece sottolineato l'UMANITA' del Cristo, mi sembra che si incontri comunque grandezza, se non altro quella della sofferenza e del martirio, l'esaltazione di Colui che , pur essendo Dio , ha accettato di morire , nel dolore , per noi uomini.
Ma qui, chi riconoscerebbe il Messia? Questo fanciullo anonimo e anche un po' sgraziato rende l'immagine quasi irriverente...
Eppure , mi viene da pensare , questo Cristo privo di grazia è , forse , più vicino al reale di quello che siamo soliti raffigurare nella nostra immaginazione: in fondo era "figlio" di Giuseppe , nato alla periferia del mondo , amico di pescatori e prostitute , talmente "normale" , nella sua umanità , da lasciarci nel dubbio...

Lucy
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Stefania
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 gennaio 2012 : 15:55:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avete mai provato a fare del birdwatching in San Vitale? (intendo la Basilica, non la pineta...)
Esperienza meravigliosa se a guidarvi è un esperto, tale Fabribor che qualcuno, forse, conosce......
Grazie per avermi ridato la mia Ravenna.
Stefania

Stefania
ciao
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 11 gennaio 2012 : 18:50:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bellissime immagini e interessantissime spiegazioni;
seguo con interesse

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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theco
Utente Super




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Inserito il - 11 gennaio 2012 : 20:04:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Dettaglio della sorprendente modernità della greca del sottarco (per oggi mi fermo qua).


Ravenna ed i suoi mosaici
216,65 KB

Giuseppe


Davvero sorprendente il dinamismo di queste forme, considerando che l'arte musiva è stata spesso criticata per la staticità delle forme e l'approssimazione prospettica. Complimenti più che meritati a marz per la luminosità delle sue foto senza flash all'interno di Galla Placidia... chi non c'è stato non può immaginare quanto sia buio l'ambiente.


Messaggio originario di Stefania:

Avete mai provato a fare del birdwatching in San Vitale? (intendo la Basilica, non la pineta...)
Esperienza meravigliosa se a guidarvi è un esperto, tale Fabribor che qualcuno, forse, conosce......
Grazie per avermi ridato la mia Ravenna.
Stefania


Ciao Stefania, alla questione dell'osservazione naturalistica in città aggiungo che proprio in mezzo al piccolo cortile che unisce San Vitale a Galla Placidia vive il secondo essere più grande della città: un maestoso platano, chissà se in qualche scorcio di marz si riuscirà a vederlo.
Fino a qualche anno fa era il terzo... poi l'allora secondo in classifica, una bellissima farnia fu abbattuta su viale Randi perchè ormai rosa dal tempo e dai parassiti.
Ma il più grande in assoluto resta un cedro che vive all'interno del bosco Baronio, non l'ho mai visto... si tratta del bosco privato e recintato di una grande villa privata... prima o poi vado a suonare il campanello.

Per quanto riguarda l'omonimia (S.Vitale) tra la basilica e la pineta... non è casuale. quel bosco si chiama così perche appartenne al monastero benedettino di San Vitale per qualcosa come 1000 anni... monastero che aveva la propria sede presso la basilica.

Questo ci porta ad una delle tante intersezioni tra la città e l'ambiente naturale circostante, ma questa è un'altra storia... sto meditando l'acquisto di una reflex, se mai mi deciderò per il salasso prometto di avviare una nuova discussione su questo argomento, qualcosa a metà tra la geomorfologia e la regola benedettina, sperando di riuscire a documentarla con belle immagini.


Messaggio originario di lucyb:

Non mi sbilancio su considerazioni sull'eresia ariana, di cui conosco troppo poco


Considerazioni davvero interessanti e condivisibili le tue, Lucy.
D'altra parte un'ersia è tale solo quando si è imposta un'ortodossia, nel 5° secolo la questione era ancora in divenire.

Ciao, Andrea
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marz
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Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 11 gennaio 2012 : 20:08:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ringrazio per i commenti e rispondo a Lucy.
Anche in questo caso sono d' accordo con te e la cosa comincia a preoccuparmi (scherzo naturalmente).

E racconto un breve aneddoto. Quando ho visitato il Battistero degli Ariani, sapevo che all' interno era rappresentato il Battesimo di Cristo. Dopo aver visto il mosaico, ho chiesto all' addetto del Battistero: scusi, ma il Battesimo di Cristo dov'è?

Non mi sembrava possibile che l' immagine che vedevo fosse la raffigurazione di Cristo, perchè, come hai detto, siamo abituato a vederlo rappresentato molto diversamente.

Occorre tenere presente però che siamo nel V-VI secolo.
Che le cose in materia andassero all' epoca molto diversamente di adesso, secondo me, è evidenziabile dal confronto con il Battistero Neoniano, detto anche Battistero degli Ortodossi. Anticipando un pò quanto farò vedere dopo, ricordo che il Battistero degli Ortodossi va interpretato secondo il significato dell'epoca, che intendeva per ortodossi i cristiani della "retta" dottrina in contrapposizione all'eresia ariana. Per intenderci, questa è una rappresentazione di Cristo assolutamente in linea con i canoni ufficiali della Chiesa.

