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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32996 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 settembre 2011 : 09:29:44
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Porto Pozzo (Gallura), 6-9-2011 All'imboccatura di un sottopasso che attraversa la statale, realizzato con lamiere di acciaio ondulate, c'erano parecchi grossi nidi che avevo classificato come di Sceliphron sp..
Il fatto è che c'erano anche l'anno scorso e non si vedeva traccia di fori di uscita; così ho deciso di romperne un paio per vedere cosa era successo. C'è voluto un grosso cacciavite e ci ho dovuto picchiare sopra come su uno scalpello, perché il fango secco era durissimo.
All'interno era uno scenario di morte, forse risalente a diversi anni fa. Nella maggior parte delle celle c'era il bozzolo, ma era vuoto; il che fa pensare che l'insetto fosse morto allo stadio di larva o pupa, o, più verosimilmente, al momento della metamorfosi; altrimenti, ci sarebbero stati dei resti chitinosi. In uno c'erano dei pupari di dittero parassitoide, ma anche loro non erano sfarfallati.
In un numero minore di celle c'erano i ragni rinsecchiti, per niente mangiati dalla larva, tutti probabilmente appartenenti alla specie Neoscona adiantha, comunissima in questa zona a inizio estate.
Perché questo posto si era rivelato così letale? Forse la lamiera di acciaio si surriscalda al sole e trasmette il calore ai nidi, anche se si trovano all'ombra?
Fatto è che le celle avevano una copertura di fango estremamente spessa, che in alcuni punti superava il centimetro; come se l'insetto si fosse reso conto del problema e avesse cercato, a modo suo, di isolarli (ma dalla parte sbagliata).
Alcuni nidi erano stati colonizzati dalle formiche Crematogaster scutellaris che avevano utilizzato le celle, svuotate, come camere di formicaio e ci avevano realizzato strane cose, che preferisco postare in una discussione separata.
luigi
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robybar
Utente Senior
Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro
Regione: Italy
1267 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 settembre 2011 : 10:01:13
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Non so se posso essere utile, ma sotto il condominio in cui abito, sulla ringhiera di ferro, ci sono svariati nidi di Chalicodoma parietina (che fa nidi di fango quasi uguali a quelli dello Sheliphron)portati avanti da 4 anni. Ogni estate quella ringhiera si surriscalda molto, eppure quasi per miracolo, la primavera successiva escono una miriade di Chalicodoma intente a nidificare (ho visto anche diversi accoppiamenti).
Roberto Ritrovato. _________
""Le dimenzioni contano, per me sono l'unico modo per distinguere anthidium florentinum da anthidellum stringatum! |
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