Come si vede dal raffronto, le differenze ci sono, ma non è che siano particolarmente evidenti. Non sono certamente un esperto di iconografia cristiana, ma mi pare che, in generale, all' epoca, Cristo fosse rappresentato anche dalla Chiesa ufficiale in modo diverso dal modello che si è affermato successivamente.


Battistero Neoniano (degli "Ortodossi")
Ravenna ed i suoi mosaici
167,29 KB


Battistero degli Ariani
Ravenna ed i suoi mosaici
273,22 KB

Giuseppe

Modificato da - marz in data 11 gennaio 2012 20:18:29
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theco
Utente Super




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Inserito il - 11 gennaio 2012 : 22:46:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quando nel 5° secolo arrivarono i Goti portando con sè l'arianesimo, il Concilio di Nicea aveva già condannato da due secoli l'eresia ariana che, ciò non di meno, si era diffusa tra i popoli 'barbarici'.

La chiesa ravennate ortodossa dell'epoca era già pinamente sviluppata: la basilica ursiana e il battistero neoniano esistevano già.

Con il dominio dei Goti in Italia le due confessioni venivano a trovarsi insieme, con i rischi di conflitto che queste situazioni portano sempre con sè.

Invece nulla avvenne, i due culti convissero pacificamente fin (quasi) alla fine del regno dei Goti. Come mai?

Odoacre era una 'brava persona', basti dire che quando nel 476 pose fine al più grande impero che il mondo occidentale aveva mai e non avrebbe mai più visto, si limitò a deporre l'ultimo imperatore (Romolo Augustolo) lasciandolo libero e anzi riconoscendogli un vitalizio. Odoacre non interferì mai con la chiesa cattolica e altrettanto non interferì con l'arianesimo l'allora vescovo di Ravenna, Giovanni, che era in pessime relazioni personali con l'allora papa Simplicio.

Teodorico era di pasta diversa... quando venne il suo turno di deporre Odoacre quest'ultimo gli offrì la propria resa chiedendo in cambio la salvezza per la gente di Ravenna... Teodorico accettò l'offerta e mantenne la parola non perpetrando stragi, ma tre giorni dopo essere entrato a Ravenna fece uccidere Odoacre. Anche Teodorico però fu tollerante con il 'culto locale' perchè covava un disegno politico di fusione del popolo goto con il latino. Verso la fine del suo regno però Teodorico cambiò idea e pose fine alla pax religiosa, condannando a morte un paio di vescovi e imprigionando l'allora pontefice Giovanni. Infine emise un famoso decreto che sospendeva il culto cattolico che non entrò mai in vigore per la morte del re nel 526.

Carducci ci racconta una delle leggende che avvolgono la fine di Teodorico:
Link

Con lui finisce il regno dei Goti in Italia, ad opera di un nuovo personaggio, di primissima grandezza, salito al soglio imperiale d'oriente pochi mesi dopo la morte di Teodorico: si tratta di Giustiniano, con il quale Ravenna conoscerà la sua terza rinascita.

Ciao, Andrea
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 11 gennaio 2012 : 23:56:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Theco. Permettimi un contraddittorio. Non è che voglia prendere le difese di Teodorico, che, come si sarà capito, mi "stava simpatico" , ma la tua ricostruzione, su cui non ho nulla da obiettare, non tiene conto, secondo me, di alcune valide giustificazioni.

Teodorico mostrò una grande tolleranza religiosa. Nella Ravenna da lui dominata convivevano pacificamente ariani e cattolici e, come giustamente dici, lui più che altro puntava alla fusione fra i Goti ed i Latini.

E' verissimo che cambiò radicalmente atteggiamento negli ultimi anni del suo Regno, ma aveva le sue giustificazioni.
Giustino I, l' imperatore bizantino, in accordo con la Chiesa, nel frattempo aveva bandito un editto contro gli eretici che, nei territori da lui controllati, li escludeva dalle funzioni civili e militari ed aveva fatto riconsacrare le chiese ariane al culto cattolico. Teodorico reagì male e sbagliò, ma reagì ad evidenti provocazioni.

Molta minore tolleranza di Teodorico dimostrerà, ad esempio, Giustiniano.


Giuseppe
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 gennaio 2012 : 00:02:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:
Ciao Stefania, alla questione dell'osservazione naturalistica in città aggiungo che proprio in mezzo al piccolo cortile che unisce San Vitale a Galla Placidia vive il secondo essere più grande della città: un maestoso platano, chissà se in qualche scorcio di marz si riuscirà a vederlo.


Non resisto alla tentazione di intromettermi. Conosco quel platano gigantesco e credo di averlo fotografato.

Aggiungo che a Ravenna, fra la stazione e il centro (in Via di Roma), davanti a un liceo classico, c'è uno splendido Ginkgo biloba. Di quello ho la foto di sicuro. Appena la trovo la metto qui.

Ecco la foto, forse era meglio quella di Google Street View...
Immagine:
Ravenna ed i suoi mosaici
240,1 KB

Saluti
Alberto.
PS. Mi sembra che le foto di Marz ci facciano vedere cose che dal vero si vedono poco. Penso in particolare al Cristo Ariano. Non so se è l'effetto del teleobiettivo che amplifica i dettagli o la ridondanza delle bellezze di Ravenna, che alla fine stordiscono e confondono l'osservatore.

"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti".
"Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta"
"La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)


Modificato da - Albisn in data 12 gennaio 2012 00:33:54
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 12 gennaio 2012 : 00:30:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La foto non è niente male. E ti dirò di più. Quell' albero credo di averlo fotografato anch' io. Adesso è tardi, ma domani sera lo cerco .

Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 12 gennaio 2012 : 20:43:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Guarda, a me sembra lo stesso magnifico albero (in versione tardo-autunnale). Penso si potrebbe postare nella sezione alberi monumentali.


Ravenna ed i suoi mosaici
219,72 KB

Giuseppe
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theco
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Inserito il - 12 gennaio 2012 : 20:54:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Albisn:

Immagine:
Ravenna ed i suoi mosaici
240,1 KB



Come ha già ricordato Alberto, quell'edificio che si intravede dietro il poderoso Gingko (dovreste vederlo in autunno ) è il liceo classico cittadino, edificato durante il ventennio. In ossequio al suo stile ha forme squadrate, rigide, è rivestito di travertino bianco, questo in particolare presenta anche la pianta a forma di M

A questo punto però si impone una foto del platano placidiano... chi la trova?

Ciao, Andrea
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RockHoward
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Città: Udine
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Inserito il - 12 gennaio 2012 : 21:19:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
immagino che il platano di cui si parli sia questo:

Link

Volevo farlo alla fine ma approfitto della circostanza per complimentarmi con Giuseppe, Andrea e con quanti stanno rendendo questa discussione veramente interessante ed istruttiva.
A questo punto non mi resta che fare una visita a questa bellissima ed interessantissima città.

Bravissimi tutti!!!


Ciao Nicola
--
Un fiore schiacciato sotto ai piedi si vendica donando l'ultimo suo profumo. (Anonimo)
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theco
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Inserito il - 12 gennaio 2012 : 22:08:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Ciao Theco. Permettimi un contraddittorio. Non è che voglia prendere le difese di Teodorico, che, come si sarà capito, mi "stava simpatico" , ma la tua ricostruzione, su cui non ho nulla da obiettare, non tiene conto, secondo me, di alcune valide giustificazioni.

Teodorico mostrò una grande tolleranza religiosa. Nella Ravenna da lui dominata convivevano pacificamente ariani e cattolici e, come giustamente dici, lui più che altro puntava alla fusione fra i Goti ed i Latini.

E' verissimo che cambiò radicalmente atteggiamento negli ultimi anni del suo Regno, ma aveva le sue giustificazioni.
Giustino I, l' imperatore bizantino, in accordo con la Chiesa, nel frattempo aveva bandito un editto contro gli eretici che, nei territori da lui controllati, li escludeva dalle funzioni civili e militari ed aveva fatto riconsacrare le chiese ariane al culto cattolico. Teodorico reagì male e sbagliò, ma reagì ad evidenti provocazioni.

Molta minore tolleranza di Teodorico dimostrerà, ad esempio, Giustiniano.


Giuseppe


Tutto giusto ciò che dici... forse vale la pena approfondire un altro po' il rapporto tra Bisanzio e Teodorico.

Teodorico si lanciò nella campagna d'Italia 'su commissione' dell'allora imperatore bizantino Zenone, il quale aveva dapprima legittimato Odoacre nel suo dominio sull'Italia, poi aveva cominciato a preoccuparsi quando Odoacre cominciò ad allargarsi in Dalmazia e nei Balcani, avvicinandosi pericolosamente a Bisanzio. A questo punto Zenone 'mosse' Teodorico in Italia contro Odoacre e la mossa fu vincente: l'alleanza tra Zenone e Teodorico non si basava su posizioni ideologiche, ma esclusivamente sul denaro, che l'imperatore pagava ai capi Goti per la loro alleanza.

Zenone morì nel 491, ma il regno di Teodorico fu più lungo e dopo un paio di altri imperatori salì al trono Giustino, il quale iniziò una dura repressione contro gli ariani, alla quale Teodorico rispose per le rime.

Teodorico fu prima sostenuto e poi perseguitato da Bisanzio, ovviamente ciò non toglie nulla al suo valore, nè al fatto che fu un campione di tolleranza.

Ciao, Andrea
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theco
Utente Super




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Inserito il - 12 gennaio 2012 : 22:15:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottimo Nicola, è proprio lui, peccato che nella foto manchi la base, è vicina ad un sarcofago che messo lì pare piccino piccino.

Ed ecco anche il Gingko in versione invernale... sono sinceramente impressionato da quanta parte del mondo esista anche in immagine.

Ciao, Andrea
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